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Autore: crazy lion    30/04/2016    6 recensioni
Attenzione! Spoiler per la presenza nella storia di fatti raccontati nel libro di Dianna De La Garza "Falling With Wings: A Mother's Story", non ancora tradotto in italiano.
Mancano diversi mesi alla pubblicazione dell’album “Confident” e Demi dovrebbe concentrarsi per dare il meglio di sé, ma sono altri i pensieri che le riempiono la mente: vuole avere un bambino. Scopre, però, di non poter avere figli. Disperata, sgomenta, prende tempo per accettare la sua infertilità e decidere cosa fare. Mesi dopo, l'amica Selena Gomez le ricorda che ci sono altri modi per avere un figlio. Demi intraprenderà così la difficile e lunga strada dell'adozione, supportata dalla famiglia e in particolare da Andrew, amico d'infanzia. Dopo molto tempo, le cose per lei sembrano andare per il verso giusto. Riuscirà a fare la mamma? Che succederà quando le cose si complicheranno e la vita sarà crudele con lei e con coloro che ama? Demi lotterà o si arrenderà?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. Saranno presenti familiari e amici di Demi. Anche per loro vale questo avviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Demi Lovato, Joe Jonas, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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CAPITOLO 8.

VERI AMICI

Selena chiamò Demi a metà ottobre dicendo che aveva organizzato la festa in piscina per il giorno seguente e che l'avrebbe fatta il pomeriggio. C'erano 12 gradi quel giorno, quindi Demi non riteneva molto saggio da parte dell'amica fare una festa con quel freddo, ma Selena era fatta così, a volte era un po' fuori di testa, in senso buono.
"Va bene, verrò" le disse, "ma non farò il bagno con questo freddo."
"Io invece sì!" trillò la ragazza.
"Tu sei completamente matta! Ti prenderai una polmonite!"
"No, figurati! Io non mi ammalo quasi mai; e poi dai, Demi, bisogna divertirsi ogni tanto, nella vita!"
La ragazza sorrise e la salutò, dato che doveva lavorare.
Il giorno dopo, terminato il lavoro, tornò a casa, coccolò un po' Batman, poi gli diede da mangiare e gli cambiò l'acqua nella ciotola perché quella che aveva era poca e un po' sporca. Andò in cucina e si preparò un hamburger, nel quale non mise salse né formaggio, ma solo carne, pomodori e insalata. Si concesse, però, un po' di patatine piccanti. Si sedette e mangiò con calma. Quando ebbe finito salì in camera, entrò nel grande bagno e fece la doccia, si asciugò velocemente i capelli e si infilò una tuta da ginnastica, poi prese una pochette nella quale mise il suo cellulare, le chiavi di casa, un pacchetto di fazzoletti e un costume intero che, sapeva, non avrebbe messo. Si infilò un paio di calze lunghe, scarpe da ginnastica, una giacca leggera e poi uscì.
Fuori c'era un po' di vento fresco e frizzante, che le scompigliava i capelli. Li aveva lasciati crescere durante quell'anno ed era decisa a tenerli lunghi. Ora le arrivavano alle spalle. Si sentiva più bella così. All'inizio aveva pensato di andare a piedi fino a casa di Selena, ma dato che faceva fresco decise di prendere l'auto.
Arrivata davanti al cancello della villa suonò il campanello e aspettò. Poco dopo l'amica uscì e le aprì.
"Dem!" esclamò correndole incontro.
"Ciao Sel! Mi sei mancata."
"Anche tu."
A Demi non piacevano i diminutivi, ma lei e Selena si chiamavano con quei nomignoli affettuosi da una vita.
"Entriamo?"
"Certo! Ti voglio dare questo, prima" disse la ragazza, porgendole un pacchetto.
Le aveva preso un regalo il giorno prima.
"Grazie! Non dovevi disturbarti, bastava il pensiero."
"Non si può non ricevere un regalo per il compleanno, Selena!"
"Sì, ma io non ti ho regalato niente quest'anno. Avrei potuto portartelo quando sei tornata dal tour, ma non mi è venuto in mente nulla di carino; e pensare che mi ci ero messa d'impegno, ti giuro!" esclamò la ragazza, vergognandosi da morire.
"Selena, calmati! Non importa, okay? Tu l'anno scorso mi hai regalato Batman e quello è stato il secondo, più bel regalo che tu mi abbia fatto, dopo la tua amicizia."
"Sei molto dolce, Demi! Mi farai piangere così!"
Le due amiche si abbracciarono e poi entrarono.
"La festa è nella parte del giardino dietro la casa" spiegò Selena, che precedeva Demi.
Sia davanti che dietro la casa, Selena aveva un grande giardino molto ben curato, del quale si occupava lei stessa. Quando arrivarono, Demi notò che sul prato aveva sistemato due grandi tavoli. Su uno c'erano patatine e altri cibi golosi, sull'altro bevande, alcoliche e non, com'era nello stile di Selena. Vicino al tavolo del cibo c'era uno stereo dal quale proveniva una musica da discoteca che, secondo Demetria, aveva un volume esageratamente alto. Al di là del prato c'era un grande spiazzo in cemento sul quale si trovava una piscina enorme, che aveva uno scivolo dal quale ci si poteva tuffare in acqua. Demi si guardò intorno per vedere chi altro fosse presente alla festa e vide solamente Joe, Nick e, con sua grande sorpresa, Andrew. Joe e Nick erano in piscina a giocare e a schizzarsi come due bambini dell'asilo. Erano divertenti, ma un po' stupidi. Nonostante questo, le strapparono un sorriso. Andrew, invece, si stava riempiendo un piatto di cibo. Selena disse qualcosa a Demi, ma l'amica non lo capì a causa del volume alto della musica. La vide avvicinarsi a Joe e a Nick e togliersi i pantaloncini corti e la maglietta che indossava. Rimase in costume e si buttò in acqua dallo scivolo, iniziando a nuotare come se non sentisse quanto, sicuramente, era fredda. Demi ridacchiò e si avvicinò ad Andrew.
