Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
Segui la storia  |       
Autore: crazy lion    23/05/2016    5 recensioni
Attenzione! Spoiler per la presenza nella storia di fatti raccontati nel libro di Dianna De La Garza "Falling With Wings: A Mother's Story", non ancora tradotto in italiano.
Mancano diversi mesi alla pubblicazione dell’album “Confident” e Demi dovrebbe concentrarsi per dare il meglio di sé, ma sono altri i pensieri che le riempiono la mente: vuole avere un bambino. Scopre, però, di non poter avere figli. Disperata, sgomenta, prende tempo per accettare la sua infertilità e decidere cosa fare. Mesi dopo, l'amica Selena Gomez le ricorda che ci sono altri modi per avere un figlio. Demi intraprenderà così la difficile e lunga strada dell'adozione, supportata dalla famiglia e in particolare da Andrew, amico d'infanzia. Dopo molto tempo, le cose per lei sembrano andare per il verso giusto. Riuscirà a fare la mamma? Che succederà quando le cose si complicheranno e la vita sarà crudele con lei e con coloro che ama? Demi lotterà o si arrenderà?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. Saranno presenti familiari e amici di Demi. Anche per loro vale questo avviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Demi Lovato, Joe Jonas, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 24.

A CASA
 
"Demi, potresti accompagnarmi a casa? Io verrò a prendere la mia macchina più tardi. Vorrei fare il viaggio con voi e ho del lavoro da sbrigare. Verrò qui a piedi, non ci metterò molto."
Si trovavano nella strada antistante l'abitazione di William e Joanna. Holly e Lisa li avevano appena salutati, augurando a tutti tanta felicità e dicendo a Demi che sarebbero venute a trovarle presto, per verificare che le cose andassero bene.
Lei fu felice di accompagnarlo.
Mackenzie lo guardò interrogativa, come per domandargli se non sarebbe venuto a casa con loro.
"Purtroppo non posso, tesoro, ho molto lavoro da fare."
Lei fece una faccetta triste. Anche se non sapeva ancora bene se Andrew fosse gentile oppure no, aveva capito che lui e la mamma si trovavano molto bene, per cui, forse, avrebbe potuto fidarsi.
"Non fare così" continuò l'uomo, scompigliandole i capelli e dandole un bacio. "Verrò il prima possibile, te lo prometto. Io sono un avvocato, sai? Aiuto le persone."
Mackenzie annuì ed Andrew disse che era stato molto felice di essere venuto a prenderle.
"Non ho parlato molto perché ero troppo contento e perché quello era un momento tra voi e la vostra nuova mamma, ma vi prometto che passeremo tanto altro tempo insieme."
Il viaggio fino a casa non fu molto lungo. Mackenzie rimase tranquilla seduta sul sedile posteriore con Hope accanto, nel seggiolino. Demi ed Andrew ogni tanto le guardavano e vedevano che osservavano il paesaggio e Hope salutava con la manina le macchine che passavano. Era una cosa molto dolce.
Prima di scendere dall'auto, Andrew diede un bacio alle bambine e le abbracciò.
"Ci vediamo presto!" esclamò.
Baciò Demi e la salutò con calore, poi entrò in casa e chiuse la
porta.
"Ora anche noi andiamo a casa!" esclamò Demi.
Dopo cinque minuti, quando vide la villa, Mackenzie fece una faccia stupita.
"Non te l'aspettavi così grande, vero?" chiese Demi e la piccola fece segno di no.
La ragazza parcheggiò la macchina nel grande garage, poi fece scendere Mackenzie e prese in braccio la piccola Hope. Aprì una porta e le tre entrarono in una grandissima taverna, con un bel tavolo al centro e un grande stereo appoggiato su un mobile.
"Qui invito i miei amici qualche sabato sera! spiegò Demi, "ma è da molto che non lo faccio. Tranquille, non accadrà ancora per un bel po', perché voglio che voi vi ambientiate bene prima di presentarvi agli altri." Salirono una lunga scala ed arrivarono nel salotto. "Ti piacciono i cani?" chiese Demi a Mackenzie e la bambina annuì e sorrise; poi le indicò un foglio bianco sul tavolo e lo guardò.
