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Autore: HOPE87    15/04/2009    8 recensioni
Un cielo pieno di stelle... e la consapevolezza di non appartenere a nessuna di esse. Quanto luminosa può essere la strada di chi sa di dover brancolare nel buio totale?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Mu, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Virgo Shaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Synagein

 

 

 

 

 

 

-         E milady cos’ha detto? - .

-         Mi è sembrata essere sconvolta quanto lei… è stato Shun a spiegarmi marginalmente la situazione… - .

-         Fortuna che non c’era solo quel maggiordomo rompiscatole! - .

-         Milo… - .

-         Vuoi che ti ricordi da chi ho sentito chiamare mister leccapiedi in quel modo, Camus? –

-         Ahahahahah! A volte mi viene da pensare al putiferio che scoppierebbe se voi due foste vicini di casa! - .

-         Il fato per fortuna ha voluto che vestissi le sacre vestigia d’acquario, Aldebaran… - .

-         Maniera implicita di denigrazione, cavaliere dell’acquario? - .

-         Direi anche esplicita, cavaliere dello scorpione - .

-         AHAHAHAHAHAHAHAHAH! - .

-         Potremmo, per favore, ritornare al discorso di partenza? - .

-         Un po’ di pazienza Shura, stiamo aspettando che si svegli, non possiamo pretendere nulla di istantaneo - .

Magari fossi riuscita ad addormentarmi… sono nella prima casa da più di un’ora e non sono riuscita a chiudere occhio! Probabilmente il mio cosmo deve essere avvertito dagli altri come molto debole… per questo pensano che stia ronfando…

-         Indubbiamente Dohko, ma considerando che siamo qui riuniti da circa mezz’ora, considererei più saggio farla riposare e decidere successivamente cosa fare, senza perdere ulteriore tempo e occupare a vuoto la casa di Aries - .

Bravo!!! Concordo in pieno, Shura!

-         Davvero nessuno ha ricevuto istruzioni? - .

-         L’unico tra noi che si è presentato alla tredicesima è stato Mu, Saga - .

-         Sei riuscito a portarla via senza interloquire con milady? - .

-         Ho incontrato Milady all’ingresso del tredicesimo tempio, Aiolos, ma ho evitato di porle domande, considerando lo stato confusionale in cui versava…- .

-         Stato confusionale? Addirittura? - .

Hi, hi… per un cavaliere così dedito come Aioria deve essere impensabile concepire la propria dea nelle vesti di una comune mortale vera e propria... se l’avesse vista mentre indietreggiava, spaventata dalla mia reazione, penso che ne sarebbe rimasto scioccato a sua volta!

-         Hai avvertito anche tu il suo cosmo turbato, fratello, non avevi compreso che fosse per questo motivo? - .

-         Immagino che non deve essere stata una bella sorpresa venire a conoscenza di trovarsi di fronte ad un’altra reincarnazione! Specie di quell’indole! Ahahahahahahah! - .

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

-         Spieghi a tutti noi cosa c’è da ridere, Scorpio? Considerando lo stato in cui versano le cose, non mi sembra una situazione tanto divertente - .

… capita sempre a puntino, oh…

-         Perdonami Shaka… cercavo di smorzare un po’ la tensione… ma immagino che tu, di ritorno dalla tredicesima, saprai risollevare i nostri animi in maniera diversa e illuminarci… dicci, dunque, come intende agire la nostra dea? - .

Hai appena guadagnato altri dieci punti, mio caro Milo!

-         Milady si è riservata la facoltà di non prendere decisioni e di non esporre proposte al momento. È confusa, non essendole la situazione ancora ben chiara, e non avendo avuto modo di interloquire con la reincarnazione della dea Parvati sull’eventualità future. Quando quest’ultima lo riterrà opportuno potrà chiedere un synagein, col consenso della dea Athena, ed illustrare a noi tutti le sue intenzioni e i suoi piani - .

Oh… ma quanta riverenza nel parlare della “reincarnazione della dea Parvati”… tsè! Ad ogni modo non deve essere piaciuto a tutti il suo discorsetto… ho appena sentito qualcuno sbuffare…

-         Quando, quando, quando… - .

-         Qualche problema, Kanon? - .

-         Lo stesso che abbiamo tutti, Scorpio! Forse non l’avete capito, ma siamo nuovamente immischiati in un’altra pessima situazione! E invece di organizzare una strategia, non dico offensiva, dal momento che non sappiamo contro chi combattere, ma perlomeno difensiva, siamo qui ad aspettare, quando invece il tempo è l’unica cosa che non abbiamo! - .

-         Quindi cosa proporresti di fare? - .

Appoggio in pieno la domanda di Aldebaran…

-         Prendere in mano la situazione prima che questa ci precipiti addosso cogliendoci in pieno! -.

…sbaglio… o ho appena sentito una sedia venir strusciata per terra?

-         È ora che alla dea Parvati suoni la sveglia, con tutte le volte che è svenuta e rinvenuta non credo proprio che verranno a mancarle le forze! - .

Oh, cazzo! Un momento, un momento, un momento… è vero che ho cercato deliberatamente di prenderlo per il culo e farlo passare per psicopatico con la precedente questione della sangria… ma questa la vedo una vendetta un po’ eccessiva! Senza contare che non è colpa mia se mi fanno sbattere il cranio a destra e a manca e successivamente non riesco a mantenermi all’in piedi! Mu in passato è stato un aguzzino durante gli allenamenti… ma non mi ha mai insegnato a non crollare sfinita per il dolore in seguito ad un impatto violento avvenuto con una superficie solida!

-         È appena venuta a conoscenza di una verità esistenziale, se le altre volte il tempo non le sarebbe stato necessario, adesso lo è più che mai - .

-         Mu ha ragione, Kanon. Non puoi pretendere questo adesso. Devi darle del tempo, d’altronde anche milady se n’è preso… non vedo perché proprio a lei, che ne ha più bisogno, debba essere negato. - .

… ed io gli ho rovinato anche la cena…

Dal grugnito susseguito all’esclamazione di Aldebaran e dall’ennesimo spostamento poco delicato della sedia sul pavimento, Kanon deve aver rinunciato ai suoi propositi. Fiuw

O-oh… e adesso chi è che si è alzato??

     -   Dove stai andando? - .

     -  Ho di meglio da fare che stare qui a perder tempo, aspettando che una mocciosa si svegli ed un’altra si ricordi di essere una dea - .

     -   Death Mask! Non essere blasfemo! - .

     -   E voi non siate ridicoli! Kanon non ha tutti i torti… qui si sta perdendo solo tempo! Non è il momento di avvolgere nell’ovatta nessuno! Se non ci sbrighiamo finiremo di nuovo tutti nell’Ade, ed io non ho alcuna intenzione di sprecare l’opportunità che mi è stata offerta standomene ad aspettare! - .

…che accidenti voleva dire con “finiremo tutti di nuovo nell’Ade”? Ma… l’Ade non è… oddio… aspettate… cos’era? Ricordo bene che è una sorta di aldilà? Ma perché ho passato ronfando alla grande tutte le lezioni in cui il maestro Shin ha tentato di acculturarmi? Dannazione!

