Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Blablia87    24/04/2016    8 recensioni
Sherlock è "tornato dalla morte", alla sua Londra.
John ha invece deciso di andarle incontro, a più di 5.000 chilometri di distanza.
[Johnlock][Mystrade]
[Text!fic]
Genere: Guerra, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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(12:23) Penso tu abbia davvero esagerato, questa volta. GL
 
 
 
(12:29) Mycroft! GL
 
(12:33) Ha mentito. E, nel farlo, ha messo in pericolo se stesso, la mia carriera, la stessa Inghilterra! MH
(12:34) È un adulto, Gregory. Sono stanco di giustificare i suoi errori. MH
 
(12:36) Era sfinito! E dirti di averlo ucciso era l’unico modo per tornare a Londra! GL
 
(12:38) L’unico modo per tornare a casa sarebbe stato ucciderlo veramente. MH
(12:39) O dirmi che non era più in grado di continuare da solo. MH
 
(12:41) Voleva solo rivedere casa sua, Myc. Rivedere John. Te lo ha spiegato, sarebbe ripartito appena possibile. GL
 
(12:43) Avrebbe dovuto dirmi che la missione era fallita, in modo che potessi cercare delle alternative. MH
(12:43) Non c’è giustificazione, a questo. Niente, giustifica una cosa simile. MH
 
 
(12:46) Io lo avrei fatto, per te. GL
(12:47) Io l’HO fatto, per te. Mentire, intendo. GL
(12:47) Tu stesso hai mentito, per il suo bene. GL
 
(12:49) Stiamo parlando di due cose diverse, Greg. MH
 
(12:51) No, non è vero. GL
(12:52) Perché se tu menti per proteggerlo è giusto, e se lui mente per tornare da John è imperdonabile?! GL
 
(12:55) Perché io non ho messo in pericolo la sicurezza nazionale, per lui. MH
 
(12:57) Ah, già. Tu e le tue (anzi vostre, e poi nostre) bugie, hanno messo in pericolo solo la vita di John.  GL
(12:58) Sai cosa ti dico? Che per una volta ha ragione Sherlock: che si fotta la Nazione, qui l’unico al quale dobbiamo pensare è John. GL
 
 
 
(13:03) Mycroft! GL
 
 
(13:06) La Nazione, Ispettore, è ciò che ho giurato di proteggere. È il mio lavoro. La mia vita. MH
(13:07) Esisteva ben prima di John Watson, e sicuramente esisterà anche dopo tutti noi.  MH
 
(13:09) Non mi sorprende che tu non possa capire. Mi sorprende, in realtà, che tu sia riuscito a tollerare tanto a lungo. MH
 
(13:11) Ispettore? GL
 
 
(13:15) Sta’ accanto a Sherlock, se puoi. Io cercherò di risolvere questa situazione. MH
(13:16) Dopo di che, voglio che questo capitolo venga chiuso, una volta e per tutte. MH
 
(13:18) Capitolo? Quale capitolo? GL
 
(13:20) Myc? GL
(13:21) Che diavolo stai dicendo? Mi stai forse lasciando? GL
 
(13:23) Leggo semplicemente tra le righe. Anche questo fa parte del mio lavoro. MH
 
(13:25) E avresti letto la mia voglia di lasciarti? Perché, in caso, dovresti andare a fare un paio di visite specialistiche. GL
 
 
(13:28) Ho letto che non abbiamo una visione delle priorità compatibile, Gregory. MH
 
 
 
[Chiamata in arrivo: Gregory Lestrade]
 
[Ricordamelo] [Messaggio]
[Rifiuta] [Rispondi]
 
Rifiuta
 
 
 
(13:31) Non posso parlare, adesso. Sto entrando a Thames House. MH*
 
(13:33) Bene. Mi troverai al Monmouth, quando avrai finito. GL
 
(13:35) Non essere ridicolo. Non so neanche se riuscirò ad uscire prima di domani. MH
(13:36) Benissimo. Vorrà dire che dopo le 18 passeggerò per Park St. per tutto il tempo necessario. GL
 
(13:38) Gregory. MH
 
(13:40) Mycroft. GL
 
 
 
(13:46) Va’ a casa, quando hai finito a Baker Street, ok? Ne… ne parleremo appena potrò. MH
(13:47) Devo spengere il telefono, adesso. MH
(13:48) Sei il più grosso idiota della Nazione che tanto ami, se pensi che ti lascerò andare così. Ok. GL
 
 
[Spegnere il dispositivo mobile?][Sì]
 
 
***
 
Dal diario di John H. Watson
 
 
 
 
 
Lunedì 17 settembre
 
Ella mi ha chiesto di…
Oh, al diavolo.
 
