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Autore: LobaTheNerd    21/05/2016    1 recensioni
Quando si é innamorati si fa di tutto per stare accanto alla persona che ami. Questo é ciò che pensa Stiles Stilinski dopo aver salvato da una tempesta il principe Derek ed essersi perdutamente innamorato di lui.
Ma c'é un problema: Stiles é un tritone,mentre Derek é un umano,e le unioni tra i terrestri e il popolo del mare sono severamente proibite.
Ma non sarà questo a fermare il giovane che,pur di stare con l'uomo da lui amato,si dichiara disposto a tutto. Persino a rinunciare alla sua vita sotto le onde e alla sua bella coda.
Ma sull'oceano incombe anche una minaccia.
Riuscirà Stiles a salvare il suo popolo e l'uomo che ama?
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Sterek La Sirenetta!AU. # No lupi mannari. | Ora anche su Wattpad |
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                         Capitolo 3

Stiles corrugò la fronte all'improvviso buio sulla caverna. Qualcosa stava bloccando la luce in cima.

"Che cosa può essere?" si chiese,più a sè stesso che ad altri,prima di uscire dal rifugio seguito da Scott ed Allison.

Una volta fuori,il castano ebbe modo di vedere che quella cosa proveniva dalla superficie e così,spinto dalla curiosità,salì in superficie per dare un'occhiata,dimenticandosi del tutto degli ordini di suo padre.

Ciò che vide lo lasciò senza fiato.

Era una nave,la più grande che il ragazzo avesse mai visto. Non che non ne avesse mai visto una,certo,l'unica volta era stata il giorno della morte di sua madre,ma non aveva visto molto. Sulla poppa della nave spiccava una gigantesca triskele dipinta di nero.

Ma non fu quello a stupirlo,no.

Dalla nave venivano sparate nel cielo numerose luci colorate che esplodevano nella notte.

Era uno spettacolo mozzafiato.

"Ehm...amico?" Troppo preso da quella scena,non aveva notato di essere stato raggiunto da scott ed Allison. "Io non credo sia una buona idea. Penso che dovremmo andare. Se tuo padre ci scoprisse..."

Ma Stiles non lo ascoltò,rapito da ciò che vedeva. Voleva,anzi no,doveva andare a vedere cosa stesse succedendo e da vicino.

Così,ignorando del tutto le proteste dei suoi amici,nuotò verso il vascello.

"Stiles!! Stiles!!! Che stai facendo? Torna indietro!" gridò Scott,ma fu nuovamente ignorato.

Quando Stiles si ritrovò perfettamente in parallelo al lato della nave,si aggrappò a una fune e,usando la sola forza delle braccia,riuscì ad arrampicarsi fino a una fessura. Da lì poteva vedere chiaramente tutto ciò che accadeva sul ponte senza essere scoperto. Nessuno l'avrebbe mai visto da lì.

La corda alla quale si teneva era ben tesa e ben attaccata verso il legno,e non c'era il rischio che essa si allentasse facendolo dondolare,ma nonostante ciò il tritone si tenne con entrambe le mani e fece aderire il proprio corpo alla fune,e in più ci attorcigliò la coda attorno come un serpente.

Con la coda dell'occhio notò Scott ed Allison raggiungerlo e,anche da quell'altezza rispetto all'acqua,poteva vedere gli occhi marroni del suo migliore amico guardarlo con preoccupazione,mentre la ragazza sembrava spaventata.

Stiles si rendeva conto del pericolo che stava correndo,ma la curiosità e l'adrenalina ebbero la meglio sulla paura.

Con molta attenzione,sbirciò attraverso la fessura per osservare più da vicino cosa stesse succedendo sul ponte.

Gli umani ballavano,suonavano e sembravano divertirsi un mondo. Nessuna preoccupazione sembrava affliggerli.

Stiles li invidiava. Cosa non avrebbe dato per essere tra di loro...