-         Pensa quel che ti pare, Aries! Ma non coinvolgerci nei tuoi patetici sentimentalismi! - .

Ehi, ehi, ehi, modera i toni, essere grottesco!

-         Temo di dovermi ripetere… non reputo necessario agire in modo così immediato, considerando che Milady non abbia dato specifici ordini e che dunque le decisioni relative alla sua persona, in quanto suo custode, spettano a me… devo dunque avvisarti, Cancer, che nel caso in cui decidessi di agire come ti conviene nonostante quest’ennesimo chiarimento, sarò costretto a comportarmi di conseguenza - .

-         Ti consiglio allora di agire di conseguenza prima ancora di essere provocato dalla causa, se vuoi avere qualche chance di fermarmi! - .

Oh porca pucazzo!!! Mai una volta che nell’alzarmi di corsa dal letto rimanessi in piedi senza inciampare in lenzuola, coperte e similia! Questa volta dovevo anche andare a sbattere col ginocchio contro il capezzale… ma mandatemi qualcuno a benedirmi, porca miseria!

-         Ehi, non mi sembra il caso di fare storie adesso - .

-         Vedete di calmarvi, andiamo! - .

E intanto i cosmi dei due litiganti si espandono a dismisura… ma perché, grandi e valorosi guerrieri, anziché parlare a vanvera non si pongono saggiamente tra i due direttamente???

Mi rialzo da terra fulminea, incurante dei dolori muscolari che continuano a persistere, scattando all’esterno della camera, tenendomi per un breve tratto il ginocchio dolorante, decidendo di lasciarlo perdere quando comprendo di star solo rallentando la corsa, fermandomi poi in prossimità della porta che dà su una delle sale principali della prima casa, dalla quale sento provenire le voci.

La discussione tra i cavalieri si è nel frattempo infervorata, coinvolgendo anche altri che durante tutto questo tempo erano stati in silenzio… e l’ansia mi assale… nel trovarmeli tutti davanti.

Nonostante dalle voci lo avessi capito, non mi aspettavo davvero di trovare la prima casa invasa da tutti i custodi delle dodici case.

Mi schiarisco un po’ la voce per la tensione, pentendomene subito dopo, temendo di aver attirato l’attenzione, notando poi invece di non esserci riuscita… sorprendendomene, capendo dunque di avere un cosmo quasi inesistente.

Certo che l’incontro con Parvati mi ha sfibrata non poco…

Volgendo timidamente lo sguardo per la sala mi accorgo di un paio di occhi verdi osservarmi con una curiosità mista a dolcezza, ma con la stessa sicurezza che ricordo di aver già scorto.

Dohko si è accorto di me, e si è allontanato un po’ dagli altri, prendendo ad osservarmi e invogliandomi con lo sguardo ad intervenire per placare l’animata discussione. Poco dopo anche Aiolos e Saga si accorgono di me, come Kanon e Camus, che prendono a imitare Dohko, osservandomi incuriositi.

Incrociati anche i loro sguardi, decido di attirare l’attenzione del resto dei cavalieri in un modo singolare, che non ho mai usato prima.

Chiudo gli occhi, concentrandomi solo e unicamente su me stessa, distendendo ogni fibra del mio corpo e rilasciando lentamente e gradualmente la mia energia… scoprendo presto di aver subito una sorta di mutazione.

Per la prima volta, riesco a emanare luce oltre che energia, e il mio corpo sembra essere avvolto da un manto invisibile incredibilmente – ma non fastidiosamente - caldo, che si diffonde nell’ambiente circostante, andando a raggiungere i posti più nascosti e apparentemente fuori portata, fino a riempirlo completamente, raggiungendo e avvolgendo, così, anche i cavalieri, di cui riesco ad avvertire per la prima volta quella che deve essere la “reale” essenza dei loro cosmi… scorgendo luci e ombre… sfumature chiaro-scure… altre calde e invitanti… altre fredde come il più gelido degli inverni…

É incredibile scoprire che le sensazioni che avevo avuto a loro riguardo quando li ho conosciuti la prima volta combacino esattamente col riconoscimento dei loro cosmi… Parvati, pur non essendosi propriamente manifestata dall’inizio, deve avermi dotata di un sesto senso simile all’attuale capacità di sondare gli animi più celati…

Decido di riassorbire il cosmo divino solo quando sono certa di essere stata riconosciuta come reincarnazione da ognuno di loro… e a giudicare dai numerosi visi stupefatti devo esserci riuscita.

-         Girare attorno all’argomento sarebbe decisamente superfluo, e considerando che più di uno di voi ha tenuto più volte a ricordare la mancanza di tempo che ci attanaglia, arriverò subito al dunque. Io conosco voi, e voi conoscete ormai più che bene me, l’unica cosa nuova che posso aggiungere seduta stante riguarda qualcosa che già sapete o che sicuramente poco fa avrete avuto modo di capire. Nonostante le apparenze possano dimostrare il contrario, io sono quanto di più simile esista a Saori Kido, in quanto la dea Parvati, consorte di Shiva, dio supremo della Trimurti induista, si è a me poco fa mostrata, rivelandomi di essere la sua reincarnazione. Intendo aggiungere dettagli in merito a ciò durante una riunione in cui sia presente anche Saori Kido, in quanto reincarnazione della dea Athena, che la dea Parvati ha riconosciuto come propria alleata, e in quanto tale in diritto di venir a conoscenza di altre informazioni e discuterne con me. Tra due ore mi dirigerò al tredicesimo tempio e chiederò di poter parlare con lei e con voi tutti per mettervi al corrente di ciò che so, nel frattempo… - chiudo gli occhi, portandomi due dita a massaggiarmi le palpebre, abbassando la testa e abbandonando la posizione fiera e eretta che avevo assunto. – Qualcuno di voi avrebbe un’aspirina? - .

A giudicare dagli sguardi confusi che mi sono stati diretti addosso, direi che nessuno s’aspettava una capitolazione del genere.

       - Reincarnazione o no… sono umana anch’io… se non volete assistere ad un altro dei miei patetici cali di pressione, e rimandare così, conseguentemente, la riunione, dovreste procurarmi qualcosa che m’impedisca di farmi venire meno le forze… ve ne sarei molto grata… - termino così il mio sproloquio e mi lascio cadere su una poltrona vicina, portandomi i gomiti sulle ginocchia e le mani a coprirmi la faccia… non mi sento ancora bene…

Incurante di ciò che mi accade attorno, poco dopo vedo apparirmi davanti un bicchiere d’acqua. Sollevo lo sguardo, andando ad incontrare quello di Aiolos, che mi rivolge un caloroso sorriso.

-         Grazie… - gli dico sorridendogli a mia volta e bevendo l’acqua in un sol sorso. Era zuccherata.

Poco dopo la prima casa si sfolla, non prima che qualcuno di loro – quelli con cui ho, insomma, stabilito un qualche tipo di rapporto o quel che più gli si avvicina – mi rivolga un cenno di saluto, che sia un cenno della testa come quello di Aioria o un ammiccamento come quello di Milo.

