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Autore: Usagi Kou    13/04/2009    30 recensioni
“E dai, piantala! Da quello che hai detto ieri solamente tu, lui e forse Carlisle non si sono realmente resi conto dei tuoi sentimenti” sbuffò lei “Tu perché eri in piena crisi mistica, Ed perché è un coglione e Carlisle, beh, per il semplice fatto che tu sei la sua preziosa bambina”. […] “E comunque sia, Bellina, non aspettarti vita facile con Eddy. Ti sei scelto uno tanto bello quanto pieno di psicologiche turbe”
“Non hai visto che hai fatto a Carlisle, all’arrivo di Eleazar? L’hai pugnalato, Isabella: hai preferito credere subito che fosse lui il bugiardo, il cattivo, piuttosto che fidarti del suo affetto!”
“Abbi il fegato di dirlo, Isabella. Abbi il fegato, per una volta in vita tua, di esprimere il tuo cazzo di punto di vista!” mi urlò contro Rose, acquattandosi leggermente.
“… Una parte di me prova gusto, nell’uccidere. Gode della sofferenza altrui. Ama essere vampira. E io l’ho rifiutato per paura! E allora vi ho osservato, e lì ho capito cosa vedesse Aro di minaccioso in voi! Ma… ma… Ma io non tollero di essere un mostro come tutti voi, siate Volturi, Denali o Cullen!”
“Sono una codarda, Rose”
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Bella' s vampire

In ritardo, i miei auguri di Buona Pasqua! Spero ne abbiate passata una gradevole.
Mi dispiace non aver aggiornato lunedì, al ritorno dal camposcuola (mi sono divertita, ma mi iete mancati, angeli miei!) ma sono stata una sett ha casa di mia zia, SENZA INTERNET!! Ma ora sono tornata.
Alor, un capitolo romantico e introspettivo prima dell’inzio della comicità; un momento puccioso, non c’è che dire. Spero gradiate.
Non mi divulgo troppo perché ci sono 4 pg di risposte ai commenti, e se vado avanti a parlare non la finiamo più. Mi rifarò nel prossimo. POVERE VOI!
Solo una cosa: Su consiglio vostro, ho decisa di cimentarmi nell’ardua impresa di flash-fic su i pensieri della famiglia Cullen (esclusi Bells e Eddy) su questa storia. Vorrei saper che ne pensate, e perdonate il mio egocentrismo. Vi lascio il link qui, così dopo aver commentato cif ate un salto e mi dite se è il caso di lasciar perdere.

Grazie in anticipo a tutti, e ricordate: LA FANFICTION “
CULLEN’S MEMORIES
E’ IL MIO RINGRAZIAMENTO VERSO DI VOI, LETTRICI ACCANITE, COMMENTATRICI FEDELI E CORAGGIOSI CHE MI AVETE MESSO TRA I PREFERITI. NON POSSO RINGRAZIARVI PERSONALMENTE, MA POSSO RINGRAZIARVI CON L’UNICO MEZZO CHE HO. QUESTA RACCOTA.
GRAZIE, ANGELI MIEI. GRAZIE DI TUTTO.


 

