Videogiochi > Undertale
Segui la storia  |       
Autore: Blue_Lily    01/06/2016    1 recensioni
Premessa: Il prologo (scritto nello stile "diario") serve a dare una visione generale di tutto ciò che è successo nei due giorni prima degli eventi. Enjoy (?)
-
«Io mi chiamo Hydra, non devi sapere altro.»
"Ogni sogno contiene un umano, lo stesso. Non avrei dovuto essere codarda nel primo, non avrei dovuto essere così dannatamente debole nel secondo... E avrei dovuto ucciderlo in tempo, nel terzo. Se potessi avere una seconda chance non gli permetterei di lasciare questo mondo vivo...
Era solo un incubo, ma sembrava così vivido, il dolore così vero..."
Storia divisa in tre sezioni (Neutral, Genocide, Pacifist).
Genere: Generale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frisk, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Genocide Run – “Reset”
 
[(Genocide) Battle Theme (2) - https://www.youtube.com/watch?v=M6Xu3IqaETQ ]
 
L’esca luminosa risplende di una luce abbagliante e un attimo dopo sia io che l’umano siamo circondati da alte fiamme blu, talmente ardenti da essere più tendenti al bianco e all’azzurro che al blu stesso. Un attimo dopo ancora da questi muri roventi e dal suolo, come controllate dai movimenti sinuosi dell’esca, delle lingue di fuoco in parte simili a fruste cominciano a colpire il mio avversario rapidamente e senza alcuna tregua, da direzioni diverse. E questo, come se prevedesse ogni mia mossa, esce illeso da questa combo, correndo nella mia direzione con quella dannata lama in mano.
«Credi di essere un ammazza-draghi?»
Domando in un ringhio. Però rimango immobile, senza reagire, aspettando di ritrovarmelo proprio davanti al muso, e quando arriva talmente vicino da potermi colpire io sorrido tranquillamente (sarebbe più opportuno dire “ghigno”), riservando però un’occhiata truce.
«... Dimmi, ti piacerebbe provare la sensazione di sentire il proprio corpo sciogliersi?»
Sibilo, prima di soffiare una fiammata talmente calda (e quindi talmente vicina alla mia bocca) e grande da colpire in pieno quella cosa. Dapprima sento le sue grida strazianti di dolore, poi vedo il suo corpo squagliarsi in modo rapido, tanto che nel giro di cinque secondi di lui rimane solo più che un ammasso di carbone e cenere misto agli ultimi residui di sangue, il metallo fuso del coltello lì di fianco.
Respiro profondamente, recuperando tutto il fiato perso in quella fiammata. Possibile che sia già tutto finito? Davvero ci è voluta una fiammata per finire tutto? Mi rifiuto di crederci... Come può essere che Undyne e Mettaton non sono riusciti a fermarlo?
Scuoto lentamente la testa, pronta a far scomparire le fiamme per potermene andare, ma qualcosa mi blocca... Aldilà delle fiamme noto una luce più forte, una luce talmente abbagliante da costringermi a chiudere gli occhi, una luce che, per un attimo, mi è sembrata una sorta di stella. Riapro gli occhi, e ciò che vedo mi riempie di stupore e di rabbia: l’umano è ancora vivo, lì davanti a me, tenendo il coltello in mano. Poso lo sguardo a terra, e né la cenere né il metallo fuso sono ancora lì.
«Cosa...?! Non è possibile!»
Lancio la stessa combo di attacchi dello scontro precedente, forse in modo più rapido e soprattutto differente, ma non demorde... Sembra anche più determinato di prima.
«Non sei il solo che può essere determinato, umano!»
Dico in un ruggito, lanciandogli un’altra fiammata. Non so come, ma questa riesce a schivarla, e si ripete la sua azione... Corre verso di me, ma stavolta riesce a ferirmi anche abbastanza profondamente alla coscia. Di tutta risposta, io gli prendo la testa con una delle mie grandi zampe palmate, stringendo talmente forte da essere sul punto di rompegli le ossa del cranio. Col coltello, però, riesce a ferirmi il polso, costringendomi a lasciarlo andare. E’ una questione di un attimo: incurante del dolore alla coscia e al polso sinistro, appena vedo quell’umano in piedi, di spalle, di fronte a me (in procinto di scappare, probabilmente) abbasso la testa, chiudendo le mascelle sul suo corpo e tirandolo su. Sento le mie sottili zanne perforargli la carne, trapassarlo da parte a parte... Sento il suo sangue ancora caldo sulla mia lingua e il suo cuore ancora battere, senza contare altre grida di dolore... Scuoto la testa violendemente, sentendo di conseguenza le ossa della mia vittima spezzarsi. Per completare il tutto, prendo le gambe del corpo ormai quasi senza vita con la zampa destra, tirando talmente forte da dividere in due quello che ormai è il cadavere di un umano morto (e spero che morto ci rimanga). Butto malamente a terra la metà inferiore dell’umano, completo di parti di budella e la colonna vertebrale chiaramente visibile e ancora insanguinata, ingoiando quasi intera la parte superiore.
