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Autore: roxrox    15/04/2009    8 recensioni
"Aveva proposto a Ginevra di raggiungerlo dopo aver concluso gli esami estivi, “vacanze separate” le aveva però specificato. Ci mancava solo sopportare la sorella maggiore in una delle sue interminabili prediche! Chissà poi perché le aveva detto di venire..."
Quando si è fratelli spesso ci si scontra e si battibecca... Ma questi due sanno anche proteggersi a vicenda, e sono in grado di essere particolarmente complici. Chissà cosa combineranno al Grande Tempio... E soprattutto, chissà perché sono lì...
Genere: Azione, Song-fic, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nemmeno si accorsero di essere teletrasportati. Un attimo prima erano nell’ampio soggiorno della terza casa (come fosse possibile che un tempio greco ospitasse un soggiorno così moderno era ancora un mistero che Fabrizio non si poteva spiegare), un attimo dopo stavano ai piedi dei letti della loro camera ad Atene.
Il ragazzo si riscosse troppo tardi, e sua sorella si era già infilata nel bagno, chiudendo a chiave.
- Vieni fuori di lì! – esclamò prendendo a pugni la porta – La doccia è mia! – dall’interno giunse il suono di una pernacchia – Dovrai uscire per prendere le mutande… -
- Certo, dopo la doccia! –
- Vorrei ricordarti che non siamo soli! –
- E io vorrei ricordarti che hanno inventato gli accappatoi! Dai, smettila di rompere le palle e inizia a riempire la tua valigia! – un secondo dopo l’acqua iniziò a scrosciare, mentre la voce di Ginevra che cantava leggermente e a bocca chiusa si diffondeva nella stanza come una lieve ninnananna. Fabrizio grugnì e si voltò verso il Grande Mur, che si era elegantemente seduto sull’orlo di uno dei due letti, e lo guardava sereno e pacato.
- ‘Cazzo guardi? – ringhiò, ma il Cavaliere non si scompose nemmeno, si limitò a voltare la testa e perdere gli occhi all’esterno.
Fabrizio aprì l’armadio ed estratta la sua sacca iniziò a riempirla con tutti i suoi vestiti. Quando aveva quasi finito, la porta del bagno si socchiuse:
- Faaaabriiiii… - cantilenò la voce di Ginevra – Non è che mi passeresti il sacchetto in cui ho la mia biancheria? –
- Scordatelo! Arrangiati, vieni fuori a prendertela! –
- Dai, per favore… Non vorrai mica che esca così… Sai che non siamo soli… -
Fabrizio sbuffò pesantemente, ma passò alla sorella quello che le aveva chiesto. Mur sorrise leggermente e si alzò dal letto, mettendosi in piedi alla finestra, dando le spalle alla stanza, concedendo alla ragazza di uscire coperta dall’accappatoio e di potersi rivestire, indossando un leggero paio di pantaloni e una vivace maglietta rossa, mentre il fratello entrava mugugnando nel bagno, portandosi dietro il cambio completo di vestiti. Si voltò nuovamente solo quando la sentì aprire la cerniera della propria valigia.
Aspettò che entrambi fossero pronti, poi li accompagnò al piano terra, dove pagarono l’albergatore ed uscirono sotto il sole di Atene, già caldo nonostante fosse appena metà mattina.
- Ed ora che facciamo? – chiese Fabrizio indolente, trascinandosi dietro il bagaglio – Fai conto di riportarci a casa tua a piedi? –
- Non temete – rispose Mur, caricandosi in spalla il pesante borsone di Ginevra e prendendole galantemente la valigia di mano – Nel vicolo qui dietro non è passato nessuno per tutto il tempo in cui siamo rimasti nella vostra camera. Sarà un ottimo punto per teletrasportarci senza essere visti –
Arrivarono al Grande Tempio in un batter d’occhio, e si ritrovarono davanti alla casa dei Gemelli. Mur guardò l’orologio che portava al polso:
- Tra poco inizierà il Consiglio dei Cavalieri d’Oro. Fossi in voi non disferei le valigie, ho l’impressione che Kanon farà di tutto per cacciarvi di casa. Ma non preoccupatevi, non verrete abbandonati a voi stessi, noi Gold Saints non siamo tutti così scorbutici –
- Fantastico – borbottò Fabrizio.
