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Autore: luna nueva 96    05/06/2016    8 recensioni
"Signor Black, sarebbe così gentile da elencarci i comportamenti tipici di un lupo mannaro nella fase immediatamente precedente al plenilunio?”
“L’avvicinarsi della luna piena influisce sia a livello fisico che a livello emotivo. Infatti, oltre a sviluppare una forza sovraumana, ad un sovrasviluppo dei cinque sensi, essi sono soggetti a cambi d’umore repentini, ansia, insonnia, facile irritabilità e attacchi di fame, possibilmente di dolci- poi sorrise in modo malizioso- Oltre ovviamente ad un aumento del desiderio di appagamento sessuale”
[WOLFSTAR]
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nel momento stesso in cui Silente fece la sua apparizione nella classe di Difesa Contro Le Arti Oscure, il baccano si acquietò. Le classi del sesto anno, appartenenti rispettivamente alle casate di Grifondoro e Serpeverde, che fino a quel momento si erano esibite in una serie di epiteti poco gentili nei confronti dello schieramento avversario, si guardarono in modo incerto, cercando conferme gli uni negli occhi degli altri. La domanda che pungeva più di tutte era: perché il Preside era lì?

“Buongiorno cari ragazzi!” incominciò quello “ll vostro professore purtroppo non potrà essere presente oggi a a causa di un piccolo inconveniente e ho pensato controllare personalmente la situazione, dato che, a quanto ho visto, non siete i soggetti migliori nell’auto-gestione” e qui schioccò una occhiata malcelata a Sirius Black e James Potter, che arrossirono all’unisono, causando le risatine da parte dei Serpeverde.

“Quale argomento stavate affrontando in questo periodo con il vostro insegnante? Si, signorina Evans”
“Le creature della notte, signor Preside. Soffermandoci in particolar modo su vampiri e lupi mannari”
“Affascinante” affermò, toccandosi per un momento la lunga barba bianca. Il suo sguardo si soffermò per un secondo di più su Remus Lupin, in seconda fila, il quale si strinse nelle spalle, cercando di non farsi notare troppo.

“Vorrei parlare di una cosa, collegata all’argomento, ma che di solito non rientra nei programmi ministeriali. Tuttavia dato che è un evento che avverrà tra pochi giorni, credo sia opportuno almeno accennarne”  e fece una pausa, consapevole di aver suscitato la scintilla di curiosità nei suoi studenti. “Avete mai sentito parlare della Super Luna?”

Un brusio si alzò nella classe. I Malandrini rivolsero uno sguardo a Remus, che scosse il capo.

“E’ normale che nessuno di voi lo sappia. E’ un evento molto raro, che si verifica circa ogni trecento anni circa. Vi basti pensare che l’ultima volta che ne ho vista una ero ancora un ragazzino” e qui si lasciò andare ad una risata. Tuttavia nessuno nella classe capì se fosse davvero uno scherzo o meno. “Accade ogni volta che la Terra e Luna si allineano in modo tale da… beh, lasciamo stare questi dettagli, non è certo una lezione di astronomia!”, sbottò poi.

“Ma signore” intervenne Peter “M-mi scusi se la interrompo, ma c-cosa c’entra questo con le nostre lezioni?”

Silente sospirò. Amava i Grifondoro, ma doveva ammettere che non spiccavano in quanto astuzia.

“E’ così ovvio!” intervenne una voce monotono quanto saccente “Alcune creature della notte sono molto influenzate dalle fasi lunari. Prendi i lupi mannari per esempio, loro si trasformano solo con la luna piena. Dunque credo che la Super Luna abbia effetti collaterali su questo tipo di creature”

“Esatto signor Piton, cinque punti in più a Serpeverde” 

Odiava assegnare punti a quella Casa, ma non voleva sembrare troppo imparziale. Si sistemò meglio gli occhiali a mezzaluna e incominciò.

“Come ha giustamente detto il vostro compagno, il fenomeno della Super Luna, che avverrà in coincidenza con il plenilunio di questo mese, ovvero tra tre giorni, produce effetti collaterali nelle creature della notte, in particolar modo nei licantropi. Signor Black, sarebbe così gentile da elencarci i comportamenti tipici di un lupo mannaro nella fase immediatamente precedente al plenilunio?”

