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Autore: roxrox    08/04/2009    10 recensioni
"Aveva proposto a Ginevra di raggiungerlo dopo aver concluso gli esami estivi, “vacanze separate” le aveva però specificato. Ci mancava solo sopportare la sorella maggiore in una delle sue interminabili prediche! Chissà poi perché le aveva detto di venire..."
Quando si è fratelli spesso ci si scontra e si battibecca... Ma questi due sanno anche proteggersi a vicenda, e sono in grado di essere particolarmente complici. Chissà cosa combineranno al Grande Tempio... E soprattutto, chissà perché sono lì...
Genere: Azione, Song-fic, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’alba stava colorando il cielo quando Kanon entrò sbadigliando nel soggiorno per dirigersi in cucina e preparare la colazione.
Un piede che spuntava da sopra la spalliera del divano catturò la sua attenzione. Si avvicinò e vide suo fratello, ancora addormentato, steso scompostamente, un braccio dietro la nuca e l’altro abbandonato a sfiorare il pavimento.
Lo scosse prendendolo per una spalla, e Saga borbottò qualcosa di poco comprensibile prima di aprire un occhio assonnato.
- Kanon? –
- Cosa ci fai steso sul divano? E soprattutto, se tu sei qui, chi c’è in camera tua? –
- Già così scorbutico di prima mattina? Stai peggiorando –
- Non mi hai risposto –
- Nel mio letto c’è Ginevra – Kanon lo guardò interrogativo – La ragazza arrivata ieri –
Kanon grugnì prima di voltarsi ed allontanarsi.
- Non ti sembra – chiese dalla cucina – che sia un po’ troppo presto? –
- Per cosa? – domandò Saga, non ancora completamente sveglio, entrando nella stanza e versandosi una tazza di latte.
- Per portartela a letto –
Saga quasi si strozzò con la bevanda:
- Cosa? Sei impazzito per caso? –
- Non è nel mio letto, quella, ma nel tuo –
- Stanotte era nel portico a guardare le stelle, in camera sua non riusciva a dormire perché suo fratello russa e la tiene sveglia. Si è addormentata seduta in terra con la schiena contro una colonna, così ho pensato che fosse un gesto carino lasciarla dormire in una camera più silenziosa. Io mi sono accomodato sul divano –
- Sì, ho visto quanto eri comodo… -
- Piantala. Perché non provi nemmeno ad avere a che fare con loro? –
- Casomai non te ne fossi ancora reso conto, potrebbero essere pericolosi, al soldo di divinità a noi ostili! –
- Ti sembrano davvero pericolosi? Ma li hai guardati bene? Ancora non capiscono se hanno preso una botta in testa e hanno le allucinazioni su un cartone animato o se gli hanno rifilato una qualche sostanza stupefacente. Non hanno idea di cosa sta loro succedendo –
- Ciò non toglie che nessuno sa ancora perché siano riusciti ad arrivare qui. Fossi in te non mi affezionerei troppo a quella ragazza prima che scopriamo che cosa li lega al Grande Tempio, né tantomeno mi fiderei –
- Tu non… - si interruppe, guardando il vano della porta, in cui sbucò Fabrizio un secondo dopo.