-         Come stai? – chiediamo all’unisono, l’uno all’altro, io e Mu quando siamo rimasti soli, ridendo poi per la tempestività dimostrata da entrambi nel fare la stessa domanda. Prima che inizi a parlare, il cavaliere di aries si avvicina a me, voltandosi indietro e guardandosi intorno, decidendo poi di trascinare il tavolino centrale più vicino a dove sono seduta, per poggiarcisi sopra.

-         Intontita… confusa… e terribilmente in colpa per star continuando a procurarti dei guai… - decido di dire dopo aver soppesato cosa rispondergli, abbassando il capo per l’ultima cosa che ho elencato.

Sollevo lo sguardo, per invogliarlo a rispondermi a sua volta… anche se so che come al solito non ammetterà mai nulla, continuando a dimostrare la classica espressione pacata e la solita tranquillità che lo contraddistingue.

-         Ritengo sia normale… hai appena scoperto… - .

-         Stavi per azzuffarti con Death Mask, senza sapere se il resto dei cavalieri avesse preso le tue o le sue parti… - decido d’interromperlo, esprimendo ciò che più mi ha preoccupata nell’ultimo quarto d’ora.

La sua espressione si fa profonda, come quando capisce cosa sto cercando di dirgli prima ancora di arrivare al nocciolo.

-         E non provare a rifilarmi la storia del “avevo tutto sotto controllo”, che avrò battuto la testa, ma di certo so avvertire l’alterigia nei cosmi, soprattutto adesso che sembra mi sia stato tutto amplificato…- .

Mu accenna un sorriso, per poi sospirare appena, abbassare lo sguardo e rialzarlo verso di me, e questa volta riesco ad avvertire il suo sguardo trafiggermi come una spada, nonostante l’espressione sia quella più pacifica che gli abbia mai visto… il senso di colpa è immenso…

Mi mordo un labbro, scostando per un solo attimo lo sguardo su un punto a caso alle sue spalle per radunare le idee.

-         Quante hai dovute passarne? Contro quante persone ti sei dovuto scontrare? - .

Lui non risponde, limitandosi a distendere le gambe e far raggiungere le mani alle ginocchia, sulle quali si posa il suo sguardo tranquillo successivamente.

In preda al nervosismo accumulato mi alzo, abbandonando la mia postazione e mettendomi a camminare avanti e indietro davanti a lui, conducendomi di tanto in tanto una mano agli occhi per dare un po’ di sollievo alla vista.

-         E io… - mi mordo nuovamente il labbro, per impedire alle lacrime di abbandonarmi gli occhi, per poi voltarmi di scatto verso di lui per fissare il mio sguardo nel suo. – Io sono arrivata ad odiarti, Mu - .

Lui non si scompone, limitandosi a chiudere gli occhi e a incrociare le braccia, lasciandosi andare ad una posizione più comoda. Come se… come se gli avessi appena detto una cosa… ovvia.

Riprendo a parlare, incurante delle lacrime che cominciano a solcarmi il volto.

-         Io ti ho odiato, arrivando a desiderare di non averti mai conosciuto… - .

Lui non si muove, continuando a mantenere quell’espressione calma e quella posizione impassibile.

-         Se qualcuno mi avesse chiesto di descriverti non ci avrei pensato due volte nel dirgli che eri l’essere più ipocrita che avessi avuto la sfortuna d’incontrare… - .

Stringo i pugni, arrivando a farli tremare e a far sbiancare le nocche.

-         Come… - mi blocco, temendo che le lacrime possano prendere il sopravvento, riprendendo quando sono certa di averle fermate marginalmente. – Come faccio adesso? - .

I suoi occhi si socchiudono, continuando a rimanere rivolti a terra.

-         Non dovrebbe esserci nessuna riunione tra due ore… dovrei radunare le mie cose e lasciare il santuario…adesso, seduta stante, senza coinvolgervi, ma… - .

Sospiro pesantemente, vedendo i suoi occhi aprirsi un po’ di più.

-         Ho paura… -. Adesso il tremito nella mia voce è incontrollabile, così come lo è questa dannata cascata che mi sta fuoriuscendo dagli occhi. – Io… non sono pronta… non… - sono costretta a chiudere gli occhi, stringendoli, incapace di continuare senza frignare. – Non so cosa fare… io non… - .

Cielo… è troppo… troppo!

Senza pensarci due volte mi porto una mano alla bocca per impedirmi di continuare, voltandomi di scatto, intenzionata ad andare il più lontano possibile da lui… ma me lo impedisce. Mi volto nel momento esatto in cui si alza e la sua mano si stringe attorno al mio polso, racchiudendomelo in modo fermo ma delicato, senza farmi male, conducendomi poi verso di lui.

Scoppio a piangere per l’ennesima volta in modo patetico contro il suo petto, singhiozzando in maniera incontrollata, desiderando di sparire… per l’ennesima scena ridicola di cui mi sono resa protagonista.

-         Come puoi… come posso?! – urlo contro il suo petto, senza però staccarmi da lui, sentendomi ancora più male quando una sua mano comincia ad accarezzarmi i capelli dolcemente.

-         Tu… io… - . È inutile. Più tento di trasformare i pensieri in parole, più queste non riescono a fuoriuscirmi.

Mi sento un verme. O, se possibile, un essere ancora più viscido.

Quando lui mi ha rivelato la verità, presentandosi come cavaliere d’Athena, prima ancora di cercare di comprenderlo, ho tentato in tutti i modi di allontanarlo.

Ogni pretesto era buono per tenerlo alla larga, ogni parola era buona per essere sfruttata come “affronto”. Senza curarmi di come si sarebbe potuto sentire, venendo denigrato da una persona a lui tanto vicina, l’ho allontanato e mi sono allontanata a mia volta. Comportandomi da perfetta egoista.

Lui, invece, è appena venuto a conoscenza del fatto che sono una reincarnazione… e poco fa si è esplicitamente schierato a mio favore. Incurante dei suoi colleghi… e del cosmo aggressivo poco promettente del cavaliere della quarta.

Come posso guardarlo ancora negli occhi dopo tutto questo? Gli chiedessi ripetutamente scusa, fino alla nausea, non basterebbe…

-         Perché? – gli chiedo inaspettatamente, avvertendolo poi subito irrigidirsi.

In un attimo il suo cosmo si turba… ritirandosi prontamente, quasi come se il suo possessore non volesse mostrarlo.

Dopo un po’ Mu si separa da me, rivolgendomi un sorriso appena accennato e dirigendosi verso la porta.

Prima ancora di realizzarlo i miei occhi riprendono a lacrimare e un freddo insolito s’impadronisce del mio corpo.

Lo sto avvertendo allontanarsi… non solo fisicamente… ed è una sensazione orrenda.

-         Mu… - lo chiamo, vedendolo, nonostante ciò, scomparire oltre la porta.

-         A dopo - .

La sua voce mi giunge lontana… e non solo per via dell’effettiva lontananza.

Che senso ha offrirmi il suo appoggio se poi…

Abbasso la testa, stringendo i pugni e i denti, mentre calde lacrime di rabbia e frustrazione si sostituiscono a quelle di paura.

