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Autore: Signorina Granger    24/06/2016    6 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
[Crossover Hunger Ganes/Harry Potter]
Sono passati cinquant'anni dalla morte di Alma Coin e di Coriolanus Snow, ma il periodo di pace è durato ben poco. Oggi Lucilla Snow, sua pronipote, ha preso di nuovo in mano le redini di Panem e gli Hunger Games sono tornati ad esistere.
Solo che stavolta sono diversi, perché hanno coinvolto anche la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. 8 studenti e 12 abitanti di Panem stanno per essere sorteggiati... Chi sopravviverà? Un mago o un tributo?
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 Capitolo 13: Festino di sangue 



Edgar continuava a camminare in mezzo agli alberi, rigirandosi il coltello tra le mani mentre rifletteva sul da farsi.

Lui e Phobos si erano divisi il giorno prima, nel pomeriggio: avevano sentito tre colpi di cannone praticamente di seguito e avevano realizzato che erano rimasti solamente in 4... Loro più due ragazze. 


Per quanto entrambi volessero vincere nessuno dei due aveva voglia di uccidere l'altro, così avevano deciso di separarsi, certi che il giorno dopo gli Strateghi avrebbero organizzato il solito Festino.

Un paio d'ore prima infatti il commentatore Scipio Jackson aveva invitato i 4 Tributi rimanenti ad un Festino nel pomeriggio, ovviamente davanti alla Cornucopia. 

Le Favorite dovevano aver lasciato il centro dell’Arena il giorno prima e si erano scontrate con le due ragazze di Hogwarts... Che erano morte ma riuscendo comunque ad uccidere la ragazza del 2, come Edgar aveva potuto constatare la sera prima mentre guardava le immagini dei morti del giorno proiettate sul cielo finto dell’Arena.


Alla fine il giorno prima era stato realmente sanguinoso come si era aspettato, ma fortunatamente lui e Phobos non erano stati affatto coinvolti... Anzi, quando avevano sentito i tre colpi di cannone avevano provato entrambi un gran sollievo.

Per quanto fosse brutto da dire, tre morti erano un considerevole gradino in più verso la fine dei giochi e la vittoria. 

La domanda era, a quel punto: andare o meno al Festino? 

Gli Strateghi lo organizzavano sempre per un motivo preciso: fare in modo che i pochi Tributi restanti si scontrassero.

Ai Capitolini non piacevano le giornate noiose senza nessun morto o assenza di sangue e meno erano i giocatori, meno erano le probabilità che potessero incontrarsi. 


Il Festino era un modo per uccidere dei Tributi, e forse era meglio lasciare che si scannassero tra di loro...

La ragazza dell’1 sarebbe andata di sicuro e molto probabilmente anche Phobos...

E lui, che doveva fare? Rischiare la vita o rimanere nascosto e aspettare che gli altri si uccidessero a vicenda? 

C'era però da considerare che la fame si faceva sentire, e anche la sete... Al Festino avrebbe di certo trovato quello che gli serviva. 


Il ragazzo del 12 sospirò, chiedendosi mentalmente cosa fare. 

Di una cosa però era sicuro: la 96esima edizione degli Hunger Games stava per volgere al termine... Non era improbabile che il vincitore venisse decretato quel giorno stesso, o quello dopo al massimo. 


                                                                                      *


Aida si era seduta per terra, appoggiata con la schiena al tronco di un albero. 

Il Festino... Ovviamente se l'aspettava, ormai erano rimasti in 4 e se non l'avessero indetto quel giorno non ci sarebbe stata più occasione.

La ragazza dell’1 pensò ad Ariel, chiedendosi se la bionda sarebbe andata o meno alla cornucopia. Lei di certo, non voleva assolutamente lasciarsi sfuggire un’occasione simile: i due ragazzi si sarebbero presentati, o almeno uno di loro... Così avrebbe potuto farli fuori una volta per tutte.

Il ragazzo del 12 e il Corvonero iniziavano veramente a darle sui nervi... Avrebbe dovuto ucciderli al Bagno di Sangue, probabilmente.