"Non entri in acqua nemmeno tu?" le chiese lui.
"No, credo sia gelata. Tu perché non entri?"
"Ti aspettavo. Volevo vederti e fare due chiacchiere. Come stai?"
"Bene, ma non ho molto da raccontarti a parte il fatto che sto lavorando."
"Demi Lovato che non ha molto da raccontare? Oh, questa è una novità dato che di solito hai sempre qualcosa da dire!"
"A volte è meglio restare in silenzio. In questo periodo preferisco tenere i miei pensieri per me, tutto qui."
"Ti senti bene, Demi?"
Andrew sapeva esserci qualcosa che non andava in lei. Teneva lo sguardo basso e parlava piano e con un tono molto pacato. Sembrava triste.
Demi in effetti non si sentiva molto in forma, non tanto fisicamente, quanto psicologicamente. Aveva la sensazione che a momenti sarebbe successo qualcosa di brutto. Non sapeva perché, ma aveva paura. Tuttavia, non rispose. Fece cenno di sì e iniziò a mangiare.
"Come sta andando?" chiese Selena che li raggiunse dopo un po', avvolta da un'asciugamano.
"Selena, è tutto magnifico!" esclamò Demi, ma aveva la bocca piena, si era un po' ingozzata e pronunciò molto male quella frase.
Con Selena c'erano anche Joe e Nick e tutti, Andrew compreso, si misero a ridere.
"Demi, sei troppo forte" disse Nick tra le risate.
"Sì, sei… sei divertentissima" aggiunse Andrew.
Lei abbassò ancora di più lo sguardo, mentre gli occhi le si riempirono di lacrime non tanto per la tristezza, quanto per la vergogna. Iniziò a correre più veloce che poteva, oltrepassò i tavoli e il prato e si gettò, vestita, in piscina. Cominciò a nuotare nonostante la pesantezza dei vestiti che si bagnavano sempre più, mentre i suoi amici, che intanto si erano avvicinati, la guardavano senza capire. Dopo un po' Andrew disse:
"Non credo che abbia preso le nostre risa come uno scherzo. Forse senza volerlo l'abbiamo fatta stare male."
I quattro si guardarono l'un l'altro, dispiaciuti.
"Demi, tesoro, esci" disse dolcemente Selena.
"No" le rispose la ragazza, avvicinandosi un po' a loro, ma restando in acqua.
"Alza il viso" continuò l'amica.
"Demi, facci vedere il tuo volto" insistette Andrew.
Stavolta lei obbedì e quando alzò il viso, tutti videro che stava piangendo.
"Che cos'è successo, piccola?" le domandò l'amica, preoccupata.
"Non è colpa vostra, ma mia. Ho capito che stavate scherzando, che non vi siete messi a ridere per prendermi in giro, ma quando io ho parlato in quel modo e voi avete reagito così,mi sono ricordata di quando mangiavo fino a scoppiare. C'erano delle volte nelle quali svuotavo letteralmente il frigo, mi ingozzavo fino a star male e mi facevo schifo. Da piccola, quando ancora non avevo quei problemi, i miei compagni mi dicevano che ero grassa e ogni volta che mangiavo, anche se all'inizio stavo bene, quando finivo mi sentivo sempre più orribile. Senza volerlo mi avete ricordato tutto questo, ma era da tanto tempo che non stavo così male, che non pensavo a tali cose e non capisco perché oggi, che doveva essere una giornata divertente, io…"
Demi non riuscì più a trattenersi. Scoppiò in singhiozzi, tremando e tossendo.
"Non volevamo farti del male, cucciola!"
"Lo so Selena, lo… lo so" disse continuando a singhiozzare.
"Vieni qui!"
La ragazza la tirò fuori dall'acqua, aiutata da Andre; poi, tutti e quattro insieme, la portarono in casa. Demi era congelata e batteva i denti per il freddo.
"Ti porto a fare una doccia calda," le disse Selena e poi aggiunse, rivolgendosi agli altri: "non preoccupatevi. Aspettateci qui."
Portò Demi di sopra, la spogliò, mise da parte i soui vestiti inzuppati d'acqua e alzò il riscaldamento del bagno, poi aprì il rubinetto della doccia e chiese a Demi se aveva bisogno di una mano.
"No grazie; sto meglio ora e ce la posso fare. Non mi sento male."
Non soffriva fisicamente, questo intendeva, per cui era capace di farsi una doccia senza aiuto, ma era grata all'amica per essersi offerta di aiutarla.
"Va bene" le disse Selena e poi andò in camera sua. Tornò dopo poco e aggiunse: "Ti lascio qui, sul lavabo, un mio vestito che ti terrà caldo. Io laverò e metterò ad asciugare i tuoi e te li ridarò quando saranno a posto. Tieni pure il mio vestito, te lo regalo."
"Non è necessario, Sel!" esclamò Demi, commossa.
"Ho detto una cazzata prima, per cui ora voglio rimediare."
"Non c'è nulla di cui…"
"Non insistere."
"Va bene, grazie allora" concluse Demi, sentendosi stupida e in colpa per come si era comportata.
"Io vado dagli altri. Se hai bisogno suona il campanello che trovi nella doccia e arriverò."
"Okay, grazie."
 