 
 
Venerdì 28 settembre
 
.
 
 
 
Mercoledì 3 ottobre
 
Il blog è chiuso.
Questo quaderno è inutile come lo era quel sito prima di…
 
 
 
Lunedì 5 ottobre**
 
 
 
Giovedì 11 ottobre
 

Lui.
 
 
 
Domenica 14 ottobre
 
Greg continua a venire a casa. Sembra che il pugno di qualche mese fa non sia servito a farlo desistere.
 
Non capisce. Forse, non capisco nemmeno io.
 
 
 
Martedì 16 ottobre
 
L’appartamento è silenzioso.
La signora Hudson pulisce spesso. Pulisce troppo spesso.
Non capisce che ad ogni passata di spugna scompare un po’ del suo disordine.
Un po’ di lui.
La odio, quando pulisce.
Ma la ringrazio sempre. E resto immobile finché non va via.
 
 
 
Venerdì 19 ottobre
 
Ella dice che dovrei dire il tuo nome, come prima cosa.
Farmelo uscire dalle labbra.
Ma penso che se lo facesse, finirei con dimenticarti.
Le parole sono come l’acqua della signora Hudson. Lavano via le cose.
Ed io preferisco tenere tutto con me.
A costo di affogare.
 
 
 
Lunedì 22 ottobre
 
Sherlock Holmes.
 
Scriverlo non è come pronunciarlo, ma è simile. Sto barando, lo so, ma va bene così. Tanto non sei qui a scoprire da una piega del mio maglione o chissà che altro che sto mentendo.
 
Ti chiamavi William Sherlock Scott Holmes, ma la tua lapide ospita solo il nome con il quale eri solito presentarti.
Immagino che William fosse troppo ordinario, ai tuoi occhi.
Chissà cosa pensavi, se mai hai perso tempo a rifletterci, del mio, di nome.
Banale, come chi lo indossa, immagino.
E, nonostante questo… Sono io quello che, a scapito di ogni logica, è ancora qui.
 
 
 
Martedì 30 ottobre
 
 
Non credo che sia saggio impostare questo diario come un monologo rivolto a te.
Dovrei usare la terza persona, per descriverti, penso.
Ma ho scoperto che immaginare di raccontarti qualcosa in questo modo mi è meno insopportabile della misera scrittura impersonale.
 
È strano parlarti senza venire interrotto.
È strano alzare gli occhi verso la tua poltrona e trovarla vuota.
 
Vorrei odiarti per non avermi parlato.
Per non aver spiegato.
 
Ma la verità è che odio me stesso per averti lasciato in quel laboratorio.
E poi per aver ceduto alla tua richiesta ed esser…
Essere rimast…
[parte illeggibile]
 
 
 
Mercoledì 31 ottobre
 
Ho passato anni a darti retta, a seguirti in ogni follia.
Avrei dovuto mandarti al diavolo.
 
 
 
Giovedì 1 novembre
 
Avrei dovuto salire con te su quel tetto.
 
 
 
Mercoledì 14 novembre
 
Greg e Molly verranno anche questa sera.
Portano Londra dentro casa, inquinano.
 
Vorrei chiudere tutto in una teca.
 
Vorrei entrare in camera tua e sentire quel miscuglio strano di dopobarba e inchiostro che ti avvolgeva, spostandosi con te.
 
Vorrei…
[parte illeggibile]
 
 
 
Mercoledì 28 novembre
 
La signora Hudson ha insistito per entrare in camera tua per pulire.
Non avevamo più aperto quella stanza da dopo il funerale.
 