Il giorno prima era stato una mezza strage, considerando che da 7 erano passati a 4 nel giro di cinque minuti... Anche se da una parte Aida era quasi felice che Dana fosse morta: era pur sempre una valida avversaria e le sarebbe comunque dispiaciuto ucciderla, così come per Ariel.

La Favorita non poteva non sperare che la ragazza morisse per mano di Phobos o Edgar... Non voleva arrivare alla fine contro di lei, tanto valeva essersi divise allora. 


La ragazza si tastò la cintura, controllando quanti coltelli da lanciò le fossero rimasti: 8, più un pugnale infilato nello stivale.

Aida sorrise, soddisfatta: era sicuramente la più armata e la più abile tra i Tributi rimasti... Forse era presuntuosa, ma poteva quasi affermare di avere la vittoria in tasca.


                                                                                         *

Ariel stava camminando da circa un'ora ormai, ma non aveva alcuna intenzione di fermarsi: voleva raggiungere la Cornucopia in fretta. 

Non voleva perdersi il festino, anche se era pienamente consapevole del rischio che rappresentava; d'altra parte però era stufa di quella situazione, stufa dell’ansia perenne...

Quei giochi dovevano finire in fretta e il Festino era di sicuro l’opportunità per fari sì che ciò accadesse: qualcuno sarebbe morto di sicuro, ne era certa.

Forse non per mano sua, visto che Aida ci sarebbe di certo andata, ma qualcuno sarebbe stato eliminato. Se lo sentiva... Come sentiva che ci sarebbero andati tutti e 4: lei, Aida e i due ragazzi rimanenti, quelli che avevano ucciso Luke e Rian. 


Ricordava perfettamente Aida promettere che avrebbe fatto pagare quelle morti ai due avversari... Ed era sicura che la sua quasi amica ed ex alleata avrebbe mantenuto la parola. 


                                                                                          *

Forse non era una grande idea andare al Festino, ma non poteva comunque non presentarsi...

Phobos guardò la pistola che teneva stretta in mano, chiedendosi se sarebbe stato in grado di usarla. L'aveva presa dal cadavere di Luke due giorni prima e non l'aveva ancora collaudata, diciamo.

Da quando i giochi erano iniziati il Corvonero aveva ucciso solo una persona e non ne andava comunque pienamente fiero... Ma erano gli Hunger Games, uccidere era parte integrante del gioco.


Non sapeva quanti colpi avesse ancora la pistola ma sperava di averne almeno tre... Già non poteva dire di avere una mira eccellente, di certo non al livello del suo precedente proprietario.

Non aveva munizioni e probabilmente nemmeno c'e n’erano nella Cornucopia... Forse ne avrebbero messe al festino, ma Phobos non aveva comunque intenzione di rischiare: non sarebbe andato nel bel mezzo del campo in bella vista; si sarebbe tenuto in disparte per agire solo in casi particolari... Se avesse visto un Tributo avrebbe cercato di ucciderlo, ovviamente. 

Ormai erano rimasti lui, Edgar, la ragazza dell’1 è quella del 4. Quest'ultima non lo preoccupava parecchio, in realtà era sorpreso che fosse arrivata alla fine... 

Le due Favorite erano state alleate per forza, Phobos le aveva viste insieme la notte in cui Luke era morto per mano di Edgar.,, quando quella dell’1 li aveva quasi uccisi con un coltello da lanciò, promettendo che avrebbe vendicato sia Rian che Luke.


Erano passati due giorni e sia lui che Edgar erano ancora vivi... Chissà che Aida non avrebbe messo in atto la sua vendetta proprio quel pomeriggio, al Festino.




Il Corvonero era quasi soddisfatto, da un certo punto di vista, di essere l'unico di Hogwarts rimasto... Ma allo stesso tempo gli era sinceramente dispiaciuto quando, la notte prima, aveva visto i volti di Chloè e Beatrix proiettati nel cielo artificiale. 