Quando socchiuse gli occhi, svegliata da un capriccioso raggio di sole che filtrava dalle tende male accostate, Ginevra non fu sicura di dove si trovasse. Ricordava di essersi appisolata all’esterno, appoggiata ad una delle possenti colonne del portico, e pensò nebulosamente di essersi alzata in una sorta di dormiveglia per ritornare in camera.
Ma nel momento in cui il velo del sonno lasciò il posto alla lucidità della veglia si accorse che quella non era affatto la camera in cui la sera prima si era addormentata con Fabrizio.
Si sollevò a sedere di scatto, i nervi tesi in cerca di una spiegazione, quando un urlo raggiunse le sue orecchie:
- Non me ne frega un cazzo, voglio sapere dov’è mia sorella e cosa le hai fatto! –
Alzò gli occhi al cielo, sorridendo: questo era decisamente suo fratello. Forse era al caso che si facesse vedere, giusto prima che decidesse di eliminare qualcuno.
Tentò di ricomporsi un po’ ed uscì dalla camera, cercando di raggiungere gli altri abitanti della casa. Riuscì a trovare la cucina, nella quale Fabrizio stava ancora sbraitando rabbioso:
- Cosa cazzo ci fa mia sorella nel tuo letto, stronzo? Se solo l’hai toccata… -
- Ti ho già spiegato che si è addormentata nel portico e l’ho solo riportata a letto –
- E perché non l’hai messa nella nostra camera? –
- Per prima cosa perché mi ha detto di non riuscire a dormire con te che russi come una locomotiva, e poi perché ho preferito non entrare nella vostra camera, non sapendo come dormi e non volendo invadere la tua intimità –
- Ma sentitelo! – la voce furiosa di Fabrizio contrastava incredibilmente con quella calma di Saga, anche se decisa e poco incline a farsi superare – Adesso mi… -
- Buongiorno – esclamò Ginevra entrando nella stanza carica di tensione.
- Buongiorno – le sorrise Saga, mentre Kanon grugniva qualcosa di molto somigliante a un – Finalmente la principessa si è decisa… - e lasciava la cucina.
- Cosa ti ha fatto? – le chiese subito Fabrizio.
- Come ti stava spiegando prima lui, credo che mi abbia solo portata a dormire –
- Credi? –
- Beh, stanotte mi sono addormentata nel portico e stamattina ero in un letto sconosciuto… -
- E cosa cazzo ci facevi nel portico? –
- Cercavo un po’ di silenzio, dato che mio fratello russa come un mantice. Avevo due possibilità: o uscivo dalla stanza o ti prendevo a calci nel culo. Ho scelto bene? –
- Figuriamoci! Dormi ovunque, cos’è questa novità? –
- Non sono mai riuscita a dormire con accanto qualcuno che russa, l’ho sempre ammesso. E comunque nessuno sarebbe riuscito a dormire accanto a te, eri decisamente qualcosa di inumano –
- Bum! Esagerata come sempre! –
- Una volta o l’altra ti registrerò, così ti accorgerai di quello che dico! –
- Va bene, va bene… Devo andare in bagno… - Fabrizio si voltò verso Saga – Posso usarlo? –
- Certo – sorrise lui. Aspettò che il ragazzo uscisse, poi si rivolse a Ginevra – Faccio io, tu siediti. Temo che il caffè non sia come quello a cui sei abituata in Italia, ma in alternativa abbiamo anche the e latte… –
- Un po’ di the va benissimo, grazie – aspettò che Saga le mettesse davanti una tazza fumante e si sedesse di fronte a lei con un biscotto in mano prima di parlare ancora – Io… ho… delle domande… - abbassò gli occhi, imbarazzata, senza il coraggio di continuare.
- Se posso, sono pronto a rispondere – sorrise lui.
- Ecco… io sto… pian piano ritrovando i miei ricordi di bambina… -
- E…? –
Ginevra tirò un profondo respiro:
- Cosa c’è di vero? –
Saga si appoggiò alla schienale, sospirando:
- Praticamente tutto. Ma non è bello come lo fanno sembrare –
- In che senso? –
- Il cartone animato presenta tutto in chiave epica e romanzata. Ma come credi che sarebbe se fosse tutto vero? –
- Terribile… -
- Appunto –
- Ma… ma alcuni di voi sono… morti! Tu sei morto! –
- Cosa sai di noi, della nostra storia? –