- Secondo te – chiese Ginevra quando furono soli – ci troveremo davvero davanti alla reincarnazione della dea Atena? –
- A me lo chiedi? E poi, perché questi dubbi, adesso? E’ il caso di farseli venire? E’ un problema che non mi pongo, per quanto mi riguarda qui sono tutti completamente folli –
- Ma guardati intorno! Non puoi negare che questa sia realtà! –
- Qualunque cosa sia, io non credo che quella sorta di bambolina che abbiamo visto ieri sia nulla di diverso di una multimilionaria completamente impazzita e flippata dalle manie di grandezza! Nemmeno i nostri peggiori politici sono arrivati a tanto… o almeno, nessuno li ha ascoltati… -
- Beh, almeno su questo siamo d’accordo. Non intendo inginocchiarmi ed adorarla –
- Nemmeno io. Problema risolto –
Saga li raggiunse pochissimi secondi dopo, ricoperto dalla sua splendente armatura, che lasciò entrambi i ragazzi un po’ spiazzati, e fece posare loro tutti i bagagli nell’ampio soggiorno.
- Ecco – disse poi – Ora andremo alla tredicesima casa, il consiglio dei Cavalieri d’Oro si tiene là –
- Ehi, aspetta! – esclamò Ginevra, spalancando gli occhi – La tredicesima casa? Sei impazzito? Saranno… diecimila gradini! –
- Più o meno… -
- E tu pensi davvero che riusciremmo ad arrivare in cima entro un paio di giorni? E soprattutto, pensi davvero che ci arriveremmo vivi? –
- Ehi! – la rimbeccò Fabrizio – Parla per te! –
- E falla finita una buona volta! Non arriveresti alla casa successiva! –
- Proviamo? –
- Guarda che poi schianti a metà strada, e io non ti porto in spalla fino in cima! Già dubito che riuscirei a sostenerti! –
- Se sei una mezza pippa senza un briciolo di muscoli non è colpa mia! –
- Come non è colpa mia se tu pesi un paio di quintali! –
- Piantatela! – la ruggente voce di Kanon si impose sui due fratelli – Non vi sopporto più! O tacete da soli, o vi ci costringo con la forza! –
- Ehi, Greco del cazzo – lo apostrofò Fabrizio – Vedi di abbassare la cresta! –
- Ora basta – Saga, con la sua solita calma, placò tutti gli animi – Non vi preoccupate, non vi faremo arrivare alla tredicesima casa dalla scalinata di rappresentanza, quella la usiamo poche volte. In realtà il Santuario è disseminato di molte vie segrete, che conoscono solo coloro che ci abitano, che permettono di percorrere gli spazi più lunghi in pochissimo tempo ed in modo molto più semplice. Venite, seguitemi –
Si infilarono in un cunicolo, che si aprì ben presto in un’ampia ed agevole galleria. Dopo un po’, quando ormai Fabrizio iniziava a chiedersi se ne sarebbero mai usciti, udirono delle voci allegre provenire da sinistra. Due cavalieri sbucarono da una apertura, ridendo spensieratamente; erano quello che Fabrizio aveva soprannominato “la statua” ed un altro, molto somigliante a lui, ma con i capelli leggermente più scuri; anche loro indossavano le rispettive armature.
- Toh, i nuovi arrivati – sorrise la statua, avvicinandosi – Finalmente potremo conoscerci –
- Anche se con indosso le nostre armature – disse l’altro – sembriamo decisamente meno rassicuranti… -
- Meno sani di mente lo sembrate di sicuro… - borbottò Fabrizio, guadagnandosi una gomitata da parte della sorella.
- Il mio nome è Ioria, Cavaliere del Leone – si presentò la statua, tendendo la mano al ragazzo, che la strinse nonostante la smorfia scettica.
- Io invece sono Micene, Cavaliere del Sagittario – si inchinò l’altro, prendendo galantemente la mano di Ginevra e baciandola, causando un minaccioso sibilo da parte di Fabrizio, mentre lei diventava più rossa di un peperone.
- Noi siamo Ginevra e Fabrizio… Ma certo, Micene! – esclamò la ragazza – Adesso mi ricordo di voi! Tu sei quello che ci ha rimesso la pelle per salvare la dea Atena quando era una neonata e quello psicopatico di Arles voleva eliminarla! E tu – si rivolse a Ioria – sei suo fratello, quello che è riuscito a redimersi con la dea e tornato in Grecia si è fatto fregare come un pollo dallo psicopatico che gli ha fatto il lavaggio del cervello! –
