Sanguino
Perché non riesci a smettere di sanguinare?
Sanguino anch'io, del tuo dolore, in questa distorta e malata girandola di violenza.
Deperimento umano, morale, fisico, spirituale: è solo una poltiglia di rabbia spasmodica, la tua. Ne raccolgo i rimasugli col respiro spezzato, piangendo acredine e sconfitta esasperata.
Sono un foglio bruciato, intessuto nell'inconsistenza dell'irrazionalità. Mi aggrappo ai sordidi muri che mi tengono in gabbia, ma scivolo, scivolo, scivolo ancora.
Annaspo, cado sulla pietra scheggiata. Brandelli di carne e d'anima mutilata, scaglie di vetro e veleno corrosivo, silenzi rapaci e urla immote – sono gli spettri delle tue ingorde paure.
Sanguino ancora, non c'è via di fuga.
Torno a riflettermi nel tuo infetto malessere – e lo vedo. Vedo che per te sono solo uno stralcio di salvezze bugiarde, uno sbaglio di velluto al sapore ferrigno, parole buttate come petardi sul sentiero della tua pazzia.
Sanguino anch'io, di te, come sempre.
Il cerchio della dannazione ti rincorre con perversa soddisfazione. Giro con lui, occhi di fuoco e mente sgretolata. Nel silenzio, mastico ingiustizia, scalcio, mi dibatto, ma la mano della quiete scivola spietatamente via.
Adesso, che cosa faccio?
"Ascolta...
Questo è il suono del nostro mondo che cade."
Questo è il suono del nostro mondo che cade."
Continuo a sanguinare, svuotandomi nel nulla che ci resta.
~●~
Spazio dell'autrice
Vorrei che leggeste la flash come se il punto di vista fosse duplice: uno è quello di Silente mentre beve la pozione nella grotta di Voldemort, l'altro è quello di Gellert mentre è prigioniero.
Ho cercato di dar voce ai pensieri più bui di entrambi, generati nel primo caso dalla pozione maligna, nel secondo dalla solitudine e dagli incubi vissuti in prigione. Albus e Gellert, anche se non possono appartenersi, costituiscono un'analogia continua nel dolore: ecco cosa ho voluto esprimere, il fatto che se non è l'amore a tenerli vicini, è il dolore a farlo.
Ho praticamente distrutto una mia OTP .-. Devo però confessare che questa flash è nata come un'originale senza pretese. Solo dopo, rileggendola, ho pensato di poterla adattare a Gellert e Albus.
Grazie per aver letto!