Non resta niente di te, neanche lì.
Mi sono illuso che una porta serrata potesse mantenere il tempo immobile.
Ed invece non ci sei, neanche se con forza spingo il viso contro i cuscini.
 
Odio la polvere che ti ha coperto.
Odio la signora Hudson per averla portata via.
 
E soprattutto odio me stesso, nascosto dietro la tua porta, con questo stupido quaderno in mano.
 
Fossi più coraggioso, io…
 
 
 
Lunedì 10 dicembre
 
Il 10 dicembre di qualche anno fa, un uomo morì tra le mie braccia, ed io caddi dopo qualche secondo accanto a lui, colpito ad una spalla.
Riverso a terra, pregai di essere risparmiato.
Hai pensato qualcosa mentre lo facevi?
In quei pochi secondi…
 
No.
 
Non posso.
 
 
 
Martedì 25 dicembre
 
La signora Hudson ha portato i biscotti.
Greg una birra, e Molly il suo sorriso rassicurante.
 
Vorrei che sparissero tutti.
 
 
 
Domenica 6 gennaio
 
Auguri, Sherlock.
 
 
 
Lunedì 7 gennaio
 
Ho fatto un sogno, questa notte.
Eravamo a Baskerville, di nuovo su quelle poltrone, vicino al camino.
Eri ancora spaventato, e mi mostravi nuovamente il tuo bicchiere.
“Guarda, John, sto tremando. Ho paura. Io!”
Invece di parlare, ti ho bloccato il polso, per farti smettere di tremare.
Mi hai guardato, senza capire. Poi hai smesso di fremere, e ti sei calmato.
 
Avrei dovuto fermarti, invece di parlare.
 
Avrei…
 
 
 
Martedì 29 gennaio
 
Vorrei poter avvolgere il tempo, e…
[parte illeggibile]
 
Torna qui, maledizione. Chiedimi di nuovo il telefono.
Spiattella tutta la mia vita con arroganza, insulta la mia povera mente limitata.
Urlami contro, fai…
Fa’ quello che vuoi, Sherlock.
Ma ti prego…
[parte illeggibile]
 
 
 
Mercoledì 13 febbraio
 
Avevo un amico, al liceo.
Jake.
Eravamo… inseparabili.
Non so perché mi sia tornato in mente.
Lui…
 
No.
 
 
 
Venerdì 22 marzo
 
Jake, dicevo…
Mio fratello, praticamente.
Jake era la mia parte razionale.
Il mio freno.
 
Non avevamo ancora sedici anni quando se n’è andato, portandosi via un pezzo di me.
L’ho odiato. E poi ho pianto.
 
Alla fine mi sono alzato, e ho pensato che quanto avevamo vissuto assieme poteva bastarmi per tutta la vita.
 
Ho pensato spesso a lui, durante gli anni.
Non te ne ho mai parlato perché, semplicemente, non c’è stata l’occasione per farlo.
 
Adesso il suo pensiero è costante, mi sembra quasi che…
Non so. È come se cercasse di…
Non lo so.
 
Forse è la stanchezza.
Non dormo che 3/4 ore per notte. E non è mai un sonno continuo.
A volte non ho la forza di alzarmi dal divano.
 
Non vedo la mia camera da più di due mesi.
Resto in salotto. C’è il tuo violino.
E la signora Hudson non può portarsi via anche lui, assieme alla polvere.
 
 
 
Lunedì 8 aprile
 
Vorrei solo riuscire a dormire.
Non mi importa molto per quanto.
Vorrei solo chiudere gli occhi.
 
 
 
Martedì 16 aprile
Tu e Jake vi somigliavate un po’.
 
 
 
Mercoledì 15 maggio
 
Tu e Jake vi somigliavate un po’.
 
Ma con te non serve a niente.
 
Odiarti, dico.
E piangere.
 
Ho finito ogni emozione, e versato ogni lacrima, ma tu resti tenacemente aggrappato al mio sterno.
Mi mantieni ancorato a terra, in ginocchio.
Perché?
Forse perché non credo che quanto vissuto con te possa bastarmi. Mai.
Perché ne vorrei ancora.
Perché non trovo niente che valga un tuo sbuffo.
Nulla come una tua alzata di occhi al cielo davanti alla nostra mediocrità.
No. Non mi basta pensarti. E non mi basta…
 
Dio.
 
