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Autore: Angiedragoness    11/05/2016    2 recensioni
WARNING- Female!Frisk, spoilers della pacifist e genocide run, alphyne, primi capitoli scritti male perchè ero dal cellulare :D
Dal testo:
-Ci siamo. È l'inizio di una nuova storia per noi mostri. L'inizio di un nuovo capitolo della storia umana...- battè il suo tridente a terra, come a confermare la sua determinazione. -Oggi noi mostri risorgeremo, torneremo nel mondo della superficie... e soprattutto vivremo in pace. Vivremo. Smetteremo di sopravvivere in un luogo che non ci appartiene. Frisk.- Asgore allungò una mano verso di lei, invitandola ad avvicinarsi.
Frisk guardò Toriel un istante prima di staccarsi e prese per mano il re dei mostri.
Agore si volse e alzò il tridente.
I mostri alzarono le mani e le loro voci si unirono in un solo coro: un coro forte e denso, pieno di paura e coraggio messi insieme.
Frisk gonfiò il petto e tenendo sempre Asgore per mano, si avviò insieme ai suoi amici, verso la prima strada lontano dal Monte Ebott.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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-...e allora Asgore avvicina il microfono e comincia a parlare: "Grazie a tutti di essere qui. Io, Re Panino sofficioso..." e cominciamo tutti a ridere!-
Frisk scoppiò in una sonora risata mentre portava il cesto con le mele accompagnata dal vecchio Gerson.
Distribuivano insieme un po' di frutta, Gerson conosceva benissimo sia i frutti della superficie che quelli del sottosuolo, e quando i volontari portarono altro cibo lui scelse i frutti più belli da distribuire.
Frisk poggiò il cesto ormai vuoto vicino a una tenda che era stata montata e si girò a guardare la tartaruga: -Quando ha in mano quel tridente sembra tutto tranne sofficioso...-
Asgore era come al solito a parlare con le autoritá dentro alla sua tenda, dove si riunivano lui e Toriel per dare udienza a coloro che governavano o proteggevano il luogo. Erano giá passati sei giorni da quando erano usciti.
-Asgore ha dovuto imparare a sembrare minaccioso... sai anche lui ha combattuto la guerra.-
Frisk si girò corrugando la fronte. -Come? Ma è stata tantissimo tempo fa... non può essere così vecchio!-
-Sai figliola... noi mostri non invecchiamo.- Lui si lisciò la barbetta ispida che gli cresceva sotto al mento. - Abbiamo solo un modo per invecchiare: avere dei figli!-
-..eh?-
-Un piccolo mostro ha bisogno di energia per sopravvivere: due mostri uniscono le proprie anime per crearne una nuova... e questa attinge, senza volerlo, all'anima dei genitori... Asgore non ha figli... per questo è riuscito a vivere così a lungo!- Gesticolò
Frisk abbassò lo sguardo: Asgore e Toriel avevano avuto Asriel... ma lui purtroppo era deceduto da piccolo. La sua piccola anima non poteva più attingere da quella dei genitori per sopravvivere.
-...funziona con un essere umano? - Chiese la bambina guardandosi i piedi a penzoloni. -Funzionerebbe questa cosa se Asgore avesse un figlio umano? Potrebbe farlo anche con lui?-
-Sei davvero molto curiosa piccoletta!- Gerson ci pensò su. -No. Un umano è troppo differente da un mostro... anche se adottasse un piccolo umano probabilmente Asgore vivrebbe più di lui..- Poi rise. -Come mai tutte queste domande? Va bene che la regina si è decisa di occuparsi di te... ti preoccupi per questo?-
-Mi... piacerebbe che Toriel mi sentisse come la sua bambina...- Frisk deglutì mentre lo diceva, imbarazzata.
-Piccoletta, se proprio vuoi questo non deve importarti di certe cose... sii solo felice di stare con lei! Sii affettuosa e amala! In fondo è questo il segreto, te lo dice un vecchio.-
Frisk lo faceva giá, ma sorrise. Amava Toriel come fosse davvero la sua mamma, e adorava stare insieme a lei... odiava vederla soffrire e voleva sempre che fosse lei a spiegarle le cose. Non poteva chiedere di meglio.
-Continuo il giro! In fondo è grazie a tanta ginnastica se le gambe si muovono ancora!- Gerson le scompiglió i capelli con un riso rauco e si allontanò con il cesto.
Frisk rimase da sola e sospirò. Ora? Non aveva molto da fare. Si volse sentendo Undyne sbraitare per cacciare un paio di paparazzi aiutata da Dogaressa e Dogamy. Meno male.
