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Autore: Daenerys21    27/06/2016    4 recensioni
Thorin è un pugile in cerca di vendetta per la morte di suo fratello.
Durante la coppa di pugilato di Gondor conoscerà Bilbo, anch’egli iscritto al torneo, ma per motivi ben diversi, e…
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[alternate universe, modern bagginshield]
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Azog il profanatore, Bilbo, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“Thorin?”
“Mhh?”
“Sei consapevole che questo non è un campionato di lotta libera, vero?”
“Mmh. Ne sei proprio sicuro?”
“Potresti spostarti per favore?!”
 
Thorin sbuffò, e con riluttanza si alzò da terra, o meglio, dal corpo di Bilbo Baggins, intrappolato sotto di lui fino a poco prima.
 
Bilbo era rosso come un peperone, in parte per quel contatto così intimo, in parte per lo sforzo, in parte per quella situazione così sgangherata.
 
Non conosceva ancora così bene Thorin da poter fare un’insinuazione del genere, ma aveva il forte sospetto che il Durin non avesse preso bene la richiesta che Bilbo gli aveva fatto a colazione. Quella di mettere qualunque tipo di pulsione si fosse verificata tra loro, fin dal primo incontro, in stand by fino alla fine del torneo.
Non abbiamo bisogno di altre distrazioni, dannazione! Perché deve rendere tutto così complicato?
 
Si erano recati insieme in palestra e Thorin non aveva fatto altro che stargli più vicino del dovuto, cercando ogni scusa per anche solo sfiorarlo.
Bilbo si era già pentito di avergli promesso che si sarebbero allenati insieme, ma ormai era troppo tardi.
Che Thorin non avesse alcuna intenzione di rispettare le regole del pugilato era stato chiaro fin dall’inizio: l’occhiata che aveva lanciato a Bilbo appena prima che cominciassero il round era stata a dir poco… predatoria.
E il biondo si era ritrovato a terra neanche un minuto dopo.
 
“Che succede grillo parlante? Oggi non saltelli più?”
Bilbo sbirciò Dwalin e lo vide nascondere il viso tra le mani: a quanto pare non era il solo in preda a istinti maneschi-omicidi. Avrebbe dovuto tenerlo a mente: lui e l’allenatore avrebbero potuto pensare a una qualche alleanza.
“Non c’è molto da fare quanto il tuo avversario decide di ignorare non solo ogni regola conosciuta, ma anche il buon senso, e caricarti come un toro”, sibilò in risposta.
 
Thorin ridacchiò. Aveva il coraggio di ridere, il bastardo. Che nervi!
“E’ tutto un gioco per te?”
Bilbo non aveva voluto suonare così duro, davvero, ma fu più forte di lui. Avrebbe voluto mordersi la lingua non appena pronunciate quelle parole: era ovvio che non fosse così, specialmente dopo tutto quello che Thorin gli aveva raccontato. Dannata impulsività.
 
Per fortuna l’altro non sembrò prendersela particolarmente, anche se smise subito di sorridere.
 
“Va bene, Baggins” sbuffò, cominciando a saltellare sul posto, “Facciamo a modo tuo”.
Bilbo sbuffò anche lui in risposta. Che permaloso.
 
 
La mattinata proseguì senza ulteriori intoppi: Bilbo e Thorin non fecero altri scontri diretti ma si dedicarono ad eseguire insieme alcuni esercizi, scambiandosi opinioni e consigli.
 
Entrambi ebbero modo di conoscere anche gli altri partecipanti: tra i personaggi più interessanti c’erano due pugili del posto, Aragorn e Boromir, che raccontarono loro di conoscersi da diverso tempo.
 
Bilbo condusse un breve incontro anche contro un ragazzone biondo proveniente da Rohan, di nome Eomer.
 
Azog di Gundabad fu l’unico con cui non scambiarono nemmeno una parola, ma anche volendolo non ne avrebbero probabilmente avuto modo. Il bestione era rimasto tutto il tempo per conto suo, interagendo solo con alcuni suoi connazionali.
 