Istintivamente,il suo sguardo si posò sulla sua coda vermiglia e ciò lo rattristò. Lui non aveva le gambe. Non avrebbe mai potuto essere tra loro.

Due ragazze in particolare attirarono la sua attenzione. Esse si tenevano per mano e ballavano insieme,ridendo. Una aveva capelli lunghi e neri mentre l'altra era più piccola e i suoi capelli erano castani. Entrambe erano riccamente vestite,infatti i loro abiti spiccavano in maniera particolare rispetto a quelli che portavano le altre donne a bordo.

Stiles dedusse che dovevano essere di rango superiore a tutti gli altri.

La più piccola si guardò alle spalle e gridò:"Avanti,fratellone,vieni a divertirti un po'!"

L'interpellato era un uomo dai capelli corvini e un'accenno di barba sugli zigomi,anche lui riccamente vestito,che se ne stava seduto in
disparte a leggere un libro. Quando alzò lo sguardo, il cuore di Stiles iniziò a battere all'impazzata. Così forte che il giovane tritone temette che anche gli altri potessero sentirlo.

Essendo bisessuale,Stiles era attratto sia dal genere femminile che da quello maschile,perciò non si meravigliò nel trovare quell'uomo estremamente attraente e affascinante.

I suoi occhi verdi erano molto più brillanti del colore delle alghe, e il castano desiderò potersi perdere in quelle iridi per l'eternità.

"Non amo molto ballare,Cora,lo sai" La voce dell'uomo fu musica per le orecchie di Stiles.

L'altra ragazza sbuffò "Sei il solito noioso,Derek!"

Derek. E' questo il suo nome,dunque. Pensò Stiles. E' un bel nome. Bello esattamente come lui.

Il giovane sorrise stupidamente,ma non poteva farci niente: quell'uomo lo aveva incantato.

Improvvisamente qualcuno gridò:"Silenzio! Silenzio,per favore!" E tutti sul ponte s'acquietarono e smisero di ballare. La musica cessò.

L'umano che aveva appena gridato doveva avere all'incirca 35 anni a giudicare dal suo aspetto. Anche lui indossava abiti finissimi,perciò doveva essere anche lui una figura di gran prestigio sociale. Aveva capelli scuri pettinati all'indietro e una leggera barbetta sulla mascella e sul mento. Gli occhi erano azzurri.

"E' con grande piacere che oggi festeggiamo qui,in questo giorno,il compleanno del mio carissimo nipote,il principe Derek" e,mentre annunciava ciò,strappò via il libro dalle mani di quest'ultimo,beccandosi uno sguardo irritato.

Tuttavia egli non sembrò farci caso perchè continuò:"Ed io,essendo suo zio,mi sono preso la libertà di fargli un regalo degno di lui" E così dicendo agitò la mano verso la sua destra,dove si trovava un'oggetto di dimensioni gigantesche coperto da un telo.

Stiles fremeva dalla curiosità. Che cosa poteva mai essere?

La sua domanda ebbe subito una risposta quando lo zio di Derek tolse il telone esclamando "Buon compleanno,nipote!"

Alla vista del regalo il pubblico emise un verso d'ammirazione. Persino Derek lo fissava a bocca aperta.

Era un'enorme staua che rappresentava Derek,nei suoi migliori vestiti regali,con un'espressione fiera sul volto e la spada sguainata.

Era bellissima e imponente,e la somiglianza con Derek era pressocché indescrivibile.

"Allora,Derek? Che ne pensi?" chiese il maggiore.

"Ehm...bhé,Peter...,é...é" cercò di dire questi,imbarazzato.

"Non dire altro" lo interruppe Peter,con un'espressione soddisfatta "Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Anche se in realtà speravo potesse essere un regalo di nozze"

A quest'affermazione Derek sbuffò e s'incamminò a grandi passi verso il parapetto della nave e ci si appoggiò,inconsapevole che,proprio sotto di lui,fosse nascosto proprio Stiles.

