Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: fefi97    01/07/2016    5 recensioni
Scorpius ricorda le sue prime tre imbarazzanti prime volte con James.
Più la quarta, che invece è stata decisamente migliore.
[next generatione; James Sirius x Scorpius ]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Sirius Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

FIRST TIMES

 

 

 

 

 

La prima volta che James gli aveva chiesto di uscire, non era andata esattamente benissimo.

Era con Albus e Rose in biblioteca e stavano facendo da bravi secchioni quali erano i loro compiti.

Stava discutendo con Rose perché era mezz'ora che teneva in ostaggio il suo dizionario di Antiche Rune – usare il suo no, eh? - quando la voce sconcertata di Al lo distrasse.

-Jamie é in biblioteca. Che cavolo ci fa Jamie in biblioteca? -

Rose smise per un attimo di battibeccarsi con Scorpius e guardò nella stessa direzione di Al, con una risatina bonaria.

-Probabilmente si é perso. Pensi che dovremmo dirgli che il campo da quidditch si trova all'esterno? -

Scorpius approfittò della sua distrazione per riprendersi il suo libro con uno strattone, senza nemmeno degnare di un'occhiata James Potter che si aggirava con ampie falcate per la biblioteca. Insomma, che gli importava se il fratello scemo di Albus aveva inaspettatamente deciso che farsi una cultura aveva la medesima importanza che farsi bersagliare di bolidi? Sentì vagamente Albus sussurrare “ sta venendo verso di noi”, ma non ci fece molto caso, immerso com'era nella decifrazione di quella cavolo di parola indecifrabile.

Questo fino a quando due mani non si schiantarono con prepotenza sul tavolo, a due centimetri dal suo viso.

Alzò lentamente il volto, trovandosi faccia a faccia con quell'idiota di Potter, che aveva il viso contratto e l'aria di star facendo la cosa più eroica e allo stesso tempo folle di tutta la sua vita.

-James, sei impazzito?! - esclamò Al, ma sia James che Scorpius lo ignorarono, continuando a fissarsi in silenzio negli occhi.

Scorpius alzò un sopracciglio e James deglutì.

-Malfoy. - biascicò dopo interminabili minuti.

-Potter.- mormorò Scorpius, vagamente irritato per la sua interruzione. Forse Potter poteva aver appeso da tempo la sua carriera di studente al chiodo, ma lui ci teneva ancora ad ottenere dei G.U.F.O decenti.

- Esci con me? Tipo... mh, un appuntamento? - aveva chiesto poi James, di getto, sempre con quell'espressione tutta contratta e il tono duro.

Scorpius era talmente sorpreso che per un attimo non aveva avuto nemmeno la prontezza di mandarlo a quel paese.

Uno squittio alla sua destra e un tonfo alla sua sinistra gli comunicarono che Rose e Al erano sconvolti quanto lui.

Era solo una sua sensazione o davvero gli studenti avevano smesso di studiare e stavano tutti guardando quel siparietto?

Scorpius sbatté le palpebre, per la prima volta in tutta la sua vita a corto di parole.

James Potter gli aveva chiesto di uscire? Quello stesso James che ogni volta che andava a trovare Al a casa loro non faceva che stuzzicarlo con battute idiote e fargli scherzi altrettanto idioti?

Doveva forse pensare che si trattasse di una specie di corteggiamento molto goffo e molto infantile?

La risposta gli arrivò guardando gli occhi pieni di orgoglio ferito di James, le sue labbra serrate e le guance rosse come due pomodori maturi.

-Oh! - riuscì solo ad esalare, spalancando gli occhi e sentendosi arrossire anche lui.

Si, si trattava di un corteggiamento molto goffo e molto infantile.

E, si, lui non se ne era accorto fino a quel preciso momento e, per rincarare la dose, stando zitto a fissarlo stava implicitamente rifiutando Potter davanti a mezza scuola.

Prima ancora che potesse pensare a qualcosa di intelligente da dire, James biascicò una mezza imprecazione, si raddrizzò, gli voltò le spalle ed uscì a grandi passi dalla biblioteca, rapido come ci era entrato.

Scorpius era come impietrito, gli occhi spalancati e il dizionario di Antiche Rune ancora aperto davanti a lui.

