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Autore: Nocturnia    26/04/2016    6 recensioni
E allora muori.
Muori per una città che ha sbagliato troppe volte - che ti ha portato via tutto.
Muori con il suo nome sulle labbra - con il suo respiro sul viso.
Muori, Bruce.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barbara Gordon, Bat Family, Batman, Dick Grayson, Selina Kyle aka Catwoman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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My home, my enemy
Disclaimer: Selina Kyle, Bruce Wayne, Richard Grayson e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.



"The other night I had a dream,

there was a world full of kings and queens,
but it was cold, dark as the night."
- Thousand foot krutch -





My home, my enemy





Oh, the hero comes, I can hear the drums and our horses run to the kingdom come.

Marcia nel cuore, putrescente fino all'ultima fibra del suo essere.
Gotham santifica la propria gloria su di un altare di ossa e sangue, vive e cresce e uccide senza remore.
Non c'è pietà per te a Gotham, non c'è salvezza.

Non c'è nulla per cui valga la pena di vivere.

E allora muori.
Muori per una città che ha sbagliato troppe volte - che ti ha portato via tutto.
Muori con il suo nome sulle labbra - con il suo respiro sul viso.
Muori, Bruce.

Cadi, Bruce.

Cadi, e ascolta la sua voce; l'unica, alla fine, che abbia mai detto la verità.


Through the pale moonlight our hearts ignite to the call.

L'hanno visto morire; l'hanno visto risorgere.
Gotham ha urlato quella notte; ha pianto, corrodendo persino il cielo.
Si era strappata le vesti, la pelle - ciò che rimaneva di un combusto e stanco cuore.
Nessuno era al sicuro (nessuno poteva evitare la sua ira) ed è stato nel mezzo di quella tempesta che un uccellino si era librato in volo - disperato.
Aveva sbattuto le sue piccole e ridicole ali e aveva volato.

Si era erso contro una città impazzita - distrutta.

E Gotham si era placata.


Oh, claim your prize to the crown of stars.

Il costume è troppo largo; il respiro troppo corto.
Grayson ha calzato scarpe non sue, ha indossato una maschera che lo soffoca.

Lui era Nightwing, capelli al vento e viso pulito - un sorriso a piegargli un angolo della bocca e una battuta sempre pronta a stemperare la tensione.

Gotham l'ha fissato, malevola.

Irritata.

Non si fida. Non le piace.
È troppo giovane, troppo sincero.
Non c'è oscurità in lui, non c'è agonia.

Una crepa che in Bruce bruciava come una stella morente.

È stato addestrato da lui, ha combattuto per lui, ma non è lui.
Grayson sospira, china il capo.
Certe eredità sono peggiori del lutto stesso.


In the name of love be the sacrifice.

"Non credo di poterlo fare."
Clark osserva il cielo di Gotham (nero) annusa il suo puzzo (morte e morte)
"Io... non ne ho la forza."
L'Uomo d'Acciaio storna lo sguardo, lo posa su quel ragazzino che, ai suoi occhi, indossa ancora un paio di ridicoli calzoncini verdi e un mantello giallo.
"Sei suo figlio."
Gotham gratta, Clark la ignora.
"Sei tutto ciò che ha amato; per il quale è morto ed è vissuto."
Dick ingoia un grumo di saliva e lacrime, si porta la mano chiusa a pugno alla bocca.
"Voi..." e indica un punto indefinito dell'orizzonte "siete tutto ciò che contava per lui. Voi e Gotham."

Mostri e altri mostri.

Gotham ritrae le unghie e ascolta.


You and I will stand and fight our backs to the wall.

All'inizio non ci voleva credere.

Non poteva farlo. Non voleva farlo.

Quello che Clark stringeva tra le braccia non era Bruce, non era Batman.
Quel corpo consumato, asciugato, distrutto non poteva essere lo stesso uomo che l'aveva cresciuto.

No.

Tim era crollato in ginocchio - schiacciato dalla verità.
Alfred si era chiuso in un rigoroso e austero silenzio, un monolite che mai come in quel momento gli era parso fragile - vecchio.

E tu?

Le orbite vuote di Bruce sono l'unica cosa sulla quale Grayson riesce a concentrarsi.


There is no escape, let the fever rise.

Tutti possono essere Batman; stronzate.
Batman era Bruce - Gotham è Batman.
Grayson incassa il colpo, sputa sangue e rabbia.
Non ha più voglia di scherzare (non oggi) non ha più voglia di ridere (te lo tolgo io quel sorriso dalla faccia, stronzo.)
Gotham penetra nella sua carne, nel suo sangue: lo infetta.
Può sentirla stendere le sue dita sotto la pelle, tra le ossa - appendici nerastre che bruciano e non lasciano nulla.

