Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Florestan    04/06/2016    2 recensioni
La storia vuole essere una possibile prosecuzione della serie classica del ’78 e vi sono precisi riferimenti e citazioni da specifici episodi di quest'ultima:
Miime calò lentamente l’ultima carta sul bel tavolo di mogano che faceva parte dell’arredamento della stanza del capitano: asso di picche!
-Brutto segno, commentò a bassa voce, ma senza scomporsi minimamente finì il calice ricolmo di vino e rapidamente se ne versò dell’altro.
Harlock se ne stava sdraiato sul grande letto che dominava all’interno della sua cabina, le mani incrociate dietro la nuca, lo sguardo perso, immerso nei pensieri che si rincorrevano e si smarrivano lontano nel tempo e nei ricordi...
Erano ormai trascorsi tre anni da quando lui e Miime a bordo dell’Arcadia avevano intrapreso il loro viaggio senza meta per le vie dell’universo.
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Miime, Nuovo personaggio, Raflesia
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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                                                           12. Letture pericolose.
-A questo punto non ci rimane che fare il giro delle biblioteche della città, disse la regina mentre si allontanavano dal centro di ricerca. –Preferirei prima effettuare al più presto delle analisi su questo tipo di veleno, disse Galia. –Non conviene ritornare proprio ora sull’Arcadia, perderemmo tempo prezioso, disse Harlock. –Ma le analisi le possiamo fare anche qui, rispose la scienziata sorridendo,
 –Siamo a due passi anche dalla nuova sede dell’università e all’istituto di biochimica spaziale ho un caro amico che mi può prestare sicuramente il suo laboratorio…
L’amico di Galia era un simpatico studioso dall’aspetto un po’ stravagante. Come la nostra archeobiologa anch’egli tradiva un abbigliamento diverso rispetto a quello tipico degli accademici, segno di una probabile appartenenza quantomeno nel passato a qualche movimento controcorrente. –Mi ha fatto molto piacere rivederti Galia, le disse dopo un caloroso abbraccio. -Era da tempo che non ci si vedeva, ma sappi che ti ho sempre seguito a distanza, fece lui con un sorrisetto. –So che ti stai facendo strada tra le alte sfere…Galia divenne improvvisamente seria: -In realtà è proprio per questo che sono qui, Albert, so che di te mi posso fidare ciecamente, disse e cominciò a raccontare al collega tutta la storia. Potete immaginare la sorpresa del ricercatore nel ritrovarsi tutto in una volta al cospetto di due personaggi leggendari come Harlock e la regina. –Io l’ultima volta che l’ho vista da vicino, fece Albert indicando Raflesia, fu quando manifestammo alla sua incoronazione. Ricordo ancora le botte che prendemmo in quell’occasione…-Non essere irriverente, lo rimproverò Galia, -E’ grazie a lei che poi non abbiamo fatto una brutta fine! –Ok, ok, siamo tutti fratelli, comprese regine e pirati, disse lui dando un’occhiata divertita verso Harlock. –Ovviamente il mio laboratorio è a tua completa disposizione e se vuoi ti darò anche una mano ad individuare la natura di questo veleno. Non mi piacciono i tizi che vanno in giro ad ammazzare la gente…Detto questo si portò Galia verso i locali del laboratorio lasciando soli Raflesia e il Capitano. –Che tipo quell’Albert, disse la regina, -Galia me ne ha parlato qualche volta quando studiavamo insieme, credo ci sia stato pure del tenero tra loro…-Non mi è piaciuta l’allusione ai pirati, disse Harlock un po’ seccato, forse mi considera una specie di pagliaccio spaziale…-Ma no, sei così sexy con quel mantello rosso e nero! Mi ricordi un po’ Dracula, continuava a stuzzicarlo lei…
-Tu, invece, riprese il capitano, -Prima ti ho rivisto in piena forma…la psicopatica di un tempo! – Ma se era tutta scena, rispose lei, -Ero spaventatissima che si scoprisse che stavo bluffando alla grande!
