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Autore: Allymc89    27/05/2016    3 recensioni
La morte è nel destino degli shinobi, lo sanno tutti. Ma uno di loro non ci sta; ha già visto troppe persone morire e troppe persone piangere i propri cari. E non vuole più vedere lacrime, soprattutto le sue. Durante la quarta guerra ninja, un sacrificio fatto per amore rischia di passare inosservato. Questa è la mia versione di come mi piacerebbe che fossero andate le cose.
E' la mia prima fic; dopo essere stata un'accanita lettrice, ho deciso di scrivere sulla mia coppia canon preferita, spero di avervi incuriosito e che mi facciate sapere cosa ne pensate!
(Ho cambiato il rating in giallo per via di una scena nell'ultimo capitolo)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sabaku no Gaara, Shikamaru Nara, Temari, Un po' tutti | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Capitolo 3 (il giorno dopo la fine della guerra, al mattino)
Capitolo 5 (il giorno dopo la fine della guerra, al tramonto)
Capitolo 8
Capitolo 6 (Shikamaru scopre che Temari è in coma, il giorno dopo in cui ha incontrato Kankuro e l’altro jonin a Konoha)
Capitolo 7
Capitolo 1, 2 e 4 (circa tre mesi dopo la fine della guerra, i capitoli si svolgono tutti il giorno in cui Kurenai partorisce).
 
 
(Questa parte segue cronologicamente il capitolo 5)
 