Appena l'aveva visto avvicinarsi,quest'ultimo era stato preso dal panico,e quando il moro si era affacciato aveva fatto aderire il più possibile il suo corpo al legno della nave,continuando a stringere la corda che lo sosteneva.

Invece Scott ed Allison,per paura di essere visti,si erano rituffati tra le onde.

"Andiamo,Derek!" lo raggiunse suo zio "A tutto il regno piacerebbe vederti sistemato con la ragazza o il ragazzo giusto"

Alla parola"ragazzo" Stiles sgranò gli occhi. Possibile che a quella bellezza colossale potessero piacere anche gli uomini?

Il giovane si ritrovò a sorridere ancora una volta mentre guardava di nascosto i due uomini.

Derek fece spallucce "Lui o lei sarà da qualche parte. Non ho ancora trovato la persona che fa per me" disse con noncuranza.

"O forse non ti sei affatto impegnato a cercarla" puntualizzò Peter.

Derek gli lanciò un'occhiataccia,ma prima che potesse ribattere,un lampo squarciò il cielo notturno che,da sereno com'era,si riempì di fitte nubi nere e grigie.

La pioggia iniziò a cadere ed il mare prese ad agitarsi sempre di più.

Stava arrivando una tempesta.

La pioggia divenne sempre più fitta,il vento soffiò più forte e le onde divennero gigantesche e furiose.

A bordo,i passeggeri facevano del proprio meglio per proteggere e tenere in rotta la nave,ma era un'impresa folle.

Il vento era troppo forte,il mare troppo agitato,la pioggia sempre più fitta e i tuoni sempre più frequenti.

Stiles usò tutta la forza che aveva per tenersi,ma fu tutto inutile perchè quando il vento si soffiò ancora più forte,lo fece cadere in acqua.

Tuttavia il giovane tritone risalì in superficie. Voleva assicurarsi che gli umani stessero bene. Che Derek stesse bene.

Quando riemerse vide gli umani salire su delle barche più piccole,scialuppe,come le aveva chiamate Lydia una volta.

Esse circondavano il vascello che,nonstante gli sforzi dei marinai,stava inevitabilmente affondando,distrutto dalla tempesta.

Un fulmine più potente degli altri spezzò l'albero maestro,e l'intera nave prese fuoco.

Stiles vide le due ragazze di prima salire su una scialuppa aiutate dallo zio di derek,ma di quest'ultimo neanche l'ombra.

Il castano si guardò attorno in ansia finchè la maggiore non gridò,spaventata: "Derekkk!!!"

Il ragazzo seguì il suo sguardo e sgranò gli occhi.

Derek era ancora a bordo della nave in fiamme e Stiles notò che una delle sue gambe era incastrata tra alcune assi di legno spaccate,e
l'uomo stava avendo non poca difficoltà a liberarsi.

L'esplosione della nave fu improvvisa.

"NO!" gridarono contemporaneamente le due ragazze,Peter e Stiles.

Quest'ultimo,col cuore palpitante dal terrore,raggiunse il luogo dove prima si trovava il vascello,dove però non rimaneva altro se non qualche pezzo di legno galleggiante.

Il tritone si guardò freneticamente intorno fino a che non scorse,qualche metro più in là, il corpo dell'uomo che,privo di sensi,stava affondando tra le onde.

Stiles non perse tempo e si tuffò. Aveva poco tempo. Sapeva che gli umani non potevano respirare sott'acqua,perciò doveva agire in fretta.

Riuscì ad afferrare Derek per la vita e nuotò il più velocemente possibile verso la superficie. Riemerso,fece si che la testa dell'uomo restasse sopra il livello dell'acqua,ma notò che le scialuppe erano ormai sparite. Nessuna traccia di loro.

Sospirando,prese il braccio del moro e sev lo portò dietro le spalle,tenendolo con una mano sul fianco,mentre l'altra gli stringeva il polso.

"Stiles! Che stai facendo?"

