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Autore: Blablia87    08/05/2016    5 recensioni
Sherlock è "tornato dalla morte", alla sua Londra.
John ha invece deciso di andarle incontro, a più di 5.000 chilometri di distanza.
[Johnlock][Mystrade]
[Text!fic]
Genere: Guerra, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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28 novembre
 
 
[Registratore Sala Interrogatori 1][Pronto]
 
 [Play] 
 
[Inizio registrazione][Ore 19:21][11-28]
 
 
 
 
[Rumore di fondo, ceramica contro legno, un sospiro]
 
[Primo uomo, tono gentile]
Tenente Stub, le dispiacerebbe ripetere anche a noi quanto già affermato per iscritto nel modulo compilato al suo arrivo?
 
[Voce di uomo, stanca]
Quale parte, del modulo?
 
[Secondo uomo, sbrigativo]
La parte riguardante la “decisione avventata” del Capitano Watson, se così vogliamo definirla.
 
Volete che ribadisca che non ero a conoscenza del fatto che il Maggiore Sholto non avesse dato il suo avvallo all’operazione? Per l’ennesima volta, allora… No, non lo sapevo.
 
[Primo uomo, pacatamente]
Ed ha pensato fosse normale che il Capitano si apprestasse a svolgere un’operazione tanto delicata completamente da solo?
 
Doveva essere l’ennesimo sopralluogo, questo mi aveva detto. Un ultimo controllo prima di dare inizio all’azione sotto copertura.
 
[Secondo uomo, lieve tono derisorio]
E a lei non è sembrato strano.
 
Se conosceste il Capitano Watson come io lo conosco, come i nostri uomini lo conoscono, capireste che no, non è strano. Avrebbe fatto di tutto per essere certo che il plotone fosse al sicuro.
 
[Secondo uomo, sussurrando]
A molti dei suoi ragazzi è sembrato quasi un… un tentativo di esecuzione.
 
[Voce alterata]
Esecuzione?! È ridicolo! State mentendo. Nessuno dei nostri definirebbe quanto fatto dal Capitano in questi termini.
Se è un mezzo per cercare di estorcermi qualcosa beh, aprite bene le orecchie: quale esecuzione finisce con il ferimento quasi mortale del “presunto” boia?!
 
[Primo uomo, lento]
Potrebbe aver… valutato male i rischi.
 
[Irritazione, concitato]
Il Capitano Watson NON valuta male i rischi, che siano suoi o dei suoi uomini. È il comandante più attento, più-
 
[Secondo uomo, sbrigativo]
Sì, ci è chiara la sua stima nel confronti del suo superiore, Tenente.
 
No, non vi è chiaro nulla! John Watson non è un ribelle, non è uno che si sottrae alle regole militari, e non è un pazzo. Se ha-
 
[Primo uomo, duro]
Ma, a quanto leggo dal vostro foglio d’incarico, il soggetto ∂ doveva essere catturato senza recargli alcun danno fisico. Sbaglio?
 
[Aggressivo]
Il soggetto ∂ doveva essere catturato VIVO. È, a quanto mi risulta, ora si trova in una delle nostre celle, perfettamente in grado di respirare.
 
[Secondo uomo]
Quindi ci conferma che l’idea di andare, da solo, alla ricerca del signor Moran è stata presa esclusivamente dal Capitano Watson, senza che voi ne foste a conoscenza.
 
Confermo che sia andato da solo. E posso dirvi di essermi pentito di non aver insistito per andare con lui. Oltre a questo, non ho altro da aggiungere a quanto già detto.
 
[Primo uomo, voce soddisfatta]
Bene. Grazie per la collaborazione, Tenente.
Spengi pure.
 
 
[Registratore Sala Interrogatori 1][In funzione]
 
 [Stop] 
 
[Fine registrazione][Ore 19:54][11-28]
 
 
 
***
 
Orario di Londra (primo messaggio ore 00:41 del 29 novembre, a Kabul)
 
(21:11) Steve, ci sei ancora? Ha appena chiamato un uomo, ha detto di essere il Tenente Stub, uno dei tuoi superiori.
(21:12) Dice di aver trovato il nostro numero di casa nella tua cartella personale.
 
(21:14) Vorrebbe che ti mettessi in contatto con lui per qualcosa che è successo lì, riguardante un altro uomo… non ho ben capito. Mi ha lasciato il suo recapito telefonico.
 
