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Autore: destiel87    25/06/2016    3 recensioni
Cosa accade quando una forza inarrestabile incontra un oggetto irremovibile?
Se lo chiede Charles Xavier, determinato a salvare l' anima dell' uomo che ama.
Dopo i tragici eventi che hanno portato alla morte della sua famiglia, l' oscurità sembra essersi impadronita di Erik.
Apocalisse ha scatenato la sua forza distruttiva, per aiutarlo a distruggere l' umanità.
L' unico in grado di vedere ancora la sua luce è Charles, che cerca in tutti i modi di mostrargli una via diversa dall' odio e la vendetta.
Nonostante tutti i loro scontri e le loro diversità, l' amore che nutre per lui è ancora forte e profondo...
Ma Erik sarà in grado di comprenderlo, e sopratutto di accettarlo?
La sua anima ha ancora una possibità di redenzione o è destinata all' odio eterno?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto, Jean Grey/Fenice, Raven Darkholme/Mystica
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2: THE DEMON INSIDE

 
Quando senti il mio calore
Guarda nei miei occhi
È dove i miei demoni si nascondono,
Non avvicinarti troppo
Dentro di me c’è il buio,
È intrecciato con la mia anima.
Ho bisogno di lasciarti andare
I tuoi occhi brillano così luminosi
Voglio salvare la loro luce.