Adesso è giunto davvero il momento di piantarla.

È stato quel che è stato… finto o vero è avvenuto… non posso continuare a stare ancorata ad un ricordo di lui diverso dal modo in cui mi si presenta adesso.

Non posso più piangermi addosso.

Le cose stanno così. Lui è un cavaliere al servizio d’Athena, io sono la stupida reincarnazione di Parvati. Più di darmi un po’ di sollievo morale non può. Ed io non posso pretendere altro… senza contare tutto ciò che è accaduto.

Devo ristabilire le mie priorità.

Se all’inizio la mia missione era puntualizzare l’uguaglianza tra i sessi e distruggere moralmente chiunque sostenesse la superiorità maschile… ora devo scovare un nemico – un nemico con la “n” maiuscola - , capire cosa trama e infine fermarlo.

Posso contare sull’aiuto di Athena e quindi, suppongo, sulla sua casta guerriera.

Devo imparare a gestire questi nuovi poteri per sfruttarli al massimo, entro il più breve tempo possibile.

Poi… poi so cosa farò.

Prima di tutto devo imparare a camminare sulle mie gambe. Più di quanto abbia già fatto fino ad ora.

 

 

-         Dunque il corpo si è rianimato - .

-         Esattamente - .

-         Sicura che fosse privo di vita? - .

-         Ho controllato personalmente. A parte il collo inclinato in maniera innaturale, il colorito eccessivamente pallido del viso e le labbra violacee, non ho avvertito alcun battito - .

Non andiamo bene. Quello che loro qui chiamano synagein è iniziato da circa mezz’ora, ho finito di raccontare ciò che è avvenuto nel tempio shivaista venti minuti fa, durante i quali Saori non ha fatto che chiedermi le cose più inutili.

Non ho tralasciato l’improvvisa rianimazione avvenuta apparentemente grazie a qualche possessione, eppure lei continua a chiedermi del corpo del poveraccio a cui è capitata la sfortuna di essere sfruttato da morto da uno spirito maligno. I cavalieri? Credo si siano addormentati. Gli unici sui quali nutro dei dubbi sono Aioria – troppo dedito alla sua dea per addormentarsi nel bel mezzo di un synagein – e Shaka – che coi suoi occhi chiusi ha sempre avuto l’abilità di confondermi in merito - .

Passa un altro interminabile minuto, durante il quale il silenzio incentiva il sonno anche a me, prima che Saori si decida a parlare di nuovo.

-         Ricominciamo da capo - .

-         Milady, avrei una domanda da porre - .

Milo… ti ho già detto che ti adoro???

Il cavaliere di scorpio rivolge il suo sguardo verso di me, dopo che la Kido ha dato il consenso al suo intervento.

-         Prima che tu, aries, virgo e leo vi dirigeste in India per indagare, non hai avuto alcun avvertimento? Un… presagio, un sogno… - .

-         Non è un oracolo, cavaliere, è una reincarnazione - .

“É una reincarnazione”… puah!

-         Questo l’ho capito, Shaka, ma dal momento che Reiko ci ha raccontato di aver potuto usufruire di una sorta di sesto senso prima ancora di venir a conoscenza della verità, mi chiedevo se questa particolare abilità potesse essersi riversata anche sulla sua dimensione onirica o in qualche altro modo che non riguardasse semplici sensazioni. Non avendo ben chiaro il modo in cui la dea Parvati ha deciso di disporre del suo corpo, avendo comunicato a Reiko di volerne disporre solo per un tempo limitato, così come lei stessa ci ha detto poc’anzi, mi sento di non dover escludere nulla. Magari riflettendoci potrebbe rivelarci qualche evento avvenutole precedentemente che, inizialmente, potrebbe esserle risultatole insignificante e che invece adesso potrebbe assumere sfaccettature diverse. È un synagein, al quale ho partecipato innumerevoli volte come te, so che è bene evitare di intervenire inutilmente, ma volevo ricordarti che è bene anche evitare d’interrompere o contraddire chi vi partecipa per evitare di risultare inutile ugualmente - .

Accidenti… ecco che viene a galla la fantomatica coda velenosa… quando Milo s’innervosisce sa essere perfino più acido di me… ma vorrei ben dire… con Shaka che ti fiata sul collo è inevitabile perdere la pazienza!

Rivolgo lo sguardo verso il cavaliere della vergine, che non ha modificato la sua rigida postura, ma ha comunque tutta l’aria di non voler rispondere.

Aria di tempesta…

Dal tempo immemore che lo conosco, posso affermare che è difficile che Shaka intervenga o risponda a caso, accettando di lasciare l’ultima parola al suo interlocutore, ammettendo così di aver sbagliato. E la cosa sorprendente sta proprio nel fatto che si sia permesso di sbagliare.

Shaka. L’essere ascetico indifferente e superbo. Ho la netta sensazione che non sia così indifferente come voglia far credere… questa situazione ambigua e pericolosa allo stesso tempo è stata capace di innervosire anche lui.

Ora che ci penso, da quando siamo ritornati dall’India, ha accuratamente evitato qualsiasi tipo di contatto con me. Anche alla casa di aries… è andato via con tutti gli altri senza aggiungere una parola. Capisco che tutto ciò possa aver sorpreso e turbato anche lui, ma…

-         Puoi dunque rispondere alla questione esposta dal cavaliere di scorpio? – mi chiede inaspettatamente virgo, sorprendendomi, facendomi uscire dallo stato catatonico nel quale ero caduta. Ad ogni modo le riflessioni sono solo rimandate…

-         A dire il vero… non saprei - .

Mi sembra di ricordare solo avvenimenti legati alla sorta di sesto senso che mi ha accompagnata fino ad ora… però… !!!

-         Ora che mi ci fate pensare… c’è una cosa in particolare… - .

Gli occhi di tutti i presenti al synagein, compresi quelli degli annoiati e dei distratti, s’incollano su di me.

-         Non so quanto possa essere attendibile a dire il vero… si tratta di un sogno.. che mi è capitato di fare uno dei primissimi giorni in cui sono stata costret… - .

Ops.

-         … in cui sono stata invitata a stare qua al santuario. - .

Perfino Shaka ha aggrottato la fronte. Spero tanto non si tratti per aver confuso i due termini.

-         Che genere di sogno? - .

Scrollo la testa sconsolata, lasciandomi andare contro lo schienale della sedia sulla quale sono seduta, volgendo lo sguardo sul lungo tavolo attorno al quale siamo tutti riuniti, concentrandomi poi su un punto a caso di esso.

-         Mi trovavo nel santuario dove sono cresciuta. Più precisamente al suo esterno… solo successivamente ci sono entrata…-.

Dal modo in cui mi stanno guardando tutti, sembra quasi stia raccontando loro una storia dell’orrore!

-         L’atmosfera era… strana… cupa… gli alberi circostanti sembravano voler avvolgere e inghiottire l’intera struttura… ma nonostante ciò, decido di entrarci… trovandolo sorprendentemente vuoto... con la sola statua di Buddha, in fondo alla sala principale, a riempirlo - .

