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Autore: GirlFromTheNorthCountry    26/04/2016    4 recensioni
Le donne sono le migliori psicanaliste fino a quando non si innamorano.
“Io ti salveró” di Alfred Hitchcock
“Pronto, Alison Stone.”
“Sono Axl Rose, vorrei un appuntamento”. Disse una voce al telefono convinta che quella breve presentazione spiegasse tutto.
“Come prego?”
“Axl, l'amico di Izzy”
“Scusi, ma proprio non capisco cosa stia dicendo”
“Oh cristo! Ieri è venuto Izzy da lei per parlare di un suo amico, ecco quell'amico sono io”
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi seguirono rapidamente Axl fuori dal camerino, Alison e Amanda si avvicinarono alla guardia di sicurezza “Noi dove possiamo metterci?”
L'uomo le squadrò dalla testa a piedi “Le più belle sempre con i più disgraziati, se foste figlie mie...”
“Dove possiamo metterci?” Disse nuovamente Amanda.
“Aspettate un attimo qui, faccio uscire i ragazzi poi torno a prendervi, e tu!” disse rivolto ad Amanda “Dai un po' d'acqua e zucchero alla tua amica, a stento si regge in piedi” e si allontanò con i ragazzi.
“Che palle, dovevamo proprio trovarla noi la guardia di sicurezza premurosa, Ally come stai?”
“Insomma, un po'peggio di prima, ma acqua e zucchero mi fa schifo!”
“Tranquilla, non te l'avrei comunque data, non è certo un normale giramento di testa quello che hai”
“Eccolo, sta tornando”
“Seguitemi” disse.

Percorsero il corridoio lungo e stretto, mano a mano che camminavano le urla si facevano sempre più forti.
“Perfetto, da qui dovreste vedere e sentire tutto alla perfezione, cercate di rimanere sempre qua dietro, vi vieto assolutamente di fare un passo in avanti”.

Non riuscirono a rispondere all'uomo tanta fu la sorpresa di quello che si trovarono davanti: il palco del Memorial Coliseum si spalancò davanti a loro in tutta la sua bellezza, avevano una visione laterale, vedevano solo i ragazzi e una piccola parte della folla urlante, ma era davvero un posto d'onore.
“Beh, allora buon concerto, divertitevi con moderazione”
“Sarà fatto” disse Alison e mandò un bacio alla guardia di sicurezza.

“Buonasera figli di puttana!” Urlò Axl
“Bene, penso che sappiate tutti perché siamo qui. Siamo qui per aprire il concerto del miglior gruppo esistente sulla faccia della terra! Mi aiuterete a distruggere questo posto sta notte?”
E portò il microfono verso la folla che ricambiò con urló ancora più forte del precedente.

Dopo uno sproloquio di Axl sulle accuse rivolte a "one in a milion" iniziarono le note di It's so easy ed Alison sentì un impellente bisogno di vomitare.   
-Forse se mi libero starò meglio- pensò, ma la musica era troppo coinvolgente, la voce di Axl troppo graffiante e l'eccitazione troppo intensa per poter anche solo pensare di allontanarsi da quel posto.
Era una situazione irreale, la folla urlava e saltava sotto il palco, Steven batteva forte sulla batteria, Slash era in piedi sopra un amplificatore e si esibiva eseguendo alla perfezione il riff della canzone, era uno spettacolo mozzafiato.

Quando la canzone finì il silenzio lasciato dagli strumenti permise al boato proveniente dagli spalti di esplodere ancora meglio.
Axl si avvicinò alla folla, fino al limite estremo del palco. Aveva un altro annuncio da fare, molto più importante del precedente.

“Odio dover fare questa cosa sul palco, ma ho provato in ogni altro cazzo di modo. Se alcune persone in questo gruppo continueranno a fare certe stronzate insieme questo sarà il nostro ultimo concerto”
Il fragore di una chitarra invase il palco coprendo le parole di Axl. Era il personale ruggito di Slash, il modo per dire la sua in un contesto in cui non gli era permesso parlare, anche se avrebbe voluto urlare.
Il rosso però proseguì imperterrito.
“Sono davvero stanco perché troppe persone in questa band continunano a ballare con il maledetto Mr. Brownstone”
Senza bisogno di ulteriori comunicazioni a quell'ultima parola Steven inizió a suonare.
“Ma cosa...”
Alison si tirò su dalla parete a cui si era appoggiata.
“L'ha detto veramente?”
“Sì Ally. Mio dio è completamente impazzito”
“Il suo dannato ultimatum è arrivato”
“Questa sarà la fine dei guns, altro che l'eroina”

La canzone agli occhi del pubblico, come tante volte prima di quella, fu un gran successo, ma dentro ogni singolo componente della band fu uno spartiacque. C'era un prima e c'era un dopo, inesorabilmente.
  
