C’era troppo rumore...
I grilli cantavano intorno a me,
C’era troppa luce...
Una luce forte, chiarissima che mi illuminava il viso...
Non avevo idea di cosa stesse succedendo,mi ricordavo di essermi addormentata nel mio enorme letto...forse troppo grande per una sola persona, ed anche quello mi ricordava ogni notte della mia solitudine.
Sicuramente non ero più lì... Ma non avevo il coraggio di aprire gli occhi ...
Quella luce mi spaventava ma mi tranquillizzava allo stesso tempo. C’era un’unica fonte in grado di provocare quel misto di emozioni in me: la luna. 
La forza di quell’astro e la sua bellezza mi aveva da sempre messo timore, 
Da piccola avevo paura di espormi ad essa... Ma ora la luna era la mia firma...l’astro che mi rappresentava. 
Dovevo aprire gli occhi.
ero sicuramente all’aperto, questo avrebbe spiegato anche il canto dei grilli.
“Apri gli occhi,avanti” ripetevo a e stessa...ma la mia sicurezza stava svanendo,oltre alla speranza stavo perdendo anche il coraggio forse.
Ma in quel momento non potevo permettermelo,
Mi feci forza, 
Aggrappandomi all’unico pensiero che poteva darmi speranza:Henry.
 così aprii gli occhi finalmente...
Cosa ci facevi nel mio giardino?! 
Mi toccai il viso,per togliermi una ciocca di capelli dagli occhi e le mie mani erano stranamente calde,cosparse di un liquido denso...
La luce della luna ne risaltò il colore,
ROSSO :
Era sangue. 
Mi voltai e vidi il corpo di un uomo dietro di me,
Un uomo giovane che avevo atrocemente portato alla morte tagliandogli le vene. Mi tornarono in mente immagini sfocate...come le immagini di un sogno.
Non capivo cosa stesse succedendo.
Tentai di togliermi il sangue dalle mani pulendolo su quello che pensavo fosse la mia camicia da notte, ma non indossavo quella.
Il vestito era nero, ampio e con un colletto di diamanti...non avrei potuto non riconoscerlo, era il vestito preferito della parte peggiore di me: la regina cattiva. 
Tante altre volte era stato ricoperto da sangue innocente,e per questo mi faceva ribrezzo a tal punto che stavo per sentirmi male.
Non sapevo perché avessi ucciso quell’uomo,
Non mi ricordavo quando mi fossi cambiata e fossi uscita dalla mia prigione. 
Faceva caldo, troppo caldo.
Ed io avevo paura...
L’oscurità si stava impossessando del mio cuore, ed io inconsapevolmente agivo per mano di essa...
Stavo cambiando e non avevo più il controllo della mia mente.
Dovevo cercare aiuto, 
E dovevo farlo al più presto.
Prima di prendere una strada senza ritorno.