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Autore: yukii96    03/07/2016    1 recensioni
-”Ragazzina non so chi tu sia o cosa tu voglia sappi che ti terrò d'occhio, маленькая ведьма*.” disse con tono minaccioso Natasha, quella ragazzina le stava simpatica però il perché Fury l'aveva affidata a loro ancora le sfuggiva ma avrebbe indagato.
-”У меня нет плохих намерений, Black Widow.**” colpita dal fatto che sapesse il russo non fece in tempo a chiederle nulla si era già rinchiusa in quella che sarebbe stata la sua camera da li in avanti. O almeno da li finché non sarebbe scappata.
[Stony; SuperFamily; Brutasha probabile ma non certa]
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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4.

La scena che si parò davanti agli occhi di Steve e Tony era veramente assurda.

Peter e Lynn aggrappati alla porta dell'ufficio di Fury mentre degli agenti li tiravano per le gambe.

-”Cosa sta succedendo qui?” tuonò il Capitano.

-”Stevee non mi vogliono dire la verità!” Lynn aveva le lacrime agli occhi.

-”Papà! Fury ci sta nascondendo qualcosa sulla famiglia di Ly.”

-”E quanto mai non lo fa.” fu il commento acido di Tony.

-”Agenti lasciateli subito. E' un ordine!” appena rimessi in piedi Peter andò ad abbracciare Lynn che nascose la testa nell'incavo del collo del ragazzo.

-”Tutto a posto ragazzi?” chiese Steve premuroso.

-”Si ma perché non mi vogliono dire che fine hanno fatto i miei genitori?”

-”Perché è quello che sa fare meglio Fury. Omettere o mentire.” rispose Tony carezzandole la testa.

-”Finalmente siete arrivati. Ora portateveli via.” disse austero Nick.

-”Non crede di doverci dare delle spiegazioni Signore?” a Steve non sono mai andati giù tutti i segreti che la spia aveva, soprattuto quelli che riguardavano loro.

-”Basta sono stufo. I tuoi genitori “adottivi” sono sotto un programma protezione testimoni dello SHIELD.”

-”Perché?”

-”Pensiamo che gli attacchi a casa tua e al palazzo in centro fossero premeditati.”

-”Posso incontrarli?”

-”No metteresti in pericolo la loro copertura e quindi le loro vite. Se ci tieni stagli lontana.”

-”Ma chi può aver fatto questo?”

-”Abbiamo intenzione di scoprirlo. Magari qualcuno che sapeva dei tuoi poteri e voleva imprigionarti per poi usarti.”

-”Stanno tutti bene?”

-”Si.”

-”E ci voleva tanto per dirmelo?”

-”Siete voi due che siete entrati come dei pazzi nella mia base e ora sei pregata di far evaporare questo ghiaccio.”

-”Niente di più facile.” con uno schiocco di dita il ghiaccio svanì.

-”Ora fuori di qui!” Fury li sbatté tutti fuori dal suo ufficio.

-”E' sempre così acido?” chiese Lynn.

-”Ooh si.” rispose Tony , era contento che la ragazza non fosse scappata veramente.

-”Dovrebbe scopare di più.”

-”Linguaggio signorina!” disse Steve arrabbiato ma anche felice.

-”Oddio non può averlo detto davvero.” Lynn rise senza trattenersi troppo.

-”vedi Capitano? Fa sempre ridere.” disse Tony dando un bacio sulla guancia a Steve che ormai era abituato alle prese in giro del marito e non ci faceva più caso.

-”Vi prego non smancerie davanti a me!” Peter si tappò gli occhi con le mani.

-”Comunque siete in punizione.”

-”Cosa? Ma papà io non ho fatto nulla!”

-”Aspettate, è solo colpa mia. Ho trascinato io, Peter, fino a casa mia cioè quel che resta di casa e l'ho costretto a portarmi alla base. Grazie Peter non te lo avevo ancora detto.” lo abbracciò stretto, senza di lui non ce l'avrebbe fatta.

-”Oh ecco... be' io... insomma...” il ragazzo si grattò la testa imbarazzato.

-”Avreste dovuto avvertirci lo stesso. Ora andiamo a casa a dormire e in mattinata ne riparleremo.”

-”Ma domani ho scuola!” esclamò Peter.

-”Parleremo a colazione e non si discute.” il bimbo ragno cercava appoggio in Tony che faceva finta di nulla fischiettando.

Lynn abbracciò Steve e Tony che sorpresi ricambiarono pochi secondi dopo, si uni anche Peter. Quando si staccarono li guardò negli occhi uno ad uno.

-”Si andiamo a casa.” sorrise perché nonostante dentro provasse un immensa tristezza per non aver potuto salutare la sua famiglia ma capiva che doveva proteggerli anche se questo implicava che non gli avrebbe mai più rivisti, era contenta di aver incontrato delle persone “speciali” come lei.

-”Okey basta smancerie davvero. Quando arriveremo a casa io e te – indicando Lynn – faremo un discorso su come non hackerare la mia A.I. invece io e te – indicando Peter – faremo un altro genere di discorso.”

Spiderman tremava, immaginava già che tipo di discorso voleva farli il suo papo e avrebbe voluto evitarlo in tutti i modi. Invece Lynn era più tranquilla di certo non sarebbero state le possibili minacce di Tony a fermarla.

 

Avengers Tower piena notte.

-”Ehi Peter! Peter stai dormendo?”

-”Grunf.” si girò dall'altra parte.

-”Va bene a mali estremi, estremi rimedi.” Pete si svegliò di soprassalto, Lynn li era saltata addosso schiacciandolo.