Vide contemporaneamente Remus impallidire, Potter e Minus sobbalzare e Sirius Black rivolgergli un’occhiata da far gelare il sangue, da degno erede Black. In risposta gli sorrise, per fargli capire che aveva la situazione perfettamente sotto controllo.

“L’avvicinarsi della luna piena influisce sia a livello fisico che a livello emotivo. Infatti, oltre a sviluppare una forza sovraumana,  ad un sovrasviluppo dei cinque sensi, essi sono soggetti a cambi d’umore repentini, ansia, insonnia, facile irritabilità e attacchi di fame, possibilmente di  dolci- poi sorrise in modo malizioso- Oltre ovviamente ad un aumento del desiderio di appagamento sessuale”

Silente dovette mordersi l’interno della guancia per non ridere, quando vide il volto rosso di Remus Lupin che esprimeva il chiaro desiderio di voler essere inghiottito dalla terra e sparire per sempre. Qualche metro più indietro, Severus Piton sghignazzava. Silente si appuntò mentalmente di indagare sul perché anche lui sapesse.  

“Ecco ora prendete tutti questi sintomi e moltiplicateli per cento. Otterrete una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualunque istante. In più i lupi mannari diventano particolarmente violenti durante la trasformazione vera e propria, anche più del solito, perdendo totalmente il controllo di loro stessi. Trecento anni fa alcuni lupi decimarono un intero villaggio, alcuni di loro non trovando più nulla su cui affondare i denti preferirono farlo su loro stessi, uscendone poi con seri danni permanenti. In più ci sono stati anche casi, ma questi sono più rari e suppongo che dipenda dal soggetto in sé, in cui l’influenza della luna è stata così forte che ha condotto loro alla pazzia, o addirittura al suicidio”

Un silenzio da far venire la pelle d’oca calò sull’intera classe, come se in qualche modo sentissero che c’era davvero un malessere crescente in quelle quattro mura. Remus Lupin cercava di mantenersi calmo, ma le sue mani tremavano impercettibilmente sul banco, James Potter picchiettava furiosamente con il piede a terra, Peter Minus si guardava intorno spaesato, cercando di vedere se effettivamente qualcuno avesse capito il motivo di quella lezione, mentre Sirius Black rimase immobile coma una statua di sale, alzando e abbassando il petto con respiri più lunghi del solito.

Una mano poi si alzò lentamente tra la folla. “Si, signor Piton”
“Cosa consiglierebbe lei ad un lupo mannaro in queste condizioni?”

Decine di paia di occhi si voltarono verso il ragazzo che aveva fatto la domanda, alcuni dei quali gli rivolsero una sguardo davvero sprezzante.
Sirius Black sembrava quasi voler rompere il banco, per quanto lo teneva stretto.

“Ho già detto che queste creature in simili condizioni non sono facilmente gestibili. Consiglierei un periodo di isolamento, sebbene non totale, almeno parziale. Eviterei di inserirmi in posti troppo frequentati, nei giorni precedenti al plenilunio. La sera della luna piena prenderei misure ancora più drastiche. Oltre all’isolamento totale- e si premurò a sottolineare l’aggettivo-utilizzerei anche delle catene. Spesse, se possibile”

Non aveva bisogno di guardarlo in volto per capire che Remus Lupin avesse annuito, con l’aria ancora più corrucciata del solito.

“Bene, credo che il tempo che avevamo a disposizione sia finito. Mi raccomando, state molto attenti, ci sono cose che sanno scatenare davvero il peggio di noi”

Ma, mentre la classe usciva in preda all’euforia del pranzo, quest’ultimo avvertimento fu catturato solo da quattro paia di orecchie malandrine.

***
“Stronzate!” fu l’unica cosa che Sirius commentò.

“Come prego?” Remus dovette sbattere un paio di volte le palpebre per essere sicuro di aver capito bene.

