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Autore: SaraLovex    17/05/2016    1 recensioni
Antalasia, un regno ricco di magia suddiviso in più regni. Un giorno, in uno dei più grandi regni nasce un bambino, Kageyama Tobio, la cui famiglia da sempre fiancheggia il sovrano. Purtroppo il bambino nasce cieco, ma nonostante ciò crescerà forte e svilupperà abilità pari a quelle di un vedente.
Gli anni passano, un incontro particolare con un ragazzo che come magia regala la vista a Kageyama… ma poi sparisce, impedendo a Kageyama di ringraziarlo. Chi è il misterioso ragazzo? Un mago potente o la famosa creatura dal potere illimitato della leggenda di Anatalasia?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 03. Verso Karasuno.

 
A causa di un terribile malinteso e di un losco accordo, Karasuno si ritrovò al centro del mirino delle tre grandi potenze di Antalasia, che si stavano preparando alla marcia contro il regno neutrale.
 
Nel regno di Seijo i due sovrani Oikawa e Kuroo stavano preparando le loro truppe insieme a potenziali strategie per abbattere le difese dei loro avversari:
- Molto bene, come ben saprete tutti voi, Karasuno si trova nel punto più estremo di Antalasia. Il che vuol dire che per raggiungerli ci vorranno almeno due settimane, per questo motivo dobbiamo metterci subito in marcia! –
Queste furono le parole di Oikawa, che con un sorriso dalla tonalità leggermente diabolica si riferiva alle truppe nate dall’unione delle sue con quelle del re Kuroo:
- Per riuscire al meglio in questo assalto dobbiamo essere precisi in modo da non lasciare vie di fuga a quei corvacci, tutto chiaro? – naturalmente anche il sovrano del regno di Nekoma voleva dire qualcosa per spronare gli alleati, anche lui con un ghignetto sul volto.
Dopo vari discorsi, i due re insieme ai loro rispettivi eserciti si misero in marcia per raggiungere il prima possibile il regno rivale e tutto questo accadde anche nel regno di Shiratorizawa: il re Ushijima aveva preparato un battaglione ben agguerrito pronto a combattere e a non lasciare nulla del regno di Karasuno, dove i due alleati Iwaizumi e Kenma stavano iniziando ad addestrare come meglio potevano le truppe del regno bersagliato, insegnando l’utilizzo della magia e delle armi.
Iwaizumi si sarebbe occupato dell’addestramento dei cavalieri, tra cui erano presenti i migliori combattenti del re: il cavaliere Tanaka Ryu, membro delle truppe d’assalto assieme al compagno Ennoshita Chikara, capeggiati dal loro valoroso comandante Asahi Azumane, ma era presente anche il comandante della retroguardia Nishinoya Yuu, insieme al pupillo del sovrano, Kageyama.
Nel frattempo dei maghi se ne sarebbe occupato Kenma, che si ritrovò ad ammaestrare due delle migliori maghe del regno e due giovani maghi: Kiyoko Shimizu, maga degli elementi, Yachi Hitoka che era specializzata in incantesimi difensivi, Tsukishima Kei e Yamaguchi Tadashi, che non erano ben specializzati in incantesimi particolari.
– Vi avverto che non sarà per niente facile, vi dovrete impegnare al massimo per riuscire a respingere tre eserciti in contemporanea, ma sono sicuro che questo lo sappiate già. – commentò Iwaizumi mentre iniziava ad allenare i suoi allievi ricevendo tutte risposte affermative.
– Non la deluderemo, si fidi di noi! – esclamarono tutti insieme tornando agli allenamenti, mentre Kenma faceva tutto il possibile per rafforzare la tecnica dei suoi studenti, quando dopo qualche ora anche Daichi li raggiunse per allenarsi con loro.
– Non è giusto che il re resti fermo a guardare mentre i suoi soldati danno il massimo per lui. – disse con un sorriso sereno aiutando come poteva il nuovo alleato Iwaizumi, che era orgoglioso dei progressi che stavano ottenendo i suoi allievi.
In particolare di Kageyama, che fra tutti era quello che si stava impegnando di più, sia nell’uso della spada e sia in quello dell’arco con cui aveva preso confidenza, ma a causa di una folata di vento perse la mira e centrò un albero vicinissimo a Daichi prendendosi un colpo assurdo:
- C-Chiedo scusa! –
Si scusò una miriade di volte con il re, ma venne interrotto da un corvo che si trovava su quell’albero e che iniziò a gracchiargli contro volando via:
- Che strano uccello, qui ce ne sono tanti così? – chiese Kageyama a Daichi dicendogli che quello era un corvo, dato che non ne aveva mai visto uno, e dicendogli anche che erano i loro migliori alleati mentre il pennuto spariva lontano e loro tornavano agli allenamenti.
 