-”Mai sei scema???”

-”Non ti svegliavi e dovevo fare qualcosa.”

-”Che ci fai qui?”

-”Cosa ti ha detto Tony?”

-”Non sono affari tuoi.” mano male il buio copriva il rossore delle guance di Peter.

-”Uff antipatico comunque sono qui per darti questo.” li porse un braccialetto rosso e blu.

-”E' carino, grazie.”

-”Vieni te lo lego. Questo è un braccialetto speciale quando sarai in pericolo sussurra il mio nome al bracciale e io arriverò.”

-”Io sono Spiderman il pericolo è il mio pane quotidiano.” disse strafottente e ricevette uno scappellotto.

-”Prima o poi tutti hanno bisogno di una mano. E poi puoi farlo quando hai bisogno di me anche solo per compagnia. E' il mio ringraziamento per oggi.”

-”Lo porterò sempre con me.”

-”Ci conto.”

 

Avengers Tower mattina.

-”Giorno.” sbadiglio assonnato Peter.

-”... e così ho hackerato FRIDAY.”

-”Buongiorno!” dissero Lynn, Steve e Tony in coro.

-”Dove sono tutti gli altri?”

-”Mmm Clint e Tasha sono in missione mentre Bruce è nel suo laboratorio.” rispose Tony sorseggiando il suo caffè.

-”Pete oggi Lynn verrà con te a scuola. Grazie a Pepper siamo riusciti ad iscriverla nonostante il poco preavviso.” disse Steve.

-”Comincio di già? Nemmeno qualche giorno per abituarmi alla mia nuova vita?”

-”Sei melodrammatica quanto Tony.”

-”Questo è un complimento!” Iron man le ammiccò.

-”Non credo lo fosse.” disse Lynn ridendo.

-”Urca allora dobbiamo sbrigarci, è tardissimo!” Peter afferrò Ly per un braccio trascinandola per le scale.

-”Meno male ho ancora il mio zaino e qualche quaderno.”

-”Per i libri possiamo fare a metà finché Pepper, perché quasi sicuramente sarà lei, non te li comprerà.”

-”Okey però ora lasciami la mia stanza è di la.”

-”Oh si scusa. Ci vediamo nel salone, veloce o perderemo il bus.” “Perché continuo a fare queste figurette?”

-”Guarda che sei te quello che si deve sbrigare io sono vestita e lavata invece tu devi fare ancora tutto. Perché sei uno scemo.” li fece la linguaccia.

-”Smettila di leggermi nel pensiero.” si imbronciò lui.

 

Davanti a scuola.

-”Ciao sfigato, chi è la tua nuova amichetta? Non è un po' troppo carina per te?” una montagna bionda si staglio davanti l'ingresso della scuola bloccando in passaggio a Lynn e Peter.

Peter fece a Lynn segno di seguirlo ignorando il bullo questi però non contento spinse il ragazzo buttandolo a terra.

-”Ma si può sapere cosa vuoi? Lasciaci passare.” questa volta fu Lynn a spingere il bullo.

-”Wow cosa sei la sua ragazza?”

-”E se anche fosse? - intanto aiutava Peter ad alzarsi – Non ci vedo niente di male.” il bullo fu preso in contropiede.

-”Tu sei molto carina. Lui è solo un microbo.”

-”E tu sei un microcefalo e se non sai cosa è ti conviene cercarlo su internet. Sai cosa è internet vero?” detto questo prese per mano Peter, che era sconvolto di solito lui evitava di fare scenate, e se ne andò.

-”Non dovevi difendermi.” disse Peter con gli occhi puntati sulle loro mani unite.

-”Scommetto che non è la prima volta che ti succede. Devi reagire se non per te per gli altri che vengono bullizzati.”

-”Se gli rispondessi sarebbe già all'ospedale.”

-”Sono tutti bravi con le mani, Peter. Bisogna sapercela cavare anche con le parole.”

-”Ciao Peter!” una voce allegra interruppe la loro conversazione.

-”Ciao Mary Jean!” il ragazzo sciolse l'unione della sue mani con quelle di Lynn per salutare la sua amica abbracciandola.

-”Fatti i compiti MJ?”

-”Tutti tranne fisica, sai che sono una schiappa in quella materia.”

-”Se hai bisogno di una mano basta chiedere.”

-”Peter saresti la mia salvezza! E tu sei?” girandosi verso Lynn.

-”Sono Lynn Evans, una amica di Peter.”

-”Io sono Mary Jean Watson, una vecchia amica di Peter.” “Giù le mani povera illusa lui è mio.”

-”E chi te lo tocca.” sussurrò Lynn.

-”Scusa come?”

-”E chi lo avrebbe mai detto.”

-”Eh si eravamo molto piccolo. Come stanno Tony e Steve? Lynn in che classe sei? Ieri sera come è andato il giro?”

-”Papo e papà stanno bene come sempre. Lynn è in classe con noi, grazie a Pepper. Tutto tranquillo.”

-”Bene. Io vado avanti ci vediamo in classe.” MJ raggiunse un gruppo di sue amiche che Lynn aveva già etichettato “oche” nella sua testa.

-”Quindi ti piace quella ragazza?”

-”Cosa? No.” “E' come se fosse mia sorella.”

-”Solo perché sai che ti leggo nel pensiero non devi mentirmi.”

-”Ma non sto mentendo!”

-”Se se.” intanto Ly si era incamminata verso l'aula.

Sei proprio stupida! Leggi nel pensiero per nulla se no sapresti che c'è nei miei pensieri da ieri.”

Ma lei ero troppo lontana per ascoltare i suoi pensieri.

  
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