- Ricordo… I cinque Cavalieri che salvavano sempre la multimiliardaria… C’era quello tracagnotto e raccomandato che fungeva da nullafacente protagonista, che non potevo sopportare, e quello con i capelli lisci e lunghissimi, Sirio, che era cieco per tre quarti della storia, anche se continuava a guarire e riaccecarsi… patetico… e poi c’era quello biondo russo e carino… e i due fratelli, il più grande che era una vera forza della natura e il più piccolo, che mi faceva tanta tenerezza, si rifiutava sempre di combattere e all’inizio mi domandavo se non fosse solo strizza, ma invece poi ho capito che era solo… umano… La corsa attraverso queste 12 case, e poi… quel paese nordico, ma non me ne chiedere il nome… flashback contro Apollo e contro… Eris, forse… e poi Nettuno, con tuo fratello che si scopre essere il burattinaio di tutta la storia… e veniva sconfitto dai cinque ragazzini… anche se il merito se lo prendeva tutto sempre quello tracagnotto… Ma ricordo che alcuni di voi morivano… aspetta… il Cavaliere del Cancro me lo ricordo, era siciliano e da brava patriota mi è dispiaciuto tantissimo, mi sembra il biondo, il mistico fighetto, ma non ne sono sicura… poi… gli ultimi, Capricorn, Acquarius e Pisces, e alla fine tu, Gemini, Arles o come cacchio ti chiamavi… uno era morto molti anni prima, per salvare la bambina… come…? –
- Non è tutta la nostra storia. Dopo Nettuno abbiamo combattuto contro Hades, il Dio degli Inferi, e lo abbiamo sconfitto. I Cavalieri d’Oro sopravvissuti alle battaglie precedenti e mio fratello Kanon, che aveva preso il mio posto come Cavaliere di Gemini, hanno tutti perso la vita per consentire ai cinque Cavalieri di Bronzo, quelli che tu ricordi come i protagonisti, di raggiungere i Campi Elisi, per combattere contro l’essenza di Hades. Lo hanno sconfitto, ma nello scontro finale anche Seiya, il Cavaliere di Pegasus… quello tracagnotto… anche lui è morto, e questo forse è stato quello che ha ridato la vita a tutti noi. Sconfitto Hades, la dea Atena ha chiesto ed ottenuto da suo padre Zeus che lui e tutti noi Cavalieri d’Oro potessimo riottenere quella vita che avevamo perso. E così, eccoci qui. Da allora abbiamo difeso il Grande Tempio, e stiamo addestrando una nuova generazione di guerrieri, che prenderanno il posto dei Cavalieri d’Argento che non ci sono più. Ma non ci sono state più minacce – - Finora – grugnì a sorpresa Kanon rientrando in cucina e versandosi del caffè terribilmente slavato in una tazza enorme.
- Finora? – chiese Ginevra, mentre Saga borbottava qualcosa di poco comprensibile fissandolo con aria di rimprovero.
- Non sappiamo ancora se tu e tuo fratello siete un pericolo o no –
- Ancora? – esclamò lei rabbiosa – Ti sembriamo forse pericolosi? Tranne che per la tua dispensa, ovvio… -
- Ti stupiresti se scoprissi quali facce angeliche nascondevano le anime più nere… E’ anche vero che né la tua né quella di tuo fratello possono essere definite “facce angeliche”… -
- Ehi, Greco del cazzo, vedi di piantarla lì! –
- Ho già detto ad entrambi – la voce di Kanon era ormai pericolosamente vicina ad un ringhio, mentre Saga nascondeva un sorriso divertito infilando il naso nella sua tazza e fingendo di bere – di moderare i termini, e di portare rispetto a dei Cavalieri d’Oro di Atena! –
- E io ti ho già risposto che se pretendi il mio rispetto devi fare altrettanto –
- Senti ragazzina, adesso… -
- Kanon – Saga si alzò e posò una mano sul braccio del gemello – Calmati. Non ha tutti i torti, non puoi pretendere rispetto se continui ad offendere –
Le nocche di Kanon sbiancarono stringendo la tazza di caffè, e Ginevra temette che gli si sarebbe frantumata nella mano. Il Cavaliere la fulminò con lo sguardo:
- Non vedo l’ora che arrivi il momento del Consiglio dei Cavalieri d’Oro, così finalmente uscirete da questa casa! – uscì con un grugnito dalla cucina, lasciandoli nuovamente soli.
Ginevra sbuffò:
- Mi dispiace. Ma tuo fratello è capace di irritarmi come solo Fabrizio è in grado di fare –
Saga sorrise:
- Non è vero –
- Cosa? –
- Non è vero che ti dispiace –
- Senti tu, la finisci di frugarmi nella testa? Te l’ho già detto ieri sera, gradirei che i miei pensieri restassero privati, se reputo che tu debba sapere qualcosa ti garantisco che te lo dirò ad alta voce! –
- Non ho letto i tuoi pensieri, ce l’hai scritto in faccia che provi qualunque sentimento tranne il dispiacere. E stai tranquilla, ho la facoltà di leggere nella mente delle persone, ma non lo faccio a meno di esserne obbligato, non amo conoscere i più intimi segreti degli altri, i miei mi bastano –
Allora anche Ginevra sorrise, abbassando lo sguardo.
- Come mai… Parlate tutti Italiano? –
- Per la verità, abbiamo iniziato a parlare Italiano solo ieri, quando siete arrivati voi. Solitamente comunichiamo in Greco –
- Non capisco… -