Se non lei.

Colpisce l'uomo al naso, sotto la mandibola.
Gli rompe il polso, poi il gomito.
Dal cielo una pioggia densa come sangue; a terra ciò che resta del sicario del Pinguino.

Della tua innocenza.

Gotham gli sfiora le spalle e sorride.


As our horses rage and our goal's in sight.

Selina è stanca.  

Tutti lo siamo.

Dietro le lenti traslucide della maschera occhi cerchiati di scuro - rossi di pianto.
La cicatrice sul petto fa male, il cuore pulsa come un pugno alla tempia.
Non riesce a guardarlo - a guardare la sua maschera.
Gli porge la pendrive senza una parola, evita il suo volto.
"Selina."
Un respiro spezzato. Morto.
Grayson si toglie il cappuccio, il mantello.
Cadono a terra in una pozza liquida e nerissima - pioggia e polvere.
"Non so come fare."
Selina gli offre un profilo sgualcito, illuminato solo dalle luci al neon di una città ingrata.
Una risatina: nervosa, affranta.
"Bruce mi ha insegnato tutto: persino come odiarlo - come combatterlo."
Un movimento involontario delle spalle; un fremito lungo le dita della mano sinistra.
"Tutto, Selina. Tutto. Ma non come essere Batman."

Come essere lui.

Selina gli cerca gli occhi, socchiude la bocca.
Giovane e vecchia, per Grayson sempre e solo quella ladra vestita da gatto con una massa ribelle di riccioli neri di una vita fa.

Con la battuta pronta e lo sguardo ammiccante.

"Forse perché non voleva che tu lo fossi."
Grayson dilata la pupilla, inclina il mento.
"Forse perché per te voleva qualcosa di diverso."

Di meglio.

"Ma sappiamo entrambi che grande ipocrita fosse Bruce."
Selina libera un respiro tremante, piega un angolo delle labbra.

Ricorda.

Grayson le cerca la mano e stringe.


Maybe I'm the one - I'm the one who will fall.

"Tu non sei Batman."
Grayson rimane immobile contro la notte, irrigidisce le spalle.
"No no no; non sei decisamente lui."
La Follia osserva l'Ordine e si scopre contrariata - delusa.
"Avevo chiesto un pipistrello, non uno dei suoi tanti uccellini."

Rabbia, insoddisfazione.

Il Joker lascia cadere il bisturi sul pavimento, libera l'infermiera.
"Non me ne faccio nulla di te."
La donna corre verso di lui, l'oltrepassa.
"Non c'è nulla di divertente in tutto questo."
Stringe le dita in pugni chiusi, aggrotta le sopracciglia.
"Nulla di... di folle."
Ai suoi piedi sangue e acqua - volute che si perdono lungo le mattonelle bianche e nere.
Gli rivolge uno sguardo amareggiato - triste.
"Ho già ucciso uno di voi." e il ricordo di Jason brucia nella memoria "E io non ripeto mai due volte la stessa esibizione." un sorriso asimmetrico, troppo grande per quel volto affilato e spigoloso "Come Paganini."
Grayson tace - ascolta.
Il Joker vede dietro la maschera e oltre la pelle.


Oh, lay me down on a bed of stone.

Un tacito accordo; un silenzioso assenso.
Gordon l'ha accolto senza dire nulla (non ce n'è stato bisogno) ha illuminato il cielo con il suo simbolo.
"Sei tornato."

Non me ne posso andare.

Grayson tace - lascia che sia la notte a raccontare la verità.
Gordon ha gli occhi di Barbara, la stessa espressione determinata - feroce.
Si accende una sigaretta, inspira.
"Mi dispiace per la tua perdita."
Grayson china il capo, ascolta il vento sussurrare tra le pieghe del suo mantello.
"Mi dispiace non esserci stato."

Non aver potuto fare qualcosa.

"Lo so." dice, e gli allunga la mano.
Gordon lo attira a sé e abbraccia l'ennesimo figlio perduto di Gotham.


I will wait for you as I rest my soul.

Gli ha lasciato una città carnivora, un ragazzino innamorato della Morte.
La sua eredità sono state macerie e tragedie, un fratello spezzato, un altro svuotato d'ogni speranza.
L'ha abbandonato con un simbolo troppo pesante - un ruolo troppo grande.
Barbara ha gli occhi stanchi, le dita contratte.
Si toglie gli occhiali, strofinandosi le palpebre e cercando la tazza del caffè - vuota.
"Non finirà mai, vero?" gli dice, e Grayson le cerca le spalle, la linea tesa del collo "Con la vita o con la morte, eh?"
Dick nasconde il viso tra i suoi capelli, inspira (argan e fatica)
"Alfred ha preparato le melanzane alla parmigiana."

