Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Seekerofdreams_    28/04/2016    1 recensioni
Louis e Liam vengono selezionati per entrare in una prestigiosa scuola d'arte. Non tutto è semplice come immaginano e fin dal primo giorno entrambi troveranno una distrazione.
O semplicemente AU dove Harry è l'insegnante di danza classica di Louis e Louis non è portato affatto per questa disciplina e dove Liam dovrebbe imparare a non disturbare i pianisti eccentrici.
Mini - long Larry/Ziam
Dancer!Louis Dancer!Liam Teacher!Harry Pianist!Zayn
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Potevo trovarmi in una stanza piena di gente rumorosa e rintanarmi in un angolo a giocare con il muro. Ero veramente timido e silenzioso ma quando ho scoperto l'arte mi sono trasformato”

Harry Shum Jr

 

*

 

“Dimmi che non l'hai detto veramente!” sussurra Liam lasciandosi cadere con la schiena sul piumone morbido dopo aver ascoltato il racconto di Louis sulla conversazione avuta con Zayn qualche ora prima.

“Certo che l'ho detto, io non ti dico bugie!” ribatte il castano incrociando le gambe e guardando l'amico con un sorriso sulle labbra e gli occhiali poggiati distrattamente sul naso. Ha un libro tra le gambe - storia della musica - ma non sta effettivamente leggendo niente da quando il suo coinquilino è rientrato a casa. Liam nasconde il viso sotto il cuscino cercando di non pensare a Zayn e al racconto del suo migliore amico, alcune volte si pente di essersi fatto conoscere da lui e avergli concesso il lusso di entrare nella sua vita.

“Tu sei un idiota!” borbotta e sente uno sbuffo alla sua destra poi una pacca sul sedere e “Su con la vita Lee, ti ho fatto un favore!”

“Cambiamo discorso che è meglio, raccontami quello che è successo oggi nei minimi dettagli!” ribatte allora rimettendosi a sedere sul letto in modo da essere esattamente davanti a Louis, a fargli quasi da specchio.

“Vuoi spettegolare come le ragazzine? Mi sembri quasi mia sorella!” borbotta il più grande alzando gli occhi al cielo. Louis è stato abituato fin da bambino a condividere i suoi spazi con delle presenze femminili a causa delle sue sorelle minori, così come Liam ha subito gli scherzi e i giochi delle sue due sorelle più grandi, hanno vissuto la loro infanzia tra bambole e trucchi dentro casa e alcune volte non possono far altro che chiedersi se tutto quello che hanno passato li abbia influenzati nel loro orientamento sessuale ora che sono diventati grandi, poi però pensano alla sensazione di avere un corpo tonico e possente sotto le loro braccia, al modo in cui si sentono quando respirano il profumo virile di un'altra persona del loro stesso sesso e si dicono che si, questo è quello che sono a prescindere da tutto.

“Dai Lou, sfogati e non tenerti tutto dentro” lo incita Liam e in risposta lo stomaco di Louis brontola scatenando le risate vigorose di entrambi.

“Ho capito, vado a cucinare” continua alzandosi e afferrando il portatile dalla scrivania “Che ne dici, guardiamo qualcosa?” chiede sulla porta voltandosi, ricevendo in risposta un accenno di consenso da Louis che lo segue immediatamente verso la cucina. Si siede intorno al tavolo prendendo il comando sul computer di Liam, ricercando tra i vari siti la nuova puntata di Agents of SHIELD, la serie che stanno seguendo insieme: Liam perché non può perdersi niente della Marvel e Louis perché riesce ad appassionarsi a qualsiasi cosa e la sua indole curiosa lo porta a voler sapere la fine della storia ormai.

Fa partire una canzone mentre prepara la tavola e aspetta che la cena sia pronta; si alza sulle punte sporgendosi sulla spalla di Liam per osservarlo affettare il pane e chiude gli occhi quando l'odore dei funghi in padella lo colpisce “Che cucini di buono?” chiede curioso e un po' affamato.

“Funghi e merluzzo” dice con una smorfia.

“Mh, ti vedo entusiasta di mangiare il merluzzo” lo prende in giro Louis e Liam in risposta gli tira una gomitata, non troppo forte, nella pancia “Lo faccio solo perché ne abbiamo bisogno ma fidati in questo momento vorrei solo andare a mangiare una bella pizza!” borbotta.

