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Autore: misslegolas86    16/06/2016    0 recensioni
La porta si richiuse alle spalle delle due donne. Dopo pochi secondi due sonori schiocchi rivelarono l’avvenuta smaterializzazione. Eppure Severus Piton attese ancora qualche minuto prima di varcare a sua volta la soglia. L’aria pungente lo colpì non appena mise piede fuori. Un freddo che penetrava nel cuore, espressione del potere principale dei Dissennatori. Si strinse il mantello sulle spalle e si avviò con passo deciso come se avesse una meta, ma il suo unico scopo era quello di allontanarsi dall’occhio indiscreto di Codaliscia e ragionare.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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SUMMER HEAT
 
 
La porta si richiuse alle spalle delle due donne. Dopo pochi secondi due sonori schiocchi rivelarono l’avvenuta smaterializzazione. Eppure Severus Piton attese ancora qualche minuto prima di varcare a sua volta la soglia. L’aria pungente lo colpì non appena mise piede fuori. Un freddo che penetrava nel cuore, espressione del potere principale dei Dissennatori. Si strinse il mantello sulle spalle e si avviò con passo deciso come se avesse una meta, ma il suo unico scopo era quello di allontanarsi dall’occhio indiscreto di Codaliscia e ragionare.
La proposta di Narcissa era giunta come un fulmine a ciel sereno e non aveva potuto tirarsi indietro senza accrescere ancora di più i dubbi di Bellatrix e del gruppo di Mangiamorte che avevano sempre nutrito sospetti per la sua vicinanza a Silente. Aveva dovuto acconsentire a creare un altro crudele legame che limitava la sua libertà d’azione già ridotta all’osso dal doppio servizio che era tenuto a prestare all’Oscuro e al Preside.
Ma ora un nuovo dubbio lo tormentava nell’immediato.
La sua fedeltà a Silente gli imponeva l’obbligo di dire al vecchio mago cosa era accaduto nella sua casa di Spinner’s End. Il colloquio con le sorelle Black era troppo importante, soprattutto perché era rivelatore dei piani dell’Oscuro su Hogwarts, ma a Piton era ben chiaro che parlare a Silente del Voto Infrangibile avrebbe significato concedere al Preside uno strumento in più per piegare le sue resistenze ad acconsentire alla proposta crudele che solo pochi giorni prima gli aveva fatto. Con una fitta al cuore ripensò a quella notte in cui aveva strappato per un soffio Silente alla morte, riuscendo tuttavia solo a rinviare di poco l’inevitabile destino. Ricordava in modo nitido ogni dettaglio e in particolare quel gelo che era penetrato nel suo cuore come la lama di un coltello quando aveva capito che, nonostante tutte le sue conoscenze, la strada di Silente era segnata.
Il freddo di quell’estate era l’esatta trasposizione climatica del gelo sceso nel suo animo. Per lui non c’era bisogno dell’azione dei Dissennatori, per sentire la disperazione. Con la perdita di Silente sarebbe venuto meno l’ultimo legame che aveva reso la sua vita meno grigia. Ma non bastava! Lui stesso avrebbe dovuto recidere quel legame in un gioco crudele a cui il Preside lo aveva vincolato.
Nonostante il pesante mantello si ritrovò a tremare. Il gelo che sentiva nel cuore era tutt’uno con il freddo che lo circondava, opera delle oscure creature a cui il suo padrone aveva garantito piena libertà di azione. Dolore, morte, disperazione erano gli ingredienti essenziali del regno dell’Oscuro.
Camminando, immerso nei suoi pensieri, con i raggi del sole oscurati dalla nebbia che lo circondava, senza rendersi conto di dove i piedi lo conducevano, Piton si ritrovò al fiume, diventato ormai un fetido corso d’acqua saturo delle scorie delle fabbriche installatesi a monte di Spinner’s End. Un vecchio e pericolante pontile in legno si protendeva di pochi metri su quel nero filo d’acqua. Tutto era così squallido, eppure non era sempre stato così….
 