Fin Fish: Ciao Fin! ;) Tranquilla, i ricordi sono i segreti dell’anima; se non vuoi confidarli a me, ti assicuro che la considero la scelta migliore! (Se vuoi puoi rivenderti la battuta, basta che mi citi!). Spero che il tuo “periodo Complicato” sia terminato e che la vita ti conceda momenti di assoluta felicità, che ti meriti. Grazie per aver comunque trovato il tempo di lasciami un commento, non dsai quanto lo apprezzi. Lo so, per Edward è un grandissimo stress già al naturale, pensa se i pensieri ruotano sull’ “Amore della Sua Esistenza”…  Quanti problemi che ti fai, ragazzo mio, quanti problemi… A presto, e auguri per tutto! ;)
Finleyna 4 Ever: Prezzemolina, non mi deludi mai! Ma lo sai che stravedo per te? Ti adoro! I tuoi complimenti sono la manna dal cielo, e la tua presenza eterna e graditissima è per me una benedizione! In poche parole, sei il mio grande tesoro! Smack smak! Ti è piaciuto anche questo? Beh, ne sono veramente felice. Visto? Mamma Esme, Terrore dei Cullen! ci ho messo un po’, ma alla fine ho trovato la punizione giusta. E continuo a dirmi che Edward si fa troooppi problemi, ma da una parte mi entra e dall’altra mi esce! Ma certo che vado a leggere le tue storie!! Scusa se ancora non ho commentato, ma ti assicuro che tra il caposcuola e la trasferta forzata di qst sett a casa di mia zia – SENZA INTERNET!!!!!!!! NUOOOOOOO!!!!!!! – mi hanno un po’ bloccato. Rimedierò!! Kiss!
greta1992
: Welcome in our big crazy family! Benvenuta. No, imperdonabile no! Non sia mai! Anzi, mi fa piacere di aver scritto un capitolo che finalmente ti abbia indotto a lasciarmi una recensione. XD Piccola grande fan che mi segue da sempre, grazie infinite per la tua silenziosa ma costante presenza e per i tuoi graditissimi commenti, che come al solito non mi merito. Non ti rassegnare mai, e soprattutto non rinunciare ai tuoi sogni! Ovvio che verrò a far visita alle tue ff, basta pazientare. ;) Come per i miei aggiornamenti, sono in ritardo ma arrivano sempre!! Aspettami, e vedrai che non ti deluderò!
Sabry87: Welcome in our big crazy family! Grazie infinite, spero di aver reso bene l’idea di Emmett gran fratello maggiore. Eddino sì è innamorato cotto, ma prima che si dia una mossa.. campa cavallo! Insomma, per decidersi a trasformare Bella ha dovuto aspettare tre libri, quasi, e mo volete che IO lo faccia sbrigare? Troppo facile! XD
MimiMiaotwilight4e: Amore mio sempre presente, ciao! Non sai come sono felice di leggere i tuoi commenti, mi scaldano l’anima. Edward geloso e iperprotettivo=DOLCE MA ASSILLANTE!! XD No, scherzo, anche io vorrei una persona (vampiro) che mi amasse e si prendesse cura di me in maniera così assidua e costante, ma ancora acqua… eh, me povera, me incompresa!  Però devo dire che stavolta l’ho mandato fuori di testa più del lecito. Marzia, Marzia, come puoi costringere Edward ha sopportare film vietati ai inori sulla sua piccla, dolce Bella? La risposta è semplice: SE ALICE TI MINACCIA SI PUO’ FAR TUTTO!! XD Sono felice di aver causato la tua dipendenza dalla mia ff, altrimenti come potrei parlare con te, my friend? Ti adoro!
miki18: Miki!!!!!!!!!!! T___T Grazie! Che posso dire se non questo? I tuoi complimenti sono meravigliosi, e non puoi capire quanto sia felice che non ti sia ancora stufata di me e del mio teatrino, ehm, ff… Ti adoro! Anche tu stravedi per Bella e il suo amore per il caffè? XD Tranquilla, vedrai che la guerra tra Edward e il caffè è appena cominciata! Te ne farò vedere delle belle!
Wind: Amica mia! Ciao! Sono appena tornata e mi sono divorata i capitoli di
Per sempre, noi, e che dirti se non Meraviglioso? Sei sempre la più brava! Ti prego, però, falli mettere insieme, altrimenti il mio povero cuoricino non reggerà! Grazie dei complimenti, li aspetto sempre con ansia da una scrittrice di raro talento come te. Che dire dell’ingenuità dei MASCHI di casa Cullen? Beh, sono innamorati! Altrimenti come farebbero questi poveracci di Emmy-Pooh e Jaspy a reggere le sedute di estenuante shopping? Eh, l’amore rincretinisce parecchio!
Musa_Talia
: Welcome in our big crazy family! Che posso dirti se non Grazie, e Mille volte Grazie? Che belle parole che mi hai lasciato con la tua recensione.. ti assicuro che mi ha fatto tornare la voglia di scrivere, ma un’altra storia. Altro che incasinari, questi due, come ribadisco, sono IDIOTI, ma noi i amiamo per questo. Tua madre una fan di Twilight, e in particolare di Edward! XD Welcome anche ha lei! Ma la leggete insieme la mia? Ahahaha! Anche mia madre l’ha letto, ma lei stravede per Jacobino pane e vino! Io l’ho odiato fino al 4° libro, poi ho iniziato ad amarlo come amico! Nessuno può sostituire il mio Edward! ;) Alla prossima, ti aspetto.
mezzanotte: Grazie! Non ti preoccupare, i tuoi commenti anche se brevi mi fanno sempre immensamente piacere.
Flockkitten. Thanks!  Visto? Io adoro Emmy-Pooh! Lui e la sua saggezza da fratello maggiore… ah, che darei per averne uno! Il mio sogno è quello di avere un fratello più grande, ma ahimè, sono io la primogenita! Jaspy è un altro esempio di fratello ideale; più discreto e riflessivo, ma che quando vuole ci sa dare dentro! Edward è perfetto sotto tutti gli aspetti; nella sua vita da vampiro a notevolmente aumentato la bellezza, la mente, le capacità motorie… ma anche le emozioni, i problemi e la paranoia! Addirittura la brocca del caffè vista come un pericoloso nemico… eheheh, ho esagerato? XD grazie ancora per tutte le belle parole che mi riservi sempre, ti aspetto!
ColeiCheAmaEdward: Addirittura commossa? O_____o… ^/////^… T/////T my love! Questo sono le mie emozioni quando ho letto la tua splendida recensione. I tuoi commenti sono diventati indispensabili per me. Spero di non deluderti con questo cappy!
Goten: Ma ti pare? Tu MERITI di essere ricordata! Ho visto che hai completato anche
My heart, che io seguo dall’inizio. Che dire se non BRAVISSIMA?? Le tue storie causano dipendenza, tra le quali il caso più grave sono IO! Ihihih, amichetta mia, non sai quanto fai arricchire il mio psicologo… non ti fermare e continua a scrivere!!! Ti piace il mio Emmy? ^///^ Grazie! Spero di sentirti anche a queto!