Poi si fece seria e si avvicinò al capitano: -Franklyn sono veramente preoccupata. Ce la faremo a venirne a capo? Ora sanno che siamo sulle loro tracce ma noi non sappiamo neanche quanto sia esteso questo complotto. Anche tu e Galia siete ormai scoperti e rischiate quanto me…mentre diceva questo gli si era fatta sempre più vicina fino quasi a toccarlo. Indossava ancora il suo abito regale e la corona e Harlock non riusciva a non pensare a quanto fosse bella e sensuale. Le cinse la vita con le braccia: -Non devi temere per me e neanche per la tua amica. Sapremo cavarcela bene e riusciremo a scoprire chi c’è dietro tutta questa storia, stanne certa! 
-Ehm...Interrompiamo qualcosa?  Chiese Galia che era ricomparsa alle loro spalle insieme ad Albert. -Abbiamo impostato lo spettrometro computerizzato e tra qualche minuto avremo la risposta. Nel frattempo potremmo pianificare la visita alle biblioteche. Come deciso abbiamo fatto altre due copie fisiche identiche della tessera in modo da poterci dividere il compito. Così facendo ci toccheranno 11 biblioteche a due di noi e 10 al terzo. Direi di cominciare da quelle più importanti lasciando per ultime quelle minori.  
Ping! –Lo spettrometro ha finito, andiamo a vedere! Andarono tutti in laboratorio. Sullo schermo erano comparsi vari grafici con diversi picchi alcuni sovrapposti. -Molto interessante! Commentò Albert. –Si tratta di una complessa fitotossina sicuramente di origine naturale, molto simile alla terrestre ricina ma mille volte più potente, estremamente velenosa soprattutto per l’organismo mazoniano. Agisce paralizzando il nostro sistema respiratorio e quello circolatorio che è piuttosto diverso da quello terrestre. La cosa interessante è che secondo il nostro database tale tossina si può estrarre unicamente da una pianta proveniente dal pianeta Attius del quadrante Delta-3. –Uhmm... Attius, dove ho già sentito nominare questo pianeta? Si chiese Raflesia.
 –Comunque non’è lo stesso veleno usato per il vino, disse Galia, -Quella era un’altra tossina sempre di origine vegetale ma neurotossica. 
-Il nostro killer si diverte ad usare veleni diversi, disse Harlock, deve essere una passione o una mania...
-Sicuramente è una persona che ha modo di viaggiare molto, commentò Albert –Questi veleni non si trovano sotto casa ma esclusivamente nei loro remoti luoghi di origine...-E qui torna l’ipotesi che sia un personaggio ricco o un diplomatico che ha i mezzi per compiere questi viaggi, disse Galia. –Arthemia ci stava accennando ad un membro del consiglio, ma con quale titolo? La mente organizzativa o l’elemento di un più vasto direttorio? –Allora direi di cominciare a cercare in tutte le biblioteche partendo dalle più vicine alla sede del consiglio, suggerì Raflesia. –Bene, procediamo senza perdere tempo! Li esortò il capitano. Galia e gli altri ringraziarono ancora il loro ospite per la gentile e preziosa collaborazione e si congedarono rapidamente.
Il giro per le biblioteche cominciò vorticoso. Harlock iniziò con quella dell’istituto di strategia e tattica militare, per seguire con quello di storia galattica, passando ad ingegneria areospaziale e così via scegliendo quelle che gli erano più congeniali. Ugualmente Raflesia passò da storia della religione Mazoniana ad ogni tipo di biblioteca di Letteratura nonchè di Fisica, infine Galia predilesse ovviamente Archeologia spaziale, Paleontobiologia, Scienze Naturali e Biologiche, Storia Antica...
All’inizio nessuno riuscì a trovare un diretto riscontro per quella tessera, chissà quante altre biblioteche avrebbero dovuto girare invano...Fu però nella biblioteca di storia antica che Galia ebbe una prima traccia. Verificando la tesserina l’addetta all’archivio commentò: - Non è sicuramente nostra, ma giorni fa è successa la stessa cosa con un nostro iscritto che ci ha dato per sbaglio un’altra sua tessera con un numero di serie simile. Vede, fece lei mostrandole il codice comparso sul monitor che non trovava riscontro nel loro archivio. –Il codice non è il nostro, peraltro il numero associato è piuttosto basso dato che gli iscritti a quella biblioteca sono molto pochi...-E quale sarebbe la biblioteca? Chiese ansiosamente Galia...