“Ho detto che sono stronzate. Le catene e tutto il resto, intendo. Io, Prongs e Wormtail siamo sempre riusciti a gestirti benissimo senza tutte queste cianfrusaglie”

Remus sentì un’inspiegabile rabbia salirgli al cervello; stava per urlargli addosso, ma si bloccò. La luna stava già  iniziando ad avere strani effetti sul suo umore. “Non se ne parla che voi veniate con me questa volta” disse, più arrabbiato di quanto in realtà volesse sembrare.

“Forse Remus ha ragione questa volta, Sir” intervenne James “Non sono mai mancato ad una luna piena, ma questa potrebbe essere davvero pericolosa. Insomma, Silente non ci ha fatto quel discorso per nulla!”. Peter, a suo fianco, che già aveva i sudori freddi al pensiero di dover trovarsi di fronte un lupo mannaro pazzo, annuì con vigore “Serviranno delle catene”

“E belle forti anche” affermò Severus Piton, avvicinandosi “Non vogliamo un essere così mostruoso in giro per Hogwarts, dopo tutto”

“TU!”

Sirius partì in quarta già pronto a suonargliene di santa ragione, ma venne prontamente trattenuto da Remus.

“Calma Black, ti ricordo che ho il coltello dalla parte del manico, grazie al tuo colpo di genio dell’anno scorso”

Remus strinse la presa sul braccio di Sirius. Era palese che odiasse questa situazione, l’essere messo costantemente con le spalle al muro; e purtroppo per lui il ricatto era un’arte che Severus Piton esercitava con ottimi risultati. Sirius si chiese se l’amico l’avrebbe mai perdonato del tutto per avergli quasi rovinato la vita in un atto di stupidità ed egocentrismo, tipici di lui.

“Andiamo via” suggerì James

Ma Mocciosus non sembrava dello stesso parere. “Mezzosangue, povero, gay, Grifondoro e anche mostro. Non c’è mai limite al peggio vero?”

Sirius sentì un moto di rabbia salirgli in corpo e  giurò che questa volta nemmeno Dio sceso in terra l’avrebbe fermato dal prenderlo a pugni. Ma fu inaspettatamente anticipato da Remus che in un movimento veloce quando violento, ma aggraziato, l’aveva preso per la cravatta e bloccato contro la colonna, sollevandolo leggermente con la sua forza amplificata. Piton impallidì, quando si trovò davanti due occhi dorati e spiritati, oltre al fatto che la pressione che stava esercitando sulla cravatta non gli permetteva di respirare. Nessuno dei Malandrini mosse un muscolo, troppo scossi da quell’inaspettato risvolto della situazione.

“Sarò pure un mostro, ma qua non sono di certo l’unico” dichiarò Remus, con studiata cattiveria “Forse dovresti guardarti allo specchio ogni tanto Mocciosus, o forse no. Già perché oltre ai capelli unticci non vedresti altro che un reietto che vive alla spalle degli altri come una sanguisuga e cerca disperatamente amore in ogni dove senza riceverne mai.  Ti nutri di cattiveria e invidia ed è per questo che non starò al tuo ricatto un minuto di più. Anzi, facciamo che questo dannato manico del coltello lo prendo io! Prova a dire, accennare, mimare, fare allusioni o segnali di fumo a qualcuno riguardo al mio Piccolo Problema Peloso, e giuro che non ci sarà posto in questo fottuto mondo in cui non ti troverò”

Lo lasciò andare di colpo, e Piton subito si allentò il nodo alla cravatta verde-argento per riuscire a respirare meglio.
Non riusciva a spostare gli occhi da quelli del mannaro, e tremava. Poi Remus come se non fosse successo nulla, semplicemente lo sorpassò.
I tre Malandrini rimasti si guardarono scettici, poi decisero di seguirlo.
Sirius aveva un’unica certezza in quel momento: quello non era Remus. Remus Lupin era la persona più gentile e disponibile della scuola, aiutava tutti, Serpeverde compresi, e ogni qual volta i Malandrini si trovavano muso a muso contro Mocciosus era sempre lui quello che ne prendeva le parti, che cercava di farli ragionare. In un altro momento avrebbe esultato vedendo Remus mettersi così faccia a faccia contro quel lurido essere e rispondere almeno per una volta alle provocazioni, ma in quel momento, con le parole di Silente che ancora gli rimbombavano nelle orecchie e la scena di poco prima incastonata negli occhi, non poteva far altro che essere preoccupato.
Lanciò un’occhiata a James, più scettico di lui, poi “Moony”

Il ragazzo si voltò verso di lui “Si?”. La voce era più leggera, spensierata e Remus sorrideva.