gerby88: E il premio per la recenzione più lunga va a te, gerby, my sweet lovely friend! Lo sai che io adoro le  recensioni belle lunghe?? Mi fanno impazzire!! *___* La mia storia scritta nelle ore di buco ti ha preso così tanto da indurti a isolarti dalla tua famiglia epr leggere in pace il mio aggiornamento?! O/////O Non so se essere dispiaciuta per la tua famiglia o meno, ma comunque sono entusiasta di avere una fan accanita come te! Sei la mia stella! Sono felice che i miei capitoli lunghissimi ti facciano esaltare, e della tua impazienza per leggere i prossimi capitoli. Dal prossimo vedrai, e fai bene ad aspettarti di tutto da quei tre matti dei fratelli Cullen! Cioè, non posso credere alle bellissime parole che mi hai lasciato! T____T Mi sono commossa, davvero,. Sono felice che ti piaccia la lunghezza dei miei capitoli, ma ancor più che adori i remake dei personaggi! Grazie, devo dire che non ho mai ricevuto una o riguarda la mia concezione della famiglia Cullen; ribadisco, la Meyer ci ha fatto dono di un universo unico e magico, in grado di trascinare la nostra generazione in un amore travolgente e proibito, affascinando i lettori in maniera quasi inconcepibile, ma mentre lei si è concentrata sullo sviluppo dei due protagonisti e, successivamente, di Jacob, io ritengo che ogni personaggio debba avere lo spessore che merita. Ti confesso che questa non è la prima ff che scrivo, sebbene sia la mia prima pubblicazione e di gra lunga quella su cui sono concentrata. Rileggendo i miei vecchi scritti mi sono accorta di quanto io eri ignorante e di quanto sia migliorata, non per il mio piacere, ma per quello dei MIEI LETTORI, per far si che uesta storia picesse sempre di più. E sembra ch ci riesca. ^^Sebbene faccia molti sforzi soprattutto per voi, non manco nel mettere qualcosa di mio in tutti i miei personaggi. Credo che solo così si possano rendere veramente realistici. A quanto sembra questo cappy ti è piaciuto parecchi, vedo. ^^ Non sai quanto ci ho messo per elaborarlo bene, per far si che tutto avesse un senso... ihihi! Le tue riflessioni sono molte profonde, anzi, aspetto con ansia di capire se sei d’accordo con me su questo capitolo. Ti aspetto con trepidazione. Bacioni e auguri!
stezietta w : Sei dipendente, eh? Che dici, ci metto l’annuncio “Qst storia crea dipendenze GRAVI, se volete restare sani NON CLICCATE QUESTO LINK! Ahaha, no, dai. Grazie mille, angioletto, Edward si riprenderà la rivincita su Newton, ma non gli staccherà la testa... eh, lui e il suo autocontrollo!
aLbICoCCaCiDa
: Eh, eh, io l’ho sempre detto ce usare troppo il cervello è un danno per il corpo, la mente e l’anima, ma i miei continuano a farmi studiare... che pizza! Beh, diciamo che per accontentarti inconsciamente in questo capitolo Bella e Eddy si avvicineranno abbastanza, ma ancora non ci sarà la scintilla. Facciamo così: tu posti e io li faccio avvicinare, ok? ;) Baci
mistica88: Lo ripeterò fino allo sfinimento: EMMETT! SE NON CI FOSSI, DOVREBBERO INVENTARTI!
mylifeabeautifullie: Sorellona, grazie infinite! Povero Eddino, tra i suoi problemi e complessi vari e i sotterfugi/torture crudeli dei suoi fratelli inizio a capire perché da qualche tempo contempli l’idea del suicidio. ;) Io sono a favore del club “Ali/Emmy4Ever”; chi mi segue? Bacioni, ti adoro!
fede_sganch: Welcome in our big crazy family! Ciao! Anche tu fan di Emmy-Pooh! ^O^ Sister! Grazie della tua infinita pazienza, ti ricompensrò regalandoti quest capitolo. E non temere, adesso che ho di nuovo internet nessuno i fermerà dal cliccare sulla tua storia  lasciarti tanti di quei commenti che ne avrai la nausea!
Kumiko_Chan_: Welcome in our big crazy family! Grazie, devo dire che tutti questi commenti mi montano un casino! Sono felice che ti ciovolga tanto la mia storia, ma invece di far preoccupare i tuoi – che poi magari per precauzione ti vietano di usare il pc – fai come me; quando ridi come una matta per una qualche storia, chiuditi in camera e non arire per nessun motivo! ;) Ti assicuro, funziona! No, comunque sia, grazie. Sono fiera di aver potat il sorriso nella tua serata. Mi dispiace non farti avere un Emmy-Pooh, ma Rose lo tiene solo per sé. Spero che apprezzerai solo l’aggiornamento.
eka: Ciao! Grazie, meno male che hai pazienza. Qualche volta avrai pensato che questa storia sarà un’incompleta, ma no, vi sbagliate! Vi perseguiterò per l’eternità! Ti ho fatto addirittura perdere una notte di buon sonno ristoratore?! Accidenti, allora non sono stupidaggini quelle tre (mila) parole che scrivo. Mi sa che continuo, allora! grazie della tua pazienza, allora, ed eccoti il cappy!
cullengirl: Vero che Emmy ci sa fare? Io glie l’ho detto di andare in giro per il mondo per fare il comico, ma poi come fanno i Cullen senza di lui?
samy88: Grazie, e i accontento subitissimo!
Helen Cullen: Elly! Ma che fai, mi sparisci così? Io ero PREOCCUPATA! Non si fa, sorella, non si fa... però sai come farti perdonare con i tuoi commenti. Eh, sei proprio perfetta; io continuo a dire che tu sei una Cullen dispersa, ma nessuno mi crede... va beh, dai, me lo perdoni il ritardo? Allora, grazie tante per i complimenti sui ricatti psichici di cui sono vittime i consorti di Rose ed Ali, mi sa che stavolta gli ho fatto fare la figura degli idioti, ma sono felice che ti piaccia Emmy! ^O^ Ma lo sai che stravedo per lui? Non so se hai cliccato, ma la drabble che ho scritto su di lui mi ha commosso mentre a scrivevo... è davvero un altro personaggio il mio Emmy. Riesco a capirti, anche io devo stringere per mancanza di spazio, ma sono prolissa in un modo assurdo. Vorrei poter commentare ogni tua splendida parola di incoraggiamento che mi rivolgi, ma uscirebbe fuori un romanzo, e già il capitolo è lunghetto (10 pg, meno dell’altra volta, ma comunque tostine). Sono felice che ti sia piaciuta l’idea del diario di Edward – sembra il titolo di un programma tv – non so com’è uscita, ma è uscita. E poi, ribadisco, Emmett da consigli saggi tanto quanto scherza con i suoi fratelli. Un po’ me la sono presa con la Meyer perché lo fa sembrare un idiota, ma non è affatto così. Tu che ne pensi? Bacioni
valinacullen89: Welcome in our big crazy family! Grazie mille, stella. Mi dispiace farti soffrire e attendere prima che Edward e Bella si mettano insieme, ma poi la suspence dov’è? ;) Fidai, però, seguimi e non te ne pentirai. Bacioni!
Silver_Alchemist: Eheh, lo so, ma secondo te Mike che può pensare? Uno come lui che ha due nocioline nella zucca pensa o al cibo o al sesso. Povero Edward, quante ne deve subire.