Cinque minuti dopo l’archeobiologa stava correndo in direzione di un grande ed austero edificio proprio al centro della città. -Che stupidi che siamo stati! Si ripeteva fra se, come abbiamo fatto a non pensarci prima! Salì la scalinata che portava all’ingresso e si diresse alla guardiola dove doveva effettuare l’identificazione. L’addetto militare controllò attentamente i suoi documenti e alla fine la lasciò passare indicandole la direzione per la biblioteca. Entrò finalmente nel locale indicatole e fece per avviarsi al banco della segreteria quando improvvisamente un anziano signore la urtò chiedendole scusa: -Mi perdoni signorina, sono un vero sbadato! Fece lui. –Non si preoccupi, rispose lei, non è succes...
Raflesia si era appena sentita con Harlock tramite il loro comunicatore. Il capitano aveva fino allora collezionato solo buchi nell’acqua e sperava in qualche novità da parte delle altre investigatrici. Raflesia gli aveva risposto di essere ancora ad un punto morto e che anche Galia non le aveva fatto avere notizie. In quel mentre aveva ritirato fuori l’elenco di tutte le biblioteche e si era rimessa a scorrerlo attentamente. Ad un certo punto si accorse che al 47° posto era elencata una biblioteca che riportava solo una sigla che tradotta dal mazoniano era pressappoco: BSCA. Inoltre la sua ubicazione non era specificata, vi era solo il codice corrispondente al distretto, il terzo. Improvvisamente le venne un dubbio. Si rivolse subito ad un addetta che le confermò che il terzo distretto era proprio quello corrispondente al centro di Ethelon. E BSCA stava per Biblioteca del Supremo Consiglio delle Anziane! Fu improvvisamente folgorata da un illuminazione: -Ma certo deve essere così, non può essere diversamente! Esclamò. Chiamò immediatamente il capitano e gli diede appuntamento davanti alla sede del consiglio. Poco dopo si ritrovarono di fronte alla scalinata che portava all’ingresso dell’edificio costruito ancora secondo l’antico stile di Mazone. –Temo che dovremo far saltare la mia copertura se no non ci faranno mai entrare, disse Raflesia, e spense il proiettore olografico. –Ci giocheremo il tutto per tutto! La regina s’incamminò con passo sicuro verso la guardiola seguita dal capitano. –Fate entrare la vostra sovrana! La sentì rivolgersi alle povere soldatesse di guardia. Seguì un breve momento di panico creatosi tra le autorità militari sconcertate che a turno si susseguirono all’ingresso. Finalmente tra lo stupore generale la regina entrò insieme ad Harlock e si diresse verso la biblioteca del consiglio. La segretaria quasi sotto schock prese con le mani tremanti la tesserina che le porgeva Raflesia e dopo un attimo disse: Sì, m…maestà la tessera è nostra ed appartiene ad un alto funzionario del consiglio...Il nome! Chiese Raflesia. –Mia regina, io non potrei... -Mi scriva il suo nome! Le ripetè con un tono che non ammetteva repliche. L’impiegata scribacchio qualcosa su di un foglietto e lo consegnò alla regina. Raflesia sbiancò –Non’è possibile, disse. –Chi è? La incalzò il capitano. –Si tratta di… Zelian!  Rispose attonita Raflesia. A quel punto l’impiegata aggiunse qualcosa:
Mia sovrana, pensate che il consigliere Zelian era qui poco fa ma è dovuto correre via subito dopo aver soccorso una sua giovane amica che si è sentita male proprio dove state voi ora! –Mi descriva quella giovane donna! Chiese la regina colta da un terribile presentimento. La descrizione non lasciava dubbi:
-Si tratta di Galia! Zelian deve averla rapita! Esclamò. 