La vita va avanti.

"Tim ne ha già mangiate più della metà."

La vita va avanti e tu non puoi fare altro che seguirla.

"Damian ha protetto la tua metà minacciandolo di tagliargli le mani, in pure stile al Ghul."
Grayson libera una risata ruvida, un suono che nessuno dei due sentiva da troppo tempo.
"Ne andiamo a prendere un pezzo? Se la memoria non m'inganna dovrebbe aver anche preparato la sua famosa crostata di mirtilli."

Quella che piaceva tanto anche a Bruce.

Dick annuisce sulla sua bocca, la prende in braccio - sorride.
Il futuro fa adesso un po' meno male.


I will watch you ride when you respond to the call.

"Cosa ti avevo detto?"
Damian arriccia le labbra, incrocia le braccia al petto.
"Niente..." e sposta il corpo con la punta dello stivale "...morti."
Damian lo ignora, aggrotta le sopracciglia.
"Il piccolo figlio di Satana qui presente è duro di comprendonio, mi sa."
Tim rotea gli occhi al cielo, sospira con fare melodrammatico.
"Stronzo." replica Damian, e sguaina la katana "Vieni più vicino a dirmelo."
Tim alza un sopracciglio, infila le prove nella cintura e gli ribatte con un dito medio stampato in faccia.
Grayson afferra per il mantello Damian, redarguisce con lo sguardo Drake.
Jason alle loro spalle ride come se stesse assistendo allo spettacolo più divertente del mondo.


Shut your eyes: don't be scared, shut your eyes.

"Ha bisogno di me."
Anche io  mormorano gli occhi di Tim Anche io.
"Ha bisogno del ruolo di Robin; senza non è null'altro che un soldato di Ra's al Ghul, un suo assassino."
Drake storna lo sguardo, stringe le mani in pugni chiusi.
"Devo dargli un'identità diversa, un futuro diverso."
Tim ingoia rabbia e delusione, lacrime e bile.
"Cerca di capirmi."

Ti prego, Tim. Almeno tu. Solo tu.

Tim scuote la testa, trattiene il respiro - lo libera in un rantolo sfiatato.
"È quello che avrebbe voluto Bruce."
Il pugno lo colpisce dritto in faccia, facendolo barcollare.
Grayson si porta la mano alla guancia, sgrana gli occhi.
"Non osare metterlo in mezzo." ringhia Tim "Non. Osare."
Dick apre la bocca, la richiude.
"È troppo comodo usare il nome di Bruce - la sua presunta volontà - per fare quello che in realtà vuoi tu."
Tim afferra il borsone, vi getta dentro un paio di maglie.
"Porti il suo simbolo, la sua maschera." e lo fissa in tralice da sopra la spalla "Adesso sei Batman, Dick; non nasconderti dietro Bruce. Non più."

Abbi il coraggio di fare quello che va fatto - l'onestà di portare un peso che ti divorerà la vita e la speranza.

Tim risale per le scale della caverna, lo lascia solo.

Come Bruce.

La sua voce è veleno per la memoria.


Watch those lights from the stars in your head, hypnotized.

Due settimane, tre mesi, un anno; non importa.
Gotham l'ha respinto, percosso, massacrato.
Ha gridato il suo nome nelle notti troppo lunghe per essere ricordate e nel sangue degli innocenti che non è riuscito a salvare.
Lo sdegno di Gotham era morte e morte, un bambino capriccioso che rompeva tutti i suoi giocattoli - una donna tradita e svenduta.

Ma Grayson portava il suo simbolo; la sua eredità.
Tutto quello che, alla fine, rimaneva di uomo così amato.

Dick annusa la notte, i suoi odori (polvere e sporcizia)
Gotham rumoreggia dall'angolo in cui si è nascosta, lo evita.
"Siamo rimaste solo io e te."
Qualcuno grida; qualcuno soffre.
"Lui non c'è più."
Le sirene della polizia infrangono l'aria pastosa della sera, il lezzo di una metropoli in rovina - sempre sul filo del rasoio.
"Ci sono io. E tutti gli altri."

Gatti e uccellini.

"Fattene una ragione."
Gotham snuda i denti, ruggisce nel vento.
Grayson la ignora (l'affronta senza paura) e ascolta tutte le sue vuote minacce.
"Proprio come ho fatto io."
Un bambino piange in lontananza, un cane abbaia.
Gotham inclina il viso nella sua direzione e vede.