Gli sembrava una materia così inutile e stupida, ora.

-Surreale. - sussurrò Al, dopo un po'.

Scorpius non disse niente.

Il giorno dopo, a colazione, Scorpius si voltò verso il tavolo dei Grifondoro, per una volta non in cerca di Rose o di Lily.

Quando intercettò lo sguardo di James, sorrise, un sorriso che valeva mille parole.

James si strozzò con il succo di zucca mandando in allarme l'intera tavolata Grifondoro e Scorpius si voltò con un ghigno trionfante sul volto.

James ci mise mezza giornata a raccogliere palle a sufficienza per chiedergli se quel sorriso era un si o un no derisorio estremamente crudele ma molto nel suo stile.

Scorpius gli disse che era un idiota.

E che poteva passarlo a prendere sotto quella sua tovaglia magica alle otto.

 

 

 

 

 

Il primo appuntamento con James era stato ancora più imbarazzante della prima volta che gli aveva chiesto un appuntamento.

James lo passò a prendere alle otto di sera, sotto il mantello dell'invisibilità.

Scorpius sgattaiolò fuori dalla sala comune Serpeverde quando ormai era occupata solo da lui e Albus, nonostante quest'ultimo avesse fatto un po' di resistenza a lasciarlo andare.

-Scorpius, sei pazzo? E se vi beccano? -

Scorpius sbuffò.

-E' un mantello dell'invisibilità, Al. Dovremmo essere invisibili, quindi non dovrebbero beccarci. -

Al incrociò le braccia al petto, contrariato.

-Scorpius ti rendi conto che andare in giro di notte con James per Hogsmade é la cosa più stupida che potresti fare, vero? -

Scorpius roteò gli occhi.

-Ora posso andare? -

-Scorpius, si può sapere che ti prende! Tu non infrangi le regole, tu sei un detestabile prefetto so tutto io, tu sei quello che considera già trasgressivo tenersi i libri della biblioteca più del dovuto e tu non esci clandestinamente con mio fratello, per Merlino! -

-E invece ora faccio tutte queste cose. - ribatté Scorpius, seccato – Vuoi denunciarmi al caposcuola? -

Al lo aveva guardato malissimo.

-Oh, ora non essere ridicolo.-

Circa due minuti dopo Scorpius era fuori dalla sala comune, con la bacchetta sguainata che emetteva una fioca luce e gli occhi assottigliati per guardarsi intorno.

-James? - sussurrò, cominciando a pentirsi di quell'assurda scampagnata notturna. Oh insomma, che gli era saltato in mente? Uscire con Potter con tutta la probabilità di essere beccato ed espulso senza possibilità di appello?

Avrebbe fatto un brusco dietrofront se due mani calde i invisibili non si fossero posate sui suoi fianchi.

-Pensavo che Al ti avrebbe convinto che era folle e altre stronzate simili e che non saresti venuto. - gli sussurrò James all'orecchio, roco.

Scorpius rabbrividì impercettibilmente, senza girarsi in quella sorta di abbraccio.

-Non ho bisogno di Al per sapere che é folle , ma sono lo stesso qui.- mormorò, flebile.

James rise contro i suoi capelli provocandogli un altro brivido, poi gli fece spazio sotto il mantello.

Quando erano sbucati dal passaggio segreto nella Testa di Porco, completamente deserta, Aberforth li aveva degnati di un solo scocciato sguardo prima di riprendere a strofinare i bicchieri con uno straccio sporco.

-Vuoi due mocciosi non dovreste essere a letto da un bel pezzo? - mugugnò, mentre James avanzava verso il bancone con un sorriso entusiasta e Scorpius lo seguiva, un po' a disagio.

-Andiamo Abe, almeno questa volta non ti ho portato tutta la squadra di Grifondoro, non ti daremo fastidio. -

Aberforth borbottò qualcosa di incomprensibile, poi puntò gli occhi azzurri su Scorpius, che ricambiò lo sguardo, guardingo.

-Di un po', non sarai il rampollo di Malfoy, eh? -

Scorpius alzò il mento, con quell'espressione di superiorità da piccolo lord che ogni tanto gli scappava e che strappò un sorriso bonario a James.