 
 
Sabato 25 maggio
 
Un giorno mi hai detto:
“una volta eliminato l'impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità.”
 
Saresti fiero di me, Sherlock Holmes.
Perché dall’alto della mia ignoranza, al limite dello stremo, ho capito la verità più grande di tutte: non passerà mai, questo dolore.
 
Non può.
Non mi rialzerò mai, perché senza te qui sono ormai zoppo, orbo, monco. Incompleto.
Sono stato sciocco. Ho voltato la testa altrove, spaventato, convinto che tanto saremmo sempre stati noi due, comunque. Imperdonabile.
 
Tu mi avresti definito un perdente…
E avresti avuto ragione, come sempre.
 
 
 
Domenica 2 giugno
 
Resta lì, solo un altro po’. Il tempo di sistemare le ultime cose. Lo faresti, per me?
 
 
 
Lunedì 3 giugno
 
In confronto all’amore, la morte è una sciocchezza.
 
 
***
 
 
 
[Ore 20:00 KBL (16:30 GBR)(09:30 BLZ)]
[Messaggio con invio programmato]
 
[8180687 scrive:]
 
Ho pensato a lungo se inviare o meno questo messaggio.
 
Lo faccio in virtù di un’esperienza che ho avuto e che non

[Altro…]
 
 
A
Invio
 
 
***
 
(17:41) Mycroft, siamo al Barts. Quando puoi chiama, per favore. GL
(17:42) Molly, a che punto sei? GL
 
(17:47) Sto prendendo le ultime cose. Dammi una ventina di minuti.
 
(17:49) Ok. GL
 
 
 
(18:08) Greg, sto cercando un taxi. Il tempo di arrivare. Come va lì?
 
 
(18:13) La gamba destra sembra stia bene. La sinistra la stanno ingessando nuovamente proprio adesso. GL
 
(18:15) Mycroft?
 
(18:17) Ha ancora il telefono spento. GL
 
(18:19) Lo sapevo che sarebbe successo. Mi sorprende che abbia resistito tanto, in realtà.
(18:20) Già… Hai preso tutto? GL
(18:21) Un cambio completo, sì.
 
(18:23) Benissimo. Grazie Molly. Delle volte mi sembra che siamo rimasti solo noi a sorreggere tutto… GL
 
(18:25) Sembra anche a me. Ma mi sta bene. Gli amici esistono per questo… No?
 
(18:27) Non sono sicuro di essere stato un buon amico, in realtà. Per nessuno di loro. GL
 
(18:29) Non devi dire così, Greg. Hai fatto quanto potevi. Notizie di John?
 
(18:31) No, nessuna. GL
(18:32) Non so se trovare questo silenzio rincuorante, o se augurarmi di ricevere informazioni il prima possibile, a rischio che siano brutte… GL
(18:33) Già…
 
 
(18:37) Sono appena salita sul taxi, arrivo.
 
 
***
 
 
[master_ldn_1 scrive:]
 
Maggiore, è stato autorizzato l’invio della squadra di recupero LDN-19x.

Mi conferma le coordinate del campo come 34.618415, 69.194263?

 
√ √ 22:03 KBL (18:33 GBR)
 
 
 
 
 
[5938274 scrive:]
 
Sissignore, coordinate immutate.
 
Per che ora è previsto l’arrivo della truppa?
 

√ √ 22:07 KBL (18:37 GBR)
 
 
 
 
 
[master_ldn_1 scrive:]
 
Partiranno alle 19 in punto ora locale, Maggiore.
 
Dovrebbero essere da voi non oltre le 11 di domani mattina, orario di Kabul.

 
√ √ 22:09 KBL (18:39 GBR)
 
 
 
 
 
[5938274 scrive:]
 
Ricevuto.
 
Comunico che il plotone LDN-FG12 è al momento sotto il mio diretto controllo, sono giunto alla base alle 18 ora locale.

 
√ √ 22:11 KBL (18:41 GBR)
 
 
 
 
 
[master_ldn_1 scrive:]
 
Ricevuto, Maggiore.
 
