Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ChrisClear    30/05/2016    0 recensioni
Quando, Harry Styles timido ragazzo di pese, si scontra casualmente con un ragazzo nel bagno di un aroporto, non sa ancora quello che gli riserverà il futuro. Non ha idea che qual momento gli cambierà radicalmente la vita. Louis Tomlinson, frenetico cittadino di Londra, non immagina che le risposte che cerca siano racchiuse negli occhi verdi di un ragazzo qualunque.
Tra coincidenze e casualità, attraverso vecchi incubi e problemi attuali, riuscirà l'amore a sbocciare?
-Alcuni amori sono semplicemente quastione di un attimo.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Ecco a voi il secondo capitolo. Lasciateci anche una piccola recensione, in modo da poter capire se piace quello che scriviamo. Enjoy!

LOUIS

 

Diedi un'occhiata a Harry che, accanto a me, si era addormentato con la musica nelle orecchie. Sbirciai da sopra la sua spalla la playlist e vidi che stava venendo riprodotta la malinconica melodia di Hello di Adele.

Io sinceramente ero fatto per canzoni più dinamiche, ritmate. Quando ascoltavo la musica volevo scrollarmi di dosso i problemi, non sorbirmi anche quelli degli altri.

Tralasciando i suoi discutibili gusti musicali, dovetti ammettere che era davvero un bel ragazzo. I ricci capelli castani gli ricadevano sulle gote rosee e potevo vedere i suoi bellissimi occhi verdi impressi nella mia mente. Stavo iniziando a farneticare, tutta colpa di Zayn e delle sue chiacchiere sull'arte, la sua passione.

-Terra chiama Louis! Ci sei? La smetti di fissare Harry? Sembri un maniaco sessuale. - mi sussurrò Niall all'orecchio con tono di scherno.

Sobbalzai. Non mi ero neanche accorto di essermi soffermato a guardarlo per così tanto tempo.

Distolsi velocemente lo sguardo e incontrai quello malizioso del finto biondo.

Decisi quindi di andare a provarci con la hostess rifatta per ricordare a lui, e forse un po' anche a me stesso, la mia assoluta eterosessualità.

Il volo fu molto breve ma riuscii comunque ad ottenere il numero della “bella” hostess. Appena scesi dall'aereo però, buttai il pezzetto di carta col suo numero nel primo cestino sotto lo sguardo basito dei ragazzi. Tanto non l'avrei mai chiamata, io preferivo quelle naturali, non amavo molto il silicone.

Presi un respiro profondo, riempiendomi i polmoni di aria inquinata. Amavo tornare a Londra, era come una seconda casa per me. Mi ero trasferito da Doncaster tre anni prima per proseguire i miei studi all'università di Berrhardt, ed ero rimasto affascinato dalla caoticità della città multiculturale che mi ero ritrovato davanti.

Londra era la città perfetta per una persona come me che non stava mai ferma.

Io e i ragazzi vivevamo nella zona di Southkensinton, in un condominio piuttosto malandato, l'unico che potevamo permetterci visti i prezzi da capogiro della città.

Il nostro appartamento era al terzo piano, niente ascensore.

Trascinammo svogliatamente le valige su per le rampe di scale fino ad arrivare al nostro pianerottolo.

Stavamo per aprire la porta dell'appartamento quando da quello confinante uscì una ragazza completamente ricoperta di impasto per torte che continuava a montare la panna dentro una bacinella, il filo del frullatore teso al massimo.

-Ragazzi siete tornati!- trillò Clear, cercando di abbracciarci e allo stesso tempo di non far smontare la panna.

-Non ti avvicinare! Se mi sporchi il ciuffo ti ritrovi le pale del frullatore da qualche altra parte!- esclamò Zayn, allontanandosi abbastanza da non rientrare nel raggio di azione di Clear.

In quel momento dallo stesso appartamento uscì una ragazza bassina con un fascio di fogli in mano.

-Tomlinson, questo è l'orario delle lezioni e il programma del semestre, sono andata a ritirarli la settimana scorsa- disse Christina.

Mentre mi consegnava i fogli, con molta nonshalance, allungò la mano e mi palpò il culo. Scoppiai a ridere e ringraziandola presi l'orario.

-Sai Christina, oggi mentre facevi l'inventario è passata Briana...- disse Clear con tono malizioso mentre tornava verso il loro appartamento. Prima di entrarvi mi fece l'occhiolino. Intanto la testa di Christina si era girata ad una velocità tale che anche la bambina del film “L'esorcista” le avrebbe fatto i complimenti.

-Che cosa?!- urlò a qual punto – Quella brutta troia è meglio che stia alla larga da te se non vuole essere strozzata con un preservativo!-

Detto questo si affrettò a seguirla senza neanche salutarci.

Noi tutti scoppiammo a ridere. Era ormai noto che Christina avesse una certa ossessione per il mio culo e la sua gelosia era famosa.

Clear e Christina stavano insieme da tempo immemore. Una frequentava l'università insieme a me ed entrambe erano proprietarie della pasticceria “C&C backery”. Briana era la cugina di Christina e da quando aveva conosciuto Clear non faceva altro che provarci. Ovviamente questo a Christina non piaceva ed era arrivata al punto di non andare più alle cene di Natale di famiglia pur di non incontrarla.

Finalmente entrammo in casa: nulla era cambiato. Le pareti erano costellate di disegni di Zayn tutti molto, poco, allegri. I cadaveri dei pacchetti di patatine che Niall aveva seminato in giro erano ancora sul pavimento e le mie mutande giacevano tristi sul divano.

Niall lasciò la valigia all'entrata e si fiondò su un pacchetto di patatine latitante mentre Zayn si chiuse in camera sua probabilmente per dipingere.

Io, con tutta la calma del mondo, andai in cucina a prepararmi il tè caldo con il latte per poi sdraiarmi sul divano a guardare una partita di calcio. Casa dolce casa.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ChrisClear