Ora Shaka ha aperto gli occhi, prendendo ad osservarmi profondamente con quei zaffiri che si ritrova al posto degli occhi.

-         Tutto apparentemente tranquillo… ma in un attimo succedono diverse cose contemporaneamente - .

Nel ricordarmelo mi viene la pelle d’oca.

-         Mi sento chiamare… sento qualcuno pronunciare il mio nome… mi volto indietro e mi accorgo che si tratta del mio maestro… - .

Sollevo lo sguardo per osservare le reazioni dei cavalieri, notando le espressioni di alcuni distendersi e addolcirsi, così, capiti i loro pensieri, mi affretto ad agitare la mano e a scuotere la testa in senso di diniego.

-         Nonostante si trattasse di un sogno, ero sorpresa, sapevo che il maestro Shin non avrebbe dovuto trovarsi lì, e mi chiedevo come fosse possibile che invece fosse proprio di fronte a me. Ciò che non riuscivo assolutamente a spiegarmi era la sua espressione… contrita. Sembrava volesse dimostrarmi il suo disappunto per essermi recata al tempio, mostrandomi allo stesso tempo la sua preoccupazione e la sua… paura. - .

I volti precedentemente distesi ritornano ad aggrottare la fronte, riprendendo a scrutarmi interessati.

    -   Spinta da un richiamo insolito, decido di voltarmi nuovamente verso la statua di Buddha… rabbrividendo quando la vedo… deformata. - .

Tiro un lungo sospiro, prima di continuare, cercando di allentare la tensione che mi è salita ricordandomi dell’incubo.

-         Un’espressione crudele si era sostituita a quella bonaria con cui solitamente viene raffigurato il dio… e dalla sua bocca, innaturalmente spalancata, scorreva del sangue - .

Non so se gli altri se ne sono accorti, ma Saori, accanto a me, ha appena sussultato. Delicatuccia… se lo avesse sognato lei cosa avrebbe fatto?

-         Mentre il maestro continua a chiamare ininterrottamente il mio nome, per invogliarmi ad andare via, la statua del Buddha cambia completamente forma. Diventa longilinea… assume connotati femminili… e alle braccia che già possiede se ne aggiungono altre due. - .

Anche al più sbadato non sarebbe sfuggita l’illuminazione che deve aver colto tutti i cavalieri, a giudicare dal mutamento improvviso e repentino delle loro espressioni.

-         … poi mi sono svegliata – concludo semplicemente, aspettando che qualcuno prenda la parola, dandomi così il tempo per calmarmi.

Quell’incubo è stato orribile…

Dopo essersi schiarita la voce, è Saori a prendere la parola.

-         A giudicare dalla descrizione che ci hai fornito in merito alla statua del dio Buddha in seguito alla trasformazione che subisce nel tuo sogno… - .

Annuisco, continuando a tenere lo sguardo su un punto a caso del lungo tavolo.

-         Considerando tutto quello che è accaduto successivamente, l’ho interpretato anch’io come un chiaro riferimento alla dea Parvati… però… - .

Saori si volta verso di me, guardandomi interrogativamente.

-         Non ho avvertito nulla di positivo provenire dal Buddha deforme. E anche successivamente, quando ha assunto delle sembianze longilinee… - .

-         Kalì – pronuncia improvvisamente Dohko, osservando profondamente me e Saori.

-         Presumo di sì… - rispondo, dopo aver annuito nuovamente.

-         Chi è Kalì? - .

Ma dico… è stato in silenzio fino ad adesso… diventando quasi parte integrante della mobilia… a tal punto che me ne ero completamente dimenticata… e interviene… per fare una domanda scema??

-         Fa parte dell’a,b,c della religione induista, Seiya… - gli risponde pazientemente Camus, alludendo diplomaticamente ed elegantemente alla sua ignoranza, senza però fornirgli una risposta.

-         Cioè? – domanda ancor più intelligentemente il cavaliere di pegaso, senza probabilmente captare il richiamo velato celato dietro alle parole del cavaliere dell’acquario.

Camus chiude gli occhi, inducendo Milo a sghignazzare, mentre Shura si volta seccato verso Seiya, borbottando qualcosa in spagnolo, che purtroppo non riesco a sentire, tornando a guardare poi davanti a sé, rivolgendo di tanto in tanto un’occhiata supplichevole a Saori, che sta osservando il cavaliere di pegaso… imbarazzata.

Uhm…

-         Si tratta, detto in parole povere, della manifestazione negativa della dea Parvati, Seiya… - prova a spiegargli Saori, non ottenendo alcun risultato.

-         Manifestazione negativa? Esisterebbero due Parvati? - .

-         No. Kalì, per quanto complementare a Parvati, è esattamente l’opposto di quest’ultima – gli spiega sistematicamente Shaka, rivolgendogli un cipiglio infastidito, senza voltarsi nemmeno a guardarlo.

-         Un momento… mi sono perso… - .

-         Ma Shiva… ah… - . Sospira, il cavaliere di pegasus, portandosi una mano tra i folti capelli castani, confuso. – Di chi delle due è il consorte, allora? - .

MA CHE ACCIDENTI CENTRA, ADESSO???

In un attimo si diffonde nella sala un borbottìo intenso, dettato dall’esasperazione di tutti i cavalieri. Nonostante la ribellazione all’idiozia di Seiya, nessuno si decide però a dargli una ripassata di mitologia, compresa Saori, che sembra essere più avvilita degli altri.

Nella confusione, non avendo alcuna intenzione di urlare, faccio schioccare le dita più volte, scuotendo anche la mano, cercando di attirare l’attenzione del cavaliere geniale, riuscendoci in poco tempo, e ottenendo, successivamente, anche l’attenzione degli altri nuovamente su di me.

-         Che mitologia conosci? – gli chiedo in soldoni, vedendolo sbattere le palpebre più volte, per poi guardarmi sbigottito e confuso.

Gli rivolgo l’occhiata più seccata possibile… trattenendomi dal riempirlo di epiteti poco carini… per poi sospirare pesantemente e riprendere a parlare.

-         La greca suppongo… - cerco di andargli incontro, vedendolo annuire. – Zeus… - continuo, indicando con l’indice verso l’alto. – Athena… - rivolgo poi il dito verso Saori al mio fianco, per rendergli ancora più chiaro il tutto. – Ci siamo fin qui, no? – gli chiedo per sicurezza, vedendolo poi successivamente annuire convinto.

-         Dunque, iniziamo col dire che… – mi fermo un attimo solo, giusto il tempo per decidere che tipo di linguaggio utilizzare, ricordandomi poi con chi sto parlando e decidendo così di adoperare quello infantile. – Come per la mitologia greca esistono diverse divinità, sulle quali regna supremo Zeus, così per la mitologia induista, che comprende altrettante varie divinità, regnano supremi tre dei… – m’interrompo nuovamente per non cercare di non perdere la compostezza che ho acquisito.