Resto a disposizione per eventuali aggiornamenti.
 

√ √ 22:13 KBL (18:43 GBR)
 
 
 
 
 
[5938274 scrive:]
 
Grazie, Generale Colonnello.
 
Spero solo che non sia troppo tardi.
 

√ √ 22:14 KBL (18:44 GBR)
 
 
***
 
[19:54][Chiamata in arrivo: Mycroft]
 
[Brusii in sottofondo, voce tesa, una punta di sollievo]
Myc!
 
[Voce stanca, lieve apprensione]
Cos’è successo, Gregory?
 
È Sherlock… ha provato ad alzarsi.
 
Ti avevo detto che non era il caso che leggesse il diario. Era chiar-
 
Ok, va bene. Avevi ragione, come sempre. Adesso però è ricoverato nuovamente, ed io non trovo il modo di farlo ragionare. È sorvegliato costantemente, come proviamo ad allontanarc-
 
Manderò Anthea con degli uomini a darvi il cambio. Per adesso è meglio che resti dov’è.
 
Puoi chiedergli per favore di portargli il computer? Sta-
 
No, niente pc.
 
Mycroft…

[Voce alterata all'inizio, poi nuovamente bassa]
Ho detto niente pc, Gregory.
 
[Attimo di silenzio]
[Sospiro]
Cos’è successo.
 
Per adesso non abbiamo notizie, e-
 
Myc. Ti conosco. So quando mi stai tenendo nascosto qualcosa.
Ti prego.
 
[Sospiro]
Nel file su Moran fornito alla truppa del Dottor Watson per la missione...
 
[Voce bassa, rassicurante]
Continua, Myc. Per favore.
 
Nel file compare il nome di Moriarty. Avrei dovuto immaginarlo, visto che ho potuto fornire a Sherlock i nominativi degli affiliati attingendo alla stessa banca dati. Praticamente si è-
 
[Voce tesa, dura]
Non. Dirlo. Ho capito.
 
Devo rientrare, adesso. Forse riuscirò ad avere qualche altra informazione.
 
Io… Bene. Ok. Grazie Myc, davvero. Torno… torno da Sherlock, adesso.
 
I miei uomini arriveranno il prima possibile. Vi faccio portare qualcosa da mangiare.
 
Grazie.
 
Greg?
 
Dimmi, Myc.
 
Mi dispiace.
 
[Sospiro, voce appena tremante]
Ti amo.
 
[Attimo di silenzio]
[Voce incerta]
 
Non lo avevi mai det-
 
[Inizio incerto, poi sicuro]
Non voglio correre il rischio che tu non lo sappia in tempo. Ti amo. Ora torna a fare il tuo lavoro e riporta qui il mio amico, per favore.
 
[Voce nuovamente sicura]
Ok. Certo.
A più tardi, Gregory.
 
A dopo, Myc.
 
[Comunicazione interrotta]
 
 
 
(20:08) Ti amo. MH
 
 
 
 
 
 
 
Note:
 
* Thames House è il palazzo dove ha sede l’MI5. Affianco si trova davvero il locale dove Greg da appuntamento a Mycroft, e chiude realmente alle 18.
 
** Il 5 ottobre è il compleanno di John Watson, o almeno questo si può dedurre dal fatto che è proprio in quella data che il dottore indica la visita di Greg con il video degli auguri di Sherlock, sul bellissimo blog http://www.johnwatsonblog.co.uk
 
La pagina esatta è http://www.johnwatsonblog.co.uk/blog/05october
 
Anche se John non scrive niente, volevo comunque riportare anche quella data, in modo che aiutasse a sottolineare il vuoto che sentiva intorno e dentro sé.
 
Angolo dell’autrice:
 
Rispondendo alle vostre domande… Ebbene sì. John sapeva.
E non è tornato nell’esercito per poter tentare di “tornare a vivere”. Ci è tornato con un piano ben chiaro in mente.
 
Come sempre vi ringrazio di cuore per aver letto fin qui, e per tutto l’affetto che state dimostrando alla storia (io sono solo un mero mezzo per farla arrivare a voi ^_^)
 
Un abbraccio, a presto!
B.
   
 
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