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Autore: Pirilla_Echelon    28/05/2016    0 recensioni
Però, posso amarti e giuro che lo farò. Solo, lo farò da lontano, come sono abituata…perché, anche se ho sempre odiato nascondermi, è l’unica cosa che ormai son certa di saper fare. E provo un certo sollievo nel trovarmi in questa posizione un po’ masochista.
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Però, non credere che io non abbia cercato lo stesso di immaginare noi, mentre facciamo l’amore, eh! Lo faccio in continuazione. Quando mi sveglio, a lavoro, prima di dormire..anche adesso – mentre sto scrivendo – vedo un’ immagine di te che mi accarezzi delicatamente i fianchi e spingi dentro di me, mentre io mi aggrappo alle tue spalle e ti chiedo di continuare ancora, ancora e ancora. Poi, ci baciamo lentamente, come abbiamo fatto quella sera davanti al Duomo di Firenze, dopo che mi hai stretta a te.
La perfezione di questa scena, mi fa quasi commuovere.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Come ho anticipato, questa piccola OS fa riferimento a Brock O'Hurn che adoro schifosamente.
Per chi non sapesse chi è, vi basta cercare su Instagram o Facebook e lo troverete. 
Non ci sono riferimenti a fatti realmente accaduti (soprattutto a lui), è tutto frutto della mia mente bacata.
Spero possiate comunque apprezzare!
In tal caso, fatemelo sapere.
Ah, sappiate che state per leggere una roba assai depressa, dunque, preparatevi! ahahaha
Bacii<3



Senti, cosa devo fare se proprio non riesco a sentirmi bene? Voglio dire, non c’è posto o occasione in cui io mi senta bene al cento per cento.
Ci dev’essere un problema, immagino.
Qualcosa di sbagliato.
È che io prediligo la solitudine, finchè non mi accorgo di volere una persona al mio fianco. E, appena, qualcuno cerca di occupare quello spazio vuoto accanto a me, io faccio i capricci perché voglio star sola.
È assurdo, ma io le persone proprio non le tollero. Non riesco a trovare affascinanti i difetti della gente, come non riesco neanche a tollerare la precisione delle persone perfette – ammesso che esistano-.
Odio le persone che mi toccano mentre parlano, odio le persone che masticano a bocca aperta, quelli che mi disturbano mentre leggo o mentre sto ascoltando la musica e quelli che non mi salutano solo per potermi dire l’odiosa frase “Cos’è? Hai fatto i soldi che non saluti più?”, priva di ogni logica e di grammatica.
Odio tutti quelli che cercano di parlare con me, perché li trovo intensamente noiosi e odio anche quelli che non si aprono a me, perché non hanno la minima cura di quanto io possa essere comprensiva.
La verità è che sono una rompicoglioni che non sa ancora cosa vuole dalla vita.
Vorrei avere tutto e subito, senza sapere cosa.
Ah, e sono una cagasotto. Uh, si che lo sono.
Non parlo con le persone, perché temo i loro giudizi. Non esco con i ragazzi, perché credo che abbiano solo cattive intenzioni. Non viaggio da sola, perché ho paura di non sapermela cavare. E non mi interesso alle persone se ho paura di non avere qualcosa di cui interessarmi davvero.