C’è Milo che sta tentando in tutti i modi di non scoppiare in una delle sue solite fragorose risate, ma il modo in cui mi sta guardando sta inducendomi a farlo al posto suo. - … che costituiscono la Trimurti – riprendo, riuscendo a rimanere seria. – Brahma, Vishnu e Shiva. Tra questi, però, per vari motivi che non ti racconterò perché in questo momento sono irrilevanti… ah – troppo difficile, presumo. - Irrilevante vuol dire inutile, che non serve… - .

-         Lo so cosa vuol dire irrilevante, cosa credi?! – attacca improvvisamente Seiya, facendo scappare una risata appena accennata a qualcuno, avvilendo ancora di più i propri compagni – alle sue spalle -  e sorprendendomi non poco.

Ma che sorpresa!

-         Shiva viene considerato superiore agli altri due, nonostante anche Brahma e Vishnu facciano parte della Trimurti come lui. – continuo imperterrita, senza raccogliere la provocazione. – Parvati è la consorte di Shiva, la… -.

-         Moglie – mi anticipa lui con un cipiglio misto tra il severo e l’offeso, facendo piegare letteralmente Milo in due, costringendolo ad alzarsi e ad allontanarsi, dirigendosi verso una finestra, per non dar troppo nell’occhio, seguito dallo sguardo severo di Camus, che molto probabilmente non approva il comportamento dell’amico.

-         Esatto. Ora, la storia è questa. Per vari motivi, attualmente irrilevanti, come quelli riguardanti la superiorità di Shiva nella Trimurti, Parvati fu costretta a scindersi, andando a creare una controparte, Kalì… una sorta di alter ego, con delle caratteristiche opposte alle proprie. Se Parvati era la dea della benevolenza e della pace, Kalì era la dea dell’odio e della guerra. Bene e male. Luce e ombra. – chissà se comprende le metafore. – E questo è quanto. Fin qui ci siamo? – gli chiedo speranzosa, vedendolo annuire animatamente, mentre alle sue spalle il resto dei bronzes, dal modo in cui si è rimpicciolito - molto probabilmente – per la vergogna dell’amico – sembra quasi stia scomparendo. Tranne il tizio arrivato ultimamente di cui non riesco a ricordarmi il nome… quello che ha sfondato la porta del bagno della Kido per intenderci. Dall’espressione corrucciata e indifferente, dà bene l’idea di infischiarsene oltremodo di tutto ciò che si sta dicendo, e sicuramente di tutto ciò che si è detto. Ma chi è?

-         Ma – interviene improvvisamente di nuovo Seiya. – Perché il non morto ti ha chiamata Shakti? - .

-         Shakti non è un nome proprio. – gli risponde Shaka, aprendo gli occhi e rivolgendoli verso il bronze. – Nella religione induista indica l’energia vitale che scaturisce da Shiva. Shiva e Parvati sono complementari, ciò significa che l’energia vitale che confluisce nel primo, confluisce nella seconda. E se il nemico, chiunque egli sia, ha chiamato “shakti” Reiko, significa che ha riconosciuto in lei la presenza di Parvati. - .

-         Senza contare che il mio braccio s’è mosso da solo per afferrargli il collo. Chiunque fosse, Parvati l’ha riconosciuto a sua volta – aggiungo io, ricordandomi della strana forza che mi dominava pur continuando ad essere cosciente e ad assistere tutto in prima persona.

-         E durante il vostro incontro, la dea non te ne ha parlato? – mi chiede Aphrodite, uscendo dal silenzio a cui si è limitato per tutto questo tempo, mentre accanto a lui Death Mask mi rivolge uno sguardo seccato, poggiando poi il viso su una mano e volgendo la sua attenzione altrove.

-         No… non ha fatto alcun riferimento a quanto avvenuto nel tempio shivaita… mi ha solo spiegato di essersi reincarnata in me, aggiungendo che il suo sarà una sorta di soggiorno temporaneo nel mio corpo… - .

-         Quando dunque questa storia sarà finita… - .

-         Credo che abbandonerà il mio corpo, sì. Per il momento sembra che gli serva. – rispondo ad Aldebaran, capendo anticipatamente cosa intenda dirmi, vedendolo impensierirsi più di quanto già non lo fosse.

Già, troppe cose strane. Alcune adesso sono sicuramente più chiare… ma rimane ancora da capire il ruolo dei thugs in tutto ciò. A occhio e croce dovrebbe essere abbastanza chiaro… ma…

-         E i thugs, in tutto ciò, che accidenti vogliono? – chiede nuovamente Seiya, mandando al diavolo la compostezza che si dovrebbe tenere durante una riunione del genere.

-         Dobbiamo farti una lezione di storia oltre quella di mitologia? – è la domanda che gli porge senza mezzi termini Kanon, voltandosi seccato verso il bronze e fulminandolo con lo sguardo, mentre il fratello gemello, accanto a lui, lo osserva in ansia, temendo forse una reazione eccessiva da parte sua.

-         Ti dispiacerebbe? – è la domanda provocatoria di Seiya.

-         Indovina – risponde altrettanto sarcasticamente Kanon, girandosi ancora di più verso di lui per poterlo fulminare meglio, mentre una mano di Saga va a poggiarsi sul suo braccio per calmarlo.

-         I thugs sono i componenti della setta Thuggee, formatasi in India secoli fa per venerare Kalì – interviene a quel punto Aioria.

-         Secoli fa? – chiede allora Seiya, lasciando perdere le provocazioni di Kanon e concentrandosi sulla spiegazione del cavaliere del leone, che gli annuisce.

-         Secondo fonti attendibili la setta fu sgominata e massacrata intorno al 1890… è da allora non se ne sono avute più notizie. Ecco il perno attorno al quale ruotano le nostre domande… se sono ritornati alla ribalta, uscendo dall’ombra e ritornando ad agire dopo più di un secolo… - aggiunge Saga, interrompendosi nel vedere l’espressione del cavaliere di pegasus farsi nuovamente confusa.

-         Un momento – aggiunge infatti subito dopo il bronzino. – Siamo sicuri che si tratti dei thugs? Se sono scomparsi da più di un secolo, come facciamo ad esserne così sicuri? - .

Questa volta non ha posto una domanda tanto deficiente.

-         È vero… e se fossero dei fanatici imitatori? – interviene a quel punto Shiryu, illuminandosi, probabilmente, alla domanda dell’amico, per venirgli poi molto probabilmente in soccorso.

-         I thugs credevano che per risvegliare la dea Kalì servisse sacrificare in suo onore un numero spropositato di vittime, la maggior parte degli omicidi, infatti, venivano eseguiti in templi dedicati al suo culto. La loro pratica di uccisione consisteva nello strangolamento – spiega pazientemente Dohko, rivolgendosi al cavaliere del dragone. – Tutte le persone sterminate nell’ultimo periodo in India sono state strangolate… -.

-         Se si fosse trattato solo di fanatici imitatori, stento a credere che la dea Parvati sarebbe intervenuta – aggiunge successivamente Aiolos, seguendo il ragionamento portato fin ora da Dohko, volgendo poi lo sguardo verso di me. – Tutti i giorni al mondo vengono commessi degli omicidi. Il fatto che ultimamente se ne siano concentrati un gran numero in India, non l’avrebbe indotta a intervenire se la minaccia di Kalì non fosse stata palese. - .