Liam si allena duramente per mantenersi nel suo peso ideale, fin da bambino se mangia qualcosa più del dovuto tende ad ingrassare e sa benissimo che per fare il ballerino ci vuole una determinata corporatura, un determinato stile di vita. Alcune volte gli capita di fare uno strappo alla regola, forse anche più di qualche volta da quando abita con Louis, ma poi il giorno dopo è in salotto a fare addominali e flessioni per sentirsi un po' meno in colpa. Mangiano in silenzio, presi nel seguire le vicende dei protagonisti della serie, lasciano la tavola imbandita nonostante i piatti siano ormai vuoti fino a quando la puntata volge al termine.

“Perché devono lasciarci sempre così? Io voglio sapere cosa succederà adesso!” borbotta Louis lamentandosi e Liam non può far altro che scrollare le spalle “Beh lo fanno per assicurarsi che la settimana prossima le persone continueranno a seguire lo show” ribatte e “Hai sempre una risposta per tutto tu, eh?” riceve in cambio.

“Forse” ridacchia impilando i piatti per poi poggiarli nel lavello, li sciacqua velocemente nonostante non sia il suo turno di lavare e ascolta distrattamente i discorsi che Louis sta intavolando su vari attori di cui non conosce neppure il nome. Si perde nei suoi pensieri e una volta sistemato tutto in cucina si butta sul piccolo divano del salotto accanto a Louis, collegando poi il computer al televisore per guardare un film a scelta tra quelli presenti sulla lista “Da guardare insieme” appesa alla bacheca di sughero accanto ai bollettini da pagare e agli scontrini della spesa da dividere.

Sfogliano i titoli alternando un “No” ad un “Forse” e Liam sospira perché lo sa che alla fine non si decideranno e finiranno per perdere un'ora prima di decidere.

“Dai non voglio guardarne uno moscio” blatera Louis e “Non sono mosci quelli che suggerisco io” ribatte piccato l'altro tirandogli contro uno dei cuscini color panna, dando così vita ad una lotta improvvisa, Louis ne afferra un altro cercando di ripararsi con un braccio mentre scoppia a ridere di gusto insieme al suo migliore amico fino a quando entrambi si bloccano con un cuscino tra le mani pronto ad essere lanciato, qualcuno sta suonando alla loro porta. Si alzano titubanti sistemando quasi a specchio i pantaloni della tuta.

“Aspetti qualcuno?” chiede Louis.

“Ti pare che aspetto qualcuno? Sarà Niall!” ipotizza avvicinandosi alla porta e spiando il pianerottolo dallo spioncino.

Batte le palpebre pensando di aver visto male, si allontana per poi guardare ancora una volta. Le figure del professor Styles e di Zayn gli si parano davanti ancora una volta e deglutisce spostando lo sguardo verso il suo amico “Harry e Zayn” mima con la bocca venendo poi spostato da Louis che prende il suo posto alzandosi sulle punte.

“Oh cazzo!” biascica un po' troppo forte e Liam si schiaffeggia in fronte prima di scostarlo e aprire la porta.

“Buonasera” dice educato mentre Louis si fa spazio accanto a lui, restando però un passo indietro quasi a cercare una sorta di protezione. Harry cerca subito il suo sguardo e balbetta per qualche secondo senza riuscire a ricordare le parole del discorso che ha minuziosamente preparato.

“Ciao, scusate se ci presentiamo qui senza preavviso” inizia, stringendosi le mani e giocando nervosamente con un anello.

“Non c'è problema, è successo qualcosa?” chiede Liam immediatamente.

“No, no... potete stare tranquilli, io... mh, volevo parlare con Louis!” continua nervoso Harry guardando l'altro ragazzo dritto negli occhi, costringendo quasi Liam ad indietreggiare, li lascia passare un po' confuso assicurandosi che nessuno dei loro colleghi sia sul corridoio. Sente Zayn passargli accanto e si ritira istintivamente contro la porta quando il suo profumo lo colpisce, si impone di rimanere impassibile ma l'altro ragazzo si gira a guardarlo sorridendogli e lui non capisce più niente. Sente il viso infiammarsi e sa benissimo che finirà per dire stronzate e mettersi in imbarazzo, è una cosa che gli riesce piuttosto bene! Chiude la porta schiarendosi la voce mentre segue gli altri tre ragazzi verso il salottino.

“Preparo un tè?” chiede così da poter fuggire e riprendere fiato. Riceve un consenso generale mentre li vede sedersi sul divano e lui sospira voltandosi e raggiungendo la cucina. Si nasconde accanto al frigorifero, così da non poter essere visto dal salotto e prende un bel respiro cercando di calmare i nervi. Sente Louis ridere, alcune volte vorrebbe essere come lui, lasciare tutte le insicurezze alle spalle ed essere più aperto con gli altri ma è più forte di lui, non ci riesce.

