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Autore: Carmenkodocha400    29/06/2016    1 recensioni
Sana Kurata è appena tornata nella sua terra Natale, il Giappone, da Los Angeles, ma ad accoglierla non c'è il ragazzo di cui è follemente innamorata, Akito Hayama. La loro relazione era stata interrotta quattro anni prima per evitare di apparire insieme sui giornali, dato il lavoro nel mondo dello spettacolo di Sana. Nonostante tutto, i due ragazzi cominciano ad essere molto intimi tra di loro e sembra andare tutto bene, quando delle fotografie...
Una storia romantica e introspettiva che porta Sana e Akito davanti a scelte, che porta loro problemi, che li porta a trovare delle soluzioni. Cosa succederà se il loro amore verrà mostrato al mondo intero?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9: La proposta di Fuka
-Sana-chan, sei arrivata!- Naozumi le corse incontro.
Sana aveva provato ad andare agli studi televisivi, sperando che il lavoro la distraesse dai suoi pensieri, anche se non ci contava poi così tanto.
-Caspita, che brutta cera che hai…- osservò Naozumi, scrutando il suo viso pallido e smunto –Non ti senti bene?-
Sana annuì:-Beh, in effetti mi fa molto male la testa-
-Potevi dirmelo prima!- replicò Rei –Non ti avrei certo costretta a venire agli studi televisivi-
Sana sorrise debolmente:-Non vi preoccupate, credo di farcela-
-No, che non ce la fai- disse Naozumi, posandole una mano sulla fronte –Febbre non ne hai-
Sana tornò a sorridere:-Ho solo bisogno di prendere qualcosa di caldo-
-Okay, allora noi intanto usciamo a prendere una bevanda- propose Naozumi –Rei, rimani qui, se Sana si sentirà bene la riporteremo agli studi-
Rei annuì.
“Oh, Sana-chan, ma che hai?” pensò mentre li vedeva uscire dalla sala.

-Siamo arrivati, che ne dici di prendere una cioccolata calda?- le chiese premuroso Naozumi.
Ma Sana divenne ancora più pallida: Naozumi l’aveva accompagnata nel locale in cui lavorava Akito.
-E adesso cos’hai?- domandò preoccupato l’amico, vedendo il suo umore farsi ancora più nero.
-Ho…ho cambiato idea- mormorò Sana –Prenderò un taxi e mi farò accompagnare a casa-
-Ma fino a un minuto fa avevi detto che…-
-Le cose cambiano-
-Non così in fretta- protestò Naozumi.
“Sana, come stai diventando debole!” protestò la sua vocina buona che si trovava dentro di lei “Davvero credi che scappare migliorerà le cose? Coraggio, vai in questo cavolo di locale e affronta le cose a testa alta!”
Alla fine decise di ascoltare la parte buona di essa ed entrarono nel locale.
Al bancone, comunque, non c’era Akito, ma soltanto Gomi.
-Oh, Kurata- disse quest’ultimo quando la vide entrare.
-Gomi?- chiese Sana confusa: Akito non le aveva detto che lavorava insieme al suo amico. –Non sapevo che lavorassi qui-
-Capisco. Cosa desideri?- chiese –Desiderate, cioè- si corresse, quando si accorse della presenza di Naozumi.
-Per me niente- rispose Naozumi scollando le spalle.
-A me andrebbe una cioccolata calda, grazie- disse Sana, sedendosi vicino al bancone.
D’un tratto il cellulare di Naozumi squillò:-Scusatemi, vado un attimo fuori a rispondere-
Mentre preparava la cioccolata, Gomi cominciò a parlare con la ragazza (Dell’argomento sbagliato, naturalmente).
-Beh, con Hayama come va?- chiese, sperando tra sé e sé di non toccare un tasto dolente.
Sana abbassò lo sguardo.
-Ehm…ecco la cioccolata- disse imbarazzato, posando la tazza davanti a Sana.
-Non c’è…- cominciò Sana, sempre con lo sguardo basso -…Hayama?-
Gomi scosse la testa sospirando:-Non viene da giorni, ormai-
Sana alzò la testa preoccupata:-Perché?- chiese con foga.
Gomi tornò a sospirare:-Ho provato a chiamarlo più volte. All’inizio mi rispondeva e continuava a ripetere scuse, ma adesso non mi risponde più. Abbiamo provato a bussare a casa sua. Io, Sasaki, perfino Matsui ha cercato di parlargli, ma senza risultati. Se ne sta lì chiuso in casa, a rimuginare su certi problemi…-
-Davvero?- chiese Sana dispiaciuta.
-Purtroppo sì- concluse Gomi.

-Allora?- chiese Naozumi –Ti senti meglio?-
Sana annuì, senza proferire parola.
-Possiamo tornare agli studi?-
Sana annuì nuovamente. –Ne sono felice!- esclamò Naozumi, che in quel momento sembrava più concentrato sul lavoro di Sana che sulla sua salute.

Akito continuò a fissare il soffitto.
Non bastava sentirsi distrutto da ciò che era successo, adesso si era aggiunta anche uno tsunami di confusione a travolgergli la testa di pensieri che non avevano un nesso.
Prima quella Fumiko, poi Sana che lo lasciava, le continue insistenze degli amici di uscire di casa, e adesso ci si metteva anche Fuka che diceva frasi senza senso, del tipo “Cerchi la felicità?” o qualcosa del genere.
Era ovvio che Fuka, nonostante fossero passati sei anni dal loro fidanzamento, non aveva dimenticato l’amore che provava per lui.
Eppure sembrava che stesse andando tutto bene, prima della partenza di Sana.
Insomma, Fuka sembrava follemente innamorata di quel Takaishi.
Ma allora perché adesso gli rivolgeva quelle attenzioni?
“Vorresti essere felice?”
Oh, certo che lo voleva! Ma sarebbe stato davvero felice al fianco di Fuka?
Scosse la testa, figuriamoci!
Lui era felice soltanto con Sana. Non poteva farci niente.
E poi…non voleva farla piangere nuovamente.
L’avrebbe sicuramente delusa.