Dopo Mr. Brownstone fu la volta di Out Ta get me e, quando Alison vide Axl sparire dal palco a causa di una brutta caduta, non poté fare a meno di pensare che il karma esistesse veramente.
 
Quando suonarono Patience invece, non poté fare a meno di pensare che il sentimento che provava per lui si stava evolvendo diventando ingestibile.
“Credo di essermi innamorata” sussurrò ad Amanda. Era la sua migliore amica, è vero, ma non aveva mai avuto l'umiltà di confessarle un segreto così grande. Pensó che quella fosse la sera giusta, era convinta che tutto sarebbe andato per il meglio, era convinta che infondo anche Axl stesse iniziando a provare qualcosa per lei.
 
Quello che invece pensó quando Axl annunciò sweet child of mine è avvolto nel dolore. Con pochissime parole il cantante riuscí a distruggere i castelli che Alison si era costruita.
“I dedicate this song to Erin”
E il buio l'avvolse.
Amanda guardó l'amica e potè giurare di aver visto il momento esatto in cui il suo cuore andó in frantumi. 
Quello era il concerto della terra bruciata. 
Per Alison quelle parole così nitide e così chiare non avevano bisogno del microfono per essere amplificate. Le erano arrivate dentro come un pugno. Sentí gli occhi che piano piano le si gonfiavano di lacrime. Non riusciva a reggersi sulle gambe, forse per colpa dell'eroina, forse per colpa dell'alcool o forse per la tristezza. Cosa si era illusa di essere per lui? Non poteva essere niente. Sentí uno sconforto fortissimo, un dolore lancinante propagarsi in tutto il corpo. Si sentiva illusa e terribilmente innamorata. Sapeva bene che quella canzone era stata scritta per Erin, ma si era illusa che Axl potesse pensare anche un po' a lei mentre la cantava, dopo tutto anche i suoi occhi erano azzurri.
“Tesoro”
Alison zittì Amanda portandosi un dito alla bocca. Non voleva sentire niente. Voleva solo sentire quelle parole, quella musica, quella voce che tanto amava, cantare, sì, cantare per un'altra.
Pianse, in silenzio.
Lo odiava, lo odiava perché mentre cantava lui la cercava con lo sguardo. Beffardo, stronzo, strafottente e dannatamente bellissimo.
-Cosa vuoi vedere Axl? Vuoi vedere quanto riesci, ancora, a farmi soffrire? Eccoti servito, non sono niente senza di te e ora lo sai-
Seguirono altre canzoni che Alison non riuscì a ricordare, forse, non riuscì nemmeno ad ascoltare. La nausea aveva raggiunto un livello insopportabile così come il mal di testa. Non aspettó la fine del concerto per tornare nei camerini. Chiese ad Amanda di seguirla e, intrufolandosi nella stanza, si mise alla ricerca della Soluzione.   

“Che stai facendo?” Chiese Amanda preoccupata.
Le lacrime rigavano il volto di Alison. Era a pezzi.
“Aiutami a cercarla! Non stare lì impalata”
“Ally, cerca di ragionare, non sei in te! Calmati”
“Mi calmerò tra poco...anzi,” disse fissando la bustina trasparente “tra pochissimo” la voce le si calmò quando tirò fuori dalla giacca di Steven la busta contenente la droga.
“Perché lo fai?” Le chiese mentre Alison era già intenta a preparare la dose.
“Per Chi lo fai?” Si corresse Amanda.
Gli occhi azzurri dell'amica la fissarono intensamente.
“Per farlo soffrire, e per non soffrire”
L'ago le entró piano nella vena e a mano a mano che il liquido entrava in circolo il suo sguardo si faceva più vacuo e perduto.
Sentì subito la testa farsi più leggera, le sembrava di respirare meglio, le sembrava che l'aria fosse di una consistenza migliore. E di nuovo, più forte di prima, quell'orgasmo di annientamento.