Prende le tazze e i filtri prima di azionare il bollitore. Batte le dita ripetutamente sul ripiano della cucina in attesa, dà le spalle alla porta e l'acqua calda quasi rischia di cadergli a terra quando “Serve una mano?” sente.

Si volta di scatto incrociando subito gli occhi ambra di Zayn e scuote la testa “No, tranquillo” dice cambiando poi tazza. Il rumore dell'acqua riempie il silenzio e copre i passi di Zayn mentre si avvicina. Si appoggia al marmo della cucina, accanto a Liam ma di schiena, in modo da poterlo guardare in faccia.

“Posso dipingerti?” chiede all'improvviso provocando uno spasmo nel petto dell'altro.

“Cosa?” risponde sorpreso e con voce acuta mentre il suo petto si alza e si abbassa velocemente.

“Posso dipingerti?” ripete ancora Zayn.

“Ho capito cosa hai detto!” dice con un tono un po' più alto del normale. Zayn sembra studiare le sue reazioni e sembra del tutto tranquillo, Liam pensa sia pazzo ma in realtà qualcosa nella sua testa lo fa sorridere “Vuoi dipingere me?” chiede infatti con una strana inclinazione della voce, un po' stupito e un po' emozionato.

Zayn annuisce e l'angolo sinistro della bocca si tende verso l'alto dando vita ad un sorriso giocoso “Più che dipingere te l'idea è dipingere su di te” continua dopo, non distogliendo lo sguardo da quello dell'altro ragazzo per godersi ogni minima reazione sul suo viso: la fronte aggrottata e le piccole rughette d'espressione, la bocca un po' aperta e le palpebre battere ripetutamente.

“Body painting?” chiede Liam confuso.

“Mh, ancora un punto a tuo favore se conosci l'arte del body painting!” replica sorridendo Zayn, per lui l'arte della pittura del corpo è meraviglia pura. L'armonia dei colori su tonalità di pelle sempre diverse e il sapere che su ogni corpo un dipinto risulterà diverso proprio per le diverse colorazioni, lo affascinano nel profondo. E' sempre stato un tipo strano, così lo definivano da bambino, per le sue passioni diverse da quelle degli altri bambini, preferiva un set di pennelli ad un pallone e non se ne era mai vergognato.

“Perché?” chiede Liam sistemando i vari infusi nelle quattro tazze.

“Perché voglio fare body painting o perché foglio farlo su di te?” ribatte sorridendo malizioso, scostandosi dal mobile per avvicinarsi di qualche centimetro a lui.

“Eh... mh...” Liam scosta lo sguardo dal suo e “Il tè è pronto” dice afferrando il vassoio per fuggire a quella conversazione scomoda. Il cuore nel petto batte veloce, la mente sembra piena e vuota allo stesso tempo. Poggia il vassoio sul tavolo con esitazione, le mani tremano e sente lo sguardo di Zayn bruciarli addosso. Sposta lo sguardo su Louis e cerca aiuto nel suo miglior amico ma quello è troppo attento a perdersi nei gesti del suo insegnante per prestargli attenzione così sbuffa e “Mi dispiace non poter rimanere con voi ma avevo un appuntamento con Niall per studiare” improvvisa.

Evita lo sguardo del pianista e fa un cenno a Louis “Oh...oh certo!” ribatte quest'ultimo.

“Ci vediamo dopo allora” continua mentre Liam sta afferrando a caso qualche libro, lo infila nella tracolla senza nemmeno controllare. Ha troppa fretta di uscire, Niall abita due palazzi più in là, nel condominio giallo.

“Ti accompagno giù, vado a fumare una sigaretta, così loro possono parlare.” lo spiazza Zayn.

“Puoi fumare qui” ribatte agitato “Non mi sembra il caso!”

Louis lo guarda ansioso ma non può fare niente, così si limita a sorridergli dolcemente prima di vederli sparire dietro il portone scuro.

“A Liam non piace Zayn?” chiede alzando un sopracciglio Harry e Louis sbuffa, perché sul serio, non può essere così ingenuo da non capire cose che sono ovvie al resto del mondo!

“Lasciamo perdere, stava dicendo?”

“Intanto ti ho già detto più volte di darmi del tu, ogni tanto te lo dimentichi e poi come dicevo” sospira chiudendo gli occhi “Volevo scusarmi ancora per il comportamento di mia madre.”

“Non è colpa...tua” ribatte sorridendo appena.

