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Autore: LilyProngs    14/04/2009    6 recensioni
Rin è una bambina di dieci anni che è cresciuta in un orfanotrofio ed aspetta, con speranza, di poter trovare un giorno una famiglia.
Kagome è una giovane che ha appena finito il suo apprendistato ed è pronta al suo primo lavoro come assistente sociale.
Kagome e Rin si incontreranno all'orfanotrofio e questo segnerà l'inizio d una nuova vita per entrambe. Ma se il passato di Rin tornasse a galla all'improvviso precludendole ogni possibilità di gioia?
Una fic all'insegna dell'amore in tutte le sue sfumature!
E' principalmente una Sesshomaru-Rin ma anche una Inuyasha-Kagome e inizia principalmente con la storia di quest'ultima coppia per poi dedicarsi pian piano completamente alla prima.
ATTENZIONE RATING ARANCIONE DAL CAP 32!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccoti...Inuyasha Eccomi di nuovo!
Buona lettura!

La bambina alla ricerca di un sogno

Kagome si girò e si ritrovò vicinissima a dei grandi ed espressivi occhi color ambra, prezioso oro colato che ogni volta che incrociava il suo sguardo sembrava affondare incandescente nella sua anima.
Lui, Inuyasha...Il suo Inuyasha.
"Inuyasha!" esclamò felice saltandogli al collo. Lui, come sempre, rimaneva spiazzato per poi posare delicatamente il suo braccio sulla sua vita.
"Kagome..." disse sorridendo e allontanandola lentamente. Faceva sempre così, la faceva avvicinare e poi l'allontanava. Per quanto questo le facesse male lei ormai era abituata ed in quel momento non voleva proprio angosciarsi. Anche perché il suo cuore batteva così forte che sentiva le gambe quasi cederle e le mani tremarle. Lei, timidamente, sapeva che lui poteva sentire tutto ciò che provava quando era al suo fianco. Ma non si poteva biasimarla. Erano sei anni che non lo vedeva e nessuno le aveva detto niente.
In quel momento le venne in mente che Sango le aveva accennato ad una sorpresa, il massimo che si era immaginata era un cucciolo di qualcosa non certo Inuyasha,anche se...
"Ah mi sono mancate le tue orecchie!" esclamò, la sua felicità così grande da essere tangibile. Gli si avvicinò e tastò le delicate e morbide orecchie del ragazzo. Lui come suo solito non gradì e se la scrollò di dosso.
"Kagome...E' umiliante!" esclamò togliendole le mani dalle sue orecchie. A quel contatto Kagome rabbrividì e si sentì sciocca, sembrava una bambina. Ma lui era lì e le era mancato così tanto!
Sorrise soltanto e si avvicinò alla cucina per andare da Sango e l'abbraccio.
"Sorpresa,eh?" chiese allegra l'amica. Kagome le mostrò la mano che tremavano incredibilmente e Sango rise.
"Tesoro mio...Sei arrabbiata perché non te l'abbiamo detto?" com'era sempre dolce Sango.
Kagome fece una scrollata di spalle.
"Naah...Un'emozione così non la provavo da molto ormai..." poi lo sbirciò dalla porta della cucina e lo vide chiacchierare di fianco a Miroku che continuava a stargli addosso. Lui era più espansivo a dimostrare la sua felicità nel vederlo ma anche Inuyasha, seppur sempre contenuto, si vedeva che era altrettanto contento.
Il suo viso era fine e niveo come lo ricordava e un po' più maturo anche se i mezzo demoni invecchiavano molto più lentamente degli umani. Forse l'aveva notato semplicemente perché era tanto che non lo vedeva e gli sembrava ancora più bello di quando era partito.
Il suoi capelli argentei ricadevano sulle sue belle spalle larghe e a volte le sue adorabili orecchie si muovevano impercettibilmente.
Sei anni, ripensò. Quasi una vita senza vederlo. Il suo amore.
L'aveva aspettato, lo sapeva che c'era qualcosa che li legava per quanto quel legame che passava dal platonico al concreto la consumava. Ma sentiva che prima o poi avrebbe lasciato un po' del suo caratteraccio da parte e avrebbe dischiuso quel lato dolce ed interessante che aveva sempre avuto e che lei amava sopra ogni altra cosa.