Annuisco nello stesso momento in cui annuisce anche Saori. Il discorso non fa una piega. Purtroppo.

-         A giudicare dalla frequenza con cui sono avvenuti, significa che i thugs stanno seguendo uno specifico piano. – conclude, prendendo nuovamente la parola, Dohko.

-         Sarebbe a dire? – chiede a quel punto Hyoga, facendo sentire finalmente anche la sua voce.

-         È questo che dobbiamo cercare di capire. – gli risponde Camus, limitandosi a quella sola risposta.

-         Non sappiamo cos’abbiano in mente. Ne come intendano risvegliare Kalì. Probabilmente, come Reiko reincarna Parvati, allo stesso tempo ci sarà qualcun altro che reincarni Kalì… ma sono solo e unicamente supposizioni. Potrebbero esistere diversi modi per risvegliare la dea… riti… procedure particolari… - .

-         Non dimentichiamoci di ciò che è avvenuto nel tempio dedicato al dio Shiva – aggiunge saggiamente Aiolos alle parole di Milo, voltandosi verso di me e puntandomi un dito contro per indicarmi. – Reiko è stata riconosciuta. Il nemico, in un certo senso, si è manifestato. Resta solo da capire chi è, scovarlo e fermarlo. - .

-         E capire se centri con i thugs – aggiunge a quel punto Aldebaran, sollevando lo sguardo puntato sul tavolo e sciogliendo le braccia precedentemente intrecciate sul petto. – Sbaglio – dice poi, rivolgendosi a me. – O il tuo maestro in passato ha dovuto difenderti più volte? - .

Rimango confusa alla domanda postami, guardando poi tentennante Mu, dall’altra parte del tavolo, per indurlo a rispondere al posto mio. Fu lui a svelarmi questo particolare. Non saprei cos’altro aggiungere.

-         Non ha mai raccontato dettagliatamente i fatti come si svolsero – prende allora la parola il cavaliere dell’ariete, senza però sollevare lo sguardo su di me. Non vorrei sbagliarmi, ma prima che prendesse a parlare era chiaramente immerso nei suoi pensieri... cosa insolita per un tipo come lui, attento a non mostrare i suoi lati umani nonostante invogli gli altri, paradossalmente, a farlo. – Ma quando mi chiese di addestrarla a sviluppare capacità psicocinetiche, mi spiegò che in futuro le sarebbero state necessarie per difendersi da alcuni fastidi a cui allora, probabilmente, aveva provveduto lui. -.

-         Fui io che cercai di dare un significato alle sue parole, accettando la sua richiesta. Quando poi, successivamente, ebbe il dubbio che Reiko possedesse un cosmo, ed io, addestrandola, lo avvertii a mia volta, compresi allora che molto probabilmente i “fastidi” di cui parlava il maestro Shin avessero a che fare con questo - .

-         Ma non diede un nome a ciò che definiva “fastidi” – trae come conclusione Kanon, ricevendo in risposta un senso di diniego con la testa da parte di Mu.

-         Quindi il nemico potrebbe essere più di uno – dice ad un certo punto Shura, traendo un’altra conclusione, ricevendo un’occhiata eloquente da Aldebaran, che molto probabilmente ha tentato, prima, di arrivare allo stesso punto.

Sbuffo sonoramente, portandomi entrambe le mani alla testa, stropicciandomi successivamente anche gli occhi.

-         Temo che gli argomenti, al momento, siano esauriti – pronuncia Saori, decretando così in maniera ufficiosa la fine della riunione. – Hai richieste da fare, Reiko? - .

Non può non sfuggirmi un sorriso divertito. Se non mi fossi rivelata come la reincarnazione di Parvati, mi sarebbe mai stata posta una domanda simile?

-         Vorrei approfondire la gestione dei miei poteri – rispondo dopo averci pensato un po’, voltandomi poi verso di lei, che mi annuisce, riportando i suoi occhi chiari sui cavalieri.

-         Per quanto sia stata affidata la sua custodia a Mu di aries, chiedo a ognuno di voi di contribuire al suo allenamento, qualora Reiko lo ritenesse necessario. - .

-         Vorrei che anche il loro intervento al di fuori della sfera dell’allenamento avvenisse solo nel caso in cui lo ritenga necessario. – butto fuori tutto d’un fiato, giocandomi l’asso nella manica, confidando nella nuova posizione che ho raggiunto.

Dagli sguardi sorpresi di tutti, compreso quello di Saori, credo che nessuno si aspettasse una richiesta del genere.

-         La dea Parvati ha detto che posso contare sull’aiuto della dea Athena, essendo, quest’ultima, dichiaratasi in precedenza alleata del dio Shiva – inizio a spiegare a Saori, che ha lo sguardo puntato su di me, in ansia, probabilmente, per quello che sto per dirle. – Ad ogni modo, trattandosi di una cortesia che la dea Athena mi riserverebbe, dal momento che i problemi da affrontare riguarderebbero fondamentalmente me, preferirei che il suo intervento avvenisse solo ed esclusivamente sotto mia richiesta - .

Ecco… sapevo che il primo cosmo ad agitarsi sarebbe stato quello di Mu.

-         Non posso garantirti una cosa simile – mi risponde Saori, senza perdere la sua compostezza. – Per quanto i problemi, come tu stessa hai appena affermato, riguardino te, coinvolgono comunque la popolazione terrestre, che io, in quanto reincarnazione della dea della giustizia, sono tenuta a preservare e proteggere - .

-         Indubbiamente – le rispondo, senza perdere anch’io l’atteggiamento tenuto fin ora. – Non sto, infatti, chiedendoti di farti da parte. Non avrebbe avuto senso, altrimenti, il nostro incontro e la riunione appena svoltasi. Ti chiedo semplicemente di non interferire nelle mie scelte future, qualora queste riguardassero solo ed esclusivamente la mia persona - .

La sua fronte si aggrotta e il suo sguardo si fa analitico, osservandomi profondamente… quasi come a volermi leggere dentro.

-         Se è questo che intendi, naturalmente. -.

Ottimo.

-         Sei libera di agire come meglio credi… tenendo sempre presente la situazione e garantendo di non prendere decisioni da sola se queste potrebbero coinvolgere noi tutti. Sei dunque libera di spostarti come e quando vuoi, se è questo a cui alludevi. Il santuario di Athena sarà sempre aperto per te, così come potrai conferire con me e chiedere sostegno ai miei cavalieri nel caso in cui lo ritenessi necessario. - .

Non potevo chiedere di meglio.

Senza staccare gli occhi dai suoi, mi volto completamente verso di lei, tendendole una mano, aspettando che accetti di stringermela con la sua per sancire decentemente il patto. Gesto che avviene quasi subito, seguito dai nostri sorrisi soddisfatti e i nostri sguardi d’intesa, dopo i quali la riunione si scioglie definitivamente.

 

Seguita la massa dei cavalieri, facendomi condurre così all’esterno della sala in cui si è tenuto il synagein, decido di rallentare il passo per rimanere un po’ sola con i miei pensieri.