Louis non poteva negare di essere piacevolmente sorpreso da quella visita. Di certo non si aspettava che il suo insegnante si presentasse negli alloggi per gli studenti per chiarire quanto successo. Eppure eccolo lì, davanti a lui, con i ricci lasciati liberi di ricadere sul viso dai tratti femminili eppure virili allo stesso tempo.

“Mi sento comunque in dovere di chiederti scusa e di dirti che tutto quello che ha detto non deve influenzarti” continua, il tono calmo e la voce bassa.

“Non mi faccio influenzare da queste cose” ribatte l'altro, spostandosi nervosamente sul divano, portando un piede sotto il sedere. Harry sorride, lascia scorrere la mano tra i capelli e “Ho imparato a conoscerti Louis Tomlinson, non c'è bisogno di mostrarsi forti, le debolezze ci rendono quello che siamo, umani e dal cuore puro” dice sincero.

“Umani e dal cuore puro?”

“Esatto” annuisce “Solo se provi dei sentimenti puri puoi fare di qualcosa la tua debolezza, il bello sta nel rendere quella tua debolezza anche il tuo punto di forza!”

Louis batte più volte le palpebre assimilando quel consiglio. Ripete le parole nella sua mente, quasi per paura di dimenticarle, di vederle sfuggire via come la speranza di poter diventare qualcuno di importante.

“Grazie per essere venuto fin qui, non dovevi!”

“Dovevo invece” sussurra quasi Harry. Poggia lo sguardo sul viso pulito di Louis e si dà dello stupido mentalmente, lo ama di più con la barba.

“Forse è meglio che vada” dice alzandosi all'improvviso, scottato dai suoi pensieri stessi. Inciampa nel tavolo basso e Louis recupera una delle tazze prima che si rompa in mille pezzi.

“Per essere un ballerino sei piuttosto sgraziato” non riesce a trattenersi dal dire, per poi pentirsene immediatamente allo sguardo ferito del maggiore.

“Scusa, io non... mi dispiace” prova a dire.

“Non ti preoccupare Louis, forse hai ragione tu in fondo.”

“No, io... pensavo di star parlando con Liam e mi sono lasciato andare, non volevo offenderla” dice preoccupato.

“Ecco ancora questo lei, non ti far prendere dalle paranoie, ti ho detto che hai ragione” continua Harry serio, è consapevole di non dover dare quella confidenza ad un alunno eppure Louis è capace di smuovere qualcosa al suo interno che non può ignorare. Non ne sarebbe nemmeno capace in realtà.

“Vado a recuperare Zayn, ci vediamo domani mattina” sussurra prima di temporeggiare qualche secondo. Chiude gli occhi, poi li riapre abbassandosi e poggiando le labbra rosse sulla guancia destra dell'altro ragazzo “Buonanotte Louis” sussurra prima di dirigersi verso la porta, senza voltarsi, lasciando Louis in piedi, con le dita tremanti a sfiorarsi il viso.

 

*

 

Liam scende le scale in fretta mentre sente Zayn a pochi passi da lui. Ha dimenticato il cellulare a casa e non sa come avvertire Niall e come divincolarsi da quella situazione in cui si è cacciato. Quand'era piccolo combinava sempre mille casini e sua sorella spesso si prendeva la colpa per lui, tirandolo fuori dai guai ma adesso è solo, cioè, non proprio ma non può mica chiedere aiuto a Zayn!

Sospira quando la porta scorrevole si apre davanti a lui, saluta il guardiano con un cenno e “Si, per mezzanotte sarà di ritorno” dice prima che quello possa parlare e ricordargli del coprifuoco.

Sente distrattamente il “Ciao Julian” di Zayn e alza gli occhi al cielo. Deve conoscere tutti per forza?

Cerca di calmarsi, ripetendosi mentalmente che non ha motivo di reagire così, che non è logico sentirsi possessivi e un po' invidiosi di una persona che non dovrebbe proprio essere nei suoi pensieri ma è dura quando quella persona è talmente bella da togliere il fiato e ha intenzione di parlare proprio con te.

“Quindi, dove abita Niall?” chiede Zayn tirando fuori dalla tasca posteriore dei jeans un pacchetto aperto di sigarette. Ne sfila una poggiandola poi sulle labbra e lasciandola lì, in bilico, prima di far scattare l'accendino e avvicinare la fiamma. Liam lo fissa, incapace di distogliere lo sguardo dai colori caldi della fiamma che gli illuminano il viso.

“Nel palazzo giallo” sussurra poco dopo.