Memoriae Imortales – Ricordi Immortali

 

Bella’s Pov.

Per la quinta volta a distanza di tre decimi di secondo, Alice e Rosalie scoppiarono in una fragorosa risata, riempiendo l’abitacolo della jeep. Ammutolendo leggermente offesa, incrociai le braccia al petto e sprofondai nel sedile posteriore, rossa, aspettando che la piantassero di ridere delle mie disgrazie.
“Finito?” chiese seccata quando le vidi ansimanti fissarmi dallo specchietto retrovisore.
“Per ora” ridacchiò Rosalie “Bella, accidenti… solo il primo giorno di scuola e già ti fai mettere sotto dagli umani? Così non va”
“Ma cosa dovevo fare?” tentai di difendermi “Mi sono praticamente sbucati alle spalle intrappolandomi! Non avrei potuto fare nulla per deviare l’invito senza rischiare di offenderli a morte!”
“Non avresti fatto poi un danno così irreparabile” replicò Rose svoltando a destra “Erano solo semplici umani. Dovremmo cercare di proteggerli da noi stessi, e invece quelli per un bel corpo…”
Il suo sguardo si incupì, duro. “La mente umana è così primitiva…”
“Non sono riuscita a… pensare a loro come cibo” mormorai nel timore di aver fatto qualcosa di sbagliato “L’unica cosa che volevo era un po’ di tranquillità, ma visto che come al solito le mie preghiere sono state ignorate, ho fatto buon viso a cattivo gioco”
Sbuffai; pranzo piacevole in fondo, ma perché proprio a me tutte quelle attenzioni? Mi venne da piangere; volevo tornare ad essere Bella Carta-da-Parati Swan. Era così bello essere ignorata.
“Sei stata bravissima” disse Alice “Sono certo che Carlisle ed Esme saranno fierissimi di te. E poi, dobbiamo ringraziarti, sai? Se non fosse stato per te non avremo mai potuto godere della visione di Eddino completamente fuori controllo!”
E tornarono a ridere.
“Accidenti! Persino Edward è capace di provare gelosia!” ululò Alice tra le risa
“Ma hai visto che faccia faceva?” lo preso in giro Rosalie, che benché fosse piegata in due sul volante continuasse a mantenere il perfetto controllo della jeep di suo marito.
Io arrossii e chinai lo sguardo. “Non era geloso…” mormorai senza convinzione per la decima volta.
“Credimi, Bella, Edward era geloso e anche parecchio” dissero le sorelle
Da dietro di noi, la Volvo di Edward ringhiò, facendo scoppiare a ridere le due ragazze.
“Vedi? Se questa non ne è la prova!” risero
Stanca di provare a dissuaderle appoggiai la testa sul finestrino e chiusi gli occhi, provando a convincermi che le parole delle sorelle Cullen fossero veritiere.
Edward Cullen geloso. Di me.
Era un pensiero troppo assurdo per poterlo anche solo concepire. Eppure, un enorme sensazione di benessere mi pervase. Segretamente, mi rallegrai della cosa, e desiderai che corrispondesse alla realtà.
Rientrammo a casa Cullen e parcheggiammo in garage proprio mentre Carlisle si avviava verso la sua macchina per andare al lavoro.
“Bentornati, ragazzi” ci saluto fermandosi “Passato una bella giornata?”
“Splendida, papà” disse Rosalie “Bella ha fatto colpo su tutti gli umani presenti. È meravigliosa!”
Arrossii. “Ma non è vero…” borbottai
“È stata bravissima” continuò Jasper “Sembrava veramente umana, ovviamente se escludiamo certe nostre qualità. Si è comportata benissimo anche quando a pranzato con loro”
“Sei stata così vicino agli umani, Bells?” mi chiese sorridendo orgoglioso
“Non ho trovato difficoltà” risposi
“Dovervi vederla!” sghignazzò Emmett “L’hanno praticamente rapita e segregata al loro tavolo. Non ha potuto fare nulla per ribellarsi, poverina. Eh, Bella, ti avevo detto di non farti mettere sotto da Jessica che tu che fai?, mi deludi così? Eh, sorellina, mi sei calata”
Mi venne vicino e mi scompigliò i capelli con affetto. “Devo insegnarti a dire di no” disse risoluto, prima di aprirsi in un gran sorriso.
“Però ha fatto bene, in fondo. Dovevi vedere l’attacco di gelosia acuta che ha preso possesso di Edward, pa’! Sembrava pronto a fare a pezzi l’intero corpo studentesco!” disse Alice, scoppiando a ridere seguita da tutti i presenti esclusi me ed Edward
Io assunsi il colore del fuoco, mentre Edward era semplicemente livido.
“Piantatela!” ringhiò lui furente
“Ah, ed eccolo che ricomincia con i complessi…” si lamentarono i nostri fratelli
“A conclusione fatta, è stata una piacevole giornata?” mi chiese Carlisle mentre i cinque iniziavano a discutere.
Io lo guardai negli occhi e ripensai a tutto ciò che era successo, ciò che avevo detto a Edward, alle ultime ore trascorse insieme, e mi aprii in un gran sorriso.
“Decisamente” risposi. Carlisle mi sorrise e mi accarezzò i capelli con fare paterno.
“Siete morti!” urlò Edward iniziando a inseguire i fratelli
“Ah, ah, ah, tanto non ci prendi!” lo sbeffeggiarono loro scappando
Io e Carlisle osservammo la scena allibiti.
“Beh… io devo andare” disse senza staccare gli occhi da loro, perplesso “Ce la fai a resistere fino a stasera o vuoi venire con me?”
“No, grazie, resto”. Ero semplicemente allibita; Jasper aveva davvero fatto la linguaccia a Edward?! “Devo fare la doccia e ho un po’ di compiti da fare”
“Allora io vado. A stasera Bella” disse Carlisle montando in macchina
“Ciao…” risposi distratta; Alice era appena scesa dalle spalle di Edward diretta come un fulmine verso il bosco dopo avergli rovesciato in testa un secchio di foglie secche e fango.
Ma era normale che vampiri che vantavano quasi un secolo di vita a testa si comportassero come infanti di tre anni e mezzo?
La Mercedes nera spari oltre il viale proprio come i fratelli svanirono nel bosco. Io, ancora troppo stupita per fare qualsiasi cosa, rimasi un attimo impalata al mio posto riflettendo sull’accaduto, per poi riprendermi, afferrare lo zaino e dirigermi in camera mia, ancora sotto shock. Entrai e mi richiusi la porta alle spalle, gettando poi lo zaino sul letto. Rimediai dal mio armadio un po’ di vestiti puliti e mi andai a fare una doccia veloce, ripensando a ciò che era successo in una sola mattinata di scuola.
Mi lasciai sfuggire un sospiro mentre mi insaponavo i capelli. Se mi aspettavano giorni così, mi domandai se sarei riuscita a sopravvivere. Tra umani, vampiri e simili mi trovai quasi a compiangere quella noia caratteristica della mia esistenza umana. La domanda fondamentale era: sarei riuscita a reggere tutto?
Ridacchiando, uscii dalla doccia e mi asciugai pensando a quello che mi attendeva in casa Cullen, in quella nuova vita che desideravo a tutti i costi. Sicuramente tante risate e tanto affetto, e, dopo oggi, anche tanti colpi di scena. Scossi il capo; ma davvero i fratelli Cullen potevano essere così infantili?
Sorrisi al pensiero. Erano davvero inimitabili.
Vestita e decisamente più calma, rientrai in stanza e andai a prendere lo zaino, tirando fuori il necessario. Aprii il diario più per abitudine che altro – la mia memoria infatti mi aveva già ricordato i compiti, ma le vecchie abitudini sono dure a morire – e lessi quello che dovevo fare; un tema sul romanzo trattato a lezione, approfondendone un passo e spiegandolo nei vari particolari, e trenta esercizi di trigonometria.
Con la stessa scarsa voglia di quando era umana e lo stesso senso del dovere che mi avevano sempre caratterizzato, presi i libri che mi servivano e li gettai sul letto; mi diressi poi verso l’armadio e vi presi una coperta di pail. Richiusi tutto e, dopo essermela gettata sulle spalle, mi lanciasi verso il letto. Mi strinsi in essa facendone il mio bozzolo e poi presi un foglio protocollo, preparandomi a scrivere.
Per fortuna che Shakespeare era uno dei miei autori preferiti, e quella sua opera in specialmente suscitava in me un fascino particolare. Era stata mia madre a farmi scoprire la passione per la lettura, iniziandomi a quel culto segreto e magico, come lo vedevo da piccola, proprio con Shakespeare, precisamente con “Sogno di una notte di mezza estate”. Me lo aveva letto con gli occhi accesi, dando vita ai personaggi con la sua voce vivace e allegra, tenendomi stretta tra le sue gambe, a Phoenix, sdraiate sul dondolo, quando già avevamo iniziai a convivere con il pensiero che il nostro Charlie non ci sarebbe più stato accanto.
Mi persi rincorrendo alcuni fugaci pensieri di infanzia, rendendomi conto con orrore crescente che la mia memoria umana iniziava a scomparire. Ricordavo tutto offuscato, come se non avessi mai visto appieno ciò che mi circondava, come se tutto fosse sempre stato avvolto da una cortina di nebbia, che sfocava contorni, figure, sensazioni, odori e suoni.
Mi tremarono le mani e la penna mi sfuggì, cadendo sul foglio; un’ansia profonda mi attanagliò il cuore.
Non volevo scordarli. Non volevo perdere i miei ricordi. Non l’avrei permesso.
Decisa a non dimenticarmi dei miei cari, ripresi la penna e buttai un occhio al foglio, lanciando poi un mezzo grido sorpreso. Mi distrassi realizzando che in soli cinque secondi avevo scritto già due fogli, a un livello superiore del mio solito e pensando d altro.
Ecco cosa succedeva a possedere un cervello così sviluppato, mi dissi orgogliosa.
Ma da una parte mi rattristai, ricordando tutti quegli inutili pomeriggio passati sui libri a studiare, osservando gelosa tutte le persone che passeggiavano al caldo sole della mia città, ben visibili dalla mia finestra.
Rilessi il tema e non ci trovai un solo errore o una sola pecca. Accidenti, un po’ mi dispiaceva aver finito così in fretta, avevo perso tutta la soddisfazione e la gloria che riprova dopo aver fatto un bel lavoro sudando sette camice. Posai il tema sul comodino e afferrai i libri di trigonometria; nonostante si trattasse della materia che più odiavo, decisi di svolgerli come una semplice umana. Perciò, sebbene alla prima occhiata fossi già riuscita a risolverli a mente, mi imposi di farli tutti uno per uno senza barare.
Per le due ore successive andai avanti così, annoiandomi fino allo stremo, fino a che qualcuno non bussò alla mia porta.
 

Edward’s Pov.