 
 
"Come sta?"
Andrew, Joe e Nick erano in piedi nel salotto di Selena. Era stato Andrew a porre quella domanda.
"Sta meglio, si è rilassata. Sedetevi, ragazzi!" li invitò.
Si accomodarono tutti e quattro sul divano.
"Non so che cosa le sia successo esattamente oggi, ma ci sto male" continuò Selena, sospirando.
"Ha avuto solo un momento di debolezza, tutto qui" disse Andrew, che la conosceva ancora prima di lei e più di tutti.
"Sì," aggiunse Joe, "a volte capita che certe situazioni ci riportino alla mente ricordi, belli o spiacevoli che siano. Secondo me nemmeno lei si sarebbe mai aspettata di crollare così oggi, per questo ha detto quelle cose. Tu non hai fatto niente, Selena, nessuno di noi voleva ferirla."Sorrise e i suoi occhi scuri e profondi si illuminarono un po’. Si passò una mano tra i capelli neri, gesto che faceva spesso quand’era preoccupato. “Pensate che io sia troppo grasso?” domandò per cambiare argomento.
Non voleva affatto non dar peso a quanto successo, anzi, solo alleggerire l’atmosfera tesa che si respirava in quella sala.
“Ma scherzi?” gli domandò Selena. “Sei in forma!”
“Beh, non è che sia proprio magrissimo. Peso sessantaquattro kg, forse dovrei darmi al nuoto o a qualche altro sport.”
“Sciocchezze, stai benissimo così” confermò Andrew e lui sorrise ancora.
 
