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Autore: mati1999    13/06/2016    0 recensioni
-Diglielo- esclamò la ragazza entrando nella stanza e mettendosi di fronte al ragazzo seduto sul divano, intento a leggere chissà cosa dei suoi libri "noiosi e saputelli" a detta di Zack. Quest'ultimo entrò nella stanza e si posizionò accanto a lei guardandola male. L'interpellato alzò lo sguardo. Poi sbuffò.
-Dire cosa a chi?- chiese, anche se aveva il presentimento di saperlo già.
-Dire a Zack che ho ragione- rispose ovvia
Genere: Angst, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Parcheggiata la macchina salii con l'ascensore fino al mio piano. Entrata mi tolsi la giacca di Zach e la buttai sul divano senza guardare
-Ehi, fai piano- esclamò il divano. Il divano? Girai intorno a questo per notare un Nox mezzo addormentato che stava leggendo un libro. Oh, non era il divano. 
-Ciao amico- dissi e mi buttai accanto a lui. Mi guardò un po' indeciso come se volesse dirmi qualcosa, ma non trovasse il coraggio, così cominciai io
-Senti, non so esattamente come dirtelo...- iniziai torturandomi le mani e non guardandolo
-Quello che c'è stato tra noi non è niente...- esclamai, ma la mia voce non era stata la sola. Mi girai verso Nox confusa. Era stato lui! Sorrisi nello stesso momento in cui lo fece lui e mi buttai fra le sue braccia
-Sei il mio migliore amico- esclamai nella sua spalla. Lui mi strinse
-E tu sei la mia migliore amica. Forse questo l'ho scambiato per qualcosa che non era- mormorò lui. Si sentirono dei passi, poi Zach entrò nella stanza. Non appena ci vide abbracciati sbuffò
-Vi prego, non copulate sul divano- disse
-Non lo faremo- disse Nox
-Come no? Mi hai ingannato per tutto questo tempo?- mormorai facendomi venire le lacrime agli occhi. Zach mi guardò spalancando gli occhi
-TU BRUTTO PORCO!! HAI INGANNATO LA MIA SORELLINA- urlò buttandosi su Nox mentre io mi spostavo.
-No, amico. Non è come pensi. Non ho fatto nulla- iniziò a dire Nox. Zach non lo ascoltò e cominciò a colpirlo ripetendo che era un traditore. Non mi trattenni più e scoppiai a ridere. Feci finta di asciugarmi una lacrima
-Oh Zachary, che cosa commovente. Mi hai difesa davanti al tuo amico cattivone. Che buon gemello che sei- dissi senza fermare le risa. Lui guardò prima me, poi Nox, poi tornò su di me
-Io lo avevo detto che non avevo fatto nulla- mormorò Nox ancora sotto mio fratello. Quest'ultimo si alzò si sistemò i capelli con una mano, poi sorrise e la porse all'amico. Questo lo guardò malissimo
-No!- esclamò non prendendo la mano
-Hai tentato di uccidermi- continuò
-Suvvia. Per una sciocchezza così- disse Zach continuando a sorridere
-Dai Lucas, non fare il bambino. Era solo uno scherzo- intervenni allora io continuando a ridere
-Parla per te. È tutta colpa tua! Tua e del tuo pessimo senso dell'umorismo!- urlò. Poi si alzò dal divano e si mosse verso l'ascensore
-Gli agenti ci aspettano- disse chiudendo le porte dell'ascensore salendo senza noi
-Secondo te è arrabbiato?- mi chiese Zach una volta che Nox fu sparito
-Nah. Dagli tempo di qualche pugno da Nat e tornerà come prima- dissi scuotendo le spalle. Lui annuì e si avviò ma io lo fermai
-Zach che cosa hai?- gli domandai tornando al suo comportamento degli ultimi giorni