Erano state pur sempre sue compagne di scuola e Beatrix anche della sua stessa Casa. Non sapeva chi le avesse uccise o come fossero morte, ma probabilmente ci aveva pensato Aida con i suoi dannati coltelli da lancio.

Phobos intravide un luccichio dorato attraverso gli alberi e sorrise appena, sapendo di essere ormai vicino alla Cornucopia.

Aveva intenzione di restare in disparte almeno per un po’, aspettando che qualcuno dei suoi avversari si facesse avanti.


Il giovane mago stava per avvicinarsi agli alberi al margine del bosco, ma si fermò all’improvviso: non era solo.

Non se n'era accorto subito, ma ad una decina di metri di distanza c'era una ragazza... Quella del 4, la riconobbe dai capelli biondi. 

Gli dava le spalle e aveva una lancia insanguinata in mano, gli occhi fissi sulla Cornucopia e sul campo.
A quanto pare aveva avuto la sua stessa idea... Stare ad aspettare che qualcuno facesse la prima mossa.

Peccato non avesse sentito i passi di Phobos, che era sempre stato bravo a muoversi molto silenziosamente. 


Era un’occasione d'oro, non poteva lasciarsela sfuggire... Non poteva e non doveva.

Ariel stava guardando il tavolo che era comparso davanti alla Cornucopia carico di armi, cibo, borracce d’acqua e ogni genere di provviste. 

Non si era accorta di lui, fortunatamente... Non poteva aspettare e rischiare che si accorgesse della sua presenza.


Così Phobos alzò il braccio, puntando la pistola verso Ariel ed esitando un solo istante prima di sparare. 

L'aveva detto lui stesso, dopotutto... Nessuna esitazione. 


Il colpo dell'arma da fuoco venne seguito da un verso strozzato di Ariel, che lasciò la presa sulla lancia e si sfiorò la ferita sanguinante all'addome prima che le ginocchia le cedessero, facendola cadere sul terriccio.

Non era morta... Ma per poco, probabilmente. 

Phobos le si avvicinò, evitando di a guardare la ragazza negli occhi mentre si chinava per prendere la lancia: aveva appena appurato che odiava le armi da fuoco... Quelle cose Babbane lo mettevano a disagio, anche per il trambusto che facevano. 


Phobos aveva appena posato gli occhi scuri sul volto della ragazza quando sentì il colpo di cannone: era morta, alla fine... La sua seconda vittima. 


Phobos si allontanò di qualche metro, lasciando cadere la pistola ormai praticamente scarica in un cespuglio. 

Restando fermo tra due alberi con la lancia stretta in mano il Corvonero posò lo sguardo sulla Cornucopia, quasi aspettando che qualcuno si facesse avanti magari spinto dal colpo di cannone. 

Ormai erano rimasti in 3... Lui, Edgar e Aida. 


E qualcosa gli diceva che erano tutti molto vicini, probabilmente nella stessa posizione. 


                                                                                *


Al diavolo 


Tenendo il coltello stretto in mano Edgar uscì dagli alberi, avvicinandosi al tavolo distante circa venti metri. 

Aveva appena sentito il cannone, quindi qualcuno era morto... Due avversari in meno di cui preoccuparsi, invece che tre.

Forse pensare che si trattasse di Aida era chiedere troppo, ma poteva sempre sperarci... E poi magari  era stato ucciso non nei pressi della Cornucopia, forse due Tributi si erano incontrati mentre entrambi raggiungevano il centro dell’Arena. 

In realtà non gli importava poi molto delle provviste sul tavolo, voleva attirare l'attenzione di uno dei Tributi... Fare in modo che qualcuno uscisse allo scoperto così da poterlo uccidere, magari. 


Qualcuno doveva pur fare la prima mossa, dopotutto. 


Mentre si avvicinava al tavolo di qualche passo Edgar sentì la presenza di qualcuno alle sue spalle, così fece per voltarsi tenendo il coltello stretto in mano per essere pronto ad usarlo, ma si bloccò.


Una mano dalla presa decisa gli afferrò la spalla e Edgar si bloccò istintivamente, trattenendo quasi inconsciamente il respiro mentre sentiva qualcosa di freddo a contatto con il collo.