 
 
"Ragazzi, mi sento un'idiota!" esclamò Demi, dopo poco, raggiungendoli.
"Non dirlo neanche per scherzo!" le risposero gli altri all'unisono.
"Non posso fare sempre così ogni volta che qualcosa mi ricorda un evento spiacevole della mia vita. Devo imparare ad essere più forte."
"Tu sei forte, Demi. Devi solo imparare a non farti coinvolgere sempre così tanto, ma non ti vergognare di queste tue reazioni. Sei molto sensibile e ciò ti porta a comportarti in certi modi, ma va bene" la rassicurò Selena.
"Sì," aggiunse Nick, "ricorda che la sensibilità non è mai un difetto."
"No, ma lo è l'ipersensibilità" sospirò lei.
"Imparerai coltempo a controllare questo lato del tuo carattere, o meglio, a trasformarlo" disse ancora Andrew, "ma è una cosa che scoprirai con gli anni, vivendo e facendo esperienze."
"Pensa, Demi, che io ero venuto qui con l'intento di buttarti in piscina e invece ci sei entrata da sola!" esclamò Joe, per sdrammatizzare.
Tutti risero, compresa lei.
"Avevi addirittura premeditato di buttarmi in acqua? Non ti facevo così pazzo!"
Era molto più serena, adesso. La frustrazione e le lacrime erano scomparse dal suo volto.
"Che ne dite se spengo quella musica, porto dentro il cibo e le bevande e continuiamo qui la festa più in tranquillità?" propose Selena.
A lei piaceva ballare, scatenarsi e adorava la musica alta, ma dopo quello che era successo riteneva più saggio festeggiare in tranquillità, in modo che Demi riuscisse a rilassarsi. Tutti furono d'accordo.
Passarono le successive due ore mangiando e chiacchierando allegramente, più che altro di lavoro o di quanto fosse bello vivere in una città nella quale, di solito, nemmeno d'inverno faceva così freddo. Parlarono di cose semplici, un po' banali forse, ma che servirono a riscaldare l'atmosfera e a riportare in ognuno di loro la serenità.
Più tardi Selena aprì i regali. Demi le aveva regalato un nuovo iPod e l'amica ne fu felicissima, dato che il suo era rotto e non ne aveva ancora comprato un altro, più per pigrizia che per mancanza di tempo.
Demetria se ne andò poco prima dell'ora di cena.
"Selena, è stata una bellissima festa."
"Dici davvero? Ti è piaciuta nonostante quello che è successo prima?"
"Non voglio più pensare al momento di debolezza che ho avuto; è passato!"
"Ne sono felice."
Demi salutò tutti e li abbracciò, poi uscì, salì in macchina e tornò a casa.
Quando rientrò, non poté fare a meno di pensare che aveva degli amici meravigliosi. Lei era stata male per un momento e loro l'avevano aiutata. Non l'avevano lasciata sola, anzi, le erano rimasti accanto, ascoltandola e capendola.
Ho dei veri amici pensò e, in quel momento più che mai, ne fu felice. Le avevano trasmesso un calore a dir poco commovente, qualcosa di così bello che non sarebbero bastate mille parole per spiegarlo. Demi sapeva solo una cosa: che si sentiva onorata di avere degli amici meravigliosi come Joe, Nick, Selena ed Andrew.
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Ecco qui il capitolo che vi avevo promesso. Dato che oggi è il mio compleanno, ho deciso di pubblicare anche il successivo oggi o al massimo domani.
Non so se la casa di Selena Gomez abbia una piscina, per cui la descrizione dell'ambiente è inventata, così come lo sono quelli delle altre case che ho descritto. Era un po' improbabile trovare informazioni su come sono fatte le case dei personaggi famosi dei quali parlo.
 
Anche qui c'è stato un momento drammatico, che ho aggiunto per parlare un po' del passato di Demi e per far capire che, anche se sta meglio, ci pensa ancora, come ognuno di noi fa, del resto.
 
Infine volevo farvi sapere che a giugno, luglio e settembre avrò degli esami da sostenere all'università, quindi non potrò stare su EFP. Inoltre, ad agosto farò un viaggio studio in Spagna, per cui, anche se mi rincresce, in quel periodo non potrò pubblicare. Per questo, ho deciso che aggiornerò questa storia ogni settimana di maggio. Per quanto riguarda l'altra che sto portando avanti, invece, purtroppo non potrò farlo tutte le settimane perché i capitoli sono davvero lunghi e li sto sistemando pian piano, ma ne pubblicherò uno a metà maggio come promesso e, anche con quella, tornerò a settembre. Ci tengo troppo e di certo non abbandonerò nessuna delle due.
Grazie a tutti coloro che visitano "Cuore di mamma" e che la seguono. Per me è davvero importante!
crazy lion
   
 
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