“Chiunque abbia detto che la famiglia è il bene più prezioso di questo mondo era un emerito idiota” borbottai furioso sbottonandomi la camicia strappata e piena di fango per gettandola nella cesta dei panni sporchi. Mi tolsi anche i pantaloni, ormai irrecuperabili, e mi diressi verso il bagno furibondo con i miei fratelli, chiudendomi dentro.
Per tutto il tragitto Jasper e Emmett non avevano fatto altro che burlarsi di me lanciandomi occasionalmente battutine maliziose, portando la mia pazienza ben oltre il limite. E i pensieri di Alice e Rose, nel veicolo davanti al mio, non mi avevano certo restituito la serenità. Non avevano fatto altro che ridere di me e dire a Bella che ero geloso di lei.
Passai davanti allo specchio e feci una smorfia nel notare come erano ridotti i miei capelli, pieni di foglie e terra. Maledetto folletto malefico, questa non te l’avrei fatta passare liscia!
Aprii il getto d’acqua e lasciai che scorresse per renderla bollente, mentre mi tiravo su e fissandomi allo specchio iniziavo togliermi le foglie dai capelli. Le tolsi tutte e le ammucchiai sul lavello, per poi chinare la testa sul lavandino e scuoterla per toglierle un po’ di terra.
“Alice, questa volta ti strangolo” dissi arrabbiato sentendo i suoi passi nella mia stanza
“Per un po’ di fango, mamma mia…. Pensavo fosse Rose quella fissata con i capelli, invece anche tu sei una prima donna, Ed”
“Non ti conviene fiatare ancora perché potrei anche ammazzarti” ringhiai
“Basterebbe la visione delle tue grazie a uccidermi” disse schifata prendendomi in giro “Oddio, ho un conato. Devo vomitare…”
“Per tua informazione io sono perfetto sotto ogni punto di vista” replicai con un mezzo sorriso. Era inutile, non riuscivo ad arrabbiarmi con lei se faceva così.
“Si, disse colui che ha solo specchi di legno in casa” replicò lei “Se ti trovano carino è solo perché io mi occupo del tuo look e ti rendo strafico”
“Sarei strafico anche indossando una vecchia tuta” replicai con un sorriso
“Si, e io sono Mago Pancione”
“Ma non ho starnutito, come hai fatto a  comparire?”
“Edward, fai qualcosa di utile. Lavati e smettila di sparare stupidaggini. Magari ti affoghi, scemo come sei è più che possibile…”
“Si, speraci”
“Certo che ci spero. A dopo, gelosone”
Se ne uscì sbattendo la porta alle spalle, facendomi ricordare tutti quegli orribili pensieri sulla mia Bella.
Mi spogliai definitivamente con movimenti carichi d’ira e mi gettai sotto il getto bollente della doccia, lasciando che lo scorrere veloce dell’acqua sulla mia pelle mi ridonasse la lucidità.
Certo che ero geloso di Bella. Chi non lo sarebbe stato dopo aver sentito i pensieri ributtanti di quegli esseri? Non avrei mai potuto lasciarla sola alla mercé di quella marmaglia.
Era mia e io dovevo proteggerla.
Nessuno deve osare toccare ciò che è mio di diritto.
L’acqua scese su di me in piccoli rivoli bollente, aiutandomi a calmarmi. Anche la rabbia verso i miei fratelli svanì molto più in fretta di come era venuta. Mi lavai con calma, assaporando quella pace pari solo a quella che provavo al fianco di Bella, e mi godetti la sensazione di calore che il mio corpo stava acquistando.
Chiusi l’acqua e uscii fuori coprendomi con un accappatoio. Osservai la mia immagine allo specchio attraverso il velo denso di nebbia che saturava la stanza e dopo essermi asciugato entrai in camera e mi vestii. Afferrai un asciugamano pulito da dentro la pila nei ripiani sotto al lavello e me lo buttai sui capelli, frizionali con forza per asciugarli.
“Si può? Non vi ho interrotti sul più bello, vero?” disse Emmett aprendo la porta
“Perchè parli al plurale?” chiesi voltandomi verso di lui “Inizia ad avere le visioni, fratello?”
“Bella non è con te?” chiese lui
“Certo che no” replicai “Perché dovrebbe?”
“Pensavo voleste fare la doccia insieme, sai, per…”
Gli lanciai il flacone di scampo. “Taci” gli intimai “E comunque non è qui”
“Sarà ancora in camera sua, allora” disse pensieroso “Forse riposa… va beh, non importa”
“Cosa?” chiesi
“Pensavamo di giocare in famiglia” spiegò “Abbiamo tirato fuori il monopoli”
Inarcai il sopracciglio; vampiri che giocano a monopoli?
Emmett sembrò leggermi nella mente.
“Abbiamo giocato a twister e ora non possiamo giocare a monopoli?” replicò sfacciato
“Sto iniziando a nutrire forti dubbi sulla vostra sanità mentale” dissi io passandomi una mano tra i capelli per sistemarli
“Noi invece abbiamo sempre saputo che tu ne sei privo” ghignò Emmett “Passa a vedere che sta facendo Bella e poi scendi giù. Cosa preferisci? Candela o funghetto?”
“Che tu sparisca”
“Mi dispiace, non era incluso nella scatola. Funghetto? Ottima scelta” e così dicendo si dileguò.
Scossi il capo sospirando. Ripulii il bagno dalla terra e dal fango e mi assicurai che fosse tutto in ordine prima di uscire ed andare a bussare alla porta di Bella.
Il solito “Avanti” gentile mi fece sorridere entusiasta.
Aprii la porta ed entrai senza esitare, bloccandomi poi sulla porta, interdetto.
Bella, imprigionata da una coperta di pail blu contornata con un rettangoli di soli e lune gialli, era distesa a pancia in giù sul letto, il viso voltato nella mia direzione e i libri di scuola aperti davanti.
“Ehi” mi salutò mentre continuava a giocherellare con una matita
“Ehi” risposi, felice dell’occhiata luminosa che mi lanciò “Pensavo stessi dormendo. Non avrei mai detto che stessi facendo ancora i compiti”
“Tecnicamente li ho finiti” spiegò chinando il capo “Le operazione e i problemi li ho risolti tutti a mente, però volevo provare…”. S’interruppe di colpo, chiudendosi in un silenzio meditabondo.
“Cosa?” chiesi, visto che non accennava a riaprir bocca
“No, nulla” disse scuotendo la testa, celandomi ancora una volta i suoi pensieri. Sbuffai, frustrato. Non volevo che si sentisse costretta a celarmi i suoi pensieri. Volevo che mi raccontasse tutto. Dovevo sapere tutto di lei, comprenderla fino in fondo.
Sollevò nuovamente il suo sguardo e mi sorrise timidamente.
“Ti va di farmi compagnia?” chiese mentre un delizioso rossore le imporporava le guance.
Sempre, pensai. Le sorrisi felice e lei si imbarazzò ancora di più. Mi avvicinai a lei sentendo crescere nel petto un’emozione forte, intensa e bellissima. Bella liberò le coperte dal suo fianco destro e le tenne alzate, invitandomi a sdraiarmi con lei.
Non sapeva quanto mi tentasse, quanto volessi stringerla a me. Legarla a me in tutte le maniere possibili, e di quanto mi costasse dovermi bloccare per riuscire a controllarmi per permetterle di essere felice.
“Che fai? Vieni qui” mi incitò lei con occhi timidi “Non vorrai farmi rimanere così per tutto il giorno, vero?”