“Lily, ferma!! Mi stai bagnando!” l’urlo del bambino si fuse alle risate della sua amica dai capelli color fuoco. Erano seduti sul pontile con i piedi immersi nel corso d’acqua da cui Lily sollevava schizzi d’acqua.
“Dai Sev! Fa caldo, che cosa ti possono mai fare due gocce d’acqua?”
“Non è l’acqua che mi preoccupa, ma tu che ti sporgi per fare questi schizzi. Potresti cadere”
“Sempre così ottimista sei!” ribatté la bambina sorridendogli e sporgendosi ancora di più. Fu questione di un attimo e scivolò giù nell’acqua perdendo l’equilibrio.
Severus senza neanche pensarci si lasciò cadere dietro di lei e annaspando la riportò a galla. Una volta raggiunta la riva, Lily scoppiò a ridere.
“Ma che hai da ridere?” sbuffò Severus stendendosi al sole.
“Sapevo che mi avresti seguita. Non avresti mai acconsentito se ti dicevo che volevo fare un tuffo in queste acque così limpide.” Rispose la bimba scostandosi i capelli rame dal viso e continuando a ridere.
“Lily! Mi hai fatto prendere un colpo” ribatté immusonito Severus incrociando le braccia.
La bambina si stese accanto a lui al sole, si puntellò sul gomito e lo fissò con i suoi occhi verdi come un prato di alta montagna:
 “Ti ho mentito ma l’ho fatto per condividere con te una cosa buona. Quindi sono nel giusto”
“Tu dici?” ribatté perplesso Severus, la sua rabbia che sotto quello sguardo si era sciolta come neve al sole.
“Nascondere la verità ad una persona a cui si tiene non è sempre un male, ma può essere un modo per fare il suo bene. Insomma, per dimostrargli che è importante”
Severus rimase in silenzio a riflettere su ogni singola parola dell’amica. Per lei era importante allora?  
“Non è bellissima l’estate, Sev? Il sole, il caldo, l’acqua fredda che ti dà refrigerio. E’ in assoluto la mia stagione preferita!” riprese Lily con entusiasmo mentre chiudeva gli occhi godendosi il tepore dei raggi che infiammavano la sua chioma come un fuoco riportando con quelle parole il piccolo Severus alla realtà. Il malumore era passato e, seppur bagnato fradicio, non si era mai sentito così felice. L’estate era davvero meravigliosa!


Piton si riscosse da quei pensieri lontani. Era incredibile come un semplice luogo avesse riportato alla sua memoria un ricordo così normale eppure così prezioso. Ora ricordava perfettamente che da quel momento aveva cominciato ad amare anche lui l’estate, stagione che aveva odiato perché gli era impedito di usare la magia. Invece, l’arrivo del caldo con la partenza da Hogwarts significava l’inizio di un periodo in cui lui e Lily erano completamente soli, giorni in cui niente era importate tranne loro due e il tempo che passavano insieme.
Tutto era cambiato ora: quel pontile e il fiume una volta curati e limpidi erano diventati marci e putrescenti e perfino l’estate calda e luminosa era mutata in quella gelida e cupa stagione. Sembrava che perfino i luoghi e la stagione avessero seguito i mutamenti della sua anima. Quel gelo e quella desolazione erano gli stessi che rodevano il suo cuore e sembravano davvero la trasposizione migliore di ciò in cui aveva trasformato la sua vita con le sue scelte. Al calore dell’amore e dell’amicizia aveva scelto la strada della rivalsa e del potere, una strada solitaria e costellata di dolore. Ed ora, pur se pentito, non c’erano alternative né cambiamenti che rendessero la sua condizione migliore. Doveva proseguire fino alla fine senza sperare in nessuna tregua;: uno come lui non la meritava, aveva scelto da sé il suo futuro ed ora Silente non faceva altro che chiedere il prezzo.
Eppure, quel tenero ricordo di tanti anni prima non era giunto invano. Non era stato un semplice abbandonarsi ad una felicità ormai passata e melanconica: era giunto per fornirgli la risposta che cercava per risolvere il dubbio che lo tormentava dopo la partenza delle sorelle Black.
“Nascondere la verità ad una persona a cui si tiene non è sempre un male ma può essere un modo per fare il suo bene. Insomma per dimostrargli che è importante”
Non avrebbe rivelato a Silente del Voto Infrangibile, non avrebbe dato al vecchio mago una nuova arma per obbligarlo ad eseguire i suoi ordini. Avrebbe passato i mesi successivi a trovare una soluzione per salvare il Preside dalla maledizione che lo aveva colpito. Avrebbe impiegato tutte le sue forze in quella missione. Doveva pur esistere un rimedio e lui l’avrebbe trovato a qualsiasi costo. Non avrebbe permesso a Silente di sacrificarsi anche se da quel giorno salvare il vecchio mago significava sottoscrivere la propria morte.
Volse le spalle al pontile decrepito e calando il capo per proteggersi da una gelida folata di vento si avviò a passo lento verso un luogo più appartato dove potersi smaterializzare. Lo aspettava un difficile colloquio con il Preside: avrebbe dovuto mentirgli ed era una cosa che odiava fare, eppure ora sapeva che era la cosa giusta. Nel cuore la briciola del calore estivo intimamente inseparabile dalla gioia dell’amicizia che quel ricordo così lontano aveva risvegliato fu il miglior Patronus contro il gelo e la disperazione che lo circondavano.    


SPAZIO AUTRICE
Dopo tanto tempo sono ritorna a scrivere di Severus il primo di cui abbia mai scritto e l'unico personaggio fantasy che è ormai da un decennio resta invariabilmente inciso nel mio cuore. ALWAYS.
Piccola storia sul post Voto Infrangibile. Un'immersione nella mente di Sev in uno dei momenti più drammatici di quel nefasto 6 anno.
Grazie x aver letto e se volete lasciate una recensione. Sapere le vostre impressioni è importate.
Note: Scritta per la Sfida n.7 FA Severus e le Stagioni del Magie Sinister Forum (http://severus.forumcommunity.net/) sul tema “Estate”.

  
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