(21:16) Devo preoccuparmi? Cosa sta succedendo?
(21:17) Quando potrai rientrare anche tu?
 
 
 
 
 
(21:32) Tranquilla. Dammi il numero.
(21:33) Non preoccuparti, sto bene. C’è stato un problema, ma non riguarda me, io sto bene, te l’ho detto.
 
(21:35) Probabilmente torneremo fra un paio di giorni.
(21:37) Appena avrò un po’ di connessione cercherò di telefonarti, te lo prometto.
 
(21:39) Ok… Il numero è 787.11831550.
(21:40) Sta attento, ti prego.
 
(21:42) Ci manchi.
 
(21:44) Anche voi mi mancate, lo sai.
(21:45) Da’ un bacio ad Alex da parte mia. Ti amo.
 
(21:47) Anche noi ti amiamo. Buonanotte.
 
(21:49) Buonanotte amore.
 
 
-
 
Orario di Kabul (primo messaggio ore 21:58 del 28 novembre, a Londra)
 
 
(01:28) Tenente, qui soldato scelto Robinson. Mia moglie dice che mi avete cercato.
 
(01:30) Sì. Perdona il metodo poco ortodosso di comunicazione, ma ho dei motivi per ritenere che gli altri non siano più del tutto sicuri.
(01:31) Per prima cosa, come sta il Capitano?
 
(01:32) A quanto so l’operazione è andata a buon fine, ma i medici ritengono che potrebbero esserci dei problemi a livello celebrale.
(01:33) Che tipo di problemi?
 
(01:35) Non lo so, Signore. Proveranno a valutare meglio domani, mi sembra di aver capito.
 
(01:37) Hai consegnato gli oggetti personali?
(01:38) Sissignore, li ho dati alla sorella.
 
(01:40) Tra le varie cose c’era anche un cellulare, vero? Mi ricordo che il Capitano lo teneva vicino al letto, anche se spento.
(01:41) Confermo. È uno degli oggetti che ho portato con me fin qui.
 
(01:43) Bene. Allora, se e quando il Capitano sarà abbastanza in forze per poterlo fare, ho bisogno che tu gli chieda di contattarmi, sempre a questo numero, tramite quel telefono.
(01:44) Questo sempre che possa farlo prima del suo rientro a Londra.
 
(01:46) Non credo di capire, Signore. Cosa sta succedendo?
 
(01:48) Nulla di cui si possa parlare in questo momento. Hai capito cosa ti ho chiesto?
 
(01:50) Di dire al Capitano di contattarla a questo numero tramite il suo vecchio cellulare, quello che ho consegnato insieme alle altre cose alla sorella.
(01:51) Bene.
(01:52) Quando è previsto il rientro?
(01:53) Dicono due, tre giorni. Il tempo che le condizioni si stabilizzino.
 
(01:55) R.
(01:56) Se dovessero esserci novità, scrivimi. D’accordo?
 
(01:58) Sissignore.
 
(02:00) Grazie, Robinson.
(02:01) A disposizione, Tenente.
 
 
 
***
 
 
29 novembre
 
 
Orario di Kabul (primo messaggio ore 00:19 a Londra)
 
 
(03:49) Quando eravamo piccoli [Messaggio cancellato]
 
 
 
(04:01) I nostri genitori non [Messaggio cancellato]
 
(04:03) Ehi, egoista, ci [Messaggio cancellato]
(04:04) Sei solo un [Messaggio cancellato]
 
 
 
(04:14) Mio fratello è tutto ciò che mi resta.
 
(04:16) Se…
 
(04:18) Se lo perdessi ora, se ne andrebbe pensando di essere solo. Senza nessuno.
(04:19) Non è così. Io… Avevo solo paura.
 
(04:21) Ho avuto paura per anni di vederlo distrutto.
 
(04:23) Lui che prendeva a pugni i bambini più grandi se solo provavano a farmi un dispetto.
(04:24) È sempre stato lui, il maggiore, tra noi.
(04:25) Papà lo definiva “precoce”.
 
(04:27) La verità è che per anni l’ho odiato, con tutta me stessa.
 
(04:29) Poi, ho iniziato ad odiare me.
 