 
“Che diavolo ti è saltato in mente di fare?” 
Sentirono prima le urla di Duff e dopo poco tutti i componenti della band entrarono nei camerini. 
“Quello che avrei dovuto fare molto tempo fa” disse il cantante con una tranquillità disumana.
“Hai rovinato tutto Axl, se c'era ancora qualcosa che non eri riuscito a rovinare” disse Steven.

Duff prese posto lontano da Amanda, era come se volesse proteggerla. Gli sembrava di emanare delle scorie radioattive tanta era la sua rabbia.
Alison ad occhi chiusi intravvide Slash prendere posto vicino a lei. Non parlava, era in silenzio, gli occhi coperti come sempre dai capelli neri davano l'idea di essere chiusi e di non volersi riaprire mai più. Le posò la mano sul ginocchio nudo e strinse forte.
“Mai” le sussurrò “Non lo perdonerò mai”.

“È arrivato il momento di ripulirsi ragazzi, o lo fate o siete fuori” spiegò Axl.
“Da quand'è che ti sei arrogato la possibilità di decidere le sorti del gruppo?” commentò Duff.
“Da quando la situazione è degenerata. Ho deciso, voglio che firmiate una delibera in cui dite che tutti i diritti dei Guns sono in testa a me. In questo modo, se voi disgraziati doveste uscire dal gruppo, il gruppo potrebbero continuare con me.”
“Ti sei completamente fumato il cervello Axl!”
“Non ho detto che questa sia una scelta Steven, ve lo sto dicendo come ultima possibilità per farmi rimanere nel gruppo, altrimenti finisce tutto qui, ora”
“Che dovremo dirti? Che inizieremo a fare i bravi ragazzi? Dobbiamo farti una promessa?”
“No, dovete andare a ripulirvi”
“Credo di non aver capito bene” disse Duff.
“Avete capito bene invece, ho già parlato con l'agenzia. Dovrete iniziare a fare controlli e visite, non c'è più da scherzare, dovete prenderla seriamente”
“Ma vaffanculo! Decido io cosa fare della mia vita”.
Caló il silenzio, ed Axl, non contento di dove la situazione fosse arrivata, provocò ulteriormente i suoi compagni.
Oo-oh that smell...” 
“Axl...” Sussurrò Izzy chiudendo gli occhi, quasi lo stesse pregando. Non poteva credere che il suo amico si stesse spingendo così oltre.
Can't you smell that small?” 
Slash provò un impellente bisogno di stringere le mani intorno al collo del cantante. Ad aprire bocca invece non ci pensava neanche.
Oh-oh that smell, the smell of...” 
“...Finisci la frase Rose e giuro che saranno le ultime parole che dirai” disse Duff a denti stretti, ma Axl si era già fermato con un ghigno soddisfatto sulla faccia.