“Ti senti bene?”

“Mai stato meglio, tesoro. Era da un po’ che volevo dare una lezione a quell’impiastro”. Poi si guardò un attimo in giro per controllare che non ci fosse nessuno e gli diede un bacio dolce sulle labbra, prima di ricominciare a camminare.

Sirius appuntò la situazione:
-Forza sovraumana
-Facile irritabilità
-Cambiamenti d’umore repentini

Tutti chiari segni della fase pre-plenilunio, amplificati più del solito, tra l’altro. La Super Luna stava già stregando il suo Moony.

“Sarà meglio tenerlo d’occhio per un po’, e magari portarlo in qualche posto lontano dagli occhi indiscreti” gli sussurrò James “Tu devi scontare una punizione tra dieci minuti vero?”
Sirius si battè una mano sulla fronte. Maledetto professor Ruf!
“Sta tranquillo, lo porto in biblioteca, almeno siamo sicuri che lì non ci sia quasi nessuno. E poi forse così riuscirò a studiare qualcosina anche io”
“Tu che vai a studiare?” Sirius fece un ghigno divertito “Sicuro che la Super Luna non incida anche su di te?”
 
*****
Quella notte un grido improvviso costrinse all’erta tutti i Malandrini.

“Lumos!” fece lesto James, prendendo la bacchetta. Peter e Sirius lo seguirono a ruota.

Remus ansimava, seduto sul suo letto, le gambe piegate e la testa appoggiata mollemente sulle ginocchia, gli occhi ferramente chiusi.

“Moony?” lo chiamò Sirius, sedendosi sul suo letto.
“Un incubo” rispose Remus, tra un respiro e l’altro “Solo un incubo”

Poi alzò la testa e nel momento in cui aprì gli occhi Sirius fu costretto a fare un salto indietro.

“Remus” lo chiamò Peter “I tuoi occhi…”

Il licantropo balzò dal letto in un secondo e andò di fronte allo specchio. I suoi occhi dorati erano diventati più grandi e… brillavano. Brillavano in modo sinistro e inquietante.

“Sono gli occhi che ho di solito quando mi trasformo vero?” chiese ai suoi amici. Nessuno rispose ma Lupin sapeva già che fosse così. Non potè evitare di tremare; provo a fare dei bei respiri grossi per calmare la sua agitazione ma servì a ben poco. Nel frattempo dalle sue mani le unghie si erano trasformate in artigli. La testa gli scoppiava e sentiva ogni cosa amplificata. Gli sembrò di non poter resistere neanche ai suoi stessi pensieri.

“Rem” non si era neanche accorto che Sirius si fosse avvicinato “Rem, è tutto ok. E’ la Super Luna, lo sai”
“Devo andare alla Stamberga Strillante”

Quella frase uscì dalle sue labbra senza neanche pensarla, e ci volle mezzo secondo a Remus per capire che in fondo fosse una buona idea. Si lanciò a prendere in il suo mantello, quando il braccio di Sirius si appoggiò sul suo. Scattò sulla difensiva e iniziò a ringhiare. Era puro istinto e adrenalina. Sentiva TUTTO.
“Qui dentro c’è troppo odore di paura” la sua voce era più roca di quello che ricordasse.

 Sentiva distintamente tre cuori battere furiosamente in quella stanza, e se si concentrava sentiva addirittura un russare tranquillo e un respiro regolare nella stanza  affianco. Chiuse gli occhi e focalizzò la mente su quel suono, ritrovando man mano un briciolo di lucidità. Ci furono pochi attimi di silenzio, poi riaprì gli occhi e fu praticamente certo che fossero ritornati normali, a giudicare dai tratti del viso di Sirius, che si erano notevolmente distesi in un attimo. Si guardò le mani: gli artigli erano spariti.

James fece un sospiro di sollievo, Peter rimaneva ancora immobile, tremando.