Meno ce ne erano di quegli antipatici e meglio era. Inoltre negli ultimi giorni erano diventati davvero insopportabili: i mostri che riuscivano a volare erano stati messi a fare dei turni intorno alla piazza per sorvolarla, così da impedire agli elicotteri dei giornalisti di avvicinarsi. In quel momento Tsunderplane stava girando su se stessa, ad alcuni metri sopra del popolo del sottosuolo.
Anche i volontari pro mostri aiutavano come potevano, e Frisk non poteva esserne che contenta.






Toriel si sedette su una sedia di plastica, con un sospiro mentre il colonnello si sistemava dall'altra parte del tavolino da giardino, mezzo rovinato dalle interperie e dalle erbacce del parco abbandonato.
-Ho controllato... ma non ci sono denunce.- L'uomo si grattò il naso come faceva spesso mentre pensava. -Nessun bambino scomparso, o meglio... nessuno che assomigli a Frisk.-
Toriel si sentì colpevole provando del sollievo nell'udire le sue parole, ma cercò di rimanere con un'espressione seria in volto. -Capisco... Frisk ha sempre detto che non aveva nessuno ad attenderla in questo luogo...-
-Mi ha detto che andava a scuola.. la cosa mi ha fatto insospettire: gli orfanotrofi hanno classi dentro le proprie strutture, quindi Frisk probabile avesse una famiglia che l'accompagnasse a scuola...-
-...secondo lei potrebbe essere accaduto qualcosa...? Ai suoi genitori intendo.-
-Non lo escluderei... ma ho controllato anche se intorno al monte da dove siete venuti ci siano stati incidenti o tragedie ma nulla.-
-Capisco... grazie molte.-
Toriel sorrise fino a che il poliziotto non se ne andò, per poi giungere le mani e usarle come appoggio per il volto. Sospirò.
Sembrava che la storia si ripetesse, e la cosa la rendeva incerta, insicura... e la paura cresceva.
Si chiedeva se Frisk fosse stata sincera con lei... ma non poteva negare che provava felicità nel sapere nuovamente che Frisk era da sola al mondo... in questo modo poteva occuparsi di lei: inutile dire che si erano affezionate l'una a l'altra, e la sola idea di separarsi faceva stringere il cuore in petto a Toriel.
Toriel osservò i fiori che crescevano in quel campetto disordinato, e osservò i casolari abbandonati e cadenti tutt'intorno: possibile...così tanto spazio inutilizzato? In quelle case potevano sistemarsi senza problemi, ma le autoritá ancora temevano che ci fossero problemi.
Sarebbe stato bello avere ora un tetto sulla testa e non una stoffa impermeabile, bagnata di rugiada di mattina e la sera tanto umida da rendere impossibile dormirci sotto.







Frisk aveva trovato MonsterKid e insieme decisero di passare un po' di tempo assieme. Cominciarono con acchiapparella fino a che non furono madidi di sudore, per poi passare a nomi~cose~cittá, il gioco preferito di Frisk. Qualche volta addirittura lo faceva da sola.
-YO FERMA! Ma cos'è?-
-Spinaci...!- Frisk rise. -Scusa dovevo scrivere una cosa che conosciamo tutti e due...-
-...cosa sono gli spinaci...?-
-Una verdura... sono buoni se li mangi con il formaggio...-
-Voglio mangiarli subito!-
Frisk rise di gusto. -A merenda non sono buoni! Perchè invece non proviamo con un'altra lettera?-
Stavano facendo ruotare la punta della matita sopra il foglio con l'alfabeto quando Sans si presentò lì davanti a loro, allungando il collo per vedere cosa stessero scrivendo.
-Il gioco dell'altra sera, piccoletta?-
La bambina si volse di scatto, non avendolo notato, per poi annuire. -Vuoi giocare Sans?-
-Passo... grazie. In realtá speravo di poter fare un giretto con te, che ne dici peste?-
Frisk sorrise e si volse a guardare MK, chiedendogli se a lui andasse bene o meno interrompere il loro gioco.
-Tranquilla, vado a insegnarlo anche a mia sorella, così magari la prossima volta lo facciamo tutti insieme, che ne dici?-
-Bella idea, si!-
Si salutarono e Frisk scese dalla sedia, guardando Sans. Lo scheletro la superava di pochissimo in altezza.
Sans le fece un cenno e si avviarono tra i capannoni di fortuna dei volontari e le tende dei mostri. Frisk scorse Alphys da lontano, ma mon riuscì a salutarla: Al correva avanti e indietro da una tenda a l'altra.