Le mie resistenze, già fragili, si sgretolarono non appena sentii quella parole dolci. Tenendo un’andatura normale mi avvicinai a lei, mentre umano e vampiro, per una volta d’accordo, mi gridavano di correrle incontro e abbracciarla forte, facendola diventare parte di me, proteggerla da tutto e da tutti.
Mia, mia, mia!, gridavo dentro si me.
Mi stesi a pancia in sotto e subito lei mi coprì con il lenzuolo, accarezzandomi involontariamente il collo.
Un brivido di elettricità pura mi percorse la spina dorsale, partendo dalla pelle sfiorata da Bella.
L’incendio scoppiò violento in me, scorrendo veloce e implacabile nelle mie vene, lungo tutto il mio corpo, saturandomi l’anima. Il suo odore mi colpì fortissimo, completandomi, e una smania violenta mi colpì, dissolvendo tutto ciò che ci era intorno tranne lei, tranne la mia Bella.
Tutto scomparve tranne il mio bruciante desiderio per lei.
“Comodo?” domandò piano, riuscendo a distrarmi
“Molto” risposi piano
“Sai, era un’abitudine che avevo da umana” spiegò imbarazzata, chinando lo sguardo “La coperta, intendo. Mi avvolgevo dentro un pail e facevo i compiti, o leggevo un libro; la coperta mi faceva da scudo dal resto del mondo, lasciandomi libera di essere me stessa”
“Il mondo ti spaventava?” domandai garbatamente, affascinato dai suoi pensieri. La sua mente, l’unica dalla quale ero precluso, era anche il solo santuario a cui volevo accedere. Era misteriosa, complessa, fantastica; non dimostrava i suoi venti anni ormai compiuti. Era decisamente molto più matura, sebbene a volte lasciasse emergere il suo lato infantile e immaturo.
Bella rise piano. “Beh, no, spaventare no” disse tornando a fissarmi “Diciamo che non ho mai trovato il posto giusto per me”
Il tuo posto è accanto a me, Bella, pensai
“Ma ora sto bene” disse, cogliendo la malinconia nel mio sguardo “Se escludiamo vari e ed eventuali come shopping a tutto spiano e popolarità non richiesta”
Ridacchiammo in silenzio, coprendoci la bocca con le mani.
“Difficoltà con i compiti?” chiesi
“Uhm?” chiese confusa
Indicai con lo sguardo i libri. “Sei ancora impegnata con lo studio, da quel che vedo” dissi “Se non ti è chiaro qualcosa, posso spiegartelo io. Sono a tua completa disposizione”
Scoppiò a ridere, divertita, confondendomi sempre di più; quella ragazza era davvero fuori da ogni canone.
“Beh, forse se me lo avessi chiesto qualche annetto fa, quando ero ancora umana e dotata di una mente regredita, in più con un forte odio per l’algebra, avrei accettato volentieri” disse con un sorriso “Io e questa deliziosa materia non siamo mai andate molto d’accordo”
Interdetto, continuai a fissarla confuso, non cogliendo la sua logica. Tirando le somme voleva il mio aiuto o mi stava prendendo solamente in giro?
Bella mi venne prontamente incontro, regalandomi un suo sorriso dolce.
“Vedi, visto che ora ho molto più spazio extra, qui dentro” e si picchettò delicatamente le tempie, ammiccando “Ho già svolto tutti gli esercizi a mente”
“E allora come mai ancora non sei scesa di sotto?” chiesi curioso
“Istinto di sopravvivenza” scherzò “Sai che Alice mi avrebbe trascinato per negozi, se mi fossi azzardata a scendere”
Sogghignai. “Beh, oggi ha deciso di mettere da parte le carte di credito e dedicarsi alle attività famigliari” risposi
Fece una smorfia a metà tra l’esasperato e il frustrato, storcendo quel suo nasino bianco; ridacchiai della sua smorfia. Evidentemente ancora non si era dimenticata dell’ultima serata in famiglia, sebbene io la ricordassi con estremo piacere per ben altri motivi
 “Non un’altra partita a twister, vero?” domandò ansiosa
“Peggio” risposi “Una bella partita a monopoli”
“Tremo solamente nel chiedertelo, ma devo iniziare a preoccuparmi?”
“Beh, se ci hai osservati oggi mentre discutevamo, prova a pensare cosa potremmo combinare se scoppiasse un litigio per colpa del monopoli…”
Tremò impaurita e io annuii comprensivo. “Una volta – in verità l’unica volta che ci abbiamo giocato –  abbiamo distrutto una casa” le raccontai “Era il ’73”
“Fammi indovinare, Alice e il suo potere ipnotizzante” sogghignò
“Peggio. Esme e il suo desiderio dell’unità famigliare” dissi sconsolato “Ti lascio immaginare quanto si sia amaramente pentita dopo che Emmett e Carlisle ebbero una “leggera discussione costruttiva” con Rosalie e Jasper…”
“Aspetta un secondo!” mi bloccò “Carlisle ha partecipato alla distruzione di una casa?”
“Diciamo che ne è stato l’artefice in maggior misura”
“Questa non me la sarei mai aspettata” disse Bella stupefatta “Carlisle… distruttore di case… beh, certo, dopo averlo visto fare il comico… ma una casa….”
“Sono sempre le persone di cui non dubiteresti mai a sorprenderti” le dissi
Lei annuì ancora troppo sorpresa.
“Ma torniamo a te” dissi “Mi stavi spiegando come mai sei ancora qui tutta sola a fare i compiti. Se non sbaglio non è un problema di comprensione”
Volevo scoprire tutto di lei, svelare quell’anima silenziosa e ammaliante che mi era preclusa, carpirne i più reconditi segreti per riuscire a starle vicino, a conoscerla, a comprenderla… a farla mia.
Bella chinò il capo sui libri lasciando che i capelli la riparassero dal mondo, come faceva sempre quando si sentiva imbarazzata o a disagio; feci in tempo, però, ad accorgermi dell’onda di tristezza che aveva preso posto nel suo sguardo.
No, piccola stella, non celarmi i tuoi segreti, implorai, Aiutami a capirti, aiutami a conoscerti. Ti puoi fidare di me.
“Mi sono… tornati alla mente certi ricordi… tutti quei pomeriggi trascorsi sui libri, a impazzire per la scuola per poi mandare al diavolo lei e il resto del mondo” spiegò con malinconia, alzando il capo per fissare il baldacchino “E invece, ora ci ho messo così poco… devo ammettere che un po’ mi manca tutta quella fatica”
Sospirò tristemente per poi voltarsi a guardarmi, tentando di celare la sua tristezza dietro un debole sorriso.
Non volevo che fosse triste. Non volevo che fingesse di essere felice con me.
Qualsiasi cosa la turbasse, qualsiasi stato d’animo le avesse condizionato la giornata, desideravo ardentemente che lo condividesse con me. Che non si nascondesse per farmi felice, ma che invece mi rendesse partecipe della sua gioia, della sua rabbia, della sua tristezza. Che mi permettesse di aiutarla. Sarei stato qualsiasi cosa per lei, qualsiasi persona di cui avesse avuto bisogno. Amico, fratello, padre, cugino, zio… non mi importava. Avrei fatto tutto per lei.
Non potevo vederla con quell’espressione afflitta. Provai il desiderio bruciante di prenderla e stringerla al mio petto, rassicurarla, dirle che andava tutto bene, che io avrei fatto in modo che tutto andasse bene. Bella doveva sorridere sempre, solo per me.
Perché io potessi vivere, lei doveva essere felice.