“Mh!” Zayn lascia andare il fumo prima di proseguire “E lui lo sapeva che dovevate vedervi?” chiede facendo cenno verso il cortile. Ci sono diversi ragazzi seduti alle panchine che riempiono lo spazio, tra questi Niall sta dando sfoggio di sé ridendo sguaiatamente.

Liam sospira perché insomma, resta a casa tutte le sere quel finto biondo, proprio questa sera doveva uscire? Non si volta verso Zayn, rosso per la vergogna decide di continuare la farsa e “Niall!” lo richiama.

Lo vede voltarsi, insieme ad altri ragazzi che non ha mai visto. Ce ne sono due che sembrano matricole come loro, mentre un altro lo fissa con serietà. Intravede dei tatuaggi ma è troppo lontano per identificarli, si sente a disagio sotto quello sguardo e quando vede Niall avanzare verso di lui seguito proprio da quel ragazzo, vorrebbe sparire. Si pente quasi di aver detto una bugia a Zayn che ora sembra immobile quanto lui al suo fianco.

“Lee, amico non pensavo di trovarti qui” dice abbracciandolo di slancio. Liam ricambia teneramente, perché a Niall si può volere solo bene.

“Salve” dice il biondo verso Zayn per poi “Questo è Ale, è un ballerino formidabile Lee, dovresti vederlo! Ti piacerà di sicuro e...” dice voltandosi verso l'ultimo arrivato “...Ale questo è Liam, il ragazzo di cui ti parlavo! Dovreste ballare insieme, sareste una coppia formidabile!” dice allegro e il colpo di tosse di Zayn non sfugge a nessuno.

“Stai bene?” chiede allarmato Liam dimenticandosi di stringere la mano dell'altro ragazzo.

“Mh, si! Va tutto benissimo” ribatte acido “Ciao Ale” sussurra poco dopo.

Liam li osserva, Niall sembra non capire niente come sempre, Ale sembra divertito e Zayn quando è arrabbiato è ancora più bello.

“Oh andiamo” sussurra Liam ad alta voce per poi tossire per nascondere l'imbarazzo “Scusate, stavo pensando ad una cosa” si giustifica toccandosi i capelli sulla nuca nervosamente.

“Comunque, vi conoscete? Deduco che non sei del primo anno” trova il coraggio di chiedere.

“In realtà sono all'ultimo anno, sono tornato questa mattina dall'Australia, ho vinto una borsa di studio l'anno scorso e se Zayn sembra così risentito nel vedermi deduco abbia trovato il suo nuovo ballerino preferito!” dice rivolgendo un'occhiata divertita a quest'ultimo.

“Io non ho...Ah, lasciate stare!”

“Niall mi ha parlato benissimo di te Liam, non vedo l'ora di lavorare insieme! Magari Zayn può scrivere un pezzo per noi, che ne dice prof?” continua allegro.

Liam lo trova simpatico immediatamente, gli piace il fatto che sta mettendo in imbarazzo Zayn anche se dall'altra parte lo invidia un pochino, vorrebbe poterlo fare anche lui. Ale è piccolo, non è altissimo ed è minuto. Il braccio sinistro è completamente tatuato e le cicatrici dell'acne giovanile sono ben visibili sotto uno strato di barba, eppure ha fascino e Liam, senza sapere perché, si ritrova ad annuire “Piacerebbe anche a me, ti va se domani ci troviamo in sala prove dopo le lezioni?” chiede imbarazzato.

“Ma certo, a pranzo vengo a cercarti per farti sapere a che ora sono libero” continua tranquillamente Ale mentre Niall li guarda sorridendo.

“Posso assistere? Vi prego, vi prego, vi prego!” dice congiungendo le mani e spalancando gli occhioni blu a cui Liam non sa proprio dire di no.

“Va bene Nì” sorride alla fine, Zayn sta per ribattere qualcosa ma viene interrotto da Harry che scende le scale del palazzo con un bel sorriso sul viso.

“Zay andi... oh, Ale! Sei tornato!” sussurra felice abbracciando il ragazzo.

“Buonasera prof!” ribatte più formale.

“Mich?”

“Era con noi poco fa ma è tornato al dormitorio con un amico che abbiamo portato dall'Australia, le piacerà, è un tipo tosto!”

“Ne sono sicuro! Non vedo l'ora di riavervi a lezione, ci siete mancati!” sorride sereno Harry.

“Parla per te” borbotta subito Zayn per poi ricevere un'occhiata derisoria da entrambi. Liam si sente di troppo e si sente anche un po' deluso, pensava di avere qualcosa di speciale per aver attirato l'attenzione di un suo superiore e invece deve essere qualcosa all'ordine del giorno fare amicizia con i professori in quella scuola.