Il parco era grande, qualche mostro si era messo lì accampato ma le tende erano davvero rade, soprattutto per via delle erbacce. I cespugli di ranuncoli erano alti e fitti, e Frisk ringraziò il cielo che non ci fossero dei rovi, perchè era impossibile non immergersi fino al ginocchio nelle sterpaglie.
Gli alberi erano stati lasciati a se stessi e i rami erano cresciuti selvaggi, con gli spini. C'era un pero ma Frisk non osò allungare una mano verso la frutta.
Sans si appoggiò a un tronco, inspirando a pieni polmoni. -Non è come quando siamo usciti dal sottosuolo... l'aria su in montagna era davvero splendida... ma direi che non possiamo lamentarci. -
-Ti piace?- Frisk sorrise e si mise seduta davanti a lui, raccogliendo una margerita.
-Le cose stanno andando sempre meglio.-
-Ne sono felice!-
-.... e a questo proposito, piccoletta.- Sans chiuse un occhio scrollando le spalle. -Non hai intenzione di resettare vero?-
Frisk corrugò la fronte. -...Come?-
Sans guardò le fronde degli alberi, con la sua solita espressione pigra.
-Hai capito su... -
-...perchè dovrei resettare?- Frisk sentì un brivido gelido lungo la schiena:
Aveva resettato per tre volte in tutto, la cui prima senza riuscire ad arrivare da Asgore, semplicemente era stanca e voleva tornare da Toriel... e così aveva fatto; ma l'assenza della luce del sole e le rovine sempre uguali l'avevano resa irrequieta... la cosa infine l'aveva fatta riflettere: se lei in solo poche settimane sentiva così tanto la mancanza dell'aria fresca e dei raggi che le scaldavano il volto come si potevano sentire i mostri? Condannati a un'eternitá umida e oscura?
E così era tornata a Snowdin dove aveva avuto la possibilitá di conoscere meglio Sans e Papy, addirittura Sans dopo la loro "prima" serata da Grillby's si era preoccupato di ospitarla a casa per la notte. Papy saltò di gioia nel vederla.
Quando aveva lasciato i due fratelli infine era giunta fino ad Asgore, e lì era successo il finimondo: la lotta contro il re dei mostri era stata una cosa atroce, e la battaglia con Flowey fu la goccia che fece traboccare il vaso, dove la bambina per il terrore si fece uccidere tante, troppe volte.
Arrivò alla fine della faccenda, fino ad Asriel, e lì nonostante la barriera fosse crollata aveva deciso di tornare indietro... ma qualcosa era cambiato: Toriel, Sans, Papyrus, Undyne, Alphys, Mettaton, Asgore... tutto era cambiato, come fosse un mondo alieno. Frisk cercò di comportarsi diversamente, ottenendo ben pochi cambiamenti:
cambiava le risposte, agiva in modo diverso durante i puzzles, ma non sfiorava mai nemmeno per sogno la scritta LOTTA. No quello mai.
Ripetè ogni singola cosa e ne fece di nuovd, ma il risultato che ottenne fu lo stesso, quindi resettò nuovamente.
Era una crociata che non pareva che sarebbe riuscita a vincere.
Durante quel RESET decise di essere sincera con Sans, di dirgli ogni cosa... e lo scheletro fece lo stesso...
Si fidarono l'una del altro.
Frisk abbassò appena lo sguardo. -Te l'ho detto che non era per divertirmi.-
-Senti, piccoletta: non mi importa se era per divertimento, perchè ti eri scordata qualcosa.. o che so io. Non resettare più, ok?-
-Perchè credi che lo rifarò?- Frisk storse il naso, indignata. -Non sono stupida.-
-...mai detto questo.- Sans abbassò la testa. -Perchè quindi sei tornata indietro, nonostante sapessi cosa ti aspettasse? Se non era per divertimento o curiositá per cosa era?-
La bambina abbassò il capo, sospirando pesantemente e grattanosi il naso con il pollice. -Volevo... provare a salvare qualcun altro...- deglutì.
-Frisk siamo tutti qui.-
-no... no non siamo tutti... e io speravo solo di... sai: ho la possibilitá di tornare indietro... credevo che magari sarei riuscita in qualche modo a cambiare qualcosa.-
-Non si scherza con il tempo.- Sans sospirò. -Io lo so bene, piccoletta, ma promettimi che non lo farai mai più.-
-...Se potessi salvare qualcosa di importante, Sans, non useresti questa cosa? Il poter tornare indietro e cambiare le cose.-
-...e condannare tutti quanti a tornare nell'oblio del sottosuolo?- Sans si scostò dal tronco, guardandola dritta negli occhi. -Forse per te è come un gioco, ma non hai idea di come ci si sente.-
Frisk lo guardò impaurita, lo sguardo di Sans era decisamente strano, quasi storpiato da un'espressione truce.