-Potresti essere più precisa? Sai, ho tante cose, quali l'iperattività, disturbo antisociale di personalità...- cominciò ad elencarmi girandosi verso me
-Lo sai- risposi
-No, non lo so. Come ti ho detto, ho un saaaacco di problemi- disse enfatizzando la "a" di sacco
-Zachary Nathan Blake, farai meglio a non scherzare e dirmi subito cosa hai- feci avvicinandomi a lui minacciosa. Lui sbuffò passandosi una mano fra i capelli
-È solo che l'altro giorno ho fatto un sogno non molto piacevole- Mi raccontò tutto il sogno che sembrava un tutt'uno con il mio. Alla fine lo abbracciai
-Sono qui con te-
-Lo so-
-E non permetterò che il mio gemello diventi avvocato- aggiunsi per scherzare. Lui rise e mi strinse
-Grazie-
-Di nulla. Ora vai che fai tardi. Io vi raggiungo subito, devo fare una cosa prima- Lui mi guardò sospettoso, ma poi annuì e salì in ascensore. Sorrise e poi le porte si chiusero. Feci un bel respiro, poi ghignai. Era ora di vincere una scommessa. Salii in ascensore
-Jarvis, potresti portarmi nell'appartamento di Clint?- domandai
-Certo signorina Blake-
-Grande- E le porte fecero ding
 
-Zach, tua sorella, dove è?- fece Natasha Romanoff quando vide entrare il ragazzo rosso
-Sai Nat, non ne ho idea. Ha detto che aveva qualcosa da fare. Tra poco ci raggiunge- Il suono di un corpo che cadeva lo fece voltare. Rise vedendo Nox per terra e sopra di lui Victoria con il pugno ancora alzato
-Ma lei non doveva essere l'agente che stava alla base durante le missioni?? Come può essere così forte??- chiese infatti Lucas alzandosi e massaggiandosi la mascella
-Sono dello S.H.I.E.L.D Lucas, il fatto che stia alla base non significa che non sappia prendere a pugni un ragazzino- fece lei alzando un sopracciglio.
-Per l'amor di Odino, non chiamarlo Lucas, poi si arrabbia- fece Zach avvicinandosi al ring. Saltò accanto al suo amico
-Vai pure Nox, qua ci penso io- disse sicuro di sé
-Io con te non parlo- rispose l'interpellato seguendo però ciò che gli aveva detto. Il rosso si posizionò in difesa alzando le braccia
-Fatti sotto- mormorò. Victoria non se lo fece ripetere e gli tirò un pugno che però Zach riuscì a schivare un momento prima che lo colpisse
-Aaaa. Vacci piano. Ho solo diciassette anni. Non voglio morire ora- disse facendo un saltino indietro. Victoria ghignò
-Non mi piace il ghigno che hai in faccia, perciò chiuderò gli occhi- esclamò Zach indicando la faccia di Victoria e chiudendo gli occhi. Quella aprì ancora di più il suo sorrisetto. Caricò un altro pugno, ma una luce viola avvolse Zach che sparì. Victoria rimase un attimo confusa prima di ricordarsi che Zachary Blake era un mutante e aveva delle capacità fuori dal normale. Sentì l'aria spostarsi dietro sé, si girò ma non fece in tempo ad evitare un calcio che la fece cadere
-1 a 1, palla al centro- disse Zach sorridendo. Victoria si alzò velocemente facendo cadere il mutante, poi gli mise un braccio sulla gola bloccandolo a terra
-2 a 1, partita finita. Ho vinto io- fece lei. Zach sbuffò facendo muovere un ciuffo rosso
-Capito. Ora, potresti alzarti? Non pesi poco, e credo che a vederci così a Clint possa venire un colpo. Non so se mi spiego- disse il ragazzo facendole l'occhiolino. Victoria alzò istintivamente gli occhi su Barton che guardava la scena a braccia incrociate e si alzò veloce. Poi porse una mano a Zach ancora a terra
