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Autore: crazy lion    21/05/2016    6 recensioni
Attenzione! Spoiler per la presenza nella storia di fatti raccontati nel libro di Dianna De La Garza "Falling With Wings: A Mother's Story", non ancora tradotto in italiano.
Mancano diversi mesi alla pubblicazione dell’album “Confident” e Demi dovrebbe concentrarsi per dare il meglio di sé, ma sono altri i pensieri che le riempiono la mente: vuole avere un bambino. Scopre, però, di non poter avere figli. Disperata, sgomenta, prende tempo per accettare la sua infertilità e decidere cosa fare. Mesi dopo, l'amica Selena Gomez le ricorda che ci sono altri modi per avere un figlio. Demi intraprenderà così la difficile e lunga strada dell'adozione, supportata dalla famiglia e in particolare da Andrew, amico d'infanzia. Dopo molto tempo, le cose per lei sembrano andare per il verso giusto. Riuscirà a fare la mamma? Che succederà quando le cose si complicheranno e la vita sarà crudele con lei e con coloro che ama? Demi lotterà o si arrenderà?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. Saranno presenti familiari e amici di Demi. Anche per loro vale questo avviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Demi Lovato, Joe Jonas, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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CAPITOLO 22.

NON È UN ADDIO
 
Il giorno successivo Demi andò a trovare Selena in ospedale, come le aveva promesso. Quando entrò nella stanza la trovò seduta sulla poltrona sulla quale si era accomodata lei la mattina precedente.
"Ciao!" esclamò, correndo ad abbracciarla.
"Ciao, come stai?"
"Meglio adesso che ti vedo stare seduta e che constato che sei meno pallida. Tu piuttosto, come ti senti?"
"Sempre triste, ma fisicamente meglio." Si inumidì le labbra e continuò: "Ascolta, Demi, so che quello che sto per dirti potrebbe sembrarti strano, ma ho deciso di partire tra tre giorni."
"Cosa? A me il dottore ha detto…"
"So cos'ha detto il dottore, l'ha riferito anche a me, ma preferisco andare dai miei, così da riprendermi magari anche più in fretta, piuttosto che tornare nella casa che ho qui, riposarmi due settimane - come mi aveva detto di fare il medico - e poi partire. Oggi in ogni caso mi dimetteranno dall'ospedale, anche se avessi deciso di non partire. Il mio problema è stato abbastanza grave, sì, ma non così tanto perché sono stata soccorsa subito e perché non è cronico. Ho parlato con il dottore. Lui mi ha detto che in casi come questo sarebbe meglio evitare viaggi lunghi in aereo, ma che dato che il problema non è cronico posso arrivare fino in Texas senza difficoltà. Sto già prendendo i farmaci che mi ha prescritto e porterò al medico di famiglia che segue anche mia mamma tutti gli esami, così mi farà lui i controlli necessari. Ho assicurato al dottore che starò attenta, che mi riposerò, non mi stresserò e non mi sforzerò in nessuna maniera, almeno per qualche settimana. Lui mi ha permesso di partire."
"Quindi te ne vai" disse Demi, pensierosa. "Vai via così presto!"
"Demi, sai che mi si spezza il cuore al solo pensiero di doverti lasciare. Non lo farei se non fosse necessario ma, come hai detto tu, ho bisogno di una pausa da tutto e sicuramente quando tornerò mi sentirò più forte."
"So che è per il tuo bene, ma mi mancherai da morire! In questi ultimi anni, per vari impegni o perché io non stavo bene, non ci siamo viste così spesso ed ora che speravo di poterti stare accanto e aiutarti, tu torni immediatamente in Texas" disse la ragazza, sospirando.
"Ci siamo aiutate a vicenda, Demi. Tu ieri ti sei preoccupata per me, mi hai portata qui, abbracciata, lasciata sfogare. Io a te ho detto cose che, fino a poco tempo fa, nessuno sapeva e solo a te sono riuscita a confidare il grande peso che avevo nel cuore. Se non fossi stata la mia migliore amica non so se ce l'avrei fatta, ma sono felicissima di averti detto ogni cosa perché ora mi sento meglio. Certo, questo mio problema non è risolto, ma parlare mi ha fatto bene."
"Tu mi hai aiutata a sentirmi meglio a volte, durante il procedimento di adozione, mi hai distratta quando avevo bisogno di rilassarmi e, soprattutto, mi hai dato la spinta iniziale che mi ha portata, poi, a decidere di voler adottare un bambino."
"Vedi? Ci siamo date una mano, come avevo detto. Non è forse questa la vera amicizia, starsi accanto sempre e aiutarsi nei momenti di difficoltà?"
"Sì, hai ragione! Per quanto tempo starai via?"
"Ancora non lo so con sicurezza. Credo tre, forse sei mesi, ma ci sentiremo per telefono o per email."
"Avrei voluto che fossi qui per conoscere le mie bambine."
"Lo so, anch'io ci tenevo! Magari parleremo via Skype e me le farai vedere da lì, oppure mi manderai per mail tante loro fotografie. Tornerò quando finalizzerai l'adozione, o anche prima, promesso!"
"Pensa alla tua salute, prima di tutto. Adesso è la cosa più importante. Saremo amiche per sempre, anche se per un po' ci separerà una grande distanza. Promettiamocelo."
"Lo prometto" disse Selena.