Il castano si era completamente dimenticato di Scott.

Quest'ultimo ed Allison gli si avvicinarono guardandolo sconcertati.

"Devo aiutarlo" rispose il ragazzo.

I suoi amici non lo avevano mai visto così determinato,perciò non ebbero la forza di ribattere.

Allison gli si affiancò:"La riva è da quella parte"gli disse,indicando un punto imprecisato ad ovest "Credo che stessero andando proprio lì. Seguimi"

Stiles annuì e,aiutato da Scott,riuscì a portare Derek sulla spiaggia.

Il viaggio,teoricamente,sarebbe stato breve se non fosse stato per il peso dell'uomo che li rallentava. Quando riuscirono nell'impresa,era ormai l'alba e la tempesta era cessata.

Scott e Stiles erano esausti per lo sforzo. Tuttavia il castano ebbe la forza di trascinarsi al fianco del bell'umano.

Alla luce del sole era ancora più bello. Stiles si ritrovò a contemplare il suo viso con un misto di adorazione e ansia.

Temeva,infatti,di essere arrivato troppo tardi.

"Credete che sia..." deglutì,rivolgendosi ai due amici dietro di lui.

"...morto?" finì per lui Allison.

Il ragazzo si morse il labbro e annuì.

"Non lo so,è difficile a dirsi" rispose questa.

"Tranquilli,sta benissimo!"

I tre sobbalzarono al suono di una quarta voce,ma poi si rilassarono quando videro chi aveva parlato.

Lydia avanzava verso di loro,i suoi capelli biondo fragola e il suo vestito bianco svolazzavano.mossi dal vento mattutino.

"Davvero?" Stiles ne fu sollevato.

La giovane strega annuì "E' solo debole. Se fosse morto lo avrei percepito"

Stiles emise un sospiro di sollievo.

"Stiles! Ti rendi conto di cosa hai fatto? Potevi rischiare di essere scoperto dagli umani! Che ti è saltato in mente?" lo rimproverò Lydia.

Stiles abbassò lo sguardo e si ritrovò a fissare ancora una volta la figura dell'umano,ancora incosciente. "non potevo lasciarlo morire.
Non me lo sarei mai perdonato"

Lydia sospirò,inginocchiandosi di fronte a lui,ma il castano non se ne curò,troppo preso a contemplare il viso di colui che aveva
salvato.

"Guarda! Respira!" annunciò quando notò il petto dell'uomo alzarsi e abbassarsi regolarmente,segno che stesse bene.

Stiles gli accarezzò la barba con due dita. "E' bellissimo" disse,più a se stesso che agli altri.

Ispirato dalla bellezza che aveva davanti,iniziò a cantare.


"Come vorrei stare qui con te
cosa darei per restarti accanto
vorrei che tu potessi sorridermi.
Mi porterai dove vorrai e del tuo mondo parte farò
Accanto a te
sempre così
solo con teee"


Mentre Stiles cantava le ultime strofe,Derek aprì gli occhi,attratto da quella voce così melodiosa.

La sua visione era sfocata,e i raggi del sole che oscuravano la figura del suo salvatore non aiutavano affatto.

Notò che era un ragazzo,certamente più piccolo di lui,con un dolce sorriso e gli occhi brillanti.

Il momento fu però rovinato dalle voci di Laura,Cora e Peter che chiamavano il suo nome.

Lo sconosciuto scomparve in un batter d'occhio,senza dare a Derek il modo di guardarlo meglio.

Si mise a sedere,cercando di scorgerlo,ma niente,di lui nessuna traccia. Sembrava essere svanito nel nulla.

"Derek!"

Suo zio fu il primo a raggiungerlo. "Oh,nipote! Immagino che ti diverti un sacco a spaventare così le tue povere sorelle e il tuo caro zio,non è vero?" disse mentre lo aiutava a rialzarsi.

"Derek!"

Laura e Cora gli corsero incontro,per poi abbracciarlo.