Sospira prima di mettere le mani in tasca e guardare Niall. Non sa cosa dire, né cosa fare di preciso ma il biondo sembra capire i suoi sentimenti perché gli passa un braccio sulle spalle e “Noi ora andiamo, ci vediamo domani a scuola” dice allegro. Dà una pacca sulla spalla ad Ale e saluta educatamente Zayn e Harry prima di trascinarsi Liam dietro, verso casa, verso Louis.

“Che mi sono perso?” chiede Harry una volta rimasti soli.

Zayn sospira e scuote la testa “Niente” borbotta ma “Quindi è lui eh?” dice invece Ale sorridendo “E' carino” aggiunge poi.

“Toglili gli occhi di dosso o lo dico a Mich!”

“Oh certo, ti preoccupi di me e Mich adesso!” ribatté facendo ridere Harry.

“Certo, dovresti essere a casa con lui infatti, su, vai! Devo smetterla di affezionarmi agli studenti! Dovrei farmi rispettare di più!” borbotta Zayn furioso. Cerca di calmarsi e riporta alla mente la prima volta che ha incontrato Mich in sala ballo. Era timido, spaventato e spaesato. Non riusciva a seguire il ritmo delle sue melodie mentre fluttuava nella stanza, cadeva e sbagliava i passi, poi era entrato quel ragazzino insieme ad Harry nella sala prove assegnata a lui. Si erano seduti in un angolo, concentrati sulla musica e sul ragazzo al centro della stanza. Mich gli aveva mandato dei segnali di panico, una chiara richiesta d'aiuto per non fare pessima figura ma lui aveva continuato a suonare. L'aveva visto cadere, quasi piangere ma non aveva capito niente. “Mich accidenti, così non andrai da nessuna parte” aveva detto spazientito. Vedeva qualcosa in quel ragazzo ma non ci credeva abbastanza per tutti e due. Poi quel ragazzino accanto ad Harry si era alzato e aveva raggiunto Mich al centro della stanza, si era seduto dietro di lui e “Continui a suonare” aveva chiesto. E la melodia aveva ripreso il suo corso, mentre le sue mani sfioravano delicate la schiena del ragazzo seduto immobile, gli girava attorno famelico, poi più delicatamente. Stava ballando solo per lui e Zayn si sentiva di troppo in quel posto, così come Harry. Si erano guardati sorridendo qualche secondo dopo, quando Mich si era alzato e aveva iniziato a ballare meglio di quanto avesse mai fatto prima e Zayn aveva capito.

Come ti chiami?” aveva chiesto. “Ale.”

Mich era diventato qualcun altro da quel momento e Zayn era stato costantemente parte della loro relazione. Lui ed Harry li avevano guidati nell'accettarsi, nello scoprirsi, nell'amarsi. Erano stati con loro quando si erano lasciati, Zayn aveva raccolto i pezzi di Mich per ricomporli piano piano. Si era incazzato con Ale e solo Harry l'aveva fermato dal picchiarlo. Poi però li aveva visti fare la pace, ritrovarsi e partire insieme. Zayn si è sentito tradito in un certo senso, si è reso conto in quel momento che gli studenti cambiano, che hanno bisogno di lasciare il nido per trovare il loro posto nel mondo. E ora eccoli qui, sono stati via un anno e Zayn ripensa alla promessa che si è fatto quando sono partiti, quella di non affezionarsi a nessuno studente, di non entrare nella vita di nessuno ma evidentemente per lui è troppo difficile mantenersi distaccato. Butta uno sguardo verso il palazzo e sospira, non riuscirà a vedere Liam ballare con Ale, ne è sicuro.

“Zayn, è Ale, non lo stuprerà Liam, stai tranquillo” sussurra Harry avvicinandosi a lui.

“Sarà meglio!” borbotta guardando l'altro ragazzo che annuisce sorridendo.

“Non vedo l'ora di dire a Mich che ti sei innamorato, non ci crederà!”

“Io non sono innamorato!”

“Si, certo!”

“Sta zitto Harry, ti ricordo che mi hai trascinato qui perché” si schiarisce la voce “Zayn devo andarmi a scusare, se sta soffrendo?” scimmiotta la voce del più piccolo per poi alzare gli occhi al cielo “Ti pare che stava soffrendo? Che cazzo di scuse usi per vedere la gente tu?” borbotta.

“Mh stiamo parlando di...?” chiede Ale confuso per qualche secondo.

“Louis” risponde Zayn “Il miglior amico di Liam” aggiunge poco dopo sospirando.