Remus sentì affluire le lacrime agli occhi quando notò il braccio del suo ragazzo in cui comparivano degli evidenti segni rossi.
“Mi dispiace Paddy” si scusò, non riuscendo neanche a guardarlo negli occhi.
Avvertì il pollice della mano di Sirius sfiorargli la guancia e poi le sue labbra posarsi sulle sue, in un lieve ma rassicurante contatto. Era un non importa, Moony, ti amo nonostante tutto, anche se Sirius probabilmente non sarebbe riuscito ad esprimerlo a parole.

“Forse dovrei davvero andare alla Stamberga” propose di nuovo Remus
“Domani” rispose James-“Ti accompagneremo noi stessi. Ma adesso faresti meglio a dormire, Rem. Domani sarà una giornata particolarmente stressante”
Il Licantropo annuì, non molto convinto. Si mise di nuovo sotto le coperte, seguito da Sirius, che prese possesso del suo letto.
“Vediamo se riesco ad evitarti qualche incubo” disse Black, sorridendogli con dolcezza.

Dentro di se però era preoccupato.  Il suo ragazzo poco prima aveva quasi perso la testa e lui si era sentito completamente impotente. Avrebbe voluto far qualcosa per lui, ma oltre ad abbracciarlo ed accarezzargli i capelli per farlo addormentare, non sapeva cos’altro fare. Fece nella sua testa di nuovo il punto della situazione:

-ansia
-sovrasviluppo dei sensi

“Tanto non riuscirò a dormire”

-insonnia
 
******
Il sole iniziava a fare capolino e nel Dormitorio dei quattro Grifondoro più famosi di Hogwarts regnava il silenzio assoluto. Dopo quella notte movimentata non era stato facile riprendere sonno, tutti troppo pronti a scattare all’attacco ad un possibile attacco di Remus, poi però le palpebre erano diventate pesanti e la stanchezza aveva vinto, lasciando posto ad una notte tutto sommato tranquilla.

Sirius non aveva ancora aperto gli occhi ma era già certo di essere sveglio perchè fu investito da un odore forte e familiare allo stesso tempo. L’odore della pelle di Remus aveva il potere di eccitarlo o rassicurarlo a seconda delle situazioni; era qualcosa di così intimo, di così forte, di così suo, ed era stupendo quando gli si appiccicava addosso e se lo portava in giro per tutta la giornata. Era sempre lì quell’odore, anche quando capitava di non vedere Remus per quasi tutto il giorno perché avevano lezioni diverse, quell’odore marchiava il territorio da eventuali invasori- da un lupo e un cane non ci si poteva aspettare altro, dopotutto.  Sirius affondò un po’ di più il naso nell’incavo del collo di Remus, sollecitato da quel dolce risveglio, poi gli posò un bacio sulla scapola. Ricevette uno sbuffo imbarazzato in risposta, Moony si imbarazzava sempre come la prima volta.  Poi finalmente incontrò le sue iridi color miele, e tutto prese colore.

“Buongiorno”
“Buongiorno. Come ti senti?”
“Diciamo che potrei stare meglio, Pad. Ho dormito solo un paio d’ore, poi mi sono svegliato e ho incominciato a guardarti. Sei bello mentre dormi… sei bello sempre in realtà”

E forse fu quel complimento tanto esplicito per essere detto da Moony, o il modo in cui lo trapassava con lo sguardo, ma Sirius, lo sfrontato e osceno Sirius Black, non potè evitare di arrossire.

La bocca di Remus fu sulla sua, insieme al resto del suo corpo. Armonia.

Bianco su bianco. Nero su miele. Mani intrecciate, lingue fameliche, corpi bollenti.

Non era il loro comune bacio del buongiorno.
Remus era caldo, famelico, eccitato. Remus era eccitato? Che stava succedendo, Moony non era mai così irruento di buon mattino!