Vide l'amica porgerle un fazzoletto e lei la guardò confusa.
"Ti sta uscendo la bava!" scherzò Sango e lei arrossì violentemente, prese il fazzoletto e glielo tirò in faccia.
"Sciocca..." borbottò. Sango rise ancora.
"Ti è mancato, eh?" chiese furba. Kagome sospirò.
"Da impazzire, Sango! E' passato così tanto tempo e i miei sentimenti al posto di affievolirsi o scomparire sono anche più forti!Sono un caso disperato!E poi io che ne so come si è costruito la vita in questi anni a Londra? Si è trovato una ragazza? Si è sistemato? Ha scelto un'altra mummia dello stampo di Kikyo?" iniziò a sfogarsi a raffica. Il ricordo della prima ragazza di Inuyasha le fece saltare i nervi, come era sempre stato.
Loro due si conoscevano da quando erano bambini ed erano cresciuti insieme. A tredici anni Kagome si era accorta che il leggendario amico le piaceva, tanto. Ma era convinta che fosse solo una cotta leggera e non ci aveva dato molto peso. Fin quando a sedici anni Inuyasha conobbe Kikyo che glielo portò via. Si lasciarono dopo un anno ma lei era sempre rimasta con il rimorso che lui aveva scelto Kikyo e non lei. Se ne era sempre stata buonina in attesa perché Inuyasha, con i suoi modi bruschi, sembrava sempre interessarsi poco alle ragazze e invece. Dopo un anno lui era andato sulla sua spalla a piangere e lei, al posto di riempirlo di sberle come desiderava, l'aveva consolato e fatto da migliore amica.
Lei c'era sempre, se aveva bisogno, ad aspettarlo, a sognarlo. E quando furono più grandi le era sembrato che Inuyasha avesse iniziato a ricambiare i suoi sentimenti ma proprio in quel periodo si era venuto a sapere che Inuyasha doveva partire per Londra a fare l' apprendistato nell' illustre studio di avvocati del padre. In fondo lui era ricco e doveva tenere alto, con suo fratello Sesshomaru, l'onore della famiglia.
Quando partì la salutò con un leggero, semplice bacio a fior di labbra che l'aveva profondamente confusa ed anche emotivamente sconvolta.
Lui si ricordava quel bacio che sembrava quasi quello di due bambini?
Lei sì, lo ricordava. Era marchiato a fuoco nella memoria. In quegli anni aveva avuto qualcuno accanto ma nessuno era riuscito a compensare il vuoto che Inuyasha le creava dentro e aveva capito che le uniche labbra che avrebbe sfiorato e che l'avrebbero resa felice erano quelle di Inuyasha.
Sì, era quasi un'ossessione...Di quelle più dolci e martellanti.
In quegli anni era rimasta sospesa in un mondo fatato, fatto di illusioni da cui tutti i suoi amici cercavano di staccarla ma a cui lei rimaneva saldamente attaccata.
Ed ora averlo davanti ai suoi occhi, sembrava come se si fosse riscossa e svegliata da quel suo sogno e guardava in faccia alla realtà.
Inuyasha era lì, vero, non era un illusione e lei sentiva il bisogno di lui che era così forte da scoppiarle dentro.
Come si sarebbe comportata ora che era tornato?
Si sarebbe scioccamente posta nel suo solito angolino a leccarsi le ferite che le procurava o si sarebbe finalmente fatta avanti e avrebbe lottato per lui?
Non lo sapeva ma sperava fermamente nella seconda ipotesi.
"Basta pensare Kagome...Sta sera voglio solo vederti sorridere" le disse Sango accarezzandole la testa. Kagome la guardò sorridendo ed annuì.
Sorridere? Non le sarebbe mai stato così facile come quella sera!
"Forza a tavola!" avvisarono le due donne.
"Cos'è hai imparato a cucinare,Kaggy?" chiese Inuyasha dietro le sue spalle. Lei si girò, trovandolo molto più vicino di quanto si aspettasse, ma non si scompose all'apparenza e gli scoccò un'occhiata severa seguita da una linguaccia.
"Tu taci cagnolino, che non vai oltre ai cibi in scatola!" esclamò prendendo posto a tavola, al suo fianco.