“Oh, ok, andiamo raccontatemi tutto!”

“Non sono sicuro di voler intraprendere questa conversazione” sussurra Harry ma viene trascinato dagli altri due ragazzi e si ritrova a ridere come ai vecchi tempi. Avevano legato immediatamente, non era stato difficile diventare amici nonostante i diversi ruoli ricoperti nella scuola. Ale e Mich erano stati una ventata d'aria fresca per Harry e Zayn e forse era arrivato il momento per la coppia di alunni di ricambiare il favore ai loro insegnanti. In fondo l'amore non è altro che una dolce melodia su cui ballare ogni giorno, cadendo e facendosi male qualche volta per rialzarsi e continuare la coreografia con più grinta di prima.

 

*

 

“Quindi mi stai dicendo che domani devi ballare con questo semi sconosciuto e che lui è amico di Zayn e Harry?” dice Louis mentre Liam annuisce.

“Per amico che intendi?”

“Oh andiamo ragazzi seriamente? Devo smetterla di circondarmi di gente gay! Ale sta con Mich e sono solo amici con il professor Styles e il professor Malik!” dice stanco Niall mettendosi a sedere composto.

“Tu come li conosci?” chiede Liam curioso.

“Beh, Ale è il fratello di Daisy” dice scrollando le spalle e Louis sorride malizioso “Mh, siamo già al punto in cui bisogna conoscere la famiglia?”

“Idiota! Mi ha parlato tanto di suo fratello e quando ci siamo conosciuti e ho visto qualche ballo improvvisato in cucina con Mich ho pensato subito a Liam, non so dirti perché ma gli ho parlato di voi e Daisy era d'accordo con me, ti ha visto ballare anche lei Lee, lo sa quanto sei bravo e niente... ma voi due dovete spiegarmi da quando siete diventati così intimi con Harry e Zayn, come li chiamate voi!” ribatte alzando un sopracciglio in attesa delle loro risposte.

“Non è che li chiamiamo noi così, sono i loro nomi” borbotta Louis.

“Hai capito cosa intendo, sono due insegnanti!”

“Zayn non è un professore, compone musiche per le coreografie ma non è il mio insegnante!” borbotta Liam.

“Mh, tu che scusa hai Lou?”

“Io non ho scuse, hai visto le sue mani? Me le sogno tutti i giorni addosso!” confessa e Niall sospira sfinito buttandosi sul divano in modo teatrale “Voi due siete matti!”

“Ah piccolo Nì, io te l'avevo detto di non fare amicizia con noi!” si giustifica Louis.

“Lasciamo stare, sapevo che mi sarei pentito di aver accettato quel pacchetto di cracker da voi il primo giorno!”

Rimangono a chiacchierare ancora, seduti su quel divano troppo stretto per tre eppure nessuno si lamenta. E' bello stare in compagnia, raccontarsi stronzate e ridere per non pensare a cose più serie ma tutti e tre sanno che prima di andare a letto non sarà più così facile pensare a qualcos altro che non siano una ragazza bassina e timida, un professore troppo alto e dagli occhi luminosi e un paio di occhi ambra che beh... Liam si costringe a dormire.

 

*

 

Sente le persone muoversi accanto a lui. Vede amici salutarsi, compagni di corso darsi appuntamento per studiare, professori prendere un caffè e poi vede lui. Sulle scale che portano al secondo piano intravede Ale, le spalle dritte, un paio di jeans stretti che gli fasciano le gambe esili e una camicia di jeans larga e senza maniche. Lo segue, restando qualche gradino più giù, fino alla sala prove dove hanno appuntamento. Solo qualche ora prima l'aveva visto aggirarsi nella mensa per fargli sapere l'orario e l'aula in cui si sarebbero esercitati e ora eccolo lì. Non sapeva spiegarsi cosa lo terrorizzava di più: ballare con uno sconosciuto o ballare su un pezzo di Zayn?

Prende un bel respiro Liam prima di entrare in aula e sorridere a quel ragazzo seduto a terra a togliersi le scarpe.

“Ciao Liam!” “Ciao” risponde timido imitandolo. Poggia a terra il borsone e si sfila le scarpe e i calzini. Nella sala c'è una piccola tastiera elettrica appoggiata nella parete dello specchio.

“Zayn?” chiede titubante.

“Sta arrivando, ti va di fare un po' di riscaldamento intanto?” si sente dire.

“Certo” risponde educato e dopo aver preso un bel respiro si siede a terra ed esegue i soliti esercizi che fa prima di ogni esibizione. Scioglie per bene i muscoli, rilassa la schiena e svuota la mente.