Ogni pensiero andò a farsi benedire quando una mano del licantropo superò l’elastico dei boxer e strinse. In modo possessivo e quasi doloroso, per giunta. Sirius si lasciò sfuggire un gemito di dolore e piacere, e mentre la mano di Remus si muoveva esperta e decisa sul suo membro ormai eccitato, la sua lingua, lasciva, percorreva inesplorati percorsi sulle scapole, sulle spalle, vicino all’orecchio e “ti voglio Paddy”

 
“Ehm… ragazzi?”
Un piccolo colpo di tosse e due paia di occhi imbarazzati su di loro. La mano tra i suoi boxer sparì fugacemente come era arrivata e un senso di vuoto gli salì all’altezza dello stomaco.
James li fissava a bocca aperta, Peter aveva messo un cuscino davanti alla faccia per la vergogna.
Sirius era esterrefatto: Remus gli stava davvero facendo una sega davanti ai loro compagni di stanza? E lui glielo stava lasciando fare?

“Ragazzi capisco che siete molto… innamorati, e a noi va benissimo così, sia chiaro” provò a spiegare James, in imbarazzo come Sirius non lo aveva mai visto in vita sua “però, ecco, dato che condividiamo uno spazio comune, credo che sia necessario almeno chiudere le tende del letto quando avete voglia di… beh, ritagliare un momento per voi stessi”
Un mugolio indistinto facilmente individuabile come un assenso, arrivò dal cuscino che nascondeva la faccia di Peter.

Sirius in realtà sentiva il disagio che in teoria avrebbe dovuto provare solo in minima parte. La verità è che aveva ancora la testa intontita dal poco sonno, le narici piene dell’odore di Moony e il pene che gli pulsava dolorosamente dal desiderio. E pensare che avevano quasi finito…

Si voltò a guardare Remus aspettandosi di trovarlo sprofondato nel terreno per la vergogna, e invece il licantropo aveva un’espressione insofferente in volto, quasi addirittura infastidita. Alzò gli occhi al cielo e pronunciò un “va bene”  esasperato, poi si alzò, facendosi scivolare le  lenzuola dal corpo, incurante della sua nudità e con una prorompente erezione in bella vista.

Sirius in quel frangente percepì a mala pena il viso scarlatto di James e lo squittìo ancora più soffocato di Peter, perché la sua mente era pervasa fondamentalmente da due pensieri: per prima cosa si domandava quando si fosse spogliato, perché davvero, lui non se ne era neanche accorto; e poi, con un pizzico di vergognoso piacere, pensò anche che su quel membro duro, eretto e pronto avrebbe proprio avuto voglia di buttarsi. Bastò quella fantasia sfocata nella mente e la visione celestiale del suo corpo nudo a farlo venire all’istante sotto le lenzuola. Non emise un fiato, non se ne accorse nessuno, tranne Remus, perché prima di aprire la porta del bagno sembrò captare nell’aria qualcosa con il suo olfatto super sviluppato- odore di sperma- per poi voltarsi verso di lui e rivolgergli un sorriso così osceno che Sirius avrebbe sognato per tutte le notti a venire.

aumento del desiderio di appagamento sessuale


 
“Prong, smetti immediatamente di guardare il culo al mio ragazzo!”

*****
“Non capisco ancora cosa ci fai qui” disse Remus, gli occhi ridotti a due fessure.

“Ti faccio compagnia” rispose Sirius con un’alzata di spalle.

L’ovvietà fatta persona, lui.

“Ti ricordo che mancano poche ore alla luna piena, stupido canide, anzi alla Super Luna, quindi se non vuoi diventare la cena di un grande e grosso lupo mannaro affamato ti conviene togliere le tende!”

“Le toglierò infatti, ma mancano ancora alcune ore al sorgere della luna. Appena la situazione si farà ambigua prometto che andrò via quanto più velocemente possibile”

E Remus non si diede neanche la briga di controbattere, tanto quell’idiota avrebbe comunque fatto a modo suo. Si accontentò di quella promessa, che tuttavia gli bastava; non avrebbe mai concesso a Pad di rimanere con lui durante la trasformazione, ma doveva ammettere che la sua presenza in quel momento contribuiva almeno a non lasciarlo completamente solo con i suoi lugubri ragionamenti e le sue ansie recondite.