- Beh, sì – rise Ioria, un po’ imbarazzato – effettivamente non ci ho fatto una bella figura quella volta… -
- La lingua può muoversi indipendentemente dalle gambe. Andiamo? – Kanon si stava innervosendo, e li osservava con le braccia incrociate, battendo ritmicamente il piede a terra.
Si incamminarono nuovamente, non senza uno sbuffo da parte di Fabrizio – Questo Greco del cazzo mi sta proprio sui nervi… - e un leggero sorriso di Micene, che aveva sentito ma preferì non replicare.
Quando arrivarono in cima alla scalinata – Ehi, è stato semplice davvero! Quando ho visto la distanza ho creduto che ci avrei lasciato almeno un polmone… - si accorsero che alcuni cavalieri erano già lì, e chiacchieravano serenamente.
- Ehi, eccoli qui! – tuonò uno vedendoli avvicinarsi – Spero di non essere l’ultimo ad augurarvi il benvenuto –
- Aiuto! Un orso! – urlò Ginevra correndo a nascondersi dietro le ampie spalle di Ioria, che scoppiò a ridere.
- Ma no, tranquilla! Lui è Aldebaran del Toro, sembra un mostro ma è il più buono tra tutti noi! –
- Dai – sorrise ancora lui, facendosi più vicino – Non sono poi così brutto! –
Ginevra, un po’ rincuorata, uscì timidamente dal suo nascondiglio, ignorando l’espressione seccata di Fabrizio, e tese una mano alla montagna:
- Scusa, ma… non sono abituata a… -
- Nessun problema, capita che faccia questo effetto a chi mi vede per la prima volta! Ma poi quando una persona mi conosce, solitamente finisco per perdere tutto il suo rispetto! –
- Già – rise Micene – Vi accorgerete anche voi che ha solo l’aspetto dell’Uomo di Neanderthal! –
- Ciao! – sorrise un altro, tendendo la mano a Ginevra – Il mio nome è Milo, Cavaliere di Scorpio. Vi ricordate di me? –
- Come potrei dimenticarmi? – sbottò lei, acida – Sembrava che stessi solo aspettando il momento giusto per allungare le mani… -
"Anche se sei talmente carino che quasi quasi avrei potuto perdonartela..."
- Ma smettila! – la rimbrottò il fratello – Ti ho già fatto notare che sembrava più interessato ai miei lividi che a te… -
- Ah sì? – chiese un altro scherzoso, passando un braccio attorno alle sue spalle – Questo non sarebbe certamente da te, Milo… Da quando ignori una ragazza che ti è capitata tra le grinfie? –
- Death, piantala! – se lo scrollò di dosso – Non l’ho affatto ignorata! Mi ha solo fatto intendere molto chiaramente di non voler avere nulla a che fare con me! –
- E quando mai questo ti ha fermato? –
- Vedi, Death – disse l’altro che i fratelli avevano visto quel famoso giorno all’imboccatura del vicolo – credo che il nostro Milo abbia trovato una che è capace di tenergli testa… - si inchinò leggermente davanti a Ginevra – Piacere di conoscervi. Il mio nome è Camus, Cavaliere dell’Acquario –
- Ah già, è vero, bisogna presentarci! Io sono Death Mask, Cavaliere del Cancro, e, come la signorina qui presente ha ricordato ieri, sono il migliore e l’unico Italiano tra i Cavalieri d’Oro. Comunque, dicevamo, Camus, tu eri con lui! E di’ un po’, questa è davvero così tosta come sembra? –
- Se non vi dispiace – li interruppe Ginevra – è di me che state parlando! Quindi, domanda a me! E sì, per la cronaca, sono davvero tosta come sembro, quindi se ti azzardi a fare come il tuo amico e provi ad allungare le mani, ti ritrovi stampata in faccia la cinquina che lui non ha ricevuto perché ci aveva appena salvati! –
- Tutti uguali gli Italiani… - borbottò qualcuno alle spalle di Fabrizio, che si voltò repentinamente – E tu chi saresti? E’ educazione presentarsi, prima di denigrare una persona, almeno so chi sto insultando! –
- Il mio nome è Shura, Cavaliere del Capricorno. Avete una vaga conoscenza dei segni zodiacali o devo anche dirvi che casa presiedo? –
- La decima – rispose Ginevra, anticipando il fratello – Non siamo così ignoranti come vi siete presi la briga di credere! –
- Ha ragione, Shura – disse Micene – Meritano almeno il beneficio del dubbio –