Quasi si dimentica di non essere da solo, poi sente un piede muoversi sul suo e apre gli occhi.

“Pensavo fossi partito per un mondo tuo” gli sorride il ragazzo e Liam si ritrova a rilassarsi ma non dura poi molto. Zayn entra in sala con gli occhi vispi, una felpa nera e i capelli con le punte rosa.

“Che diavolo hai combinato? Mi piacevano grigi!” protesta Ale dando voce ai pensieri di Liam.

“Avevo voglia di capelli rosa” commenta sbrigativo sedendosi alla tastiera. Poggia a terra una borsa di pelle nera e ne tira fuori alcuni spartiti. Non guarda Liam e non guarda Ale. Sistema i fogli e suona una piccola scala per calmare i nervi. Ale sorride osservando i due ragazzi agitarsi e si chiede se lui prima di dichiararsi era così da fuori, se anche lui sulla fronte aveva scritto di essere innamorato prima ancora di capirlo. Sospira mentre dalla porta entra un Harry sorridente con una sedia in mano. La poggia al centro della stanza mentre canticchia una melodia sconosciuta.

“Sono emozionato, voi no?” chiede e Liam sta per rispondere ma capisce tardi che la domanda non è rivolta a lui. Louis entra in aula seguito da Niall, Daisy e un altro ragazzo. Lo studia attento, mentre lo vede sorridere. E' bassino, porta grandi occhiali neri che gli incorniciano il viso e sta ridendo rivolto verso Zayn.

“Mich!”

Una folata di vento, poi le braccia di Zayn attorno a quel ragazzo sono tutto quello che Liam vede.

“Ciao Zay!” lo sente ricambiare e una morsa gli attanaglia lo stomaco, è costretto a smettere di guardare. Incrocia lo sguardo di Louis e quello che sente dopo lo distrugge “Finalmente sei arrivato, eccolo il mio ballerino preferito.”

Questa volta quando si gira incontra lo sguardo di Ale, riceve un sorriso in cambio e crede di amarlo quando “Toglie le zampe dal mio ragazzo” dice. Lo vede avvicinarsi a Zayn per spostarlo e racchiudere il viso di Mich tra le mani “Ciao raggio di sole” dice dolcemente prima di appoggiare le labbra su quelle dell'altro ragazzo, c'è così tanto amore in quel bacio che distolgono tutti lo sguardo.

“Bene, io direi che possiamo iniziare eh!” sussurra Harry facendo sedere gli spettatori ai lati della sala. Ale prende posto sulla sedia seguendo gli ordini dell'insegnante mentre Zayn passa accanto a Liam. Gli sfiora il braccio con il suo e lo guarda negli occhi per dei secondi che al più piccolo sembrano ore.

“Balla per me” bisbiglia e inaspettatamente Liam gli blocca il polso. E' qualche centimetro più alto di Zayn così si abbassa e “Se tu suonerai solo per me” gli sussurra all'orecchio prima di raggiungere Ale e poggiare le mani sulle sue spalle nude.
 


_______________________________________
Nda.

Non so cosa dire, forse un “buonasera raggi di sole come state?” è troppo poco per farmi perdonare. Ho passato dei mesi veramente duri per quanto riguarda il mio lato artistico, mi sono ritrovata con la mente spenta e questo mi ha fatto veramente tanta paura, non riuscivo a scrivere, non riuscivo a pensare a niente di accattivante, di buono. Tutte le idee mi sembravano sciocche o già viste, vi chiedo scusa per questo ritardo ma sono dell'idea che darvi un prodotto di scarsa qualità sarebbe peggio. Non so se questo capitolo vi piacerà, in realtà io sono soddisfatta del risultato e va bene così perché oggi mi sono sentita bene mentre scrivevo. Nel capitolo ci sono due personaggi nuovi, io li amo e già hanno dato una grossa mano a tutti, voi non trovate? Se vi state chiedendo perché ci sono tutti questi personaggi in più la risposta è quasi ovvia, semplicemente nella vita incontriamo tante persone e ognuna di esse ci lascia qualcosa anche solo per pochi secondi.
Mancava qualcosa a questa storia e oggi sono certa di averla trovata, spero di farvi arrivare le emozioni che desidero trasmettere. Quell'amicizia vera che cambia la vita, quell'amore per l'arte che fa paura ma che se ci credi veramente arriva a gratificarti e quell'amore verso una persona, un compagno o una compagna, che non ti cambia la vita, te la ricrea da zero.

A presto,

Serena.

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Seekerofdreams_