Il corvo, al contrario di quello che si pensava, aveva una meta precisa: un piccolo regno nascosto nel cuore di una foresta immensa, poco distante da Karasuno, dove si concentrava un immenso flusso di magia e creature magiche e dove al centro di questo regno sorgeva un palazzo immenso, dimora del sovrano. Quello dove era diretto il corvo era il regno Yukigaoka, il cui sovrano era un giovane ragazzo dai capelli arancio e dal sorriso solare:
- Toto eccoti, dove eri andato? – chiese il giovane sovrano prendendo il piccolo corvo ed accarezzandolo, mentre questo cominciò a gracchiare come per dirgli qualcosa:
- Hm? Toto ti senti male? Che ti prende tutto d’un tratto? –
Il ragazzo cercava di capire cosa cercasse di dirgli il suo amico, ma presto fu interrotto da una persona che avvicinandosi lo chiamò:
- Principe Hinata, finalmente vi ho trovato! – e al sentirsi chiamare il principe si voltò di scatto vedendo che a chiamarlo era stato il suo consigliere Sugawara Koushi che gli corse incontro invitandolo a rientrare a palazzo.
- Principe, sa bene che non dovrebbe stare fuori dal palazzo, specie ora che siamo in un momento delicato, quindi la prego di rientrare. – disse Sugawara con un tono leggermente preoccupato.
- Va bene, ma non c’è bisogno di preoccuparsi così. Piuttosto, potresti occuparti di Toto? Mi sembra non stia molto bene, sta gracchiando già da un po’ e non si capisce cosa stia dicendo. –
Detto così, il principe gli consegnò il corvo e allegramente se ne tornò dentro il palazzo venendo seguito da Sugawara che andò ad occuparsi di Toto come gli era stato chiesto.
 