(04:31) Ma lui non si è mai mosso di un solo passo, nel suo affetto.
(04:32) Ha continuato a fare a pugni, anche se non erano più bambini, ma i tipi poco raccomandabili che provavano ad approcciarmi in uno dei tanti bar dove finivo col passare le serate.
 
(04:34) Mi ha protetta dal dolore dei nostri genitori quando ho detto loro di essere una di quelle “deviate” che tanto criticavano vedendo la televisione.
(04:35) Mi ha fatto da testimone di nozze, chiedendo un congedo dall’esercito e facendosi 24 ore di volo in tre giorni.
(04:36) Mi ha scritto ogni giorno, quando ho rotto con mia moglie.
 
(04:39) Ed io non sono mai andata da lui.
 
(04:41) Mai, in questi anni.
 
(04:43) Perché… Perché il mio eroe non poteva essere diventato un recluso.
(04:44) La disperazione nera non poteva essere arrivato fino a lui. Non potevo vederlo. Non…
 
(04:46) La verità è che tu l’hai salvato dal suo destino più di cinque anni fa.
(04:47) Ed io, anche allora, stavo scappando.
 
(04:49) La verità è che tra me e te, forse la peggiore sono io.
 
(04:51) La verità è che non so cosa devo fare, adesso. Perché è sempre stato John quello che prendeva le redini della nostra vita, quelle della mia, ritirandomi in carreggiata prima che fosse troppo tardi.
 
(04:53) Cosa devo fare?
 
(04:55) Cosa farebbe lui?
 
 
 
 
 
 
 
 
(05:13) Non lo so. SH
(05:14) Tra noi, è lui il saggio, non io. SH
 
(05:16) La verità è che non ho idea di cosa andrebbe fatto o sarebbe meglio fare. SH
 
(05:18) Sono solo un uomo perso, senza il suo contrappeso. SH
 
 
(05:22) Saresti dovuto rimanere.
(05:23) Lo so. SH
 
(05:25) Avresti dovuto saperlo in quel momento.
(05:26) Non potevo. SH
 
(05:28) Tu sei Sherlock Holmes, il genio. Come può esserci qualcosa fuori dalla tua conoscenza?
(05:29) Tante cose sfuggono alla mia conoscenza. SH
 
(05:31) John mi disse un giorno che non sapevi niente del Sistema Solare.
(05:32) È vero. SH
 
(05:34) E cos’altro potevi ignorare al punto?
(05:35) Perché, tra tante cose, ciò che lo ha distrutto? SH
 
 
 
 
(05:46) Perché non c’era un solo motivo al mondo che potesse portarmi a credere plausibile la possibilità di essere tanto importante, per qualcuno come lui. SH
 
(05:48) Come lui?
 
 
(05:52) Singolare. Straordinario. Raro. SH
 
 
 
 
(06:03) Che tu possa essere maledetto, per non averlo capito prima.
(06:04) Per non aver parlato!
 
(06:06) Sì. SH
 
(06:08) Spero solo che la mia maledizione non debba passare attraverso lui. SH
 
 
***
 
 
Bagram, Ospedale Civile NTG
Settore 3, stanza 32, letto B
Ore 09:01 locali
 
 
 
[Registratore portatile 09]
 
  [ON]
 
 
[Voce calma, pacata.]
Buongiorno, Capitano.
Sono il Dottor Anwar.
Ci siamo visti ieri, ricorda?
 
Bene.
Le vorremmo fare qualche piccola domanda, se dovesse sentirsi troppo stanco per continuare mi faccia un cenno con la mano, d’accordo?
 
Ok, iniziamo.
Ricorda il suo nome?
 
È in grado di pronunciarlo?
 
Se le dessimo un foglio di carta ed una penna, pensa che sarebbe in grado di scriverlo?
 
Sara, sii gentile, da’ il taccuino al Capitano.
 
 
 
 
Ricominciamo, Capitano.
Qual è il suo nome completo?
 
 
[Grafia incerta, lenta, a tratti sconnessa]
Joh n Ha  mis h Wats o n
 
 
Bene. Saprebbe dirmi la sua età?
 
 
4    3

 
Ha un’idea di dove si possa trovare?
 
 
O. da ca    m  po cr    edo
 
 
Potrebbe provare a ripetere, a voce, quanto mi ha appena scritto?
 