 
POV Gaara
 
Alle prime luci dell’alba Gaara era stato svegliato da una voce concitata: il team di esperti che aveva convocato la sera precedente, aveva lavorato tutta la notte e aveva delle informazioni sul rotolo.
Si alzò immediatamente dando disposizioni che anche suo fratello fosse avvisato.
Quando furono tutti nello studio del kazekage, questo parlò per primo: “Allora che cosa sapete dirmi di questo rotolo?”
“Ad occhio e croce risale a poco meno di vent’anni fa e dalle incisioni abbiamo dedotto che apparteneva senza dubbio al nostro archivio, non so dove l’abbiate trovato Gaara-sama, ma devono averlo trafugato senza che ce ne accorgessimo.”
Gaara soppesava la gravità di quelle informazioni: “è tutto?”
“Non siamo riusciti a decifrare il contenuto, ma sappiamo per certo che è stato sottratto dalla sezione dell’archivio dedicata alle tecniche proibite.”
Kankuro incontrò lo sguardo del fratello e si scambiarono un’occhiata allusiva “Quindi questo rotolo in pratica appartiene a Suna. Non avevo mai visto quei simboli prima, però”
“E nemmeno io, è questo che non capisco!” disse il membro più anziano del team “Lavoro nella divisione di crittografia da più di 30 anni eppure-“
“Perché quelli non sono simboli del nostro villaggio”
Nello stupore generale, l’ultimo sopravvissuto degli Egregi Fratelli aveva fatto il suo ingresso nell’ufficio.“Ebizo-sama?!”
L’anziano avanzò al cospetto del kazekage e Kankuro si fece avanti “Questa è una riunione privata..”
“Kankuro, lascialo parlare. Spiegatevi meglio, cosa significa che quelli non sono simboli di Suna, li conoscete Ebizo-sama?” chiese Gaara serio.
Ebizo annuì “Sono simboli del villaggio della Foglia. Quel rotolo è stata praticamente una mia idea”.
Tutti i presenti sgranarono gli occhi e per un attimo l’ufficio calò nel silenzio più completo.
Gaara lo invitò a proseguire, ma prima Ebizo si rivolse al team di esperti nelle codifiche: “Lasciateci soli”.
Quando furono rimasti solo loro tre, Kankuro decise di fare una domanda per capire quanto sapesse l’anziano shinobi, perciò chiese sospettoso: “Quindi voi sapete dove è stato trovato questo rotolo?”
Il vecchio rispose pacato “Non posso conoscere il luogo esatto, ma so con certezza chi l’ha usato”
“Raccontateci tutto Ebizo-sama” lo invitò Gaara.
“ E’ cominciato tutto circa 18 anni fa, vostro padre aveva sentito parlare di una tecnica eccezionale ideata da uno shinobi del villaggio della Foglia che divenne ben presto noto come il Lampo Giallo di Konoha..”
“Sì, era lo Yondaime Hokage, il padre di Naruto. Ma cosa c’entra?” sbottò Kankuro.
Ebizo ignorò il tono spazientito del maggiore dei fratelli Sabaku no e continuò: “Non lo era ancora, ma lo sarebbe diventato presto. Era un ninja di talento e l’allora Kazekage era rimasto molto impressionato dalla tecnica della Dislocazione Istantanea: lo affascinava la possibilità di poter superare il deserto istantaneamente, posizionando un kunai segnato sui suoi confini. Avrebbe permesso agli shinobi della sabbia di risparmiare molto tempo senza correre rischi derivanti dall’attraversare il mare di sabbia che circonda il nostro villaggio. Vostro padre voleva quella tecnica per Suna a tutti i costi, così mandò una spia a Konoha sperando di carpirne i segreti..”
Questa volta fu Gaara ad interromperlo “Nostro padre voleva copiare una tecnica di quel livello? È praticamente impossibile..!”
“Infatti, e se ne rese conto presto” rispose il fratello di Chiyo-sama “Ed è qui che entrai in gioco io” sorrise mesto, “Presi spunto da quella tecnica, la unii alla tecnica del richiamo per crearne una del tutto nuova. La chiamai: Unmei no kokan justu, tecnica dello scambio del destino
“Non ne ho mai sentito parlare..” disse Kankuro guardando suo fratello e a giudicare dalla sua espressione nemmeno lui la conosceva.
“Comprensibile” riprese l’anziano “Questa tecnica non si usa più da anni, è stata persino proibita. Mio malgrado si è rivelata un fallimento”
“Perché mai?” chiese Gaara inquieto.
“Perché essendo incompleta, questa tecnica era anche pericolosa” rispose semplicemente Ebizo “Purtroppo non sono stato in grado di perfezionarla. Inizialmente si era pensato di conservarla ed usarla in casi estremi come ultima risorsa, ma poi, visto che era anche difficile da padroneggiare, è caduta in disuso ed infine è stato vietato divulgarla”.
Kankuro e Gaara si scambiarono un breve sguardo di angoscia.
Dopo una breve pausa l’anziano shinobi proseguì: “So che cosa vi preme sapere e mi duole moltissimo comunicarvi che non posso fare niente per vostra sorella”.
I due fratelli drizzarono le orecchie, cercando di nascondere la sorpresa: “Come sapete che c’entra Temari con tutto questo?”
Ebizo  rispose placidamente: “Lo so perché sono stato io a consegnarle quel rotolo”.
Gaara chiuse gli occhi sospirando e anche Kankuro abbassò la testa: il loro timore era stato confermato, il rotolo era di Temari e non di un potenziale aggressore. Quindi il pericolo della tecnica gravava su di lei.
Il Kazekage si accigliò, “Perché l’avete fatto sapendo che era pericoloso?”
“Io avevo messo in guarda Temari sui rischi che correva, ma lei era decisa ad impararla a tutti i costi..” precisò l’ultimo rimasto degli egregi fratelli.
“Ma perché ha voluto imparare proprio quella tecnica? In cosa consiste?”
 
 
 
 
 