-Ragazzi, notizie strabilianti!- stava urlando Rei contro Naozumi e Sana, che erano appena entrati negli studi televisivi. –Il regista ha deciso di far recitare Sana in uno spot pubblicitario di una…ehi, Sana-chan, ma non ti sei ancora ripresa?- chiese poi, quando vide il volto ancora pallido della sua piccola Sana.
Naozumi scosse la testa:-Mi ha detto che ce l’avrebbe fatta a venire qui, ma mi sembra ancora pallida. Però…ce la puoi fare, vero?-
Sana sorrise:-Certo- rispose, cercando di far sembrare il suo tono convincente.
-Sana-chan, perché non torniamo a casa?- chiese Rei.
Naozumi lo fulminò con lo sguardo:-No- disse deciso.
-Ehm…veramente l’ho chiesto a Sana-chan…- protestò timidamente Rei.
-Non ti preoccupare, Rei-kun, sono in perfetta forma!-
Sana e Naozumi cominciarono a camminare fianco a fianco.
-Sana-chan, sei contenta? Lavoriamo di nuovo insieme!- esclamò lui.
Sana annuì sorridendo debolmente:-Sì, sono contenta, e tu?-
-Oh, cer…-
-Veramente, Naozumi, non è previsto che tu faccia parte dello spot.- intervenne Rei, interrompendo la chiacchierata dei due.
Naozumi si bloccò di colpo, poi si voltò verso di lui:-Che significa?-
-Che non si sa ancora a chi verrà assegnata la parte maschile.-
Naozumi scrollò le spalle, sollevato:-Penso che verrò scelto comunque io-
Sana sorrise:-Ne sono sicura!-

Il campanello suonò.
Akito si alzò fiaccamente dal letto, andò al piano di sotto e aprì la porta, sperando che non fosse qualche altro scocciatore che diceva di dover uscire un po’ e di pensare positivo e tutte quelle “sciocchezze”.
Come non detto: si trovò davanti Fuka.
Akito sbuffò:-Sei venuta qui a rompermi ancora?-
-Buongiorno anche a te, Akito- rispose lei indispettita. –Posso entrare?-
-Vai- rispose lui, spostandosi dall’entrata e chiudendo la porta.
Si sedettero entrambi sul divano.
-Stai ancora pensando a lei?- chiese Fuka.
-Io non penso a nessuno! Sto solo in casa perché…voglio stare qui e basta!- rispose lui, sdraiandosi sul divano con le mani dietro la nuca.
-Andiamo- sorrise teneramente Fuka. –Ammettilo!-
Akito continuò a fissare il soffitto.
-Mi vuoi rispondere?!- urlò Fuka, poi sospirò:-Sei un caso perso.-
Per un po’ calò il silenzio, poi Fuka saltò in piedi sul divano e gridò:-Ma si possono dimenticare le litigate, sai?! Sono sicura che lei l’ha già dimenticata, sì sì!
Ah Ah Ah!-
-No- rispose deciso lui. –Non dimentica le cose così facilmente. Sana è una persona forte, ma ha anche un lato molto fragile e spesso il sorriso che ha stampato sulle labbra è una corazza per nascondere il suo dolore.-
Fuka riprese un po’ di contegno, sedendosi sul divano:-Capisco.- sospirò.
Poi, Akito preso da una curiosità, si alzò a sedere reggendosi con i gomiti e le domandò:-Ma cosa volevi dirmi ieri sera, quando hai detto quella frase strana?-
Fuka abbassò lo sguardo arrossendo:-Vedi, Akito, io capisco come soffri perché ci sono passata anche io con Takaishi. Ebbene sì, mi ha tradita con la sua ex. Da lì il mondo lo vedevo tutto nero…-
-Davvero? Non me n’ero accorto…- mormorò Akito.
Fuka sorrise:-Non volevo far preoccupare nessuno, e così cercavo di essere normale. Solo una cosa è riuscita a risollevarmi da questo dolore: l’amore per un altro ragazzo. E quel ragazzo, beh…sei tu. Quindi volevo chiederti, Akito…vorresti essere il mio ragazzo?-
Akito si alzò a sedere, guardandola dritto negli occhi. Poi, abbassando lo sguardò, mormorò:-No, Fuka, mi dispiace…-
Fuka sgranò gli occhi:-Davvero? Oh…- sussurrò –Si è fatto tardi, devo andare, ciao!- aprì la porta e scappò via.
Akito poté benissimo notare che già due lacrime appena nate le scorrevano sul viso.
Sbuffò, “Ecco”, pensò “ne ho fatta piangere un’altra!” e con foga lanciò il cuscino del divano contro la parete.

________________________________________
Ciao ragazzi! =)
Volevo scusarmi per via dei capitoli in cui Sana e Akito non hanno alcun contatto e cominciano ad avvicinarsi ad altre persone, spero che questo non vi dia fastidio e che vi faccia continuare a leggere la storia, nonostante tutti i problemi che stanno superando i nostri beniamini.
Del resto, non poteva andare tutto rose e fiori, e così ho deciso di metterci un po’ di ostacoli nel loro già burrascoso rapporto, vedrete che col passare dei capitoli le cose andranno meglio.





 
   
 
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