[Testo tratto dal Prologo]
Stava volteggiando nel vuoto. Era notte. Faceva un caldo quasi asfissiante. Il sudore diventava acqua salata sulla sua pelle, scivolando sotto al suo mento, annacquandogli le ascelle. Il sangue si stava raggruppando nel suo cervello. Era a testa in giù. Legato per le caviglie. Non stava capendo molto di quello che stava succedendo.
Shikamaru sapeva solo che loro erano lì. Che lei era lì, con il braccio teso in su. Con lui, con quel bastardo che le diceva - Avanti, tesoro, sparagli. -