Poche ore dopo Kankuro rientrava trafelato nell’ufficio del fratello “Eccomi.. ho preso tutto: gli appunti dei dottori, le ultime analisi di Temari e i risultati dei suoi esami.. sono pronto a partire!”
“Bene” rispose Gaara senza alzare gli occhi dal foglio su cui era concentrato; “Io ho scritto una lettera per il quinto Hokage da accompagnare al rotolo. Le ho spiegato la situazione e spero che accetterà di aiutarci.. nonostante tutto”
“Le hai detto anche del plagio della tecnica?”
“Sì.. sono stato del tutto onesto. Se accetterà di curare nostra sorella mi sembra il minimo”
Gaara sigillò le lettera e la consegnò al fratello assieme al rotolo.
Kankuro prese le carte e le aggiunse a quelle dei medici. “Non preoccuparti Gaara, andrà tutto bene. Quella volta in cui sono stato avvelenato da Sasori è stata la sua allieva con i capelli rosa a salvarmi, quando qui mi davano già per spacciato. Ed era solo la sua allieva, figurati quali tecniche mediche conoscerà Tsunade.. sono sicuro che saprà trovare una cura!” con quelle parole Kankuro cercava di rassicurare entrambi, sapevano bene che il quinto Hokage era l’ultima speranza per salvare la vita di Temari.
 “Mi raccomando Kankuro, nessuno deve sapere di questa missione, il consiglio di Suna non approverebbe. Non mi permetterebbero mai di ammettere il furto di una tecnica di un altro villaggio, di un Hokage per giunta. Siamo da poco tornati in un periodo di pace e non vorranno mai rischiare gli equilibri che sono appena stati ripristinati con gli altri paesi, preferirebbero sacrificare la vita di Temari piuttosto”.
Gaara sospirò e il suo sguardo si fece grave “Lo so anch’io che questa dichiarazione potrebbe compromettere i nostri rapporti con la Foglia, ma non abbiamo altra scelta se vogliamo salvarla. Inoltre mi sono impegnato a consegnare loro il rotolo una volta conclusa la faccenda, spero che questo basti a dimostrare la mia buona fede”.
Kankuro guardò suo fratello e provò compassione per lui, sapeva che non era stata una scelta facile. Gaara appariva sempre forte e impassibile, come se il peso delle responsabilità non lo opprimesse, ma non era così.
Gaara aveva faticosamente imparato che le gioie, così come i dolori, si potevano condividere con le persone vicine perciò, ogni tanto, si permetteva di lasciarsi andare almeno con la sua famiglia. “Il dovere di un kage è mettere il bene del proprio villaggio sopra ogni altra cosa. E oggi non lo sto facendo. Oggi sto mettendo Temari al primo posto. Questo fa di me un buon fratello forse, ma anche un pessimo Kazekage”.
Kankuro scosse la testa “Non sei stato tu a copiare la tecnica del quarto Hokage, ma nostro padre! Lui ha messo Suna davanti a tutto, persino ai suoi stessi figli, e guarda questo a cosa ci ha portato oggi!”
Gaara socchiuse gli occhi; se un tempo aveva odiato e temuto suo padre, per aver attentato alla sua vita ben 6 volte quando non era che un bambino, adesso era arrivato a comprendere il peso delle scelte che aveva dovuto fare. Tuttavia Gaara voleva essere diverso. Ora che aveva scoperto il significato dei legami, ora che con suo fratello e sua sorella erano una vera famiglia, aveva tutta l’intenzione di proteggerli. E questo lo d’aveva imparato da Naruto.
“… noi non eravamo ancora nati e non ne sapevamo niente fino a questa mattina, non possono accusare te per quel rotolo. Vedrai che non ci saranno gravi conseguenze. In ogni caso, qualsiasi cosa accada, io sono con te Gaara” aveva concluso Kankuro.
Il Kazekage aveva annuito guardando il fratello dritto negli occhi; gli era riconoscente e, anche se non era in grado di esternarlo, i due si comprendevano ugualmente.
Quindi proseguì: “Comunque, per sicurezza, se Tsunade dovesse accettare di aiutarci, non sarai tu a tenere i contatti con lei. Daresti troppo nell’occhio facendo avanti e indietro tra Suna e Konoha. Ho deciso di affidare questo compito a Hasaru è un jonin veloce e soprattutto fidato. Oggi te lo affiancherò così potrai fargli da guida e presentarlo al quinto.”
“D’accordo Gaara, partiremo subito”
 
 
 
 
 
 
 
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Tadàààà..!!! Ve l’aspettavate questo colpo di scena??
Ora avete scoperto da dove viene il rotolo e cos’erano andati a fare Kankuro e l’altro jonin (che ora sappiamo chiamarsi Hasaru) a Konoha, il giorno che hanno incontrato Shikamaru.
Vi avrò mica svelato troppo..?? :/
Buon week end a tutti! Alla prossima settimana
   
 
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