-Cosa vuoi dire?-
-Non ti da fastidio il fatto di non avere nessun diritto sul tuo destino?- Sans s'incupì di colpo, la bambina si sentì raggelare al suo sguardo.
-Sans io non farei nulla per farvi del male.-
-Ne sei certa? Un potere simile ti da alla testa...-
-Ma non a me!- Frisk si alzò di scatto, senza accorgersi che aveva stretto le mani sull'erba, strappandola via con quel balzo. -Non posso credere che dopo tutto quello che ho cercato di fare tu abbia la faccia tosta di parlarmi così! NO! Non puoi permettertelo!-
-Hai giocato anche con il MIO tempo, Frisk.- Sans la guardò dritta negli occhi, le pupille bianche dritte su di lei, scrutandola. -Con il mio e di Papyrus, di Toriel, Undyne, Alphys... e con una facilitá da farmi venire la nausea.-
Non sembrava lui. Non Sans.
Non il suo migliore amico.
Gli occhi di Frisk si riempirono di lacrime, e si lanciò contro Sans per dargli una spinta.
L'unica cosa che trovò fu il tronco dell'albero spiaccicato sulla sua faccia, Sans dietro di lei.
Si volse a guardarlo con i lacrimoni e il naso sbucciato, deglutendo a stenti tra i singhiozzi. -...sei...sei cattivo.-
Sans abbassò il capo.
-Pensi che... a me sia piaciuto, vero?-
Lui si volse.
-Pensi che sia una bambina irresponsabile... e senza giudizio.-
-Dove hai imparato a parlare cosí, ragazzina?- La voce di Sans si alzò con tono di scherno.
-Non sono stupida.-
-Non l'ho mai detto, ripeto.-
-Ti odio.-
Frisk si portò le mani al viso, strozzando un singhiozzo. -Ti odio. Vai via.. non mi parlare più.-
Sans non si mosse, immobile, restò a darle le spalle in silenzio.
-VAI VIA!- Frisk gli gettò addosso i ciuffi d'erba strappati, in uno scatto rabbioso mentre il viso era bagnato dalle lacrime. -VIAAA!- Si abbassò per prendere un ramo, ma quando rialzò lo sguardo Sans era sparito.
Frisk singhiozzò e tremò, stando con quel bastone alzato in mano, per poi accasciarsi in terra a sedere, mordendosi le unghie con la schiena appoggiata alla pianta. Pianse.






-Frisk hai gli occhi gonfi!- Toriel le prese il volto tra le mani, osservandola. -E hai il naso sbucciato, cos'è successo?-
-Nulla...- Frisk sorrise. -Sono inciampata mentre giocavo sull'erba e ho sbattuto contro un albero... -
-Oh piccola mia... eri da sola? Perchè non sei venuta subito da me a farti medicare?- Toriel prese dalla sua sacca una valigetta di legno da cui tirò fuori un cerotto e del cotone, imbevuto di un liquido che sapeva disinfettante. Frisk storse il naso quando lo tamponò su di esso.
-Non volevo che ti preoccupassi.-
-Piccola mia, non è facendo così che mi tranquillizzi, tutto il contrario! ...voi bambini siete tutti uguali.- Le accarezzò il capo.-Vieni andiamo a mangiare, gli altri ci stanno aspettando.-
-Mangiamo tutti insieme?-
-Esatto!- Esclamò Toriel. -Ci saremo tutti, tutti i tuoi amici!- Toriel sorrise con dolcezza. -Sai... che giorno era sei mesi fa, piccola mia?-
-No...?-
-Sei mesi fa, piccola, tu eri arrivata a casa mia.- Toriel la abbracciò. -Sei mesi Frisk... oh, e sei cresciuta così tanto da allora...! Mi sembra di vederti scorrazzare per le rovine...- le baciò la fronte. -La mia bambina speciale.-
Frisk guardò Toriel attonita.
Sei mesi.
Sei mesi che era precipitata dentro a quella voragine e che aveva passato in compagnia di coloro che le avevano insegnato a temere? Si gettò al collo di Toriel e la strinse forte, affondando il volto sulla sua veste.






Entrate dentro alla tenda arrivarono dei coriandoli in faccia a Frisk, che si spaventò vedendo anche alcune girandole colorate.