-Si, ha dei problemi riguardo a questo? -

Aberforth sbuffò, riprendendo a pulire i bicchieri.

-Calma ragazzo. Non mi importa chi Potter porta qui, basta che non fate casino, intesi? -

-Casino? - ripeté Scorpius, offeso – Io non faccio... -

-Va beneee. - intervenne James roteando gli occhi e afferrando Scorpius per un braccio – Allora noi ci sediamo a quel tavolo laggiù e ce ne stiamo buoni, okay? -

Aberfoth grugnì il suo consenso e James trascinò verso il tavolo più lontano dal bancone uno Scorpius che ancora borbottava: “io non faccio casino”.

Scorpius aveva rifiutato categoricamente di bere da uno di “quei sudici bicchieri” e James aveva ordinato due burrobirre.

-Allora – disse James dopo che avevano avuto una breve conversazione su Al e la sua cotta senza speranze per Irina Flint – E così sei uscito con me, eh? -

Scorpius inarcò un sopracciglio.

-Beh tu me l'hai chiesto davanti mezza biblioteca. Non é che avessi molta scelta. -

James rise e Scorpius si chiese se fosse normale trovare quella sgraziata risata simile a un latrato incredibilmente bella.

-Oh non dire sciocchezze, principino. Sappiamo entrambi che non eri obbligato a fare un bel niente – gli fece l'occhiolino e Scorpius arrossì, oltraggiato – Sei qui perché ti piaccio da morire. -

Scorpius assottigliò lo sguardo, mentre James rideva di nuovo.

-Te l 'ho mai detto che il tuo ego é irritante? -

-Te l'ho mai detto che ho una folle voglia di baciarti da praticamente un anno intero? -

Oh mio Dio.

No, questo non poteva farlo.

No, quel cretino di James Potter non poteva buttare lì frasi del genere con quel tono noncurante e quello stupido sorriso da stupido.

Scorpius ebbe la netta sensazione di essere ulteriormente arrossito.

James rise di nuovo e Scorpius lo guardò malissimo.

-Sei carino quando sei in imbarazzo, sai? Non capita spesso che qualcuno infranga la tua facciata Malfoy, ma quando succede sei carino. -

-Fottiti Potter. - biascicò Scorpius e James, tanto per cambiare, scoppiò a ridere.

 

 

 

Il loro primo bacio lo avevano avuto esattamente mezz'ora dopo, mentre uscivano dalla Testa di Porco per prendere una boccata d'aria prima di riattraversare il passaggio.

James gli tenne aperta la porta e Scorpius lo guardò con un mezzo sorriso beffardo.

-Non ti facevo un tipo galante. -

James sorrise di rimando.

-Oh non lo sono. Si chiamano preliminari, sai? -

Scorpius perse subitaneamente il sorriso.

-Sei disgustoso. -

James ridacchiò.

-Forse. -

Scorpius scosse la testa, cominciando ad allontanarsi da quel troglodita.

-Ehi. -

La voce di James risultò morbida come le mani che adesso lo stavano trattenendo per i fianchi.

-Non devi fare lo stizzito sai? Non intendevo dire che voglio solo una scopata.-

-Ah no? Strano, di solito é quello che vuoi dalle persone con cui esci. - mugugnò Scorpius, cercando di divincolarsi e continuando a fare il sostenuto.

-Andiamo – la voce di James ora tradiva una certa nota offesa – Ti pare che se volessi solo una scopata mettevo su tutta quella scena umiliante in biblioteca e ti portavo qui rischiando che Al cantasse con mamma e papà? -

-E allora perché mi hai chiesto di uscire? - sbottò Scorpius, scontroso.

James lo girò a forza, spazientito.

Ora erano faccia a faccia e Scorpius sentì le guance imporporarsi e il fiato spezzarsi. Da quando James era così vicino.

-Mi sembrava di essere stato chiaro, Scorpius. - soffiò sulle sue labbra – E' un anno che ho una folle voglia di baciarti. -

Scorpius pensò di essere impazzito quando si trovò a protendersi verso di lui e soffiare seducente: - E allora che aspetti? -

Un secondo dopo James lo stava baciando, le sue mani ovunque, il corpo di Scorpius premuto contro il suo.