 
Gli eventi di quei giorni, si susseguirono veloci e confusi per me.
L' oscurità, la potevo sentire dentro di me, sempre più forte.
Tuttavia, le parole di Charles, la sua voce nella mia testa... Erano come piccoli lampi di luce, che spaventavano quell' oscurità.
Arrivò il giorno in cui gli eventi mi portarono da lui, in cui io lo portai via dalla sua casa, dai suoi amici, per seguirmi in questa follia.
Apocalisse, questo era il suo nome, mi ordinò di farlo.
Aveva bisogno di lui, dei suoi poteri...
Non mi piaceva l' idea di coinvolgere Charles in tutto questo, ma come ho detto, accadde tutto troppo in fretta, perchè potessi realmente rendermene conto.
Dentro di me, c' era una lotta così potente e devastante, che nemmeno io riuscivo a fermarla...
Come in un sogno, continuavo a rivedere le persone che più avevano condizionato la mia esistenza... I miei genitori, mia moglie, mia figlia... E Charles.
Riascoltavo le loro voci, le loro pene, i loro desideri, senza riuscire più a distinguere la realtà dai miei ricordi...
Charles si risvegliò dal suo torpore in quel deserto, circondato da Apocalisse e dai suoi cavalieri.
Io lo guardavo, vegliavo silenziosamente su di lui, mentre i miei demoni mi divoravano senza sosta.
Quando Apocalisse spiegò a Charles cosa voleva fare, la prima cosa che fece lui fu guardarmi.
Sapevo cosa voleva dirmi, non aveva bisogno di parlare, lo vedevo nei suoi occhi.
Lo conoscevo fin troppo bene, quasi meglio di me stesso.
Abbassai la testa, perchè la sua delusione mi feriva più di quanto volessi mostrare.
"Prenderai parte a tutta questa carneficina? Alla distruzione?" Mi chiese sconvolto.
"Non ho mai conosciuto altro..." Gli ho risposto rassegnato.
"No, non è vero, l' hai solo dimenticato...."
"No Charles, me lo ricordo bene. Il tuo metodo non funziona."
Avrei voluto che funzionasse. L' ho desiderato con tutto me stesso...
"Gli ho mostrato una via migliore... Un mondo migliore." Disse Apocalisse.
"No, hai solo sfruttato il suo dolore e la sua rabbia, non hai fatto altro!"
Charles era furioso con lui, sentivo che voleva proteggermi, difendermi...
E' sempre stato il suo punto debole, vuole sempre proteggere tutti, perfino da loro stessi.
"Te l' ho detto appena ti ho conosciuto, c'è di piu in te Erik, c'è del buono, anche in te."
Quanto vorrei che fosse vero Charles...
"Qualunque cosa tu creda di aver visto in me Charles, l' ho sepolta con la mia famiglia."
In quel bosco, ho sepolto tutto ciò che di buono c' era in me.
"La tua famiglia è ancora con te Erik. E' dentro di te... Vuoi davvero che vedano in cosa ti sei trasformato? Credi che sarebbero fiere di te, se sapessero che vuoi distruggere il loro mondo?"
"Non distruggerlo. Migliorarlo." Disse Apocalisse, con un leggero sorriso.
Charles scosse la testa, guardandomi con quei penetranti occhi blu.
Mi scostai da lui, perchè guardarlo era come guardare attraverso uno specchio.
Vedevo tutto ciò che non volevo vedere di me stesso.
Con la coda dell' occhio notai che stava cercando di avvicinarsi a me, trascinandosi sulle rocce.
Cercai di ignorarlo, provai a pensare alla mia famiglia, al mio dolore, ma fu tutto inutile.
Non potevo restare a guardare la sua sofferenza, le sue mani allungarsi verso di me.
Aiutare Charles era un istinto contro il quale non potevo vincere.
Percorsi a gran passi la distanza che ci separava, poi lo afferrai, passandogli un braccio intorno alla schiena e un' altro sotto le gambe.
Lo sollevai in aria, stringendolo a me.
Apocalisse e i suoi cavalieri mi guardarono con disappunto, con ostilità, ma non me ne importava.
Quello che c' era tra me e Charles, era più forte della loro guerra.
Mi allontanai, salendo quelle rocce alla ricerca di un posto più tranquillo, al riparo dalle loro voci e dalla loro rabbia.
Quando finalmente mi fermai, guardavo la città con Charles tra le braccia, in assoluto silenzio.
Avrei voluto che il tempo si fermasse in quell' istante...
Solo io e lui, in pace.
Niente rabbia, niente dolore, niente ricordi, niente decisioni da prendere.
Solo la sua testa appoggiata sul mio petto, il profumo dei suoi capelli, le sue braccia intorno al mio collo.
Eppure, sapevo che nulla durava per sempre.
Quella pace, non era che un illusione.
"Sono contento che tu non possa leggere nella mia mente Charles, non ti piacerebbe quello che c'è dentro... Probabilmente scapparesti." Dissi tristemente.
"E' inutile che cerchi di spaventarmi Erik, io ti conosco... E so che dentro di te, c'è molto di più di questo. Molto di più dell' oscurità che ti affligge... C'è una luce, ed è più forte di tutto... E' grazie a quella che sei riuscito ad amare, e a farti amare."
"E a cosa è servito? Solo a perdere tutti... Solo a far crescere ancora di più quell' oscurità!"
"Tu non hai perso tutti Erik... La tua famiglia è ancora qui." Risponde lui, toccandomi il petto all' altezza del cuore.
"Io, sono ancora qui." Aggiunge con un sorriso, stringendomi più forte.
"Perchè? Dopo tutto quello che ho fatto... Dovresti odiarmi, dovresti starmi lontano. Tutti quelli che mi si avvicinano troppo, muoiono. Per il tuo bene Charles, dovresti andartene e non voltarti mai più indietro."
Fa così male dirlo. Fa così male pensarlo... Ma non voglio perderlo, non lo sopporterei.
"Perchè quando ami una persona, gli resti accanto per tutta la vita. Non importa che cosa faccia, o quanti sbagli commetta... Essere una famiglia è proprio questo, restare uniti, nel bene e nel male. E noi siamo una famiglia Erik, tutti noi..."
"Allora è meglio non amare... Se amare qualcun vuol dire trascinarlo nel tuo oblio, allora meglio non amare nessuno. Avrei dovuto capirlo prima, mia moglie sarebbe ancora viva se l' avessi fatto. Non commetterò lo stesso errore con te Charles. Non permetterò che ti accada nulla... Anche se questo vuol dire starti lontano."
Lui mi guarda, con quei suoi bellissimi occhi blu come il cielo, spezzati, tristi, pieni di amore e di speranza.
Mi avvicino al suo viso, chiudo gli occhi, bacio la sua fronte, trattengo le lacrime.
"Erik... Erik ti prego... Non farlo." Sussurra lui, accarezzando  delicatamente la mia guancia.
"Lo faccio per te Charles, non odiarmi..."
Restai ancora un momento a godermi quella pace che solo lui era in grado di darmi, poi tornai indietro.
Era meglio così, continuavo a ripetermi mentre lasciavo Charles con Apocalisse.
Restare al mio fianco, lo avrebbe fatto solo soffrire di piu.
Col tempo, l' avrebbe ucciso.
Mi allontanai, senza voltarmi, con il cuore spezzato e gli occhi velati dalle lacrime.


 
  
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