“Non può sopravvivere dopo questo...”
Penso, leccandomi le labbra, tornando a guardare davanti a me. Poco dopo sento il dolore alla gamba sparire, per poi vedere la stessa luce, lo stesso bagliore accecante che mi fa lacrimare gli occhi.
«No...! NO!»
Grido, e prima ancora che l’umano possa fare una qualsiasi azione compio uno scatto in avanti, attaccandolo con tutta l’ira che ho in corpo. Ma non importa quante volte gli sfiguri la faccia, non importa quante volte tenti di carbonizzarlo, non importa quante volte dilanio la sua carne... Lui continua a tornare, più determinato e forte di prima. Non so come fare per annientarlo...
Sono arrivata ad un punto della battaglia dove non riesco ad infliggere quasi nessun danno, ma al contrario ne subisco parecchi e che presto si rivelano parecchio gravi. Proprio come quando l’ho affrontato da mezza trasformata, ora mi ritrovo a essere sul punto di morire, ancora qualche colpo e con ogni probabilità finirò per dissolvermi in un cumulo di cenere, come tutti gli altri mostri...
«No... Non accadrà...!»
Ringhio, prima di spalancare le ali e saltare letteralmente addosso all’umano, prendendogli un braccio trascinandolo rapidamente nel lago, superando il muro di fuoco. Se lo uccido ora, riuscirò a recuperare tutta l’energia. Non mi importa quante volte dovrò affrontarlo, non mi importa se questa battaglia disperata durerà in eterno... Dobbiamo finirla qui.
Comincia una cruenta lotta corpo a corpo sott’acqua, dove cerchiamo entrambi di uccidere per non essere uccisi. Sto per titare un’artigliata dritta verso il suo cuore, quando un riflesso argenteo mi passa rapidamente davanti agli occhi, seguito da un dolore lancinante all’esca che finisce per farmi gridare. Lascio andare la mia vittima, anche senza volerlo, la quale nuota fino in superficie, e così faccio anche io. Mi trascino sulla riva, sanguinante da quasi ogni parte del corpo, stremata... Appena riapro gli occhi la prima cosa che noto è che tutte le lingue di fuoco sono sparite, poco dopo, proprio quando tento di rialzare la testa seguita dall’intero corpo, vedo un altro riflesso e stavolta il dolore lo avverto al collo. Crollo nuovamente a terra e, sebbene con la vista appannata, rivolgo uno sguardo carico d’odio verso quello che è l’artefice dell’ennesima uccisione, proprio lì davanti a me, trionfante... Perché sì, ormai mi sono resa conto di essere finita.
«T u . . .  T u   n o n   l a s c e r a i   q u e s t o   l u o g o   v i v-»
Tossisco e di conseguenza sputo sangue. Quella lama mi ha colpita alla giugulare.
«Ma fammi il piacere.»
E’ la prima volta che sento la voce di questo umano. E’ una voce femminile, ma è troppo strana per essere appunto umana.
«Stupida lucertola sputa fuoco. Tu credi davvero di poterkmi uccidere? Credi davvero di potermi fermare? Voi mostri siete tutti uguali... E tu stai per fare la fine di tua cugina, e anche del tuo amatissimo robot. Li raggiungerai e avrai il tuo lieto fine, no? O forse non sarà così...? In fondo hai ucciso dei mostri anche tu.»
Mi si avvicina all’orecchio, sussurrando.
«... Tu sei un’omicida così come lo sono io.»
«T u . . .  L u r i d a   p u t t a n-»
Tossisco un altro rivolo di sangue.
«Idiota. E’ inutile, ormai. Cosa mi hai detto prima del nostro scontro? “Preparati a morire” o qualcosa del genere? Beh... Buona morte, stronza. Mi hai creato fin troppi problemi.»
Sorride in modo strafottente, voltandomi le spalle.
«Ah, già. E’ il caso di avvisarti: non provare a lanciarmi una delle tue fiammate. Mi credi davvero tanto stupida? Ho capito che quella lucina controllava le fiamme.»
Alzo lo sguardo, e noto con orrore che il dolore che avevo avvertito prima era dell’esca che mi è stata strappata via, e avendo la giugulare lacerata non riesco a trovare la forza per poter sputare fuoco.
La vista comincia ad oscurarsi, sento il mio corpo dissolversi poco alla volta.
“Undyne... Mettaton... Alphys... Mi dispiace...”
E’ il mio ultimo pensiero, prima di perdere completamente i sensi, sprofondando in un sonno senza fine.
 
Continua...
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Undertale / Vai alla pagina dell'autore: Blue_Lily