-Non sei male per essere un mutante- gli disse. Lui afferrò la mano e si tiro su
-Ti ringrazio, ma non ti conviene dire queste parole. Qualcuno, ehm mia sorella ehm, potrebbe prenderla come offesa- fece. Clint si avvicinò
-Ora sta a me- disse solo. Victoria annuì e scese dal ring
-O mamma. Ti prego non la faccia- mormorò Zach chiudendo gli occhi ad un Barton che sorrise maligno
 
Le porte dell'ascensore si aprirono su un piano leggermente diverso dagli altri. Vidi per terra di tutto, da pesi passando per mutande arrivando a pacchetti di patatine
-Ma che schifo. Come fa Clint a vivere qua- mi dissi da sola. Mi avviai verso il divano e cominciai a guardarmi intorno. Ammetto che potrei essere leggermente goffa se non sto pigliando a pugni qualcuno, quindi feci cadere una decina di cose nella mia corsa verso l'arco. Guardai in ogni stanza ma non c'era traccia
-Ok, se fossi un agente paranoico, cinico, a volte anche stronzo, dove metterei la cosa a cui sono più legato?- mi chiesi
Iniziai a girare per la camera da letto
-Di sicuro qua, così da averla vicino anche quando dormo. Poi accanto al letto, così a portata di mano- mormorai. Iniziai a cercare angoli sperduti vicino al letto. Guardai sotto ma niente. Accanto nulla. Alla fine mi sdraiai. E fu un bene, perché nel momento in cui saltai sul letto, questo andò a sbattere di più sulla parete in fondo e si sentì un rumore sordo, come se fosse una parete leggera e dietro ci fosse un'altra stanza. Così mi alzai e andai verso quel muro. Picchiettai e sentii di nuovo il muro vuoto. Iniziai a cercare qualcosa nel muro e alla fine riuscii a trovare una specie di bottone. Lo pigiai e dal muro uscì un cassetto, dentro questo c'era l'arco e una faretra, poi tante frecce con diverse punte. Prima di prenderlo mi assicurai di togliere ogni allarme che Clint aveva messo (ed erano tanti allarmi, tanti). Una volta preso però sentii il solito ding dell'ascensore. Qualcuno era appena entrato
-Oh cazzo- mormorai. Spinsi il cassetto dentro il muro e mi misi dietro la porta tendendo forte l'arco fra le mani.
-La prossima volta che quel cavolo di mutante mi bagna da capo a piedi io l'ammazzo- sentii. Risi immaginandomi cosa avesse potuto scatenare una reazione così in Nox, di solito calmo e pacifico
-Beh, tu stavi quasi pestando a sangue il suo migliore amico- si aggiunse una voce femminile che riconobbi come quella di Miranda. Piano piano si stavano avvicinando alla camera e il mio respiro accelerò. Misi due dita sulla tempia per concentrarmi meglio. La porta si aprì e Clint e Miranda entrarono nella stanza. Barton si tolse la maglia e andò in bagno a prendere un asciugamano. Tornato si asciugò e si mise un'altra maglietta mentre vedevo Miranda deglutire. Risi silenziosamente. Stavano per uscire e io credevo di averla scampata, ma poi Clint si girò verso di me, o meglio verso dove io mi trovavo. Lui non vide me. Grazie Gene X* pensai. Dopo qualche secondo Barton seguì la New Entry fuori dalla stanza. Aspettai di sentire il ding e non appena le mie orecchie lo percepirono tolsi le dita e presi un grosso respiro. Tornai all'ascensore e andai nel mio appartamento e poi in camera mia a nascondere l'arco. Raggiunsi in fine la palestra