“Ragazzi, ad ogni modo, forse ha ragione..” intervenne pacamente Izzy “..Forse dovremo davvero fare qualcosa, stiamo rischiando di perdere troppo”
“Semplicemente non capisco perché dovremo farlo quando e come dice lui”
“Io vi sto solo dicendo che dovete farlo, punto! Avete un problema e dovete risolverlo”
“Slash” continuò Axl severo.
Il riccio si sforzò di alzare gli occhi e guardarlo.
“Alla serata di domani sera mi aspetto che tu faccia un discorso”
“Un discorso?” Disse Steven.
“Si” continuò il rosso rivolto a Slash “Dovrai parlare di quanto la droga faccia schifo, di quanto sia sbagliato farsi e del fatto che i Guns hanno ufficialmente deciso di uscirne”
“Sai Axl” disse Slash molto lentamente “Forse non hai capito che io queste cose che hai detto le penso veramente e ti avrei anche supportato se avessi deciso di parlarmene normalmente. Invece tu sei così, prendi e fai, non ti curi di nessuno se non di te stesso, sei un egoista e un egocentrico. Lo farò questo maledetto discorsetto, ma non perché sei tu a dirmelo”.
Si alzò in piedi e tirò un calcio ad una sedia facendola cadere, poi continuò a sfogarsi.
“Sveglia! L'eroina fa male! Dio, che novità che mi hai detto, avvisate la stampa, forza! Axl Rose ha scoperto che drogarsi fa male. Cristo, avevi mille modi per dirci che non reggevi più questa situazione e hai scelto il peggiore”
“Lo sapevate da un pezzo che ero contrario!”
“Oh piantala Rose! Ti sei fatto anche tu in passato, più e più volte! Quando Michelle ti ha fatto scoprire l'eroina ci sei andato sotto parecchio, come tutti noi. Per cui evita di fare il superiore e di sentirti superiore solo perché da qualche mese sei riuscito a non farne abuso, siamo tutti nella stessa merda”
“Il mio rapporto con la droga non hai mai influenzato il gruppo”
“La droga forse no, ma i tuoi cazzo di cambi d'umore? la tua violenza? la tua cattiveria? Queste cose sì, l'hanno influenzato fin troppo”
“Ragazzi!” intervenne Duff esasperato “Basta puntarci il dito uno contro l'altro! Finiamola. Abbiamo tutti le nostre colpe, fine della storia. Detto ciò, sono d'accordo con Axl: dobbiamo ripulirci”
“Sono d'accordo anch'io” disse Izzy.
“Slash? Sei disposto a farlo?”
“Sì cazzo, sì che sono disposto. Ripeto è stato il modo ad essere sbagliato non il messaggio in se”
“Volevo trovare un metodo efficace” disse Axl, non certo per giustificarsi.
“Steven?” Disse Duff 
“Cosa?”
“Tu ci stai?”
“Ma si certo, dobbiamo porvarci”
“Riuscirci” corresse Axl.
“Si, riuscirci, ovviamente” disse Duff per niente convinto di quello che stava dicendo.

“Ragazzi non so se ve lo ricordate, ma stanno suonando i Rolling Stones la fuori” disse Alison cercando di assumere un tono di voce il più normale possibile.
Si sentì gli occhi di Axl addosso.
“Ti sei fatta di nuovo?” 
-Touchè
“Non sono affari tuoi”
“Rispondimi!” 
Lo ingoró, e di nuovo cercando di raggruppare tutte le forze che aveva, si alzò in piedi.
“Seriamente. Stanno suonando “Angie” e io non me la voglio perdere”
Slash le si avvicinó quasi per andarle in soccorso.
“Hai ragione bellezza, questo concerto vale più di mille cazzoni. Andiamo”
Duff si girò verso di lei e le fece un timido sorriso, Alison notò che aveva gli occhi umidi. 
“Sono d'accordo con Alison” disse Steven.
“Muoviamoci allora” disse Slash.
Uscirono tutti e si avviarono nello spazio dove Alison e Amanda avevano visto il concerto precendete, beh insomma, quasi tutti.
“Tu non vieni?” Chiese Izzy ad Axl.
“Non pensò di essere il benvenuto, non che me ne importi qualcosa”
Izzy fece un lungo sospiro sforzandosi di ricordare tutti i motivi per cui voleva bene al ragazzo davanti a lui.
“Ci sono tante cose che vorrei chiederti Axl, ma non ne ho voglia, anche perché so che tanto le risposte non le sapresti nemmeno tu”
Con gli occhi abbassati intenti ad osservare il mozzicone di sigaretta che bruciava tra le sue dita, sussurrò una domanda, forse più a se stesso che a Izzy: “Mi perdonerà?”
“Chi? Slash per l'eroina o Alison per la dedica fuori luogo?”
Il rosso non rispose. Si alzò in piedi e tirò un calcio alla sedia dove prima era seduta Amanda.
“Me ne torno in albergo. A domani, forse” 



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 "That smell" di Lynyrd Skynyrd. La frase della canzone sarebbe proseguita dicendo "...The smell of Death surrounds you". E' una canzone sulla droga molto tosta, ma se non la conoscete vi consiglio di ascoltarla. Allo stesso modo vi consiglio, se non l'avete già fatto, di guardare il concerto di cui parlo(mi pare fosse la seconda sera) è veramente pauroso e la scena della caduta di Axl merita davvero! ;) 
 
   
 
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