Lui la guardò fintamente offeso e poi fece un mezzo sorriso.
"Meglio il cibo in scatola che quello carbonizzato!" sghignazzò.
"Ohooh questa poi!E' successo solo una volta!Avevi messo il fuoco troppo alto e il riso alla cantonese si è bruciato!E' stata colpa tua, non certo mia!" ribattè. Era già furiosa, era appena arrivato e già le faceva saltare i nervi.
'Ti è mancato anche questo, sciocca,ammettilo!' disse una vocina maligna nella sua testa che si affrettò a scacciare.
Inuyasha, intanto, sembrava divertirsi moltissimo a prenderla in giro. Niente, niente era cambiato.
Anche se lei non riusciva ancora a vedere, quella luce nascosta tra gli occhioni ambrati dell'hanyou.
"Seh, seh dicono tutti così..." concesse Inuyasha con leggerezza. Kagome si imbronciò ma lui le lanciò quel suo mezzo sorriso sghembo e quell'occhiata dolcemente divertita che lei si dimenticò tutto.
"Be' raccontaci un po' di quest'Inghilterra!Ci sono delle belle fagiane?" chiese Miroku.
Gli altri tre lo guardarono stralunati. Sopratutto per l'appellativo 'fagiane'  e per Kagome e Sango anche per la scelta, assolutamente inadeguata, dell'argomento.
Dopo un attimo di gelo Inuyasha scoppiò a ridere sguaiatamente, mentre le ragazze si concessero una mezza risata rassegnata.
"Fagiane...Ahahah...Miroku!" sghignazzava Inuyasha per poi ricomporsi. "Comunque sì ce ne sono..." riprese.
Kagome pendeva dalle sue labbra ora. Si sentiva così sciocca! Era grande ormai, i comportamenti da adolescente li avrebbe dovuti abbandonare da un pezzo. Ma una parte, in fondo al suo cuore era felice, voleva dire che una parte di se rimaneva bambina, innamorata nell'ingenuità della sua bellezza.
Rimase in attesa che lui continuasse.
"Qualcuna era davvero carina e ci sono uscito insieme, ma niente di che...".
Kagome rimase di ghiaccio per un attimo. Il suo cuore veniva strizzato come uno straccio e stracolmo del suo dolore strabordava lacrime. Lacrime che però lei si premurò di non far uscire dai suoi occhi.
Si sentì un' ipocrita allo stesso tempo. Anche lei era uscita con altri ragazzi aveva poco da dire!
Però lei sapeva che nel profondo l'aveva sempre aspettato, voleva solo lui. Invece lei cosa ne sapeva di quello che Inuyasha provava. Magari non è stato per sei anni, anche a contatto con persone nuove, a struggersi e a pensare a lei. Cosa piagniucolava a fare? Lui non le aveva fatto nessuna promessa!E lei stupida si era aggrappata ad un bacio...Bacio, ad un lieve sfiorarsi di labbra.
Non voleva dire niente, niente!Sei anni della sua vita buttati nella spazzatura!Continuava questo monologo nella sua mente.
Ma non ci poteva fare niente. Faceva così male!
"Anche se continuo a preferire le giapponesi!Le inglesi hanno quella puzza sotto il naso e sono piene di lentiggini e capelli rossi e biondi ed io continuo a preferire le more..." continuava Inuyasha.
Kagome lo sbirciò dalla sua frangia. Be' almeno quelle ragazze non erano state particolarmente importanti. Poteva tirarsi su il morale...Almeno un pochino.
"E tu Kaggy?" chiese Inuyasha con tono leggero. Ma perché in quella leggerezza Kagome percepiva un retrogusto strano? Una voglia di sapere.
Si drizzò sulla sedia.
"Oh si anche io sono uscita con qualche ragazzo molto carino" rispose, con la stessa leggerezza che aveva usato lui. Lo vide irrigidirsi e le sue orecchie fecero un 'zac-zac' che sapeva molto di infastidito.
'Cos'è tu ti puoi divertire ed io no,mio bel mezzodemone?' riuscì fuori la vocina maliziosa della ragazza che era uscita poco prima.
"Oh...Davvero?" riprese con tono che voleva sembrare incurante, Inuyasha. Peccato che sembrava tutto il contrario con quella sua bella voce smorzata da un acuto strozzato nell'esporre la frase.