-Ehi gente. Come va?- dissi con un sorriso. Mi guardarono tutti male. So che hai fatto qualcosa, aspetta lo scopri sentii la voce di mio fratello nella testa. Mi voltai lentamente verso di lui e sorrisi ancora più apertamente
-Ora, dato che sei arrivata in ritardo, ti scontrerai con me, subito. E non ci andrò piano- disse Natasha guardandomi peggio degli altri
-Ooook- mormorai. Salii sul ring dopo Nat e mi misi in posizione di difesa. Lei attaccò e riuscii a schivarla. Le presi il braccio con il quale mi aveva tirato il pugno e la portai verso di me, poi le assestai una ginocchiata in pancia e la feci cadere. Lei si rialzò subito e mi guardò cattiva
-Senti, scusa non volevo- iniziai a dire indietreggiando, ma lei con uno scatto mi fu addosso e mi tirò un pugno sul viso. Mi portai le mani sul naso sentendolo sanguinare. Di nuovo
-Oh, andiamo. Mi ero già fatta male stamattina, potevi anche evitare- Neanche il tempo di finire la frase che mi arrivò un calcio in pancia. Mi piegai con le ginocchia per terra, una mano sul pavimento e l'altra a tenermi la parte lesa. Poi mi distesi sul duro ring
-Adesso basta Natasha- ordinò Clint. Lei lo guardò per poi avvicinarsi a me. Si inginocchiò per essermi vicina, mi prese il colletto della maglietta e mi tirò su
-La prossima volta vedi di arrivare puntuale. Sei solo una ragazzina. Io non mi diverto ad allenarvi. Preferisco stare sola. Quindi tutto ciò che faccio è per il bene degli Avengers. Ma se arrivi un'altra volta in ritardo, ti giuro che ti lascerò morire nella prossima battaglia. Chiaro?- disse con voce sempre ferma, sicura e con uno sguardo di ghiaccio
-Cristallino- mormorai. Tossii forte e, come lei lasciò la presa sulla maglietta, battei la testa per terra. Mi lamentai restando immobile. Di sicuro mi sarebbe rimasto un enorme livido sulla pancia. Promemoria per me: mai fare incazzare Natasha Romanoff.
La Vedova Nera abbandonò la palestra seguita da Clint e poi da Miranda che mi guardò con un minimo di compassione
-Non preoccupatevi per me. Ho solo qualche costola rotta, un intestino sotto sopra e una commozione celebrare. Sto ok- dissi alzando il pollice prima che entrassero in ascensore. Scomparsi gli agenti lasciai ricadere la mano che avevo alzato e con fatica mi girai verso la mia famiglia
-Un aiutino?- domandai, poi chiusi gli occhi e tutto diventò buio.
Mi risvegliai in una stanza tutta bianca, su un lettino da ospedale. Io odio gli ospedali. A fatica mi alzai a sedere e sentii una forte fitta al ventre. Abbassai lo sguardo. Intorno alla mia vita c'era una fascia bianca ruotata più volte. Sbuffai
-Ehi ehi ferma. Hai una costola rotta. Devi stare ferma- Alzai il viso e notai lo sguardo preoccupato di Bruce
-Io lo sapevo- esclamai
-Che è successo?- domandò cominciando a disfarmi la fascia. Io stetti ferma. Finito di srotolarla, mi iniziò a tastare il livido
-Piano piano piano- dissi. Poi lui spinse più forte
-CAZZO FAI PIANO- urlai dal dolore sdraiandomi sul lettino. Lui fece un sorrisetto e mi spalmò una pomata che aveva uno strano odore. Storsi il naso, poi lui mise un'altra fasciatura.
