Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Feisty Pants    01/07/2016    4 recensioni
Gli avvenimenti di Arendelle dopo il lieto fine trovato al termine della storia che tutti conosciamo.
Tanti fatti simpatici e avventurosi stanno per arrivare! Un matrimonio, la simpatia di Anna, la "freschezza" di Elsa, il simpatico Olaf, l'impacciato Kristoff, Jack Frost, chi lo sa magari anche un bambino e tanti tanti nuovi personaggi.
Un crossover interessante per chi ama le favole, ma... non è tutto rose e fiori: qualcosa succederà alla nostra amata Anna...e non solo...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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“ Quindi voi dovete andare su una montagna non si sa dove, per prendere un fiore non si sa come, custodito da un incantesimo non si sa da quanto?!” disse Kristoff ascoltando quanto detto dai due giovani del ghiaccio.

“ Sì, è l’unica possibilità che abbiamo per salvare Anna e il bambino” confermò Jack appoggiandosi al muro.

“ E’ assurdo, ma Granpapà ha sempre ragione. Parto subito.” Concluse Kristoff alzandosi, ma Elsa lo interruppe.

“ No, tu resterai qui, andremo io e Jack. Ecco, questo è uno specchio che ci consentirà di restare in contatto. Tu stalle assolutamente vicino e non lasciarla mai sola.” impartì Elsa mostrando lo specchio.

Stavano per scambiarsi le ultime raccomandazioni quando Anna tossì ed aprì gli occhi lasciando tutti stupiti.

“ Per tutti i pupazzi di neve, tutti così vicino a me! Sembra che io stia morendo” cercò di dire lei con la voce bassa e pesante. Quelle parole fecero male a tutti. Non potevano dirle la verità! Sarebbero riusciti a salvarla e non dovevano spaventarla.

“ E-è tutto apposto…stai tranquilla” disse Kristoff sorridendole e accarezzandole i capelli cercando di mascherare la paura.

“ Questa volta mi sa che ho preso un raffreddore terribile” aggiunse lei tossendo ancora.

“ Non sforzarti. Andrà tutto bene! Io e Jack dobbiamo recarci da degli alleati commerciali, torneremo presto. Sta venendo anche Rapunzel che ti farà compagnia con Kristoff durante la nostra assenza.” Spiegò Elsa cercando di parlare fermamente, nascondendo la voce tremante che avrebbe, in realtà, dovuto utilizzare.

Si avvicinò alla sorella la baciò sulla fronte, guardò Kristoff e lasciò la stanza con Jack. I due giovani si guardarono negli occhi e uscirono dal castello: non volevano perdere altro tempo.

Si diressero verso la montagna che Granpapà aveva indicato loro. Iniziarono a scalarla senza dirsi una parola. Jack avrebbe voluto aiutarla, confortarla, ma sapeva che la regina, in quel caso, l’avrebbe respinto. Capiva perfettamente come si sentiva e non doveva parlarne.

Trenta giorni trascorsero e su quella montagna iniziò a comparire la neve man mano che salivano, ma il freddo e il vento non infastidiva i due. Elsa non si voleva fermare mai, osservava con ansia la rosa che perdeva i petali. Ad ogni petalo provava una fitta al cuore ed accelerava ancora di più il passo. Jack le indicava la strada, conoscendo meglio di lei il territorio e ogni tanto parlavano e si fermavano per riprendere fiato, dormire per poche ore e mangiare qualcosa, ma la regina si rialzava subito perchè voleva perdere minor tempo possibile.

Un altro petalo si staccò…un altro…e un altro ancora. Elsa non respirava più per la paura e per la fatica dell’ascesa.

“ Basta Elsa! Fermati! Devi riposarti di più o finirai per ammalarti anche tu!” scoppiò lui prendendola per un braccio.

“ No! Non mi interessa! La devo salvare!” disse lei sganciandosi.

“ Non salverai nessuno così!” la rimproverò lui e la obbligò a sedersi su un tronco.