"Vuoi disegnare?"
Fece segno di no.
"Allora cosa… Vuoi scrivere?"
La piccola annuì.
"Non mi avevi detto che sapevi farlo! Sei molto brava se ci riesci alla tua età!"
Mackenzie la guardò come per farle capire che non gliel'aveva detto perché si vergognava, anche se non ne capiva il motivo, poi la ragazza si ricordò che Holly le aveva dato tale informazione e si dette della stupida. Passò il foglio alla piccola e andò in cucina a prendere una penna, dandole anche quella.
Come si chiama il tuo cane?
"Si chiama Batman. Ora lo chiamo così lo potrai accarezzare. Batman? Batman, vieni qui!"
Lui arrivò subito, correndo e scodinzolando.
"Queste sono le tue nuove padroncine, Mackenzie e Hope. Fai il bravo con loro e lasciati accarezzare. Vedrai che giocherete tantissimo insieme!"
Mackenzie si accucciò e lo accarezzò sulla testa, mentre Hope lo guardava incuriosita. Demi non glielo lasciò toccare, più che altro per una questione di sicurezza. Lui era un cane buonissimo, ma la bambina era ancora molto piccola e la ragazza temeva che Batman, giocando, avrebbe potuto morderla e che lei si sarebbe spaventata. Si sedette sul divano e Mackenzie le andò vicino. Batman si sdraiò davanti ai loro piedi.
"Piccola, sai che ti voglio bene, vero?"
Sì, anch'io te ne voglio, mamma.
Mamma! Mackenzie l'aveva chiamata mamma un'altra volta. A Demi sembrava ancora così strano essere mamma e avere due figlie, eppure era vero.
"Vuoi vedere la tua stanza?" chiese alla bambina, che le sorrideva.
Lei fece segno di sì.
Salirono e Demi le mostrò prima di tutto il bagno, che si trovava all'inizio del corridoio, vicino alle scale. Era grande, con un bel lavandino, una vasca da bagno enorme e un bidet. Passarono poi alla camera di Mackenzie. Quando la bambina entrò e vide quella stanza così semplice ma tanto spaziosa, rimase a bocca aperta.
"Ti piace?"
Annuì.
"Ne sono contenta. Hope dormirà con me per un po', ma quando sarà più grande potrete stare insieme. Qui c'è spazio per mettere un altro letto."
Demi la accompagnò a vedere le altre stanze. Mackenzie pensò di non aver mai visto una casa così grande, con quelle camere enormi e una cucina tanto ordinata.
"Vuoi guardare la televisione?" le chiese Demi, quando si furono sedute di nuovo sul divano.
No. Preferisco giocare. Posso? chiese indicando i giocattoli che si trovavano in un cesto di vimini al centro del tappeto del salotto.
"Certo che puoi! Non devi chiedermelo, tesoro, questa è casa tua e quei giochi anche. Vai pure a divertirti!"
La bambina si sedette sul tappeto e cominciò a guardare attentamente tutti i giocattoli che la sua nuova mamma aveva comprato per lei: peluche, bambole, animali di plastica, c'era davvero di tutto!
Hope guardava la sorella e rimaneva tranquilla fra le braccia di Demi, ridendo e tirandole i capelli.
"Fa' piano, tesoro" le disse dolcemente la ragazza.
"Brrr, mmmbrrr, mmmbrrr, mmmbrrr" fece lei in tutta risposta, continuando il suo lavoro indisturbata e bagnandosi la maglietta con la saliva.
Demi si intenerì e rise. Erano divertenti, i bambini, quando iniziavano a fare quei suoni così carini.
Guardando le sue figlie si commosse: erano tutte e tre insieme, finalmente! Sarebbe riuscita a dare a due bambine tutto il calore di una mamma e un futuro migliore.
In quel momento pensò a suo padre: molto tempo prima lui le aveva mandato un segno e da allora le cose avevano cominciato ad andare meglio. Lui, Demi ne era sicura, le era rimasto accanto durante quegli anni pieni di alti e bassi. Era sempre con lei, in ogni momento, anche adesso.
"Grazie, papà" sussurrò, sentendosi pienamente felice.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato / Vai alla pagina dell'autore: crazy lion