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Autore: Cipollina    27/06/2016    3 recensioni
Come può un uomo, che per tutta la vita ha dovuto lottare per mantenere il controllo della propria esistenza, una volta definitivamente ottenutolo, decidere di cederlo di sua spontanea volontà?
Draco si sveglia 'il mattino dopo' e cerca di razionalizzare ciò che gli è appena successo... riuscirà a venirne a capo? E' davvero necessario che ci riesca?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Come può un uomo che per tutta la vita ha dovuto lottare per mantenere il controllo della propria esistenza, una volta definitivamente ottenutolo, decidere di cederlo di sua spontanea volontà?

Draco non lo sapeva, prima di quell’ultimo periodo non aveva mai nemmeno creduto fosse possibile e a dire il vero, malgrado lo avesse visto con i suoi stessi occhi stentava comunque a crederlo.

Era malato, era masochista… beh, di certo non era normale!

Harry storse il naso chiudendo gli occhi con forza e spostando infastidito il volto fino ad infilarlo tra il collo e la sua spalla con un sorriso di soddisfazione, quasi che avesse cercato quel posto per tutta la vita e ora se lo stesse godendo appieno. Cercando di scacciare i sentimenti che il solo leggero respiro del compagno contro la sua pelle sapeva risvegliare, Draco cercò di riprendere il filo dei propri pensieri.

Una vita a lottare, con le unghie e con i denti, o forse sarebbe stato meglio dire con spregiudicatezza e ostinazione…e poi… lasciare tutto, abbandonare ciò che aveva così duramente conquistato e con una leggerezza e una semplicità tale da lasciarlo inspiegabilmente incapace di pentirsene.

Con attenzione cercò di analizzare i propri sentimenti, saltando l’enorme groviglio che Potter aveva creato dentro di lui e passando oltre, lì dove una strana calma felicità permeava le azioni del giorno prima, era buffo che dopo tanto incasinargli la vita una decisione tale se ne stava lì, chiara e semplice proprio dove si sarebbe invece aspettato il disordine. D'altronde non meno di diciotto ore prima aveva sigillato e riconosciuto definitivamente proprio tutte quelle decisioni che più lo avevano tormentato… si era avvicinato al groviglio, anzi, ci si era proprio tuffato in mezzo, eppure nulla, niente disagio, niente senso di colpa, nemmeno un briciolo di incertezza, decisamente non era normale!

Harry mugugnò appena: erano estremamente ridicoli i suoi preparativi al risveglio, solo lui avrebbe potuto fare così rumore e lamentarsi tanto solo per aprire gli occhi al mattino, ma un sorriso non poté che nascere sul suo volto nel sentire il naso dell’uomo sfregare contro il proprio collo e accolse con auto indulgenza il desiderio inspiegabile di vederlo infine vincere contro il sonno per poi regalare a lui il primo sguardo del mattino, a lui il primo sorriso e a lui persino le prime sonnolenti e incomprensibili parole.

Un sospiro profondo e le dita dell’uomo si strinsero all’improvviso sul suo polso, erano state lì tutta la notte, quasi ancora temesse di vederlo fuggire, ma la presa allentata nel sonno fu la prima a reagire alla ritrovata consapevolezza di Harry. Senza che potesse impedirselo, in realtà aveva da tempo smesso di provarci, Draco lasciò cadere un bacio sulla zazzera scura che le attività notturne e il successivo semicomatoso riposo avevano reso decisamente impresentabile.

Era il loro piccolo rituale, l’unico modo che Draco si sarebbe mai concesso di comunicare al compagno che aveva voglia di lui, che anche se era sveglio da pochi minuti già gli mancava e Harry rispose: una piccola carezza con la guancia contro il suo petto, l’allentarsi della presa sul polso per andare ad intrecciare tra di loro le dita e infine il levarsi del capo ancora appesantito dal sonno ma sul quale svettava, sotto gli occhi ancora riottosamente chiusi, un sorriso mozzafiato.

Csmoati…”

Draco alzò gli occhi al cielo, ma sulle sue labbra sorse un sorriso, mentre le dita andavano ad accarezzargli una guancia di loro spontanea volontà. Harry sorrise ancora, muovendo il viso ad assecondare la sua carezza… ancora un paio di secondi e Draco sentì il proprio cuore fermarsi, gli occhi verdi lucidi e stropicciati, ma innegabilmente fissi nei suoi:

“Ci siamo sposati…”

“Già pentito?”

Harry appoggiò pensieroso il mento al suo petto, guardandolo da sotto in su con un mezzo sorriso sulle labbra, di quelli che sapeva lo facevano impazzire e Draco dovette assistere, rassegnato, all’improvviso galoppare del proprio cuore, quasi che quello stupido di un organo non sapesse che scappare da lì era l’ultima cosa che desiderava.

“No… ma potrei farlo se non mi baci subito”

Un battito di ciglia e Draco dimenticò il groviglio dentro di sé, il leggero arrossamento della guancia su cui Harry aveva dormito, il proprio cuore, il bisogno di andare in bagno e il formicolio del piede destro su cui il compagno aveva passato tutta la notte: aveva le labbra di Harry sulle proprie, il suo corpo fra le braccia, le stesse chiavi di casa e la promessa che tutto questo avrebbe potuto averlo per sempre.

“Ti amo”

Harry lo guardò e Draco si sentì abbracciato da quelle iridi stupendamente verdi, le labbra dell’uomo che amava apparentemente immobili, ma nel suo sguardo un sorriso assordante. Un secondo dopo lo stava baciando di nuovo e non gli importava se non aveva senso, se qualche anno prima si sarebbe giudicato patetico, se era vergognosamente sdolcinato e tutto il resto, non gli importava perché lo amava davvero, amava Harry Potter e che lo prendessero pure in giro per questo, che dicessero pure tutto ciò che volevano, lui avrebbe continuato ad amarlo e se volevano un perché non avrebbero dovuto fare altro che chiederlo al suo cuore, lui aveva rinunciato da tempo a volere spiegazioni.

 

 

 

 

 

 

 

Lo so, lo so, è davvero piccina… ma non mi andava di aggiungerci nulla, mi piaceva piccina e pucciosa. Spero che vi sia piaciuta. Per la prossima storia… il prossimo lunedì!

Baci8li. Ci.

  
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