Mi guardo attorno, accertandomi che non ci sia nessuno che possa rompermi le scatole, e imbocco il corridoio sulla sinistra completamente persa nei miei pensieri… quando qualcuno mi afferra un braccio, trascinandomi ancora più lontano prima ancora che io possa emettere qualche suono.

Quando finalmente la persona che mi ha fermata e condotta con se si ferma, permettendomi di focalizzare il suo volto, rimango senza parole…

-         Shaka… ? - .

I suoi occhi dal celeste intenso s’inchiodano nei miei, inchiodando, così, tutta la mia persona.

     -  Non compiere gesti sconsiderati – è la sola frase che gli esce dalla bocca, prima di mollarmi il polso e allontanarsi con nonchalance verso l’uscita.

Rimango inebetita per un periodo indefinito, con tanto di bocca aperta a mò di pesce in piena crisi respiratoria, decidendo poi di abbandonare la posizione di statua di ghiaccio e avviarmi, seguendo il suo esempio, verso l’uscita.

Arrivata all’esterno, mi porto una mano davanti al viso per schermarmi gli occhi, avvertendo solo successivamente una presenza alle mie spalle.

Mu è poggiato al muro adiacente alla porta, con braccia e gambe incrociate, gli occhi chiusi. Posizione naturale… o perlomeno normale… se non fosse per la strana espressione che gli contrae il volto…

Quando apre gli occhi, riesco a leggere nei suoi smeraldi uno sguardo che non gli avevo mai visto prima d’ora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice…

 

Sono stata brava, eh? Non vi ho fatto aspettare molto, nono u__ù Ed è anche un capitolo lunghetto… ma so che non vi dispiacerà… XD

Tornando al synagein u__ù volevo precisare che, seppur l’intera storia sia inventata, i personaggi siano di Kurumada sensei e Reiko appartiene invece alla sottoscritta, tutti i riferimenti alla religione induista e alla setta Thuggee sono presi dal web e da vari libri su cui ho spulciato per ottenere più informazioni… quindi, qualora voleste sapere di più, wikipedia, una delle mie più carissime amiche, sarà lieta di stringere amicizia anche con voi ^__^ chiedete al web e vi sarà dato!

Poi se volete che sia io a darvi delle precisazioni, naturalmente non mi tirerò indietro, sappiate però che qualunque risposta vorrete io la preleverò dalle fonti sopra citate.

Ciò che invece spiegherò personalmente… sarà il seguito. È inutile parlarvene adesso, dal momento che non ce n’è ancora bisogno, ma, essendo la religione induista MOLTO particolare e intricata e MOLTO ricca di sfaccettature, successivamente, quando lo riterrò opportuno, vi spiegherò i vari perché che vi si affolleranno in testa… nel frattempo, spero che questo synagein vi sia piaciuto ^_^

 

E nel frattempo un’altra persona ha aggiunto la storia tra le preferite… War se non erro… il fatto è che, per quanto adori tutti i nomi che mi compaiono nella lista cliccando sul numerino dei preferiti *__*, non riesco a ricordarmeli tutti a memoria >__< ragion per cui quando man mano la storia viene aggiunta tra le preferite da qualcun altro, mi limito solo a ringraziare genericamente, cosa a cui rimedierò alla fine della storia, ringraziando tutti citandovi uno per uno *__* splenderrimi lettori *__*

Quindi è probabile che con War abbia toppato… in caso contrario mi scuso sentitamente u__ù ringraziando comunque, altrettanto sentitamente, l’ennesima persona che ha aggiunto questa storia tra i preferiti, facendo raggiungere i favoritismi a quota 26! Thanks *______*

 

Passiamo ora a chi ha recensito u__ù :

-         YamaMaxwell : accipicchia, questa volta sei stata la prima! XD Non temere per i bronzes… non ho intenzione di usarli solo comparse XD Lieta che la storia ti abbia presa così tanto *___* ora ho spiegato meglio il tutto… spero sia più chiaro ^__^ già sento gli ingranaggi del tuo cervello muoversi…fammi sapere dei tuoi trip, mi raccomando! XD baciottoli! ;

-         Gufo_Tave : *gli occhi le si riempiono di lacrime* ma allora stai continuando a seguirla!!! Ed io che credevo di averti annoiato ç__ç Contenta che ti sia piaciuto il capitolo ^__^ mi sono allontanata dal pantheon greco… lanciandomi in quello indù… e non è ancora finita qui u__ù non so chi me l’abbia fatto fare di creare una cosa tanto contorta o__O spero che i vari risvolti continuino a interessarti comunque ^__^ ma… perdona l’ignoranza… cos’è il bashing? O___o ;

-         Roxrox : eeeeeeeeeh! Bella visione, eh? ci voleva Ikki u__ù non oso immaginare come si relazionerà con Reiko… o meglio, come Reiko si relazionerà con lui XD Mu… ah! Meglio che non aggiunga altro… *si tappa la bocca per non parlare… rendendosi conto di doversi legare le mani per non scrivere -__-° grazie per i complimenti cara ç__ç a presto! ;

-         Mon-chan : non hai vinto niente caVa u__ù come hai detto tu, era facile u__ù in compenso in questo capitolo hai ottenuto un vero e proprio chiarimento (finalmente!) XD continua a piacerti? ç__ç bacino ç__ç ;

-         SnowFox : è incredibile l’allegria che riesci a trasmettermi soltanto esordendo con “tesooooooooooro”! XD grande Snow! XD anche se Reiko non è dello stesso avviso u__ù si è offesa quando ha letto che adori le sue sfighe XD mentre Saga si è piacevolmente lusingato… vuoi che ti organizzi un incontro?? Fammi sapere! XD ;

-         Spartaco : Ciao! ^__^ periodo intenso per tutti, comprendo comprendo u__ù spero comunque che riuscirai a trovare sempre qualche minutino per continuare a leggere la storia ç__ç mi fai sapere che ne pensi di questo capitolo? Pena: un doppio abbraccio stritolante! XD baci!;

-         Ti con zero : ma figurati *__* anch’io non commento spesso la tua storia… ?... *cof cof* *va a controllare se in realtà l’ha MAI commentata* oddio @_@ so messa proprio bene… ad ogni modo non mi perdo un solo capitolo della tua splendida storia *__* per questo mi emoziono ogni qual volta TU fai dei complimenti a ME. Mi commuovo ç__ç *cof cof* un abbraccio stritolante anche a te! (che ultimamente ne sto diffondendo molti XD) ciao!

 

Dovrei scrivervi “A presto!” ma siccome la mia ispirazione va a momenti…

[ma guarda che è meglio se non continui ndShura]

[Shura… capisco che esistono le eccezioni… ma gli spagnoli sono simpatici e calorosi… ndHope]

[e con ciò? Che vorresti dire? ndShura]

[ma nulla… ndHope-che-fa-finta-di-niente].

Tutticontro di me sono, va beh u__ù

Besos a todos!

[Non mi storpiare l’idioma! ndShura]

[Che qualcuno se lo prenda per favore @_@ ndHope]

 

HOPE87

 

   
 
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