[suoni bassi, sconnessi]
 
 
Non riesce ad articolare bene le parole?
 
 
[Grafia veloce, tremante]
N o n tr ovo le    pa r   ol e.   Non r   ic ord o c   ome si di   ca
Pe r ché ?

 
 
È arrivato al nostro campo con varie ferite ed un forte edema celebrale che abbiamo dovuto drenare chirurgicamente.
Sospettiamo che l’aria attorno al versamento si sia danneggiata, creando dei danni al centro del linguaggio e a quello della percezione visiva.
Noi…
 
 
Qua nt o? P er se m pr e?
 
 
Non è possibile, dirlo, al momento.
Da quel poco che posso capire da questa prima visita propenderei per la diagnosi di afasia transcorticale motoria, sa cosa significhi?
Mi hanno detto che è un medico.
 
 

 
 
Conosce la afasia transcorticale motoria, quindi?
 
 
D a i lib   r i
 
 
Come saprà il cervello è plastico, e spesso le funzioni delle aree compromesse vengono sostituite da altre zone. Chiaramente questo è solo una prima anamnesi, e…
 
 
[Sbuffo di frustrazione, vocalizzi bassi, atoni]
 
 
Non si sforzi di parlare, se…
 
 
I     mi e i rag   a zzi?
 
 
I suoi uomini?
 
 
Sono rientrati a Londra, da quanto ho capito. Uno di loro è qui, ha portato i suoi oggetti personali.
 
 
Ve  der lo.
 
 
È ancora troppo presto per le visite. Possiamo fare entrare sua sorella per qualche minuto, se vuole.
 
 
[Respiro strozzato]
 
 
È    qu  i? Pe rch é?   C ome?
 
 
Avevamo bisogno della sua autorizzazione, per operare.
Vuole vederla?
 
Perché no?
 
 
S  i    spa   ve  n t ere bb e
 
 
La signora è stata già avvertita delle sue possibili condizioni, se-
 
[Suono gutturale, sordo]
 
 
Va bene, come vuole, Capitano.
C’è anche un uomo, arrivato con lei. Vorrebbe vedere lui, magari?
 
C  hi?
 
Il suo nome è Mycroft Holmes.
 
 
[Lamento appena percettibile]
 
 
P   erc h é è q ui
 
 
È il membro dell’ MI6 scelto per accompagnare il civile.
Vuole-
 
 
[Grafia veloce, punta della penna a forare il foglio]
NO
 
 
Farle vedere qualcuno di familiare servirebbe anche a noi per proseguire nella valutazione dei danni e…
 
 
N on    c’   èb is ogn o. L e   p oss o di    re da   so l  o ch e c’ è  an ch eun    da  nn  o pe   r  cet  tiv o
 
 
Potrebbe spiegar meglio?
 
 
H a     l a    tar gh ett a co ni l su o no m e. Pe r q u est o mi ri  cor   d o di   le i. Ma     i l    s uo   vis   o, pe   r me,  n on h    aal cun    senso.
 
 
Specifichi cosa intende con “nessun senso”, Capitano.
 
 
N   on  ce n’   è bis    og no. Soc osa  pe  n sa. E    h a rag   io ne.
 
 
Agnosia.

 
Pr   os op ag n  o  si a.
App erc ett    iv a
 
 
[Sospiro del medico]
Le faremo fare alcune tac, nell’arco della giornata. Abbiamo bisogno di capire se il danno, in qualche modo, sia riassorbibile od arginabile e…
 
Va bene. La lasciamo riposare un po’.
Torneremo più tardi, d’accordo? Tra un paio d’ore.
 
Benissimo. Grazie Capitano.
 
 
[Avvicinandosi al registratore, bisbigliando]
Sara, stacca pure. Grazie.
 
 
[Registratore portatile 09]
 
 [OFF]
 
 
***
 
 
Orario di Kabul (primo messaggio ore 08:02 a Londra)
 
(11:32) Sei in centrale?
 