“Ti manca, non è vero?” le chiesi “Intendo, l’essere umana. Ti rende triste l’idea di non poter più crescere, di restare imprigionata nelle tue attuali sembianze…”
“Per sempre diciottenne, intendi?” disse con un mezzo sorriso “Molte donne si dannerebbero per esserlo. Di cosa potrei lamentarmi io, piccola fortunata? Niente chili di troppo, rughe e capelli bianchi! Tinture per capelli? Bye, bye! Crema antirughe? Vattene al diavolo!”
Ridacchiai del suo tono di nuovo allegro; sembrava che quella ragazza volesse trovare a tutti i costi il lato positivo di ogni cosa. Chissà qual era il motivo che la spingeva a tanto.
Forse la sua giovane età. Forse ancora non era in grado di comprendere a fondo tutti i risvolti che la nostra condizione comportava.
“Sai, in verità, non è tanto l’immutabilità della nostra razza a darmi fastidio” sussurrò abbassando lo sguardo “Né tanto meno il cambiamento radicale del nostro corpo e della nostra mente. Quello che mi preoccupa… che mi spaventa, è che una volta vampiro… ti rendi conto di non aver mai gustato a pieno la vita e ciò che ci circonda”
Mi rivolse uno sguardo dolente, eppure così pieno di saggezza e antica tristezza che per un attimo dimenticai di trovrmi di fronte a una bambina, ma mi sembrò di parlare con una donna molto più grande di me.
“L’esistenza umana, se paragonata a quella di un vampiro, è un breve sprizzo di vita nebulosa. L’eternità si concentra in pochi anni; le emozioni, i fatti avvengono in fretta e furia. Non fai neanche in tempo a rendertene conto di ciò che sta succedendo che sono già passati gli anni. Gli uomini tendono a cercare di lasciare un segno del loro passaggio, un ricordo indelebile, e pochi ci riescono. Sono costantemente alla ricerca dell’immortalità.
“Per noi è diverso, invece” disse triste “Noi abbiamo l’eternità davanti a noi, siamo i padroni del mondo intero. La nostra cognizione del tempo è diverssissima dalla loro: possono passare secoli e per noi sarà come se fosse passato solamente un anno. Per non parlare, poi, delle nostre percezioni amplificate, dei nostri sensi superiori, delle nostre emozioni moltiplicate… siamo superiori da tutti i punti di vista, e abbiamo tutto il tempo che volgiamo per noi”
Si interruppe, triste, cercando le parole più adatte per continuare. “La nostra mente è fatta in modo da assimilare e carpire più informazioni possibili, ed è anche più incline a divagare di quella degli esseri umani” disse con un sorriso amaro “Ma per risolvere questo problema, la natura ci ha donato di una memoria infallibile. Possiamo distrarci quanto vogliamo, ma non dimenticheremo mai nulla di quello che abbiamo passato, detto, fatto o altro. Almeno da quando siamo stati trasformati. Rimane tutto in noi, chiaro e nitido come non mai. Mentre la memoria umana…”
“Tende a scomparire” completai io in un soffio, la voce flebile come la sua
Si limitò ad annuire. “Ti rendi conto che non hai mai vissuto sul serio. E quel che è peggio, dopo anni, dopo secoli, tutti i tuoi ricordi…”
“Scompaiono senza lasciare traccia”
Annuì ancora, mentre una lacrima traditrice le solcava la guancia.
Sofferente per il dolore che Bella stava provando in quel momento, le presi il volto tra le mani e la feci voltare verso di me. Seguì il mio movimento accondiscendete, ma tenne gli occhi serrati, mentre una gemella d’argento seguiva il percorso salto sulla sua guancia candida.
“È di questo che hai paura?” sussurrai dolcemente, asciugandola con il pollice “Temi di poter dimenticare i tuoi cari, vero? Di dimenticare i tuoi ricordi, le tue emozioni, i tuoi sogni?”
Annuì lentamente, trattenendo un singhiozzo. Piccola stella…
“Prima… mentre studiavo… mi sono resa conte che… che una parte di me ha già iniziato a dimenticare” ammise
“Ne hai paura, vero?”
“Si”
“È normale. Tutti temono il vuoto, l’oblio” la rassicurai “Sai, per noi è più facile, in un certo senso. Nessuno di noi rimpiange il suo trascorso umano. O meglio… molti di noi hanno trovato la vera felicità qui, nella loro esistenza vampira. Più che rimpiangerla, ringraziamo di aver perduto la coscienza di alcuni nostri trascorsi. Siamo molto più felici ora che quando eravamo umani”
Scurendomi in volto, pensai alle mie involontarie intrusioni nella mente dei miei cari; di quei ricordi incancellabili, pieni di dolore e sofferenza, ricordi umani, che ancora oggi li tormentavano nel profondo.
Rosalie, Esme… a loro due più di tutti era andata male, e ancora soffrivano terribilmente per la loro perdita.
“Se può rasserenarti” ripresi, parte della mente concentrata sulla mia famiglia “Alcuni ricordi… importanti ricordi… non svaniscono. Restano nella nostra mente per l’eternità. Memoriae Immortales, Ricordi Immortali, così li chiamiamo”
Riportai gli occhi in quelli d’oro di Bella, sorprendendomi dell’attenzione che vi trovai. Aveva perfettamente capito ciò che avevo taciuto.
“Voi tutti dovete avere una storia triste alle spalle, vero?” sussurrò timorosa, pensando di ferirci “Qualche volta l’ho visto nei vostri occhi. Qualche ombra passeggerà. Deve esservi successo qualcosa di molto brutto nella vostra esistenza passata”
“Non posso... parlare per gli altri” sussurrai misurato, non volendo spingermi troppo oltre “Ma per me, posso solo dire che in confronto alla mia famiglia, forse sono uno... quello a cui è andata meglio”
“Ognuno di noi ha i suoi problemi e le sue difficoltà, Edward” disse Bella “In confronto ad altri, possono essere obbiettivamente meno rilevanti. Ma per noi sono importanti, gravi anche. Ma sta a noi valutare se è il caso di lasciar correre o di impuntarsi e chiedere aiuto agli altri”
“Sei tu che consoli me o io che consolo te?” mi sfuggì
Bella ridacchiò tirando su col naso. “Fifty, fifty?” propose, e io risi con lei.
“Accidenti... quando sto con te non so fare altro che piangere” esclamò asciugandosi con il dorso della mano le lacrime “Penserai che sono una piagnona”
“No” la bloccai subito “Non potrei mai pensarlo”
“E allora cosa pensi?”
“Penso... che ti sei tenuta dentro troppe cose, e per troppo tempo” iniziai cauto, temendo di ferirla “Penso che sia giunto il momento che tu inizi ad esprimere ciò che provi senza il timore di essere rimproverata. Penso che tu sia... criptica, molto difficile da leggere, per me. Fai sempre l’ultima cosa che mi aspetto, e nonostante tu stia attraversando un momento difficile non esiti un momento ad aiutare i tuoi cari. Qualche volta mi chiedo dove tu trovi la forza...”
La fissai negli occhi e mi compiacqui di vederla gradevolmente sorpresa dalle mie parole, quel rossore adorabile padrone di lei.
“Aggiungerei anche che sei particolarmente strana, fuori dalla norma, buffa, imprevedibile e decisamente anormale” aggiunsi divertito, alzano gli occhi al cielo