Kagome da sotto la sua solita frangetta, lo scrutava gongolando allegra.
Allora almeno un pochino geloso lo è!pensò soddisfatta.
Dopo quel breve scambio di battute l'atmosfera si fece un pochino più pesante.
Allora qualcosa per cui valeva la pena combattere c'era...Continuava a pensare Kagome.
Tra una chiacchiera e l'altra il cielo si faceva sempre più buio e l'ora diventava sempre più tarda.
Quella notte Miroku e Inuyasha rimasero a dormire a casa delle ragazze.
Miroku si sistemò nella camera con Sango e Inuyasha in quella degli ospiti, accanto a quella di Kagome.
Quest'ultima era avvolta nelle sue spesse coperte ma non dormiva. Non ci riusciva, la sua mente galoppava così forte ed intensamente che lei non poteva fare a meno di fermarla.
Tutti quegli anni di resistenza e proprio in quel momento i suoi nervi cedevano. Ma era ovvio, lontano dagli occhi lontano dal cuore. E lei invece ce l'aveva proprio dall'altra parte del muro, il furfante!
Fermarsi a dormire lì, ma come? Voleva farla impazzire davvero!
Intanto continuava a girarsi avvolgendosi tra le coperte come un salame.
Sbuffò e si tirò su. Una bella tazza di tè caldo probabilmente le avrebbe fatto bene.
Si avviò alla cucina e all'ultimo momento vide una debole luce di candela ed il profilo inconfondibile di una figura dai capelli argentei. Rimase un attimo indecisa sul da farsi, immobile con un piede uno di fronte all'altro.
"Perché non vieni, Kagome?" chiese il ragazzo con la sua voce roca e morbida.
Kagome strabuzzò gli occhi  e poi scosse la testa. Che sciocca sicuramente l'aveva sentita da quando si era alzata dal letto, con quelle sue orecchie canine!Ma come poteva essere certo che fosse lei?
"Il tuo odore non è cambiato di una virgola, sai Kagome?Anzi forse un po',solo un poco..." lo sentì sussurrare, come se le avesse letto nel pensiero. La ragazza si fece coraggio e prese posto al suo fianco al tavolo della cucina.
"Vuoi del tè?" chiese Inuyasha porgendole la teiera fumante. Lei annuì e se ne lasciò versare una tazza.
"Ero venuta proprio per questo..." rispose. Inuyasha le sorrise, erano lievemente illuminati dalla luce della candela e quel suo lieve bagliore sul viso di lui creava sul suo viso dei tratti dalle fattezze angeliche.
Diamine quanto era bello!Semplice,sì, ma bello.
In quel momento le venne in mente il fratello di lui, Sesshomaru. Straordinariamente bello anch'egli, anzi, più di Inuyasha, ma a questo lei importava ben poco.
Sesshomaru, al contrario di Inuyasha, era sempre introverso, serioso e dall'aria austera. Il solo fatto che non avesse mai visto un sorriso comparire su quel volto perfetto voleva dire molto.
Per una tipa solare come lei una persona senza un minimo di voglia di ridere e sorridere davanti alla vita voleva dire essere una persona fredda e rigida con un imponente confronto col mondo.
Invece Inuyasha, in quella sua bellezza lampante e cristallina, dolce con quelle sue orecchiette di cane, gli conferivano un'idea di protezione e di immenso calore che era ineguagliabile.
In quel momento fu tentata di accarezzargli il viso ma si trattenne e si accontentò di dare un buffetto alla sua orecchia sinistra, giusto per infastidirlo un momento. Come immaginava, Inuyasha le prese la mano per scacciarla via, ma al posto del solito gesto brusco tenne soltanto la mano di lei poco distante dal suo viso. Sospesa tra la mano di lui.
"Vi piace scherzare, Signorina Higurashi?" chiese in tono formale. Lei sorrise.
"E' da secoli che non vi vedo signorino Taisho, permettetemi almeno questo..." sussurrò allo stesso modo, Kagome. Il sorriso del ragazzo si allargò ed il cuore di lei fece un balzo.
"A me non sei mancata così tanto, invece..." buttò li Inuyasha. Kagome rimase di sale.