-Grazie dottore- mormorai ad occhi chiusi
-Allora, cosa è successo?- richiese appoggiandosi lì accanto. Aprii un solo occhio e lo guardai, poi lo richiusi e scossi le spalle
-Ho fatto incazzare Natasha- dissi soltanto
-Oh beh, in questo caso ne sei uscita abbastanza bene- disse lui. Provai a ridere ma il dolore alla pancia me lo impedì, così uscì un verso strozzato
-Faccio entrare Zach e Nox. Erano preoccupati- disse e uscì
-Awwww il primo risveglio in infermeria per una rissa della mia sorellina. Sono fiero di te- esclamò Zach non appena entrato facendo finta di asciugarsi una lacrima
-Ah ah ah, spiritoso fratello, davvero- risposi io
-Come ti senti?- chiese invece Nox accarezzandomi la testa
-Sto bene Nox, solo qualche male minore- dissi sorridendo al mio migliore amico. Fece per dire qualcos'altro, ma poi la porta si aprì e Tony avanzò verso di noi
-E l'onore di inaugurare l'infermeria del Avengers Tower va a, rullo di tamburo, Mathilde Blake- urlò come se stesse presentando chissà cosa. Sorrisi
-Ehilà vecchio, come va?- dissi
-Oh, sai mi hai colto impreparato, credevo di dovertela fare io questa domanda, non so se la botta te lo ha fatto dimenticare, ma Natasha ha preso a calci in culo te- rispose lui. Aggrottai le sopracciglia
-Chi è Natasha?- La mia interpretazione doveva essere stata molto buona perché vidi  le sopracciglia di Tony slittare verso l'alto
-Scherzo, so chi è la pazza che mi ha pestato-  mormorai. Mi girai verso mio fratello
-A proposito, devo dirti una cosa...- iniziai, ma venni interrotta da un urlo di rabbia
-DOVE SONO QUEI MOSTRICIATTOLI???- esclamò la voce di Barton
-Clint, sarà meglio che ti calmi. Mat non si è ancora ripresa- sentii Bruce rispondere. Sul mio viso si aprì un sorriso e contemporaneamente sul volto di Zach apparì stupore e consapevolezza
- No, non dirmi che....-
-ALLORA, CHI DI VOI DUE È STATO??- chiese Clint entrando incazzato in infermeria e puntando a me e a Zach. Alzai la mano
-Ehilà Falco. Di cosa stai parlando?- Ma il mio sorriso non accennava a sparire. Anzi si trasformò più in un ghigno
-Chi di voi due è entrato in camera mia e ha preso il mio arco?- chiese cercando di mantenere la calma
-Oh, quello? Credo sia colpa mia. Sai, scommesse fra ragazzi. A proposito Zach, ho vinto- dissi. Notai il volto di Barton diventare rosso acceso
-Non puoi toccarmi. Sono in convalescenza- urlai mettendomi le mani davanti al viso chiudendo gli occhi
-Se non ritrovo il mio arco al suo posto domattina, credimi, non ti piacerà ciò che ne seguirà- affermò sicuro, poi uscì. Mi rilassai e rilasciai il respiro trattenuto fino a quel momento
-Complimenti ragazzina. Sei riuscita a far incazzare due degli agenti più freddi di tutto lo S.H.I.E.L.D nello stesso giorno. Sono stupito- disse Tony con le mani in tasca
-Oh, al professor Smith è piaciuto il fatto che tu sia rimasta alla sua lezione, quindi ti ha invitato anche alle prossime. Mah, leccaculo dico io- continuò per poi uscire dalla stanza
-Non smetterai mai di cacciarti nei guai vero?- mi chiese Nox sorridendo
-Mai- risposi
-E sennò dove è il divertimento?- domandò realmente divertito Zach
-Spero solo che il prossimo guaio in cui ti caccerai non sarà troppo ravvicinato ad ora- mormorò sconsolato il mio amico
-Spiacente deluderti Lucas. Ho intenzione di andare in settimana ad Asgard. Sai, questione di vita o di morte. Più o meno- risposi mettendo le mani dietro la testa. Nox mi guardò incredulo. Il silenzio creatosi venne interrotto da Zach
-Wooow. Si va in gita. Evvai!-
 
 
Scusate scusate scusate il ritardo. La scusa che vi rifilerò e alla quale voi farete finta di credere è quella della fine scuola dura, ultimi compiti etc etc.
No, a parte gli scherzi, sul serio, la scuola mi ha preso un po' nell'ultimo periodo, quindi il capitolo arriva ora. Non so quando il prossimo ma spero abbastanza presto.
Detto questo addio
  
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