 


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-A questo punto non ci rimane che fare il giro delle biblioteche della città, disse la regina mentre si allontanavano dal centro di ricerca. –Preferirei prima effettuare al più presto delle analisi su questo tipo di veleno, disse Galia. –Non conviene ritornare proprio ora sull’Arcadia, perderemmo tempo prezioso, disse Harlock. –Ma le analisi le possiamo fare anche qui, rispose la scienziata sorridendo,

 –Siamo a due passi anche dalla nuova sede dell’università e all’istituto di biochimica spaziale ho un caro amico che mi può prestare sicuramente il suo laboratorio…

L’amico di Galia era un simpatico studioso dall’aspetto un po’ stravagante. Come la nostra archeobiologa anch’egli tradiva un abbigliamento diverso rispetto a quello tipico degli accademici, segno di una probabile appartenenza quantomeno nel passato a qualche movimento controcorrente. –Mi ha fatto molto piacere rivederti Galia, le disse dopo un caloroso abbraccio. -Era da tempo che non ci si vedeva, ma sappi che ti ho sempre seguito a distanza, fece lui con un sorrisetto. –So che ti stai facendo strada tra le alte sfere…Galia divenne improvvisamente seria: -In realtà è proprio per questo che sono qui, Albert, so che di te mi posso fidare ciecamente, disse e cominciò a raccontare al collega tutta la storia. Potete immaginare la sorpresa del ricercatore nel ritrovarsi tutto in una volta al cospetto di due personaggi leggendari come Harlock e la regina. –Io l’ultima volta che l’ho vista da vicino, fece Albert indicando Raflesia, fu quando manifestammo alla sua incoronazione. Ricordo ancora le botte che prendemmo in quell’occasione…-Non essere irriverente, lo rimproverò Galia, -E’ grazie a lei che poi non abbiamo fatto una brutta fine! –Ok, ok, siamo tutti fratelli, comprese regine e pirati, disse lui dando un’occhiata divertita verso Harlock. –Ovviamente il mio laboratorio è a tua completa disposizione e se vuoi ti darò anche una mano ad individuare la natura di questo veleno. Non mi piacciono i tizi che vanno in giro ad ammazzare la gente…Detto questo si portò Galia verso i locali del laboratorio lasciando soli Raflesia e il Capitano.

–Che tipo quell’Albert, disse la regina, -Galia me ne ha parlato qualche volta quando studiavamo insieme, credo ci sia stato pure del tenero tra loro…-Non mi è piaciuta l’allusione ai pirati, disse Harlock un po’ seccato, forse mi considera una specie di pagliaccio spaziale…-Ma no, sei così sexy con quel mantello rosso e nero! Mi ricordi un po’ Dracula, continuava a stuzzicarlo lei…

-Tu, invece, riprese il capitano, -Prima ti ho rivisto in piena forma…la psicopatica di un tempo! – Ma se era tutta scena, rispose lei, -Ero spaventatissima che si scoprisse che stavo bluffando alla grande!

Poi si fece seria e si avvicinò al capitano: -Franklyn sono veramente preoccupata. Ce la faremo a venirne a capo? Ora sanno che siamo sulle loro tracce ma noi non sappiamo neanche quanto sia esteso questo complotto. Anche tu e Galia siete ormai scoperti e rischiate quanto me…mentre diceva questo gli si era fatta sempre più vicina fino quasi a toccarlo. Indossava ancora il suo abito regale e la corona e Harlock non riusciva a non pensare a quanto fosse bella e sensuale. Le cinse la vita con le braccia: -Non devi temere per me e neanche per la tua amica. Sapremo cavarcela bene e riusciremo a scoprire chi c’è dietro tutta questa storia, stanne certa! 