(11:34) Sono appena uscito dalla metro. Perché me lo chiedi? È successo qualcosa? John? GL
(11:35) Volevo solo assicurarmi che non fossi in ospedale. MH
 
(11:37) Andrò nel pomeriggio. La signora Hudson ha dato la sua disponibilità per tutta la mattinata. GL
(11:38) Parla, Myc. Non mi piace quando sento che qualcosa ti preoccupa, ma non vuoi parlarne. GL
 
(11:40) Questa mattina hanno potuto fare qualche accertamento in più, su John. MH
(11:41) È sveglio, e presente a se stesso. MH
 
(11:43) Dio ti ringrazio! GL
(11:43) Adesso dimmi cose c’è che non va. GL
(11:44) Perché se fosse tutto qui, non ti saresti preoccupato di sapere se Sherlock potesse vedere o meno le mie espressioni. GL
(11:45) E lo so che la tua domanda era mirata a quello. GL
 
(11:47) Ma, i problemi linguistici e cognitivi sono stati confermati, almeno ad un primo esame. MH
(11:48) Che significa? GL
 
(11:50) Ora non ho tempo per spiegarti nel dettaglio, e farlo via messaggio è ancora più complesso. MH
(11:51) Ho chiesto ad Anthea di farti consegnare degli articoli in merito alle patologie che sarebbero state riscontrate sul Dottor Watson. MH
(11:52) Leggili, per favore. MH
(11:53) Ok… Certo. GL
 
(11:55) Vorrei anche che ci fossi, quando dovrò comunicarlo a mio fratello. MH
(11:56) Pensi di poter essere da lui nel pomeriggio? MH
 
(11:58) Io… Sicuro. Chiamo Molly e le dico di non andare. GL
(11:59) Potrò essere lì verso le… 16.30. Potrebbe andar bene? GL
 
(12:01) Penso di sì. MH
(12:02) Ti confermerò l’orario più tardi, non appena verrà detto con certezza anche a me quando potrò utilizzare la connessione dell’ospedale. MH
 
 
(12:05) Myc…? GL
(12:06) Dimmi, Gregory. MH
 
(12:08) Quanto… Che cosa gli abbiamo fatto? GL
 
(12:10) Non siamo stati noi, o le nostre bugie, a creargli queste lesioni, Greg. MH
(12:11) Smettila di ritenerti colpevole di qualcosa che non era neanche lontanamente immaginabile. MH
 
(12:13) Sono state le nostre bugie, però, a farlo finire lì. Non è forse vero? GL
 
(12:15) Se Sherlock non avesse finto di cadere, se non fosse partito, adesso molti di noi sarebbero morti, Greg. MH
(12:16) Il Dottor Watson sarebbe deceduto sullo stesso marciapiede del Barts dove ha toccato il polso di mio fratello poco dopo la sua “morte”. MH
(12:16) Ci sono momenti, situazioni, nei quali non si può che navigare a vista. MH
(12:17) Noi lo abbiamo fatto per tre anni. Era impensabile che non ci fossero conseguenze. MH
 
(12:19) Le conseguenze mi sembra stiano ricadendo sull’unico innocente. GL
 
(12:21) Vorrei ricordarti che anche mio fratello si trova in ospedale. MH
(12:22) E che è lì per aver cercato di proteggere tutti noi. Anche te. MH
 
(12:24) Ma almeno lui sapeva! GL
(12:25) Era cosciente di quanto stesse succedendo! Del perché, stesse succedendo! GL
 
(12:27) Gregory. MH
 
(12:29) Ok. Mi dispiace. È solo che è tutto così dannatamente sbagliato, Myc. Tutto. GL
 
(12:31) Lo so. MH
 
 
 
(12:36) Sono arrivato… c’è un fascicolo, sulla mia scrivania.  Una cartellina bianca senza nulla scritto sopra. GL
 
(12:38) Sono i documenti che ho richiesto. MH
(12:39) Leggili. Potresti doverti trovare nella condizione di spiegare a Sherlock i particolari, se la connessione dovesse cadere, stasera. MH
 
(12:41) Ok... GL
(12:41) Inizio ora... GL
 
 
(12:43) Bene. Ci sentiamo dopo, Greg. MH
(12:44) A dopo. GL
 
(12:46) Mi manchi. GL
 
 
 
(12:57) Anche tu. MH
 
(12:59) Come sempre. MH
 
 
***
 
 
Estratti dell’articolo #4 consegnato a Gregory Lestrade
 
La prosopagnosia o prosopoagnosia è un deficit percettivo acquisito o congenito del sistema nervoso centrale che impedisce ai soggetti che ne vengono colpiti di riconoscere i tratti di insieme dei volti delle persone; può presentarsi in forma pura o associata ad agnosia visiva, ed è causata principalmente […]
 