- Proveniamo da paesi diversi del mondo: per la maggior parte noi Cavalieri d’Oro siamo greci, ma, ad esempio, Mur, il primo che avete conosciuto, è tibetano, Shura, Cavaliere del Capricorno, è spagnolo. Abbiamo studiato le lingue madri di ogni nostro compagno, in modo da poterci capire sempre e comunque. Faceva parte dell’addestramento –
- Quindi sei in grado di parlare… -
- Greco, Tibetano, Portoghese, Italiano, Indiano, Cinese, Spagnolo, Francese, Svedese e Giapponese - contò sulle dita – E inglese, ovviamente. All’occorrenza non me la cavo male nemmeno con il Russo. Ehi, perché fai quella faccia? –
- Dodici lingue diverse? Come è possibile? –
- Addestramento –
- Ma… Come trovavate il tempo per tutto? Per caso entravate in una dimensione diversa in cui le giornate duravano quarantotto ore invece di ventiquattro? –
- No, niente di simile. Siamo solo… un po’ particolari, diciamo che abbiamo capacità fuori dal comune, riuscivamo a fare tutto. D’accordo, dormivamo poche ore al giorno, ma eravamo abituati anche a quello -
La ragazza annuì, leggermente interdetta. Poi arrossì:
- Avrei… un’altra richiesta da fare… -
- Ti ascolto –
- Ecco… io ho bisogno di una doccia, e soprattutto di cambiarmi i vestiti, temo che quelli di ieri non siano troppo profumati… E credo che Fabrizio abbia lo stesso problema… Sarebbe possibile per noi tornare in albergo e recuperare i nostri bagagli? –
Il Cavaliere scoppiò a ridere:
- Accidenti, hai ragione, ve l’avevo promesso ieri sera ma me ne sono completamente dimenticato. D’accordo, allora facciamo così: voi aspettatemi qui un attimo, vado a chiamare Mur, vi ci teletrasporterà lui, sarà molto più veloce –
- Ci tele… cosa? –
- Vi teletrasporterà direttamente nella vostra camera, così potrete lavarvi e cambiarvi, e poi scendere a pagare l’albergo, dato che alloggerete qui è inutile tenere occupata una stanza vuota. Se preferite, potete solo cambiarvi e farvi la doccia qui, come volete –
- D’accordo. Grazie –
- Di nulla – si alzò e sparì velocemente dalla sua vista.
Ginevra uscì dalla cucina, sperando di non incrociare Kanon, non aveva voglia di discutere ancora, ed entrò nella camera da letto che condivideva con Fabrizio. Lo trovò steso sul letto, le braccia incrociate dietro la testa, un’aria imbronciata sul volto, gli occhi persi verso il cielo azzurro che si vedeva fuori dalla finestra.
- Ti conviene darti una sistemata – gli disse – tra poco arriva Mur e ci porta in albergo a prendere le valigie –
- Si può sapere che cazzo ti prende? – domandò invece lui.
- Cioè? –
- Stai lì a fare pucci-pucci con uno squilibrato che potrebbe anche volere la tua morte, e fai solo casini. Stanotte ti sei addirittura infilata nel suo letto! –
- Ehi, vedi di smetterla! Io non mi sono infilata nel suo letto, e non faccio pucci-pucci proprio con nessuno. Casomai non te ne fossi accorto, qui stiamo camminando sul filo di un rasoio, forse è meglio che ce li teniamo buoni prima che decidano che oltre ad essere potenzialmente pericolosi siamo pure antipatici! –
- Magari così ci cacciano via e possiamo tornare a casa… -
- Ti piacerebbe… E’ più facile che ci facciano fuori, giusto per sicurezza, e poi facciano trovare i nostri cadaveri in qualche vicoletto malfamato di Atene… E poi Saga è simpatico, ha cercato subito di aiutarci, anche se il grand’uomo qui pare non aver bisogno dell’aiuto di nessuno, e ha risposto a tutte le mie domande –
- Quali domande? –
- Non sei nemmeno un po’ curioso di sapere qualcosa di questo mondo? Stiamo vivendo in un cartone animato! –
- Ehi, pronto? Sei scema per caso? Questi sono tutti pazzi psicolabili, e il tuo Saga lo è come e più degli altri! Se fossi già laureato invece che essermi appena iscritto a psicologia sarei in grado anche di spiegarti da dove provengono tutti i loro problemi! –
- Sono d’accordo che qui c’è qualcosa che non quadra, ma ammettiamo che un posto del genere è per lo meno… insolito –
- Questa è andata! Non sapevo che la follia fosse contagiosa! Stammi lontana, prima che… -
- Smettila di fare il cretino! – tagliò corto lei, prendendo in mano i vestiti che indossava il giorno prima – vestiti, o quando arriva il Grande Mur sarai ancora in mutande! –
- Il Grande Mur… - borbottò Fabrizio, infilandosi la maglietta – Questa si è già infilata nella parte dell’eroina del posto… Speriamo che la smetta di prendere certi allucinogeni… -





Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

Sì, lo so, succede poco e la narrazione procede a rilento, ma in fondo questi due poveri derelitti devono pur capirci qualcosa prima di essere catapultati in pasto alla Milady... ;-)

E poi ho l'impressione che alternare momenti "morti" e capitoli cazzeggio con capitoli più movimentati si adatti meglio al carattere dei due nuovi arrivati...

Passiamo velocissimamente ai ringraziamenti:

bellatrix18: Ciao! Benvenuta! Grazie per i complimenti, fanno sempre molto piacere... :-) Spero che continuerai a seguirmi, e magari a farmi sapere cosa ne pensi... ;-) Grazie ancora, a presto, ciao!

HOPE87: Grazie! So che non andiamo molto avanti con la storia nel complesso, e che ancora non ho scoperto alcuna carta, ma non ti preoccupare, presto la situazione si movimenterà un po'... ;-) Grazie ancora, alla prossima, un bacio!!!

anzy: Grazie! Sì, Saga è davvero un grande... Ho sempre pensato che fosse sempre stato un po' bistrattato, sempre tutti concentrati sul gemello e lui lasciato da parte... E poi io lo preferisco a Kanon, è troppo scorbutico per i miei gusti... ;-) Grazie ancora, alla prossima, un bacio!!!

Snow Fox: La meringa???? Fantastica!!! Mi hai fatto morire dal ridere, questa non l'avevo mai pensata!!! Posso usarla da qualche parte? Tipregotipregotipergotiprego... Ma poi se ti commuovi già adesso, come fai dopo, quando... ... Eh no, non dico altro, o qui iniziano tutti a pretendere spoiler e io non mi posso tener stretti nessun segreto e nessuna sorpresa... ;-) Grazie, a presto, un bacio!!!

Martyx1988: Ma qui siete tutti convinti che Ginevra si sia accasata... E chi l'ha detto? *me si volta e caccia un urlo* Ginevraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Piantala di vantarti di cose che non sai neanche tu!!! L'autrice sono io, decido io se e con chi accasarti!!! Chiaro??? *me si ricompone e ritorna a scrivere come se fossi una persona normale* Quanto a Fabrizio, uhm... Sto ancora tessendo trame, anche perchè non sono convinta che questi due siano facilmente accontentabili... ;-) Grazie, a presto, un bacio!!!

Gufo_Tave: Visto? bastava un pochino di pazienza e di fiducia... ;-) *me mette il broncio offesissima per non aver ricevuto un pochino di fiducia... bugiarda... non riesco a tenere il broncio per più di 10 secondi...* Ma ammetto che mi ero completamente dimenticata del fatto che la guerra falattica fosse stata pubblica... :-P Grazie, a presto, ciao!

Nemeryal: Grazie! Ma non ho capito la scimmia... Me la spieghi? A presto, un bacio!

stantuffo: Ciao! Benvenuta! Oh sì, Ginevra quando ha a che fare con quella iena del fratello diventa leggermente isterica, ma quale sorella maggiore con un carattere forte non lo diventa, se il fratello ha lo stesso carattere (e soprattutto, è così irritante)? ;-) Spero che tu continui a seguirmi, e magari a farmi sapere che ne pensi... ;-P Grazie, alla prossima, ciao!!!

Come al solito, grazie anche a tutti quelli che continuano a leggere in silenzio...

Bene, in attesa di Pasquetta (la mia prima Pasquetta libera dallo studio da sette anni... Yahuuuuuuuuuuuuuu!!!) faccio gli auguri di Buona Pasqua a tutti!!!

Baci baci!
roxrox
  
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