“ Cosa ne sai tu?! Non capisci quanto mia sorella sia importante per me?! Non puoi capire cosa io stia provando!” urlò lei disperata, ma rimase comunque seduta.

“ Davvero non lo so?! Dammi la mano…” le chiese sconvolto ed irritato.

“ Cosa vuoi fare?” domandò lei guardandolo negli occhi.

“ E’ ora che tu conosca qualcosa di me e in questo modo riuscirò a tenerti ferma almeno per un po’” sospirò lui toccando la scatolina contenente i suoi dentini che portava sempre con sè e fece cenno ad Elsa di ripercorrere con lui un doloroso momento.

 

Elsa si trovò catapultata in un altro luogo. Era inverno e una piccola casetta di legno regnava solitaria su una collina sommersa dalla neve. La regina vide la porta aprirsi ed uscire un ragazzo e una bambina. La madre intimò al maggiore di prestare attenzione e di avere cura della sua sorellina.

Il giovane prese per mano la fanciulla e la guidò giù dalla piccola collina dirigendola verso un laghetto ghiacciato che, dalle loro espressioni, pareva familiare e sicuro.

I due si misero i pattini ed iniziarono a rincorrersi sul ghiaccio con molta maestria ed abilità, ridendo e scherzando.

Elsa scrutò a lungo quel ragazzino. Aveva dei capelli castani corti, folti e spettinati e degli occhi profondi, vivaci, dello stesso colore come la sorellina.

Improvvisamente, il ghiaccio iniziò a creparsi e i due si immobilizzarono. Non era mai successo! Ogni anno pattinavano sul loro laghetto!

“ Jack ho paura” disse lei tremando dopo un po’ di tempo e continuando a guardare in basso nella speranza di non vedere più nuove crepe nel ghiaccio.

“ No, no tranquilla, andrà tutto bene! Guardami! Devi credere in me.” Disse lui sorridendo e cercando di calmarla. Il ghiaccio si ruppe in un millesimo di secondo e il ragazzo riuscì a salvare la sorella afferrandola con un bastone che trovò vicino a lui, ma, così facendo, non fece a tempo a mettersi in salvo. Elsa lo vide sprofondare nell’acqua congelata e non tornare più in superficie.

 Il ricordo pian piano svanì accompagnato dalle urla della sorella che chiamava il fratello.

 

La regina aprì gli occhi e si ritrovò sulla montagna. Jack era serio ed addolorato dopo quel ricordo. Elsa lo guardò. Era la prima volta che si rendeva conto di non avere davanti un ragazzino, ma un eroe! Ora sapeva la sua storia e si sentiva una sciocca.

Non sapeva cosa fare e fu in quel momento che avvenne una cosa mai accaduta prima.

 Si alzò di scatto ed abbracciò il giovane.

 Lo strinse forte a sé e, dopo un po’,  anche le braccia di lui cinsero la regina.

Elsa non aveva mai abbracciato un uomo al di fuori di suo padre. Era una sensazione bellissima. Sentiva lo stesso calore che provava quando abbracciava Anna, se non addirittura più forte e più caldo. Non voleva staccarsi più, si sentiva come protetta dalle sue braccia, ma lentamente allentò l’abbraccio.

“ Ti chiedo scusa, per davvero, per ciò che ti ho detto prima” sussurrò pentita lei.

Lui le sorrise. Era rimasto sorpreso dal quel gesto. Anche per lui quell’abbraccio aveva smosso qualcosa. Erano secoli che non provava un calore così in grado di scaldargli il cuore che, in quel momento, batteva all’impazzata.

Finalmente tra i due non c’erano più segreti: erano più simili di quanto pensassero.

Lui le prese la mano e continuarono il viaggio.

 
​Angolo autrice:
 
Buonasera a tutti! Ecco un nuovo capitolo...ormai sto aggiornando ogni giorno e penso di riuscire a terminare la storia entro il 6 luglio.
Mi farebbe molto piacere ricevere un vostro parere proprio perchè la storia sta per finire.
Vi sta piacendo?
 
  
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