"Lo prometto" ripeté Demi e poi si dettero la mano per
giurarlo.
Poco dopo le raggiunse anche Joe e, qualche ora più tardi, dopo aver compilato le carte necessarie per uscire, Selena poté tornare a casa, accompagnata dai due amici.
"Ora potete andare, io sto bene" disse la ragazza quando entrarono.
"Prima è meglio se ci assicuriamo che tu vada a letto. Non vorrei che facessi la furbetta. Sai che cosa significa stare a letto, vero Selena?" chiese Joe.
"Sì, sprofondare negli inferi" rispose in tono melodrammatico.
"Oh dai, Sel, stare a letto non è così male: puoi guardare la televisione, leggere e poi sarai servita e riverita. Verrò io a prepararti la cena stasera."
"Io invece starò qui con te e ti preparerò il pranzo" le assicurò l'amico."
"Ragazzi, siete molto carini a preoccuparvi per me, ma vi vorrei ricordare che non sto per morire, sono solo un po' debilitata."
"Appunto; e siccome non puoi fare sforzi, ti diamo una mano, vero Demi?"
"Certo!"
Nei due giorni successivi, Demetria e Joe furono di grandissimo aiuto a Selena. Non solo le fecero compagnia e le prepararono i pranzi e le cene mangiando con lei, ma le tennero anche alto il morale raccontandole barzellette, o facendo battute per distrarla.
Intanto, Demi aveva prenotato per l'amica un volo diretto in Texas e le aveva comprato il biglietto. Era stata fortunata: sull'aereo era rimasto un solo posto disponibile. Aveva anche spiegato il problema che Selena aveva avuto, in modo che il Comandante lo sapesse e che, in caso di necessità, la ragazza sarebbe stata aiutata. Furono gesti molto gentili dei quali l'amica le fu grata.
Quando arrivò il giorno prima della partenza, gli amici la aiutarono a preparare le valige. Joe le caricò nel portabagagli della sua macchina.
"Io e Demi vogliamo accompagnarti all'aeroporto!" esclamò.
"Sì, dobbiamo salutarti."
Selena ne fu felicissima. Quella sera scrisse ai suoi fan via Twitter spiegando loro ciò che le era successo, dato che nei giorni precedenti, quando alcuni giornalisti l'avevano fermata sia di fronte all'ospedale che davanti a casa, lei non se l'era sentita di rispondere a nessuna domanda. Aggiunse che sarebbe tornata a casa per un po'. Tantissime persone le fecero i migliori auguri e le scrissero che avrebbero voluto rivederla presto.
Il giorno dopo, arrivati a destinazione, i tre dovettero aspettare due ore per terminare il check-in e infine, quando il volo di Selena fu annunciato, Joe e Demi la accompagnarono sull'aereo. Era giunto il momento di dirsi addio.
"Ricordate che non è un addio" disse Selena ad entrambi, con gli occhi pieni di lacrime. "Tornerò. Forse tra molti mesi, ma tornerò. Ci sentiremo meno, ma continueremo ad essere amici!"
Abbracciò Joe, poi Demi. Le due amiche rimasero immobili e si strinsero a lungo senza dire niente.
"Fai la brava Dem" sussurrò Selena dopo un po'.
"Anche tu Sel, riprenditi."
"Tranquilla, mi riposerò moltissimo in Texas. Salutami le bambine e Andrew. Anche se non lo conosco bene, sembra simpatico."
"Sarà fatto."
"Non diciamoci addio, okay?"
"Va bene. Allora, cosa vuoi che ci diciamo?"
"Niente, solo ciao."
"Ciao."
Il dolore che Demi sentì quando si separò da Selena fu quasi insopportabile. Le sembrava di stare lasciando andare una parte di se stessa e non sapeva quando l'avrebbe ritrovata. Selena stava solo partendo e, pur essendo consapevole del fatto che si sarebbero incontrate di nuovo, Demi si sentiva vuota e sperduta. Le due amiche si dissero di nuovo ciao. Fu un saluto pieno di forti emozioni e di pianti. Un saluto triste, sì, ma anche simbolico, perché era la dimostrazione ancora più evidente di quanto le due ragazze, pur essendo state lontane l'una dall'altra per lunghi periodi, avessero continuato a volersi bene. Poco dopo una hostess chiese a Demi, a Joe e alle altre persone che accompagnavano i passeggeri di scendere dall'aereo. I due lo fecero con molta fatica, ma dovettero riuscirci.
Tornarono a casa a piedi, andando ognuno per la sua strada. Si salutarono appena. In quel momento soprattutto Demi soffriva troppo per riuscire a parlare.
Ora doveva andare avanti con la sua vita e occuparsi di Mackenzie e Hope, che avrebbe portato a casa prestissimo. Doveva continuare a lottare e a sorridere, perché era giusto che lo facesse e perché, se fosse stata lì, Selena le avrebbe detto di non lasciare che il dolore per la loro lontananza le condizionasse troppo la vita.
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
so che forse non è molto realistico prenotare un volo pochi giorni prima della partenza, ma vista la situazione ho dovuto fare così.
Mi è piaciuto descrivere Selena e parlare della sua amicizia con Demi, che spero di aver approfondito abbastanza bene, nonostante sia un personaggio piuttosto secondario. Tra un bel po' la rivedrete.
Dal prossimo capitolo ritorneranno le piccole Mackenzie e Hope, che sono le mie adorate cucciole. :)
Alla prossima settimana! Forse posterò due capitoli anziché uno, vediamo se ce la faccio, poi ci si rivede a fine settembre, dopo la sessione d'esami.
   
 
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