Al solito, prima la faceva volare tra le nuvole e poi la schiantava al suolo con una sola parola.
Aveva perso il conto delle volte in cui si era data della stupida in quella serata, ma si premurò di aggiungere di nuovo l'appellativo alla sua precedente sfilza.
E lei che come sempre si era illusa. Faceva il tenero nella notte illuminata da quella luce debole di fuoco, e cercava di nascondere la gelosia nei suoi confronti davanti agli amici. Ma era tutta una scena che si creava lei in testa. Inuyasha le voleva bene quasi quanto ad una sorella. Magari come una di quelle sorelle piccole e rompiscatole.
In quel momento, così debole, non potè far a meno di far inumidire i suoi occhi e lacrime silenziose che sperava lui non vedesse, né sentisse, scesero sul suo viso di avorio.
Ma Inuyasha con i suoi sensi fini sentì il salato odore delle lacrime e sobbalzò.
Lui aveva voluto scherzare, ma forse era apparso troppo serio e lei se l'era presa.
Da quando si erano conosciuti, da bambini, Kagome le era sembrata una specie di bambina paranormale. Era sempre così forte!Rispondeva a tono alle sue battute e quando iniziavano a scherzare si batteva alla grande tirando pugni e calci. Poi crescendo quella forza è rimasta in lei, conferendole una notevole maturità e sensibilità ma al contempo, era diventata un po' più fragile. Le dava un gran fastidio darlo a vedere, ma lui sapeva che era così. E la maggior parte di quella fragilità si dischiudeva per colpa sua. Bastava una sua battuta particolarmente pungente a far vacillare l'animo fiero della ragazza. Lui all'inizio, bambino e immaturo,quanto un po' lo era ancora, non aveva mai capito il motivo di quelle sue reazioni. Poi crescendo, vedendo come girava il mondo, aveva iniziato a capirla e a capire se stesso. Capire che avrebbe dato qualsiasi cosa pur di non farla ancora piangere, per farla sentire protetta, per provare ad abbattere quel suo muro brusco che si era creato sin da bambino per proteggersi dagli altri che lo emarginavano, facendosi forte.
Solo lei era riuscita ad abbattere quella barriera difensiva e di questo gli era immensamente grato, ma al contempo quel modo di comportarsi era diventato parte di lui e non poteva far niente per fermarlo, a parte pentirsi una volta fatto il danno. Una volta che aveva ferito con la sua solita lingua lunga l'unica persona che nella sua vita l'aveva fatto sentire amato ed importante.
Kagome fece per alzarsi, non voleva che la vedesse piangere. Ma lui la trattenne e la strinse tra le sue braccia.
Kagome, attonita con le braccia sul suo petto, rimaneva immobile con la bocca spalancata.
Cosa gli saltava in mente a quel cagnaccio?Voleva farla morire, diamine!
Alzò confusa lo sguardo su di lui che la guardava con quei suoi grandi occhi color ambra che come sempre facevano scorrere colate di oro caldo sulla sua schiena facendole venire i brividi.
Lui alzò le mani sul suo viso e le asciugò le lacrime.
"Non piangere Kaggy..." le sussurrò con quel soprannome che sapeva l'infastidiva e compiaceva allo stesso tempo.
"E allora tu smetti di farmi piangere!" sbottò piano e schietta, Kagome.
Inuyasha sorrise furbo, le piaceva il suo modo di fare così forte e sincero.
Posò la sua fronte su quella della ragazza e la sentì sussultare. I loro visi erano vicinissimi, i nasi si sfioravano.
"Lo sai che sono un cagnaccio cattivo, ma poi mi pento..." cercò di giustificarsi.
"Dovrei iniziare a metterti a cuccia, sacco di pulci che non sei altro!" esclamò la ragazza divertita, rincuorata da quel contatto che le aveva dato, che per lei era già un enorme traguardo.
Sapeva com'era. Timido e rigido a lasciarsi andare, sopratutto con lei. Era anche per quel motivo che era rimasta così sconvolta quando l'aveva abbracciata.
Inuyasha rise piano, una risata da bambino ma allo stesso tempo suadente.
Le accarezzò il viso e avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza.
'Ma cosa...?' si ritrovò a pensare anche la vocina maliziosa nella testa della ragazza.