I suoi amici comparsero dai lati, sorridenti e con vestiti "eleganti": solo Mettaton e Alphys indossavano abiti buoni, Papyrus indossava i soliti abiti, mentre Undyne con un giubbottino di pelle borchiato. Asgore si presentò con degli abiti quasi da vacanza. Napstablook indossava un piccolo e buffo papillon, come Monster Kid.
Al tavolo, imbandito con cibi e bevande, Sans se ne stava con un bicchiere di plastica in mano, che alzò quando Frisk entrò, ma lei si volse subito a guardare altrove.
Frisk non vedeva Alphys ormai da giorni, e si gettò addosso a lei abbracciandola con forza, Al ci mise qualche istante prima di ricambiare.
Avevano comprato gli ingredienti e infine si erano messi a cucinare per riuscire a organizzare per la serata, addirittura avevano preso tre stufe elettriche poste ai lati della stanza. Ancora le risorse a loro disposizione erano davvero misere... la cosa non aveva inpedito loro di sistemare ogni cosa. Frisk si ritrovò con un piatto di carta colmo di tutto e di più, da crostini a un nido di spaghetti. Incredibilmente questi ultimi erano commestibili.
-Toriel ci ha dato una mano in cucina!- Undyne stappò una bottiglia di birra, versandola nei bicchieri di Asgore e Alphys.
-COSA NE PENSI UMANA?-
-Trovo tutto delizioso...!- Frisk sorrise dopo aver mandato giù un boccone. -Mi sento solo in colpa perchè io non ho contribuito...-
-Tesoro, spero tu stia scherzando!- Mettaton era seduto accanto a lei e la cinse alle spalle con grazia e delicatezza. -Questa festa è per te, non devi assolutamente fare nulla se non goderti la serata!-
-Lo stramboide ha ragione, punk.- Undyne sorrise. -saremmo ancora lá sotto se non fosse per te.-
-A Frisk!- Asgore alzò il suo bicchiere, mettendosi in piedi.
I bicchieri si alzarono, Frisk rimase sconcertata nel guardarli brindare in suo onore, cosa che non sentiva necessaria... così alzò il bicchiere con la gassosa, e si mise in piedi sulla sedia, copiando Asgore gonfiando ilnpetto e imitandone la voce. -Ai miei migliori amici!-
Ci fu una risata da parte di tutti e Toriel la fece rimettere a sedere composta, fino a che poi non apparve da dietro una tenda una torta. ENORME. UNA TORTA ENORME. Tanto enorme che il povero Burgerpants era costretto a portare con un carrello di ferro.
-Direttamente dal tendone dei ragni, stanno contribuendo un sacco nelle cucine, e io ho qualche vecchia conoscenza...- Mettaton bevve il vino dal suo bicchiere di plastica. Certo che vederlo così... lui sempre legio alla moda, al galateo e alle buone maniere, faceva davvero strano.
In cima alla torta c'era una candelina a forma di 6, e Asgore dovette aiutare Burgerpants a mettere il vassoio sul tavolo: cioccolato e crema in un amalgamato di spumini. Frisk sgranò gli occhi quando il dolce fu davanti a lei. Batteva gli occhi più volte per capire se stava sognando oppure no.
Poi, all'improvviso, la vista le si annebbiò.
Scoppiò in un pianto che le riempì gli occhi di lacrime, costringendola a doversi asciugare con le mani. Intorno a lei tutti si alzarono per vedere cosa non andasse.
-Tesoro cosa succede? Non ti piace?-
-Bambina mia stai male? Hai mangiato molto...-
-FRISK NON FARE COSÌ, O FINIRÒ ANCHE IO PER COMMUOVERMI.-
-Piccola, calma...-
-Oh.. oh accidenti tutto bene Frisk...?-
Frisk prese un profondo respiro. -Grazie.-
Non si era mai sentita così amata...non tanto per ciò che le avevano preparato quando per i loro comportamenti, per la loro gentilezza e onestá. Affondò il viso sulla veste di Toriel prima di riuscire a farsi convincere a mangiare la torta.






Frisk si era messa a piangere. Abbassò lo sguardo sul suo bicchiere di ketchup. Lui di voglia di festeggiare ne aveva davvero poca, se non quasi nulla. Papyrus lo aveva coinvolto e convinto.
Guardò la bambina che veniva consolata da tutti, e lui trangugiò il suo bicchiere nascondendoci dentro il volto qualche istante, cercando di resistere fino a fine serata all'impulso di andare via.




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Capitolo pieno di lacrime xD Yeaaah.
....scrivere come bambina non è facile. Non per me almeno.
  
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