Io credo nell’amore. Cazzo, se ci credo.
Solo, credo che ci siano persone predisposte e persone non predisposte.
Indovina in quale categoria sto io.
Quando ho visto te, mi sono detta: “ Ma dai, Arya. Dove credi di andare con uno così? ”
Mi chiedevo perché mai tu, tutto muscoli, capelli curati e palestra, volessi me, con la panzetta molla, i capelli rovinati dalle mille tinte e il culo sempre poggiato al divano.
Era talmente assurdo anche solo pensarci che, dio solo sa, quante volte mi son data della demente.
Che poi, fosse tutto qui..
Noi siamo totalmente diversi, Brock.
Tu adori stare con le persone, hai una famiglia con cui stai benissimo, spopoli sui social e migliaia di ragazze ti sbavano dietro.
Io non amo passare il mio tempo con altra gente, a stento sopporto la mia famiglia ultimamente, non ho ancora capito come diavolo funzionino Snapchat ed Instagram e sono sempre stata io quella patetica che sbava dietro ai ragazzi senza mai essere considerata.
Capisci?
È quasi una questione di genetica.
Tu sei il ragazzo – anzi, no! -… tu sei l’uomo più profondo e mentalmente aperto che abbia mai conosciuto, ma sei anche schifosamente bello.
Come faccio a starti vicino senza farmi venire mille complessi? Solo a pensarci, mi viene voglia di infilarmi un sacco della spazzatura addosso e buttarmi nella pattumiera.
Dico, riesci a immaginare me e te mentre facciamo l’amore?
Sarebbe come accostare un prosciutto ad una galletta di riso soffiato. Spero di aver reso l’idea..ma, comunque, che ne sarebbe dell’armonia dei corpi?
Vomito se penso alla superficie piena di cellulite delle mie chiappe, in confronto alla superficie liscia del tuo didietro perfetto.
Però, non credere che io non abbia cercato lo stesso di immaginare noi, mentre facciamo l’amore, eh! Lo faccio in continuazione. Quando mi sveglio, a lavoro, prima di dormire..anche adesso – mentre sto scrivendo – vedo un’ immagine di te che mi accarezzi delicatamente i fianchi e spingi dentro di me, mentre io mi aggrappo alle tue spalle e ti chiedo di continuare ancora, ancora e ancora. Poi, ci baciamo lentamente, come abbiamo fatto quella sera davanti al Duomo di Firenze, dopo che mi hai stretta a te.

La perfezione di questa scena, mi fa quasi commuovere.
Sarebbe ancora più commovente se non dovessi sforzarmi così tanto per immaginare un corpo che non sia il mio, ma uno migliore, più idoneo per te..un corpo di un’ipotetica “me bella” tra le tue braccia.
E, poi, c’è lei.
Hannah è stupenda ed è innamorata di te da molto più tempo. È bella, intelligente, si cura le unghie, i capelli e si depila le gambe tre volte a settimana.
Io a stento trovo la voglia per farlo anche solo tre volte al mese.
Lei è una modella affermata. Io ancora fantastico sul diventare un’attrice famosa.
Lei adora stare con i tuoi amici. Io ne ho visti un paio un volta e avevo già voglia di nascondere la testa nella maglietta, come fossi una tartaruga.
Lei vive sul pavimento solido e resistente della realtà. Io salto da una nuvola e l’altra della mia mente bacata.
Sono un caso disperato, Brock.
Dai, saresti un coglione a scegliere me. Chiunque sarebbe un coglione a scegliere me. Perché non sono all’altezza delle vostre aspettative.
Io posso stare solo nel mio porto sicuro. Con me, i miei gatti e le mie fantasie.
Sono fatta per navigare nel mondo che costruisco nella mia testa, dove tutto è fatto di zucchero filato e caramelle gommose da quando son nata.
E come se non bastasse, alla mia età dormo ancora con un pupazzo di nome PotiPoti. Ti rendi conto di quanto sia assurdo e infantile?
Ah.
Non posso uscire con te. Non posso permetterti di innamorarti di me, di presentarmi ai tuoi amici, alla tua famiglia perfetta al posto di Hannah.
Non posso, non chiedermelo.
Morirei per il rammarico.
Però, posso amarti..e giuro che lo farò. Solo, lo farò da lontano, come sono abituata…perché, anche se ho sempre odiato nascondermi, è l’unica cosa che ormai son certa di saper fare.  E provo un certo sollievo nel trovarmi in questa posizione un po’ masochista.
Lo hai notato? Intendo, ora, hai notato che sono anche estremamente egoista? Ho scritto un’intera lettera in cui ti dico cosa tu debba fare per non mettere in difficoltà me.
Sono un vero disastro. Sono una mozzarella scaduta, tenuta troppo a lungo sotto al sole cocente di agosto. Sono come un cane davanti alla mia immagine con una X rossa sopra e la scritta “Io non posso entrare”.
Quindi mi restano da dirti solo due cose, prima di lasciarti per tornare alla mia vita da sognatrice ad occhi aperti: Una – quella più importante - è “Scusami”.
E l’altra è  “Ti amo da impazzire”.
Spero tu riesca a mantenere per te questo piccolo segreto senza lasciare che il tuo enorme cuore crolli in mille pezzi, Brock.
 
 
 
                                                                                                                                                                                   Tua Arya


  
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