 
Esistono tre sottotipi principali di prosopagnosia:
 
[…]
 
2) Prosopagnosia appercettiva:  le persone che presentano questo disordine non sono assolutamente in grado di riconoscere i volti e sono incapaci di eseguire con successo giudizi tipo simile/dissimile, quando vengono loro presentate immagini di diversi volti. Potrebbero inoltre non essere in grado di riconoscere attributi quali l’età o il genere della persona dal volto. Ad ogni modo, potrebbero essere in grado di riconoscere le persone basandosi su indizi non-facciali come ad esempio i vestiti, l’acconciatura dei capelli o la voce.
 
[…]

 
 
Estratti dell’articolo #9 consegnato a Gregory Lestrade
 
Viene definita comunemente afasia, un disturbo della formulazione e della comprensione di messaggi verbali, che consegue a lesioni focali del cervello, in persone che avevano in precedenza già̀ acquisito un uso normale del linguaggio.
 
[…]
 
 
Tra le cause si possono riscontrare:
 
1) Infarti cerebrali riguardanti solitamente rammollimenti dei territori dell'arteria silviana, della arteria cerebrale anteriore sinistra o della arteria cerebrale posteriore. Causano un'insorgenza grave acuta.
 
[…]
 
8) Traumi cranici che sono responsabili di ematomi intracranici in particolar modo nel lobo temporale sinistro, contusioni cerebrali e trombosi arteriosa post-traumatica (carotide interna e arteria silviana).
9) Processi infettivi responsabili di un ascesso cerebrale o di un'encefalite.
 
[…]
 
L'afasia transcorticale è un particolare tipo di afasia caratterizzato da un relativo risparmio della ripetizione; essa si suddivide in tre sottogruppi:
 
[…]
 
2) L'afasia transcorticale motoria è una afasia non fluente, caratterizzata da gravi deficit nella produzione del linguaggio, ma con una comprensione ed elaborazione dello stesso relativamente conservate. La lesione è localizzata nelle cortecce frontali.

 
 
 
 
Estratti dell’articolo #10 consegnato a Gregory Lestrade
 
 
[…] Nell’afasia transcorticale motoria si interrompono le connessioni tra l’area di Broca e l’area motrice supplementare. Il discorso non è fluente, mentre la capacità di comprensione è mantenuta, così come la lettura. Possono essere presenti alterazioni della scrittura. […]
 
 
 
Immagini tratte dai documenti #A1 e #C2


 
 
Rif. 1 “Aree del cervello interessate nei danni a carattere di agnosia”.


 
     
Rif.7  “Aree del cervello interessate nei danni a carattere di afasia”.
 
 
***
 
 
Orario di Londra
 
 
(10:46) Molly… Perdonami, ma… GL
(10:47) Ho cambiato idea. GL
 
 
(10:50) Penso che sia meglio che ci sia anche tu, quando glielo diremo. GL
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
 
Eccoci di nuovo qui. ^_^
Come sempre, ho poco da aggiungere al capitolo.
Spero che “l’escamotage” degli articoli, invece di noiose note a piè storia, sia piaciuto.
Volevo far capire le patologie senza necessariamente annoiarvi troppo.
 
Vorrei dire solo due parole riguardo allo scambio Harry-Sherlock.
Può sembrare strano, dato l’ultimo contatto tra loro, che Harry scelga di scrivere ancora a Sherlock, e che lui le risponda.
In realtà ho pensato che una persona sola, disperata, che si sente in colpa, può arrivare fino all’estremo di cercare… comprensione, o un semplice sfogo, con chi sente (nei torti fatti al fratello) simile a sé. È un modo per giocare “sporco”, per sfogarsi senza paura di essere giudicati.
E Sherlock ascolta. La lascia sfogare. Un po’ perché gli sta comunque parlando di John, di un John che non ha mai conosciuto, giovane, istintivo, amorevole, protettivo con chi ama.
Un po’ subire lo sfogo delle donna, inizialmente in silenzio, è il suo perdonale modo di espiare, in parte.
 
Grazie come sempre per aver letto fin qui. ^_^
 
A presto!
B.
   
 
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