All'inizio fu come un flashback, il ricordo di quel bacio di vento che si erano dati all'aereoporto prima che lui partisse. Poi lui la strinse con delicatezza a sé, prendendola per la vita, lei si aggrappò alle sue spalle. Inuyasha dischiuse le labbra e lei lo seguì approfondendo quello che era un incontro di anime che erano state lontane per così tanto tempo. Due anime che a kilometri di distanza si erano mancate e cercate, lasciando disperdere i propri pensieri nell'aria nella speranza,vana, che quei pensieri arrivassero all'altro.
In quel momento Kagome si rese conto che aveva fatto bene ad aspettarlo.
Non c'era sensazione più inebriante e dolce delle labbra di Inuyasha sulle sue.
Era come rinascere...O come prendere una sbronza particolarmente forte, a voi la poeticità del concetto.
Lentamente lui si scostò da lei e le sorrise.
"Ma...Ma..." iniziò subito a borbottare la ragazza. Lui le posò un dito sulle labbra.
"A nanna adesso Kaggy" le disse il ragazzo.
Kagome annuì ancora stordita da quel bacio strepitoso. Le gambe cantavano ubriache tenendola a malapena impiedi. Ma si riscosse. Sì, doveva dormire, il giorno dopo avrebbe rivisto la piccola Rin.
"Lasciamo tutto alle mani della notte..." sussurrò la ragazza. Inuyasha sorrise furbo e divertito.
"Non hai smesso di essere poetica..." le ricordò. Lei rise timidamente.
"Che ci vuoi fare, c'est moi!" pigolò in francese, che a lei non piaceva neanche. "That's me!" aggiunse. Lui rise ancora e la baciò di nuovo.
"Buona notte,a domani..."  disse per poi disperdersi tra il buio della casa. La candela aveva voluto spegnersi lasciando loro solo il bagliore della luna.
Kagome annuì assorta per poi scuotere la testa. Non l'avrebbe visto il giorno dopo, almeno fino a sera, doveva lavorare.
Scrollò le spalle. In fondo non gli faceva male sentire ancora un po' la sua mancanza, pensò furbescamente.
In fondo lei lo aspettava da quando era una bambina.

Ed un altro capitolo è andato!
Che cosa ne pensate?Dite che ho caraterizzato bene i caratteri di Kagome ed Inuyasha?
Spero di si, e spero proprio di non essere stata troppo sdolcinata ma solo un pò romantica!^^
Questa coppia non è quella principale ma è intorno a questo storia d'amore che parte tutto.
Ora taccio sennò vi rivelo tutto!XD
Ringrazio:
Mikamey:Ciao nuova lettrice!Non sto a ripetere quanto sono contenta che tu legga la mia storia perchè l'ho già letto nel commento della tua fic!^^Mi fa piacere che ti piaccia il modo in cui ho descritto il personaggio di Rin, la caratterizzazione di tutti i personaggi è come me li immagino e spero che siano abbastanza coerenti con i personaggi originali, almeno in parte.Comunque si scoprirà presto del passato di Rin. Ecco scoperto il 'lui', non so se ti aspettavi Sesshomaru ma ti confesso che lo vedremo tra un pò di capitoli, c'è da attendere!;)Che dici di questo capitolo?Alla prossima!
Vale728:Ciaoo!:)Eheh si Rin sembra più grande ma fa tutta parte del suo passato che pian piano si scoprirà!Cmq si, il rapporto dalle due è intenso sin da subito, sono contenta che ti sia piaciuto il loro abbraccio.Eccolo il misterioso ragazzo, ma credo c'era da aspettarselo!;)Al prossimo capitolo!
Draco:Rieccomi!L'avevo detto che non sarei stata celere come l'ultima volta!^^Sono contenta che il precedente capitolo ti sia piaciuto. Eh si era proprio Inuyasha!Non avrei permesso a nessun altro di stare affianco a Kagome!;)Al prossimo capitolo!
Achaori:Ciao nuova lettrice!:)Sono davvero felice di sapere che la fic ti sia piaciuta e spero che sia sempre così e mi fa piacere sapere che ho descritto bene i personaggi, ne sono proprio contenta!:DBè che dire, spero di rivederti presto!^^

Un saluto a tutti,
By LilyProngs
  
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