"Non farlo mai più,Der! Credevamo che tu fossi morto!" disse Cora.

Derek,tuttavia,continuava a guardarsi intorno,sperando di scorgere il suo salvatore. "Mi ha salvato."disse.

"Chi,Derek?" chiese Laura.

"Un ragazzo" rispose questi. "Mi ha salvato,mi ha portato qui. Era qui con me e mi stava cantando! Aveva una voce davvero meravigliosa!"

"Ok,ha perso la testa" commentò Peter.

"Non sono pazzo!" ringhiò Derek "Lui era qui,ve lo giuro!"

"Certo."continuò il maggiore degli Hale "Ed io sono stato salvato da una balena parlante appena qualche minuto fa!"

"Vi dico che era qui!" sbottò Derek,prima che le sue gambe cedettero per la stanchezza e per lo sforzo. Fortunatamente Peter lo
afferrò e gli circondò la vita con un braccio,mentre si portava dietro le spalle quello di suo nipote,aiutato da Laura,che fece lo stesso dall'altro lato.

"Tranquillo,Der,secondo me avrai soltanto bevuto un po' troppa acqua di mare." disse sua sorella maggiore "Coraggio andiamo!"

Stavolta Derek non oppose resistenza,ma continuava a guardarsi indietro mentre si incamminavano verso il castello,la loro residenza estiva.

Quando aveva visto gli umani arrivare,Stiles,Scott ed Allison si rituffati tra le onde e si erano nascosti dietro una fila di scogli ad osservare la scena.

Lydia invece era sparita magicamente,probabilmente tornata alla sua isola.

Al castano si strinse il cuore nel vedere Derek allontanarsi insieme agli altri. Sperava di rivederlo.

Alle sue spalle,era ignaro della conversazione tra Allison e il suo migliore amico.

"Faremo finta che tutto questo non sia mai accaduto" stava dicendo Scott,mentre Allison annuiva convinta. "Il Re del Mare non dovrà mai saperlo. Tu non glielo dirai ed io nemmeno lo farò. E' la cosa migliore,così nessuno sarà nei guai"

Stiles rimase a fissare il quartetto fino a che non sparì dalla visuale e,alzandosi sempre di più sullo scoglio,terminò la canzone.


"Quando accadrà io non lo so
ma del tuo mondo parte farò.
Guarda e vedrai
che il sogno mio
si avvererà!"

                    *                                                                              *                                                                               *



Nella caverna la voce rise fragorosamente "Oh mio Dio! Non posso crederci,è troppo facile! Quel ragazzino si è innamorato di un umano! E neanche di un umano qualunque,ma di un principe!" La voce non la smetteva di ridacchiare malignamente.

Nella sua mente iniziò ad architettarsi un piano. "Oh,si! Il suo paparino impazzirà dalla gioia! Presto avrò la mia vendetta,e quel moccioso mi aiuterà!"

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Note dell'Autrice:

Eccomiiii!! Tranquilli sono ancora viva! Scusate il mio lunghissimo ritardo,ma ultimamente ho sempre meno tempo per scrivere. La scuola mi stressa sempre di più di giorno in giorno. E più si avvicina la fine e più le cose peggiorano.
Spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo,dove avviene il primo incontro tra Stiles e Derek!
Lo so,immaginare Stiles che canta fa un po' strano anche a me,ma qui lui è un sirenetto! XD
Mi sono divertita moltissimo a scrivere di zio Peter,che in questa fic avrà il suo pieno di battute,che non guastano mai. Specialmente si divertirà moltissimo a imbarazzare Derek,ma questo nei capitoli successivi.
Chi sarà "la voce"? Bhè dovrete aspettare un paio di capitoli per scoprirlo!
Come sempre ringrazio chi ha recensito,chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate e i lettori silenziosi.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto,anche se temo di aver reso tutti un po' troppo OOC.
Bene,che dire...al prossimo capitolo!
  
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