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Autore: BettyLily    01/05/2016    3 recensioni
Breve raccolta di one-shots su episodi della nuova vita quotidiana dei mostri, finalmente saliti in superficie.
1 - Napstablook incontra la sua prima fan
2 - Appuntamento per Burgerpants
3 - ???
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Frisk, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2Burgerpants

 
- Quindi, uhm… Sei sicuro che questa persona, sia… Interessata a me? – domandò a Frisk,
mentre quest’ultimo gli sistemava la cravatta.
Il bambino si limitò ad annuire, sorridente e fiducioso che l’altro avrebbe avuto una splendida serata. Aveva organizzato un appuntamento tra il suo amico Burgerpants e… Un altro suo conoscente. Che era sicuro essere interessato a Burgerpants.
Nonostante si fidasse del piccolo umano, il ragazzo non riusciva a stare davvero tranquillo. Dopo ciò che era successo con Bratty e Catty diverso tempo addietro, Burgerpants aveva paura di ritrovarsi con un altro soprannome, ancora più stupido e umiliante di quello attuale. Comunque, si dovette rassegnare: era troppo tardi per tirarsi indietro e annullare tutto – oltre al fatto che Frisk sembrava piuttosto determinato a farli incontrare, e non l’avrebbe lasciato fuggire così facilmente.
 
Il bambino accompagnò il suo amico fino al ristorante, gli indicò il tavolo che aveva personalmente prenotato, e infine lo salutò per l’ultima volta alla porta, assicurandogli che sarebbe andato tutto bene.
Burgerpants non ci credette molto, ma si fece forza e si spinse oltre l’entrata; arrivato al tavolo, tirò un sospiro di sollievo, vedendo che nessuno era ancora arrivato. Non fece però in tempo a sedersi, che sentì una voce familiare chiamarlo da dietro: - Hey Burgy!
Si voltò, per trovarsi faccia a faccia con il sorriso raggiante del ragazzo che vendeva Nice Cream.
- S-salve, amico! – Burgerpants ridacchiò nervosamente. Oh no, non poteva essere lui quello con cui aveva un appuntamento. Assolutamente no. Okay, quel tizio non era davvero così male, ma… Il suo senso dell’umorismo era quasi deprimente*. Passare un’intera serata con lui sarebbe stato mortalmente noioso, frustrante. L’appuntamento non era neppure iniziato, e lui già voleva andarsene: non si prospettava un gran divertimento. Ma prima che riuscisse a formulare qualche scusa per filarsela, l’altro aveva già tirato indietro la sedia per farlo accomodare.
Con un sorriso terribilmente forzato (cosa che, però, l’altro sembrò non notare), “Burgy” si sedette e addirittura ringraziò, nonostante l’unica frase che il suo cervello riuscisse a formulare, in quel momento, fosse qualcosa di simile a “Ma per favore!, so anche sedermi da solo, non sono una ragazzina imbranata.”.
Per evitare di dover conversare con quel tipo, appena una giovane cameriera si avvicinò loro, Burgerpants le strappò un menù dalle mani, e ci si eclissò dietro.
Tuttavia, il sollievo non poteva durare per sempre, e arrivò il momento in cui dovette abbandonare il suo prezioso riparo per ordinare. Lentamente, iniziò a riemergere; ma, prima che potesse proferire parola, l’altro ragazzo ordinò per entrambi.
Diversi istinti omicidi stavano nascendo nella testa di Burgerpants, che, nonostante ciò, si costrinse di nuovo a un finto sorriso.
Quando la cameriera se ne fu andata coi menù, non restarono altro che loro due, faccia a faccia; l’uno con espressione tirata, l’altro con genuina serenità.
- Allora, Burgy… - iniziò il ragazzo -  Non so neppure come ti chiami- per davvero, intendo. Ti andrebbe di dirmelo?
Burgerpants si bloccò per un attimo: i-il suo vero nome? Come dire, lui…
- … L’ho scordato, a dire il vero. Tutti mi chiamano solo Burgerpants.
- Capisco… - asserì l’altro – Allora ti troverò un nome io. Che ne dici di Alan**?
Nessuno, prima di allora, aveva mai pensato a chiamarlo in un altro modo che non lo facesse sentire umiliato. A nessuno era importato di lui così tanto. E al contempo, tuttavia, c’era qualcosa che lo irritava in tutto questo: chi si credeva di essere quel tipo, per arrivare una sera e dargli un altro nome? Neanche avessero chissà quale grandiosa amicizia alle spalle – si erano parlati solo ogni tanto, quando lui era venuto a salutarlo al MTT Resort.
Senza aspettare ulteriormente una risposta, l’altro, trovò un altro oggetto di conversazione, puntando su quello che sapeva essere il grande sogno di Burgerpants: diventare un attore.
- Dunque, come va la carriera? – e il volto di Burgerpants gelò, al ricordo di quanto facesse schifo. Lavorare al MTT Resort sotto terra aveva già fatto schifo, ma ora la situazione era – se possibile – persino degenerata.
Nel suo tour di spettacoli, Mettaton l’aveva obbligato a svolgere il perfettamente inutile ruolo di cespuglio sul palco. Almeno tre sere a settimana, doveva entrare in un cespuglio di plastica, nella posizione più scomoda possibile, e aspettare per due ore e mezza che l’esibizione finisse. E così, senza che se ne accorgesse, tentando di spiegare in cosa consistesse il suo attuale lavoro senza farlo sembrare troppo deprimente, volse la conversazione a quanto detestasse Mettaton con tutto il suo cuore; e di quello, andò avanti a parlare molto a lungo.
Si interruppe solo quando i piatti furono finalmente serviti; Burgerpants si fiondò sulla bistecca, mentre l’altro guardò pensieroso le verdure.
- Tutto… bene? – domandò il primo, notando quel comportamento particolare.
- … Oh! – si riscosse il ragazzo – Sì, tutto bene. Sono solo preoccupato per i pomodori, sembrano molto stanchi, non devono aver dormito bene questa notte…
Un enorme punto interrogativo doveva essersi formato sulla testa di Burgerpants, perché l’altro lo guardò e ridacchio, prima di completare la frase.
- Dev’essere perché l’insalata russa!
Nonostante la battuta assolutamente pessima, “Burgy” non poté che sorridere a quella risata allegra; inoltre, constatò nella sua testa, in effetti lui aveva un senso dell’umorismo, al contrario di quel che aveva sempre…!
 