-Ehm...Interrompiamo qualcosa?  Chiese Galia che era ricomparsa alle loro spalle insieme ad Albert. -Abbiamo impostato lo spettrometro computerizzato e tra qualche minuto avremo la risposta. Nel frattempo potremmo pianificare la visita alle biblioteche. Come deciso abbiamo fatto altre due copie fisiche identiche della tessera in modo da poterci dividere il compito. Così facendo ci toccheranno 11 biblioteche a due di noi e 10 al terzo. Direi di cominciare da quelle più importanti lasciando per ultime quelle minori.  

Ping! –Lo spettrometro ha finito, andiamo a vedere! Andarono tutti in laboratorio. Sullo schermo erano comparsi vari grafici con diversi picchi alcuni sovrapposti. -Molto interessante! Commentò Albert. –Si tratta di una complessa fitotossina sicuramente di origine naturale, molto simile alla terrestre ricina ma mille volte più potente, estremamente velenosa soprattutto per l’organismo mazoniano. Agisce paralizzando il nostro sistema respiratorio e quello circolatorio che è piuttosto diverso da quello terrestre. La cosa interessante è che secondo il nostro database tale tossina si può estrarre unicamente da una pianta proveniente dal pianeta Attius del quadrante Delta-3. –Uhmm... Attius, dove ho già sentito nominare questo pianeta? Si chiese Raflesia.

 –Comunque non’è lo stesso veleno usato per il vino, disse Galia, -Quella era un’altra tossina sempre di origine vegetale ma neurotossica. 

-Il nostro killer si diverte ad usare veleni diversi, disse Harlock, deve essere una passione o una mania...

-Sicuramente è una persona che ha modo di viaggiare molto, commentò Albert –Questi veleni non si trovano sotto casa ma esclusivamente nei loro remoti luoghi di origine...-E qui torna l’ipotesi che sia un personaggio ricco o un diplomatico che ha i mezzi per compiere questi viaggi, disse Galia. –Arthemia ci stava accennando ad un membro del consiglio, ma con quale titolo? La mente organizzativa o l’elemento di un più vasto direttorio? –Allora direi di cominciare a cercare in tutte le biblioteche partendo dalle più vicine alla sede del consiglio, suggerì Raflesia. –Bene, procediamo senza perdere tempo! Li esortò il capitano. Galia e gli altri ringraziarono ancora il loro ospite per la gentile e preziosa collaborazione e si congedarono rapidamente.

Il giro per le biblioteche cominciò vorticoso. Harlock iniziò con quella dell’istituto di strategia e tattica militare, per seguire con quello di storia galattica, passando ad ingegneria areospaziale e così via scegliendo quelle che gli erano più congeniali. Ugualmente Raflesia passò da storia della religione Mazoniana ad ogni tipo di biblioteca di Letteratura nonchè di Fisica, infine Galia predilesse ovviamente Archeologia spaziale, Paleontobiologia, Scienze Naturali e Biologiche, Storia Antica...

All’inizio nessuno riuscì a trovare un diretto riscontro per quella tessera, chissà quante altre biblioteche avrebbero dovuto girare invano...Fu però nella biblioteca di storia antica che Galia ebbe una prima traccia. Verificando la tesserina l’addetta all’archivio commentò: - Non è sicuramente nostra, ma giorni fa è successa la stessa cosa con un nostro iscritto che ci ha dato per sbaglio un’altra sua tessera con un numero di serie simile. Vede, fece lei mostrandole il codice comparso sul monitor che non trovava riscontro nel loro archivio. –Il codice non è il nostro, peraltro il numero associato è piuttosto basso dato che gli iscritti a quella biblioteca sono molto pochi...-E quale sarebbe la biblioteca? Chiese ansiosamente Galia...