- Glielo concederò se e quando avrò la certezza che non sono pericolosi –
- Ancora… - mormorò Fabrizio, con rabbia – Io a questo gli stacco la testa a morsi! –
- Tranquillo – lo fermò la sorella – se non ricordo male questo qui ha nel braccio Excalibur, se vuole ti fa a fettine –
- Excalibur? Ma non si trattava di mitologia greca? Che cazzo c’entra re Artù? –
- E io che ne so? Chiedilo a lui, quando te lo sarai fatto amico! –
- Campa cavallo… E quello chi è? – chiese, indicando uno che se ne stava in disparte, guardandoli con occhi che tutto esprimevano tranne che simpatia o benvenuto.
- Lui è Aphrodite, Cavaliere dei Pesci – rispose Micene – E’… parecchio offeso con voi, per le cose che avete detto ieri… -
- Pesci… Pesci… Non mi ricordo cosa abbiamo detto… -
- Fabri, basta guardarlo! E’ quello delle rose, la checca che ci ha provato con Andromeda! –
- Ah già, il finocchio dell’ultima casa! –
- Ecco, questa è esattamente la cosa che lo ha fatto imbestialire –
- Beh – sbottò il ragazzo – se non vuole essere considerato una checca forse è il caso che si conci in maniera un po’ diversa! –
- Giusto! – concordò Ginevra – Non può andarsene in giro in quel modo, assumere certe posizioni… mettere del lucidalabbra? – si voltò atterrita verso il Cavaliere che aveva accanto, e si ritrovò suo malgrado ad affondare negli splendidi occhi di Milo. Le ci volle un secondo per riprendersi, prima di continuare – Quello è davvero lucidalabbra? –
Il sorriso di Milo era malandrino:
- E quel neo sopra il labbro… è finto –
- Cosa? Allora, dicevo: uno non può andarsene in giro in quel modo, assumere certe posizioni, mettere del lucidalabbra, mostrare un finto neuccio sexy come le più grandi dame della corte del Re Sole e pretendere anche che la gente non lo chiami “checca”! Eccheccazzo! Un po’ di buon senso! –
- E’ meglio che vi diate entrambi una calmata – una voce pacata e tranquilla si intromise, attirando l’attenzione di Ginevra e Fabrizio verso il biondissimo cavaliere che era ora di fianco a loro – non avete il diritto di entrare qui e mancare di rispetto a dei Sacri Guerrieri di Atena – qualcuno dietro Ginevra sbuffò sommessamente – L’unico motivo per cui non siete ancora stati eliminati è che potreste essere un vantaggio per noi, e non solo una minaccia, ma siete ancora vivi grazie alla nostra magnanimità, e fareste bene a ricordarvelo! –
- Ma sentitelo! – Fabrizio incrociò le braccia, scrutandolo con aria di sfida – A te farebbe bene una buona dose di modestia, e un abbondante prelievo di arroganza! –
- Abbassarmi al vostro livello non è degno del Cavaliere d’Oro di Atena che sono –
- Bum! – esclamò Ginevra – I tuoi compagni si stanno presentando e si stanno ‘abbassando al nostro livello’! Chi ti credi di essere per permetterti di snobbare così questi altri che sono qui? Cosa ti fa credere di essere meglio di loro? –
- Il mio compito è molto diverso, e non sta a me giudicare il loro comportamento! –
- Quindi come ti dobbiamo chiamare? Ce lo dici il tuo nome o devo fare come qualcun altro, che ha già un soprannome bello pronto e già ben consolidato? Non ho problemi, credo che Bigotto Santone Scassapalle sarebbe perfetto per te! –
- Il mio nome – rispose quello senza scomporsi – è Shaka, Cavaliere d’Oro della Vergine, e presiedo la sesta casa. Vi è sufficiente? –
- Non troppo, ma vedremo di farcelo bastare –
- Ci siamo tutti – li interruppe Saga, cercando di riportare la calma, quando anche Mur si unì a loro – Manca solo Dohko, che è già con Lady Saori. Forse è meglio andare –
Si avviarono tutti verso l’ingresso della tredicesima casa, e Ginevra si ritrovò Ioria accanto:
- Ma… chi è Lady Saori? –
- E’ la reincarnazione della dea Atena. Credo che la versione italiana la conosca come Lady Isabel –
- Oh cielo, la multimiliardaria rincoglionita… -
- Fareste meglio a non dirlo davanti a lei, è parecchio permalosa –
- Oh, povera me… –