Un coltello.


“Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare, stronzo.” 


Girandolo dritto negli occhi Aida gli rivolse un sorriso gelido, mentre Edgar non accennava ad abbassare lo sguardo: se stava per morire, voleva farlo guardando il suo assassino dritto in faccia. 


La ragazza dell’1 gli era praticamente corsa dietro quando l'aveva visto uscire dal limite degli alberi, avvicinandoglisi e bloccandolo non appena si era girato, sentendo i suoi passi.


“Hai causato tu il morto di prima?” 

“No, tu sei la mia prima vittima del giorno, 12... Saluta gli altri da parte mia.” 

Con quelle ultime parole sputate con disprezzo Aida tagliò senza pietà la gola del ragazzo, allontanandosi subito di qualche passo per non essere investita dal getto di sangue. 

La Favorita guardò per un attimo il ragazzo del 12 crollare sull'erba davanti a lei, mentre il sangue colorava di rosso l'erba attorno a loro e il colpo di cannone tardava ad arrivare: gli aveva inflitto una delle morti peggiori, ne era consapevole... Ma lei manteneva sempre la parola data e non scherzava quando aveva aveva detto che glie l'avrebbe fatta pagare per aver ucciso Luke. 


Ignorando deliberatamente i versi strozzati e i rantoli di dolore del ragazzo Aida si voltò, conscia che ormai erano rimasti in 2: Edgar era fuori gioco... Quindi rimaneva lei contro Ariel o Phobos.

Uno dei due era morto per mano dell'altro, ma non aveva idea di chi si trattasse.

Ebbe però la risposta pochi secondi dopo, quando una figura alta uscì dagli alberi camminando dritta verso di lei.

Aida quasi sorrise con sollievo, in un certo senso felice di trovarsi davanti Phobos e non Ariel... Le dispiaceva per lei naturalmente, ma era comunque meglio di doverla uccidere.

Beh, allora avrebbe vendicato anche la sua morte uccidendo Phobos Newton.

Il ragazzo, il suo ultimo avversario, si fermò a circa dieci metri da lei, la lancia in mano mentre la guardava dritta in faccia.

Aida lascio cadere sull'erba il pugnale che aveva usato per uccidere Edgar, estraendo dalla cintura due coltelli da lanciò e rigirandoseli tra le mani mentre posava gli occhi sulla lancia che Phobos teneva in mano: era ovviamente quella usata prima da Drake e poi da Ariel...

Oltre il danno anche la beffa, aveva ucciso Ariel in qualche modo e poi le aveva persino fregato l'arma... Che vigliaccheria.


“Ciao Aida... Siamo rimasti noi due, alla fine.”


Aida sorrise appena alle parole pronunciate in modo piatto dal ragazzo, annuendo:

Si, erano rimasto loro... La Favorita e il mago offerto Volontario, l'unico di Hogwarts ad aver attirato l'attenzione degli Sponsor.

Fin dalla Sfilata aveva capito che le avrebbe filo da torcere è infatti erano arrivati loro in due alla finale.

Erano rimasti loro... Ma non per molto. 











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Angolo Autrice:


Si, lo so. Lo so mi odiate perché ho fatto finire il capitolo decisamente sul più bello...
Ma che volete che vi dica, io sono fatta così.

Tengo però a dire che dovrete aspettare veramente molto poco per conoscere il nome del Vincitore: ho intenzione infatti di pubblicare l'ultimo capitolo stasera stessa.

Faccio le mie congratulazioni a HadleyTheImpossibleGirl e a PrettyLittleQueen per essere arrivate alla fine con Aida e Phobos, che ho adorato.

Mi dispiace moltissimo per Ariel ed Edgar, sono stata veramente indecisa tra tutti e 4 su chi far vincere perché mi piacciono tutti davvero molto. 

Ad ogni modo ci vediamo stasera con l'ultimo capitolo, dove saprete chi ha vinto e chi è morto...

Signorina Granger 

   
 
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