Cinque minuti dopo l’archeobiologa stava correndo in direzione di un grande ed austero edificio proprio al centro della città. -Che stupidi che siamo stati! Si ripeteva fra se, come abbiamo fatto a non pensarci prima! Salì la scalinata che portava all’ingresso e si diresse alla guardiola dove doveva effettuare l’identificazione. L’addetto militare controllò attentamente i suoi documenti e alla fine la lasciò passare indicandole la direzione per la biblioteca. Entrò finalmente nel locale indicatole e fece per avviarsi al banco della segreteria quando improvvisamente un anziano signore la urtò chiedendole scusa: -Mi perdoni signorina, sono un vero sbadato! Fece lui. –Non si preoccupi, rispose lei, non è succes...

Raflesia si era appena sentita con Harlock tramite il loro comunicatore. Il capitano aveva fino allora collezionato solo buchi nell’acqua e sperava in qualche novità da parte delle altre investigatrici. Raflesia gli aveva risposto di essere ancora ad un punto morto e che anche Galia non le aveva fatto avere notizie. In quel mentre aveva ritirato fuori l’elenco di tutte le biblioteche e si era rimessa a scorrerlo attentamente. Ad un certo punto si accorse che al 47° posto era elencata una biblioteca che riportava solo una sigla che tradotta dal mazoniano era pressappoco: BSCA. Inoltre la sua ubicazione non era specificata, vi era solo il codice corrispondente al distretto, il terzo. Improvvisamente le venne un dubbio. Si rivolse subito ad un addetta che le confermò che il terzo distretto era proprio quello corrispondente al centro di Ethelon. E BSCA stava per Biblioteca del Supremo Consiglio delle Anziane! Fu improvvisamente folgorata da un illuminazione: -Ma certo deve essere così, non può essere diversamente! Esclamò. Chiamò immediatamente il capitano e gli diede appuntamento davanti alla sede del consiglio. Poco dopo si ritrovarono di fronte alla scalinata che portava all’ingresso dell’edificio costruito ancora secondo l’antico stile di Mazone. –Temo che dovremo far saltare la mia copertura se no non ci faranno mai entrare, disse Raflesia, e spense il proiettore olografico. –Ci giocheremo il tutto per tutto! La regina s’incamminò con passo sicuro verso la guardiola seguita dal capitano. –Fate entrare la vostra sovrana! La sentì rivolgersi alle povere soldatesse di guardia. Seguì un breve momento di panico creatosi tra le autorità militari sconcertate che a turno si susseguirono all’ingresso. Finalmente tra lo stupore generale la regina entrò insieme ad Harlock e si diresse verso la biblioteca del consiglio. La segretaria quasi sotto schock prese con le mani tremanti la tesserina che le porgeva Raflesia e dopo un attimo disse: Sì, m…maestà la tessera è nostra ed appartiene ad un alto funzionario del consiglio...Il nome! Chiese Raflesia. –Mia regina, io non potrei... -Mi scriva il suo nome! Le ripetè con un tono che non ammetteva repliche. L’impiegata scribacchio qualcosa su di un foglietto e lo consegnò alla regina. Raflesia sbiancò –Non’è possibile, disse. –Chi è? La incalzò il capitano. –Si tratta di… Zelian!  Rispose attonita Raflesia. A quel punto l’impiegata aggiunse qualcosa:

Mia sovrana, pensate che il consigliere Zelian era qui poco fa ma è dovuto correre via subito dopo aver soccorso una sua giovane amica che si è sentita male proprio dove state voi ora! –Mi descriva quella giovane donna! Chiese la regina colta da un terribile presentimento. La descrizione non lasciava dubbi:

-Si tratta di Galia! Zelian deve averla rapita! Esclamò. 

 

   
 
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