“Che cosa?!” esclamò irritata, colpendomi sul braccio “Brutto spocchioso narcisista! Io ti ho donato senza scopi di lucro pillole di infinita saggezza e tu che fai? Mi prendi in giro? Adesso ti massacro di botte!”
“Ah, e dimenticavo che a volte sei violenta!” risi evitandola facilmente, balzando vicino la porta“Mi dispiace deludere le tue aspettative, ma sei piuttosto scarsina come combattente”
“Adesso ti faccio vedere io chi è la scarsina!” esclamò tirandomi il cuscino e posando un piede per terra “Se ti prendo sei morto!”
Iniziò a rincorrermi per tutta la stanza, gridandomi dietro di tutto e di più mentre io ridevo e la prendevo in giro, felice di essere riuscito a distrarla, a farla sorridere.
“Sei morto!” esclamò vittoriosa, spiccando un balzo. Non me lo aspettavo proprio, e fui sorpreso dalla sua potenza. Mi saltò addosso e finimmo entrambi sul letto, lei seduta a gambe incrociate sul mio torace, le sue mani che bloccavano i miei polsi. La sua espressione di angelico non aveva proprio nulla.
“Preparati a implorare pietà, Cullen” sibilò con gli occhi ridotti a fessure.
Lasciò liberi i miei polsi e portò le mani sul mio collo, muovendole scoordinatamente sulla mia pelle. Mi sfuggì un sorriso capendo ciò che cercava di fare.
“Bella, mi spiace deluderti, ma io non soffro il solletico” sghignazzai
“Accidenti....”
“Ma tu...”
Capì immediatamente le mie intenzioni, e sul suo volto comparve un’espressione preoccupata.
“Non osar...” iniziò, ma non le diedi il tempo di finire che invertii le nostre posizioni e iniziai a farle il solletico sui fianchi
“Accidenti, ma che avete contro di me in questa casa?” chiese tra le risa “Basta, ti prego!”
“Ammetti che sono il re e ti lascio libera” le imposi con un sorriso, continuando la mia tortura. Era troppo bello sentirla ridere
“Mai!” rise, decisa “Ma... se mi lasci... ti darò una sorpresa”
Mi bloccai, curioso. “Che genere di sorpresa?” indagai
“Fammi alzare... e ti faccio vedere” ansimò
Sempre più curioso, la lasciai libera e scivolai al suo fianco. Lei restò un attimo giù, ansante, recuperando il fiato, poi si voltò verso di me e mi strizzò l’occhio con un sorriso.
“Prima... voglio ringraziarti, Edward” disse dolcemente “Per tutto quello che fai per me”
“Non c’è niente di cui ringraziarmi, Bella” le sorrisi dolcemente “Se posso fare qualcosa per te... se mai volessi il mio aiuto, o volessi confidarti con qualcuno, sappi che ci sono sempre, per te”
Arrossii e distolse lo sguardo, imbarazzata. La adoravo quando faceva così.
“Ma guarda te, ora se ne esce con queste cose...” borbottò alzandosi  andando verso la scrivania “Mi fai anche venire i sensi di colpa, accidenti a te, Edward”
Scoppiai a ridere divertito. “Scusa”
“Servirebbe a qualcosa se le tue scuse fossero sincere” ribattè facendomi una linguaccia “Ma sembra che tu goda nel prendermi in giro”
“Non puoi immaginare quanto”
Mi fulminò con lo sguardo e aprì la bocca per incenerirmi, ma poi chiuse gli occhi e inghiotti l’insulto che volva rivolgermi.
“Non ti darà la soddisfazione di vedermi perdere le staffe” decretò prendendo la sua valigetta
“Peccato...”
“Che simpatico che sei”
“Lo so”
“Quasi, quasi ti lascio qui senza sorpresa” disse girandosi con in mano il suo flauto d’argento
Spalancai gli occhi, sorpreso. “Vuoi suonare per me?”
Arrossì e abbassò lo sguardo sullo strumento. “Non sono brava come te, però se vuoi...”
“Assolutamente!” esclamai scattando seduto, attentissimo “Ti prego, Bella, suonami qualcosa”
Mi sorrise e si portò il flauto alla bocca, chiudendo poi gli occhi e iniziando a pigiare i tasti con dolcezza, come se accarezzasse la guancia di un vecchi amico.
Una musica allegra, frizzante, iniziò a diffondersi nell’aria, avvolgendoci e trasportandoci in un mondo nuovo, diverso. Chiusi gli occhi per lasciarmi avvolgere ancora di più da quell’incanto, e come spesso mi capitava, mi lasciai travolgere così tanto che la mia mente iniziò a produrre immagini, sensazioni e suoni che la musica mi ispirava. Mi ritrovai a volteggiare in un cielo limpido, senza nubi, mentre sotto di me scorreva una distesa di un verde brillante. Allargai le braccia e mi godetti il sogno in cui Bella mi stava trasportando.
Quando Isabella terminò la sua esposizione attesi un minuto prima di riaprire gli occhi. Cercai i suoi e la vidi osservarmi impassibile, mentre le mani stringevano piano il flauto, chiaro segno di tensione.
Sorrisi nel vedere quanto Bella tenesse al mio giudizio.
“Allora?” domandò visto che non mi accennavo ad aprir bocca
“Era... meravigliosa” sussurrai
Mi rivolse un sorriso contento. “Grazie”
Mi alzai e la presi per mano, deciso a ricambiare la sorpresa. La portai in salone, e notai che miracolosamente i miei fratelli si erano come dissolsi nel nulla. Entrai e in un attimo ci sedemmo al mio pianoforte.
Mi guardò con gli occhi scintillanti di meraviglia, seguendo poi ogni mio gesto mentre sollevavo il coperchio e poggiavo le mani sui tasti bianchi.
La melodia che avevo composto per Esme prese vita dalle mie mani. Mi dispiacque non poterle far ascoltare la sua, ma ancora non era pronta.
My lovely Sunshine” sussurrò. Mi sorpresi nel constatare che si ricordava il titolo della melodia, non avendola mai sentita ma solo letta. “Questa l’hai composta per Esme, vero?”
Annuii, e lei spostò nuovamente lo sguardo sulle mie mani, affascinata dal movimento leggero e veloce. Finii di suonare e mi voltai verso di lei.
Mi guardò ammirata. “Beh... a parte il fatto che hai demolito la mia autostima facendomi passare da “Musicista Discreta” a “Completo Disastro alias La Musica Non è Cosa per Te”, devo dire che è bellissima, Edward” disse dolcemente “Vorrei saper suonare come te...”
“E secondo te per quale motivo ti ho portato qui?” dissi con un sorriso
Mi guardo stupita ed io, sorridendo della sua sorpresa, le presi un polso e la tirai più verso di me, facendola sedere al centro dello sgabello. Le presi le mani e le posizionai sui tasti.
“Questo è il Do” dissi, facendole premere il primo tasto.
Si voltò verso di me e mi sorrise con l’entusiasmo di una bambina.
Le sorrisi di rimando, felice di poter avere dell’altro tempo da trascorrere da solo con lei.
Felice di essere la causa della sua felicità.

Angolino - ino - ino:
Allora, come al solito è bruttino, vero? Sarà perchè questo è molto autobiografico (La copertina è il mio adorato pail, e anche io lo uso per studiare d'inverno... ;) Che volete farci, ho miei 15 anni ma sono una bambina di sette, come Eddy!). Voi che ne pensate delle parole di Bella? Fatemi sapere. 

Il prossimo capitolo sarà: GIORNATA DELLA CARRIERA - L'INCUBO DI JASPER 

Ora vi lascio il link:  

Cullen's Memories

Spero vi piaccia. grazie di tutto, angeli miei.
  
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