La Stamberga Strillante, che di solito aveva il potere in qualche modo di rassicurarlo, quella notte non gli sembrava un posto poi così sicuro. Gli sembrava tutto così dannatamente fragile, al contrario di se stesso che si sentiva così incredibilmente forte. Era irrequieto e nervoso, impaurito anche. Nonostante quel pensiero fosse  tutt’altro che in linea con lo stoico coraggio Grifondoro, non poteva non ammettere di essere assolutamente impaurito all’idea di potersi staccare la testa a morsi in un momento di incoscienza. C’era una reale e concreta possibilità di non risvegliarsi più il giorno dopo, o ancora peggio, di risvegliarsi completamente pazzo. Cosa sarebbe successo se avesse perso la testa? Avrebbe ricordato chi era, cosa facesse a Hogwarts, i suoi amici, Sirius? Poteva davvero essere l’ultima volta che parlava con lui perfettamente cosciente di se stesso?

“Non arrovellarti troppo il cervello, Remus, posso sentire i tuoi pensieri fin da qui”

Sirius gli sorrideva del sorriso più finto che avesse mai visto.

Remus si lasciò sfuggire una lacrima e dopo un secondo avvertì un corpo inginocchiarsi di fronte a lui e due braccia avvolgersi intorno al collo.

“Ho paura, Pad” singhiozzò. Non aveva mai odiato la sua natura come in quel momento.

L’Animagus gli prese il viso tra le mani “Ascolta Remus, forse non te lo dico spesso ma io ti amo e non posso vivere senza di te. Quindi vedi questa notte di lottare perché domani ho intenzione di trovarti tutto intero e perfettamente in te, ci siamo capiti?”

Il licantropo annuì, sorridendo, perché quella specie di ammonimento assomigliava più alle raccomandazioni di sua madre che ad una vera e propria dichiarazione d’amore, ma il suo Sirius era anche questo, incapace di esprimere i suoi reali sentimenti con naturalezza disarmando, senza riuscire mai a scucirsi di dosso completamente la veste che gli avevano messo addosso con la forza da bambino.
Ebbe l’improvviso impulso di abbracciarlo ma quando allungò le braccia queste vennero bloccate dalle catene. Erano strette intorno ai polsi e gli facevano male, ma poteva sopportarle; sperava solo che avrebbero retto abbastanza a lungo da permettergli di non creare troppi danni.

“Pad” lo chiamò poi “Ho una fame da lupi” 

Sirius ridacchiò per la battuta infelice.

“Hai mangiato praticamente un chilo di cioccolata prima di metterti quei cosi ai polsi, ovvero dieci minuti fa” gli fece notare

Remus alzò le spalle, capendo che sarebbe stato a digiuno almeno fino al mattino dopo.

attacchi di fame, possibilmente di  dolci

Rilasciò un lungo sospiro rassegnato.
“Cosa facciamo adesso, Pad?”
“Aspettiamo”

Sarebbe stata un’attesa logorante.
 



Uno spasmo lo colse all’improvviso facendolo contorcere. Il cuore accelerò di colpo, il fiato gli mancò, la testa iniziò a girare.

Era iniziata.

“Pad”

Vai via, ora! 
 Resta.
Non lasciarmi.
Salvati
Tiamotiamotiamotiamo


Sirius annuì gravemente, mentre si dirigeva verso la porta.
“Cerca di tornare da me”
Poi uscì. 





Ho avuto un'illuminazione soprattutto grazie a @tetjej. Dopo aver appreso con orrore che shippava Remadora, ho iniziato la mia opera di convincimento Wolfstar a furia di fanfiction e fan art-missione riuscita, tra l'altro, ora li shippa quasi più di me! Solo che così ha fatto ritornare "la botta Wolfstar" anche a me, così eccomi qua.
La Super Luna non so se esista o no, mi sono ispirata spudoratamente al Mid Season Finale della quita stagione di Teen Wolf
Spero che sia venuta bene, considerando che l'ho scritta davvero in pochissimo tempo.
Tra l'altro, avrei voluto inserire un'altra scena di sesso molto più spinta rispetto a quella appena accennata nella storia, ma poi l'ho trovato esagerato in relazione al rating che avevo intenzione di mettere alla fanfiction. Non disperate però, se quella scena hard non volete perderla, sarò ben lieta di scriverla sotto forma di spin-off aahah
Credo sia tutto, spero sia piaciuta
Baci
Luna 
  
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