Join our fight for what's right, let your heart be your guide

"Tim crede che sia ancora vivo."
Selina rimane immobile, ascolta.
"Crede che i raggi omega di Darkseid l'abbiamo spedito indietro nel tempo e che sia intrappolato, condannato a saltare da uno spazio all'altro."
Lo fissa in tralice, le labbra una linea sottile e pallida.
"Mi ha mostrato vecchi documenti, dipinti, tutti che recavano la sua firma - il suo simbolo."
Selina si toglie la maschera, sospira.
"E tu cosa ne pensi, uccellino?"
Grayson storna lo sguardo, lo ferma sulla luna - piena e parca di risposte.
"Vorrei crederci."
Selina alza il mento, si avvicina.
"Vorrei farlo, ma...

Ma farebbe troppo male scoprire che è tutto falso. Che Tim si è sbagliato. Che Bruce è davvero morto.

Grayson si volta, incrocia i suoi occhi - verdissimi e pieni di tutto.

Voglia di vivere, di sapere. Voglia di lottare - di sperare.

Gotham mormora il suo nome come un preghiera.


Oh Hero, hero.
Hero, hero.
Hero, hero.
I want to be a hero.

Dicono che tutto abbia un inizio e una fine.
Grayson non ne è poi così sicuro  - non dopo che Bruce ha sconfitto la morte.
Osserva Gotham, le sue verticalità impossibili, i suoi spigoli taglienti - acciaio e vetro.
Osserva una città scomposta, disordinata; una bellezza sfatta e molle - eppure perfetta.

"Adesso che sei tornato..."
Bruce aveva alzato la mano, disteso le labbra in un sorriso.

Gotham è sua - loro.
Gotham brucia - diventa cenere ogni notte, risorge ogni mattina.
Gotham è terra arsa dal sole e catrame, un colosso dalle gambe d'argilla.

"No." era stata la replica "Non tornerò a essere Batman. Non per Gotham, almeno."

Damian si raggomitola sulla gargolla al suo fianco, si allunga verso la notte.
"Cosa stiamo aspettando?" l'apostrofa "Un invito scritto?"

Grayson aveva sgranato gli occhi, inciampato nelle sue stesse parole.
"Ma... ma io..."

Gotham è una storia che non può finire - mai.
Gotham è la Città Eterna, una sfida a Roma e a tutto ciò che verrà.

"Ho deciso di ampliare un po' l'attività." e si fanno lontani i suoi occhi, già proiettati verso la prossima missione - il prossimo obiettivo "Di portare il simbolo di Batman oltre Gotham - oltre i suoi confini."

Tim gli fa un cenno dall'edificio di fronte, Grayson lo indica a Damian.
"Questo stiamo aspettando."
Damian borbotta qualcosa tra i denti, si prepara al salto.

"La Batman Incorporated?"
Bruce aveva annuito, controllando per l'ennesima volta i piani di volo.
"Una società volta a finanziare pubblicamente Batman e la sua attività?"
"Esatto."
"E vuoi anche trovare altre persone in giro per il mondo che portino avanti la tua crociata. Con il tuo simbolo."
"Di nuovo esatto."
Dick aveva sbattuto le palpebre un paio di volte, si era passato una mano tra i capelli.
"La trovi una cattiva idea?" gli aveva poi domandato Bruce, cercandogli gli occhi "Pensi che fallirà?"
Dick si era riscosso dal torpore in cui era caduto, l'aveva fissato.

Si era reso conto dell'enormità del progetto di Bruce.

Mai come in quel momento la verità gli era sembrata più chiara.

Damian salta, Grayson Batman lo segue.
Da qualche parte in Giappone sta nascendo un nuovo Pipistrello - un altro eroe martire.
Da qualche parte una vittima diventerà carnefice e qualcuno si farà avanti per portare a entrambi la giustizia che meritano - che potranno avere.
Da qualche parte Selina sta ridendo sulla bocca di Bruce - sta vivendo una vita che entrambi si erano negati troppo a lungo.
Tim sfonda la finestra, gli uomini di Due Facce cominciano a sparare.

Un normalissimo martedì sera a Gotham City.

Damian sfodera la spada, Grayson Batman si nasconde dietro una cortina di paura e fumo.
Da qualche parte il simbolo del Pipistrello sta prendendo forma - dispiegando le sue oscure e immense ali.
Da qualche parte un Batman nasce, un'idea cresce - vive.
Damian scansa una raffica di proiettili, si coordina con Tim istintivamente - una sincronia che gli riempie il cuore.
Batman Grayson sorride sotto la maschera a un futuro che mai come in quel momento gli era parso possibile.




"Life can only be understood backwards;
but it must be lived forwards."
- Søren Kierkegaard -




Nota dell'autrice; la canzone utilizzata per dividere i paragrafi è "Hero", dei Pegboard Nerds.
   
 
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