Saluti gente!
E dopo i bagordi di Pasqua e Pasquetta... Et voilà il settimo capitolo!

Sì, va bene, lo so che Mur con un orologio al polso è "leggermente" OOC, ma in fondo anche loro sono nel ventunesimo secolo, un pochino di tecnologia se la meriteranno, no?
Io ce le vedo le case dello Zodiaco, così immesamentre tradizionali nell'atrio d'ingresso e così terribilmente moderne nelle stanza private... Che so, io nel soggiorno di Milo ci vedo un immenso impianto stereo con casse sparse per tutta la casa... E da Al immagino una cucina degna dei migliori chef, con una dispensa che farebbe invidia alla regina Elisabetta...

Va bene, chiudiamo questo aulico momento (?????) e passiamo ai ringraziamenti:

stantuffo: Fabrizio russa "un pochino"??? Quello è una vera e propria locomotiva d'assalto!!! Sì, Saga è proprio carino... Mi è sempre parso un po' discriminato, poverino, sempre tutti a coccolarsi il gemellino e nessuno che lo caga nemmeno di striscio, solo perchè tanto la sua armatura non è rimasta sguarnita... Insomma, un pochino di chiaroscuro deve averlo pure lui, no? ;-) Grazie, alla prossima, un bacio!

Gufo_Tave: In effetti, a ben pensarci, questi tizi non sono granchè normali... Qualche capacità spaventosa ce l'hanno... Nemmeno a me resterebbero indifferenti con certe rivelazioni... :-) Grazie, alla prossima, ciao!

bellatrix18: Grazie! *me arrossisce come un peperone e si inchina* Sono contenta che ti piaccia così tanto, spero di non annoiarti e di non deluderti mai! ;-) Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, grazie ancora, a presto, ciao!!!

HOPE87: Grazie grazie... Allora, ti piace questa mezza sfilata di Cavalieri d'Oro? Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo... Alla prossima, un bacio!!!

Martyx1988: Sull'essere un buon partito di Saga mi trovi perfettamente d'accordo! In fondo è stato Grande Sacerdote, un po' di cerimoniale e di bon-ton lo avrà pur imparato... ;-) Grazie grazie, a prestissimo, bacio!!!

Nemeryal: "L’intrusore curioso come una scimmia"... Ah già... Ci credi? L'ho scritto io, e quando ho visto la tua recensione ho riletto il capitolo 3 volte, e non l'ho mai notato... Eh, l'arrivo della primavera unito alla preparazione della tesi fa veramente male... :-) Ma no, quale camomilla per endovena, poi si calmano e io non mi diverto più a farli discutere... ;-) Grazie, a presto, un bacio!!!

Snow Fox: Non ti preoccupare, non amo gli spoiler, altrimenti io mi perdo tutto il divertimento... Grazie! Anche a me piacciono i capitoli tranquilli e di transizione, ma a volte ho paura che risultino noiosi, perchè non succede granchè... Però a me piacciono, e io continuo a scriverli! Tiè! ;-) Grazie ancora, alla prossima, un bacio!

ti con zero: Grazie! *me si inchina* Ah, la tesi... Come ti capisco, anch'io ci sono giorni che mi rimane a malapena il tempo di respirare... Non ti preoccupare per il ritardo, l'importante è che tu ci sia e continui a leggere... Sì, ho cambiato un pochino lo stile di narrazione, ma ho pensato di adeguarlo al carattere dei personaggi... Del resto, uno stile serio e tranquillo avrebbe stonato parecchio con quei due peperini che ci sono... Ah, mi sono dimenticata di dirtelo nella recensione per "Gli dei e gli uomini", ma volevo farti i complimenti perchè riesci a gestire tre personaggi nuovi senza nessun problema: io ne ho solo due e già in qualche momento mi si rizzano i capelli sulla testa... Questi due vogliono fare quello che vogliono e non quello che gli dico io... ;-) Grazie ancora, a presto, un bacio!!!

bellissima90: Rieccoti! Per fortuna che sei tornata... Mi sentivo un po' abbandonata... ;-) Grazie grazie... A presto, un bacio!!!

Come sempre, grazie anche a tutti coloro che continuano a leggere in silenzio!

Baci a tutti!
roxrox
  
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