In tutto questo tempo, sia l’armata dei re alleati che quella di Ushijima avevano percorso gran parte del tragitto per arrivare a Karasuno, dove avrebbero dato inizio all’assalto.
Nel battagliere di Oikawa erano presenti maghi e guerrieri di altissimo livello, tra cui i cavalieri scelti da lui in persona, ovvero: il capitano delle truppe d’assalto Kyotani Kentaro, fiancheggiato dai suoi sottoposti Matsukawa Issei, Hanamachi Takahiro e Kindaichi Yutaro, mentre nella difesa dell’esercito era presente il comandante della retroguardia Watari Shinji, i cui compagni erano il mago Kunimi Akira, e la squadra di arcieri formata da Yahaba Shigeru, Kaneo Yuda, Motomu Sawauchi ed Heisuke Shido.
La squadra di Kuroo invece vantava valorosi condottieri e maghi esperti: Nobuyuki Kai delle truppe d’assalto esperto nel combattimento a mano armata, Yamamoto Taketora che aveva grandi abilità nel corpo a corpo e Lev Haiba, che sebbene fosse ancora un ragazzo, aveva una tecnica di combattimento invidiabile, mentre la retroguardia era formata dal comandante e mago Yaku Morisuke, perennemente fiancheggiato dal suo vice Yuki Shibayama, anche lui mago di tutto rispetto e dagli arcieri Inuoka So e Fukunaga Shohei che era anche un mago esperto.
Queste due potenze unite stavano per arrivare nei pressi di Karasuno, ma ben presto si ritrovarono ad incrociarsi col battaglione di Ushijima composto da elementi temibili per la loro potenza individuale: il capitano delle truppe d’assalto Tendo Satori e i suoi compagni cavalieri Reon Ohira e Taichi Kawanishi, il capitano della retroguardia Yamagata, mago eccezionale e i suoi compagni maghi Eita Semi, Yunohama e Tsutomu Goshiki, mentre la squadra degli arcieri era formata da Shirabu Kenjiro, Kawanishi Taichi, Shibata e Soekawa Jin.
Quando Oikawa vide Ushijima, gli spuntò un leggero ghignetto e curioso di sapere perché si trovasse lì, prese a parlare:
- Guarda chi c’è! Come mai qui Ushijima? – chiese con un finto tono sereno ricevendo subito una risposta.
- Devo punire Karasuno per il suo tradimento, quindi tu vedi di starne fuori! – disse l’altro con tono severo e arrabbiato, mentre Oikawa contrariato ribatté:
- Sai, anche noi stiamo andando a Karasuno, vogliamo sapere dove trovare la creatura leggendaria per ottenere l’immortalità, quindi siamo noi che ti diciamo di starne fuori. –
Ma quelle parole non smossero minimamente Ushijima, che accigliato rispose all’altro quasi subito:
- Mpf… un sovrano valoroso come te che ambisce alla vita eterna? Saresti dovuto venire a Shiratorizawa, lì avresti tutti gli onori. –
Anche se la proposta era allettante per chiunque altro, Oikawa fece una faccia quasi disgustata rifiutando senza mezzi termini e intimandogli di non ripeterglielo ogni singola volta che si incontravano:
- Non me ne importa niente delle tue proposte, ma se proprio vuoi attaccare Karasuno ed ostacolarci, allora prima di tutto dovrai vedertela con noi! – aggiunse il re di Seijo alquanto irritato seguito da Kuroo:
- Ben detto! E poi siamo arrivati prima noi, senza contare che l’immortalità è infinitamente più importante di una stupida situazione burocratica! – esclamò sghignazzando.
In tutto questo Ushijima stava lentamente perdendo la pazienza, sebbene ancora riusciva a trattenersi:
- Come volete voi, ma sappiate che non userò clemenza con nessuno di voi, anzi, ho tutta l’intenzione di rimettere in riga voi e i vostri uomini! – disse violentemente con sguardo serio e minaccioso facendo intimorire un po’ le schiere nemiche e anche le proprie, che come le altre fecero un passo indietro.
I due re alleati cercarono di spronare i loro compagni a reagire, ricordando che erano in netta superiorità numerica e che se avessero continuato a collaborare, sicuramente sarebbero riusciti a respingerli:
- Coraggio, mostriamo a questo ammasso di sbruffoni quello che sappiamo fare, alla fine di questa battaglia saranno così spaventati che dovranno scappare con la coda fra le gambe! – esclamò il re Oikawa con fare di sfida, ricevendo urla di approvazione da tutti i suoi alleati, che ormai avevano la forza e il coraggio per dare battaglia contro gli ostacolatori del loro piano di dominio assoluto.
Ormai era ufficiale, le forze alleate del regno di Seijo e Nekoma avrebbero fronteggiato l’armata del sovrano di Shiratorizawa, così che il vincitore di questo scontro si sarebbe guadagnato il diritto di competere contro Karasuno per raggiungere e realizzare i propri scopi … ma con questo scontro Karasuno avrebbe ottenuto molto più tempo per preparare le proprie difese e i cavalieri che ancora si stavano allenando in vista dello scontro decisivo.


Note dell'Autore:
Eccomi quì con un altro bellissimo capitolo della mia piccola
Lio Nishimori (http://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=773090): come sempre scrive benissimo e questa storia è sempre più bella. Poi la frase storica tra Ushijima e Oikawa... meraviglioso, io sono morta dalle risate...giuro.
Grazie a chi ha aggiunto la storia tra i preferiti, seguita o ricordare.
Grazie a EliotbyNight per le correzioni e i consigli.
Grazie a 
Shavanna per le tue recensioni.

 
   
 
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