Thorin non aveva certo intenzione di fare una tragedia di quella scarsa socializzazione e Dwalin la pensava allo stesso modo.
“Più lontani stanno meglio è” bisbigliò più tardi a Bilbo.
Il biondo annuì, pensoso. “Lo credo anch’io”.
“Deduco tu sia a conoscenza di…” Dwalin lasciò volutamente la frase in sospeso.
“Lo sono” confermò Bilbo, “Abbiamo chiacchierato parecchio, oggi a colazione”.
“Immaginavo”, Dwalin sospirò, “Sono felice che Thorin ne abbia parlato con qualcuno al di fuori di me, Balin o della sua famiglia. Sei il primo estraneo con cui si confida”.
Bilbo storse leggermente il naso alla parola ‘estraneo’. Ma non era colpa di Dwalin: l’allenatore aveva ragione, dopotutto lui e Thorin si conoscevano da neanche due giorni.
L’altro si accorse della piccola gaffe: “Non intendevo in senso dispregiativo, Bilbo. Credimi, sono davvero felice che-”
“Non preoccuparti, Dwalin. Hai ragione a definirmi così” lo tranquillizzò Bilbo toccandogli il braccio con la mano.
“Lasciami finire” borbottò l’altro, “L’ho capito subito che ci fosse qualcosa nel modo in cui Thorin ti guardava. Fin da quando gli sei finito per sbaglio fra le braccia”.
Bilbo restò in silenzio, sfregando i piedi tra loro, imbarazzato al ricordo del primo incontro-scontro.
“Quel testone è sempre stato una personcina adorabile” continuò Dwalin, “Ma in genere riesco a distinguere quando disprezza sul serio qualcuno e quando invece usa la sua arroganza per proteggersi, per nascondere quello che pensa davvero. L’ostilità nei tuoi confronti era troppo forte e troppo immotivata. Io penso che tu gli piaccia, e anche molto”.
“Lo so” bisbigliò Bilbo, negli occhi ancora la chiacchierata di quella mattina.
Ero serio quando dicevo che non voglio metterti in pericolo. Frodo ha bisogno di te e… Bilbo, anche io credo di aver bisogno di…
 
Restarono qualche secondo in silenzio ad osservare l’oggetto dei loro discorsi combattere contro il campione della regione di Bosco Atro, Thranduil.
 
Thorin a petto nudo e grondante di sudore era una visione alla quale Bilbo non sarebbe mai riuscito ad abituarsi, anche se per fortuna la concentrazione non lo abbandonava quando si trattava di venire alle mani con lui.
Il suo cuore prese a battere più velocemente al ricordo di quando poco prima quel corpo magnifico lo aveva tenuto intrappolato a terra, sotto di sé.
Dirgli di spostarsi era stata una delle cose più difficili che Bilbo avesse mai fatto in vita sua.
Avrebbe voluto rimanere steso a terra per sempre a godersi quelle giocose attenzioni.
Se solo la situazione lo avesse permesso… se fossero stati, chessò, per prima cosa da soli, in un luogo appartato, senza più alcuna preoccupazione perché uno di loro aveva vinto il torneo e gli impostori erano stati smascherati…
 
“E tu, Bilbo? Tu cosa provi?”
Le parole di Dwalin riscossero bruscamente Bilbo dai suoi pensieri.
Riflettè un attimo, prima di rispondere.
“Credo di ricambiarlo. No: sono sicuro di ricambiarlo. Ma…”
 
Per adesso, non penso di essere pronto a sentirle, queste parole.
Sto benissimo con te, davvero, ma mettiamo tutto in stand by fino alla fine del torneo, d’accordo?
 
Dwalin inarcò un sopracciglio facendogli silenziosamente cenno di continuare.
Bilbo sospirò. “Il punto è che Thorin non è l’unico con una missione. Mi sono iscritto a questo torneo per un motivo molto importante e non posso permettere che i miei sentimenti mi siano d’ostacolo. Thorin lo sa”.
“Allora mi basta”, lo rassicurò Dwalin, con un sorriso sincero, “Sembri una persona responsabile e intelligente, Bilbo Baggins, una persona che sa bene quello che vuole. Ti chiedo solo di non farlo soffrire: ne ha già passate troppe”.
“Credimi, Dwalin, è l’ultima delle mie intenzioni. Vorrei solo lasciare da parte queste… distrazioni, fino alla fine del torneo”.
“Lo capisco e lo rispetto” disse Dwalin, “Anzi, credo che da parte di entrambi possa essere la cosa più saggia. L’unico problema è che non credo che lui” fece cenno verso un Thorin a corto di fiato, “Sia del tutto d’accordo. Temo che non ti renderà le cose semplici” concluse con un sogghigno.
 
“Me ne sono accorto” borbottò Bilbo, sorridendo suo malgrado quando Thorin si voltò verso di lui per fargli un occhiolino.
 
“Ma so badare a me stesso” concluse il Baggins con un’espressione furba.
 
Dwalin gli battè una mano sulla spalla, ridendo di cuore. "Non ne dubito".

 
 
 


 
Ciao!!
Scusate se il capitolo è un po’ breve ma non sono riuscita a fare di più con la terza prova che incombeva >.<
Lo scopo principale era dare un po’ più di spazio a Dwalin e mostrare i tentativi di quel capoccione di Thorin di fare il furbacchione con Bilbo (che tra i due sembra quello più ragionevole :P).
Spero che vi sia piaciuto! Presto ritroveremo anche Smaug, tremate (*satanic laugh*)
Grazie a tutti i lettori e alle recensiste <3
Alla prossima!
 
Ceci
   
 
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