Quando la cena fu finita, il ragazzo offrì a Burgerpants di accompagnarlo a casa. Questo ci pensò su un attimo e concluse che sì, avrebbe accettato: alla fine, la serata era stata piacevole e, inaspettatamente persino per lui stesso, non aveva più molta voglia di lasciarlo da solo e andarsene.
Fuori, nel freddo vento invernale, Burgerpants rabbrividì, non abituato – al contrario dell’altro – a tutto quel freddo. Sentì un braccio circondargli le spalle e stringerlo un po’, per scaldarlo. Non che fosse un grande fan degli abbracci, ma, per questa volta, si lasciò andare al calore amichevole che cercava di tenerlo al calduccio.
E in mezzo alla strada, sotto uno splendido cielo stellato, Burgerpants pensò che, in fondo, il nome Alan non fosse così male.



Angolo autrice:
Ancora note a fine capitolo terribilmente lunghe e noiose. Abbiate pazienza.
Ragioni per cui non mi piace questo capitolo: mi sono dilungata troppo all'inizio per poi concludere in fretta e furia. I know. Non sapevo bene come concludere, perdono.
Procediamo con cose più importanti. Frisk.
Dunque, nel precedente capitolo avevo detto che Firsk avrebbe avuto un ruolo importante in tutti i capitoli, facendo da legame. Ecco... Scrivendo - come si è pure visto nel capitolo - ho cambiato idea. Firsk ci sarà ancora in tutti i capitoli, obv, ma avrà sempre solo brevi comparse.
Avevo anche previsto di mettere personaggi perlopiù casuali... Argh, termine sbagliato, non ne trovo di migliori- Intendo dire che: avevo programmato di scrivere di personaggi principali così come personaggi secondari, molto secondari, e molto molto secondari. Ma in realtà, l'unico protagonista per cui avessi idee è Undyne; tutti gli altri a cui avevo pensato, appunto, non erano principali. Dunque ho deciso di scrivere solo di questi così le storie hanno in comune di essere di personaggi "poco importanti" e di avere Frisk come comparsa.
Beene, credo che sia tutto. 
Grazie ancora se avete letto, cercherò di fare di meglio nel prossimo capitolo dehe.
A presto,
BettyLily
~



*lo dichiara Burgerpants quando si prova a combinargli un appuntamento con Bratty e Catty
**in teoria dovrebbe significare "bellissimo", ma uhm ?? non ho un libro dei nomi e ho dovuto usare internet, ma non so se i siti che ho usato siano effettivamente affidabili, quindi se qualcuno sa che significa qualcos'altro potete correggermi ??
  
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