-Scorpius! -

Si erano staccati di botto e si erano trovati davanti l'ultima persona che entrambi avrebbero voluto incontrare in simili circostanze.

Draco Malfoy sembrava ancora più pallido del solito, sotto la tenue luce della luna.

-Cazzo! - si lasciò scappare James, mentre Scorpius, assolutamente pietrificato, non staccava gli occhi da quelli del padre.

-Ascoltatemi bene – disse Draco Malfoy con voce bassa e stentorea dopo quelli che parvero anni – Non mi interessa sapere perché siete qui, non mi interessa sapere perché eravate decisamente più intimi di quanto io possa tollerare, ora voi rientrate in quella bettola prima che i colleghi del ministero con cui sono venuto stasera ci raggiungano, sparite sotto il dannato mantello dell'invisibilità di Potter e tornate immediatamente al castello. -

Scorpius lo fissò, a bocca aperta.

-Come... come fai a sapere... -

-Muoviti Scorpius! - sbottò Draco, mentre alcune voci chiassose che provenivano in fondo alla strada rivelavano che i suoi colleghi si stavano avvicinando.

Lui e James sparirono alla velocità della luce, sotto lo sguardo livido di Draco Malfoy.

Aveva dato il suo primo bacio a James davanti a suo padre.

Voleva morire.

 

 

 

Aveva passato tutta la notte insonne a pensare che suo padre lo avrebbe di certo diseredato e rinnegato.

Poi il mattino dopo aveva ricevuto una lettera molto stringata dal falco del padre.

 

 

Scorpius, credo che tu sappia che quando tornerai a casa dovremo parlare.

Non ti nasconderò quanto poco mi piaccia questa storia.

Comunque tua madre mi ha pregato di rassicurarti sul fatto che non ti diserederò e non ti rinnegherò, Merlino solo sa perché si é fissata con questa sciocchezza.

Con affetto,

Draco Malfoy

 

 

 

Quando, durante le vacanze di Natale, disse a suo padre di avere una relazione piuttosto seria con Potter, lui non disse niente per interminabili minuti, poi gli disse di mandargli l'elfo domestico con la migliore bottiglia nelle loro cantine: aveva bisogno di bere.

Il giorno dopo gli disse che okay, poteva tollerarlo, forse, ma che era meglio per Potter se d'ora in poi teneva le mani a posto in sua presenza.

 

 

 

Le loro prime tre volte non erano state il massimo, ma la loro prima volta, quella nel vero senso della parola, era uno dei pochi ricordi per cui Scorpius avrebbe preferito morire piuttosto che perderlo.

Era teso e rigido, si sentiva insicuro e ridicolo, a starsene così, nudo davanti a James.

Ma quando James aveva esalato : - Cazzo, quanto sei bello -, doveva ammettere che il suo ego Malfoy si era un po' ripreso.

James l'aveva accarezzato, baciato e adorato tanto smaccatamente che Scorpius si sentiva in colpa per aver insinuato appena tre mesi prima di volere solo una scopata da lui.

Il modo in cui James lentamente lo aveva fatto suo, non lasciava affatto intendere che da lui volesse solo una scopata.

 

 

 

-Sai, ho preferito questa prima volta, rispetto a quando ci siamo baciati davanti a tuo padre.-

Scorpius sorrise contro il petto nudo di James, godendosi il calore delle sue braccia. James gli baciò i capelli – aveva un certo feticismo verso i suoi capelli – e Scorpius sorrise più ampiamente.

-Almeno questa volta eravamo solo noi due e non davanti a mezza biblioteca o, peggio, davanti a mio padre. -

James arricciò il naso.

-Sai che non ti condividerei mai con nessuno, ma se volessi darti al sesso in pubblico per provare qualcosa di nuovo, beh sai che per te mi sacrificherei volentieri. -

Scorpius gli aveva tirato un'occhiataccia micidiale e James era scoppiato a ridere.

Certe cose non sarebbero mai cambiate, sarebbero state come lo erano sempre state sin dalla prima volta.

E Scorpius non poteva che essere felice di questo.

 

 

 

ANGOLINO

 

Sciocchezzuola pre orale di maturità! Non vogliatemi male, avevo bisogno di sfogarmi scrivendo qualcosa di diabetico su questi due.

Un bacione! :*

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fefi97