Prendo in braccio Saria e la carico su Epona, partiamo
immediatamente a tutta velocità verso il borgo, dove i sacerdoti sapranno
sicuramente come curarla al meglio. In città chiamo
subito aiuto ma pare che sia tutto deserto, manco fossimo a Ferragosto.
-EEHIII!!- urlo. -C'è qualcuno? Ho
bisogno di aiuto!!-
Nessuna risposta.
Ad un certo punto tutto si
fa nero, Saria mi scompare dalle braccia come se nulla fosse, e una strana
luminescenza violacea appare davanti a me.
-Eliminare...- sussurra qualcuno,
pare che la voce venga dalla luce viola.
-Prescelto... Link... Eliminare...-
Che vuole da me questo qua?! E che
cavolo vuol dire prescelto?! Prescelto di che?!
-Senti un po', amico, non è che mi
spieghi un attimo che cavolo succede?-
Sento che in questo momento dovrei avere paura, ma non ne
ho. Sembra tutto a posto, non ho nessun presentimento o robe simili. Però l'argomento è interessante.
-Link. Prescelto. Dee. Triforza. Io. Inutile. Messaggero.
Ordine. Eliminare. Ora. Tu.-
Dunque...
"Link è il prescelto dalle Dee
e dalla Triforza, io sono un inutile messaggero e quindi mi è stato ordinato di
eliminarti ora" suona bene, ma
direi che non corrisponde alla realtà. Potrebbe anche essere "Link è stato prescelto dalle Dee e dalla Triforza perché io,
siccome Link è inutile, porto il messaggio dell'ordine che lo debba eliminare
ora." Questa suona un po' peggio, ma non credo corrisponda comunque alla
realtà... spero.
In ogni caso, le Dee e la Triforza mi hanno scelto per fare
qualcosa e questo qui mi vuole eliminare. Adesso, per giunta. Quindi beh... devo trovare un modo per scappare, o almeno
per allontanarlo un po'... o magari per sconfiggerlo.
-Peccato che non abbia la mia spada qui con me, ora! Saresti
già morto!-
-Io. Spirito. Spiriti. Non. Morire.-
Ah, è anche un spirito?! E che
cavolo faccio adesso?
-Io. Non. Nemico. Io. Messaggero.
Messaggio. Portato. Avvertimento. Dato. Io. Provato. Io. Lasciare. Andare.
Prescelto. Io. Curare. Saria.-
-Non ti azzardare a toccarla con le tue sporche mani,
idiota!-
-Io. Non. Mani.-
N-non ha le mani?! Ah, già... è uno
spirito... spirito buono, ha detto. Messaggio portato;
avvertimento dato... intende dire che mi ha detto che qualcuno mi vuole
uccidere?!
-Forse ho capito... chi mi vuole fare fuori? Così, tanto per
curiosità.-
-Messaggio. Portato. Avvertimento. Dato. Lasciare. Andare.
Prescelto.-
-Beh, dai. Ho capito. Lo devo scoprire da solo.-
La luce sparisce, e io mi ritrovo
nella piazza, con tanta gente attorno e Saria che mi guarda con aria
interrogativa. Quei tizi che le hanno fatto del male... centrano forse con
quello che vuole uccidermi?
-Link... non me lo sono immaginata, vero? I tizi
incappucciati, il pugnale... mi ricordo tutto perfettamente... e poi tu... cosa
è successo dopo?-
Le racconto della mia conversazione con lo spirito.
-Davvero interessante... e se lo dicessimo ai grandi?-
-Saria, cos'è questa espressione da bambini di cinque anni?-
dico ironicamente. -Ma certo che no! Non capiscono niente... i grandi. Pensano
solo ai soldi e agli affari.-
-Ma per indagare dobbiamo avere la
loro autorizzazione!-
-Intendi per salire al Monte Morte, dai nostri saggissimi
amici Goron?-
-Ovviamente! Quanto tempo è che non andiamo a trovare la
Grande Fata?-
-Almeno tre o quattro anni suppongo...-
-Quindi? Sei d'accordo?-
-Certo, a patto che venga anche Mido.-
-Ma tu mi vuoi male!- ride -Ok, vado a chiamarlo!-
Mido è il mio migliore amico. Da poco: prima non ci potevamo
quasi vedere. Poi, non so neanche io perché, siamo diventati inseparabili.
Anzi. Ricordo perché. Un ragazzino di un anno più grande di noi, di famiglia
ricca, ci aveva voluti sfidare in un duello alla pari.
L'unica regola era di non colpire alle gambe. Spade vere, è per questo.
L'idiota, lottando contro di me, invece, l'ha fatto. A controllare il duello era un bambino di al massimo sette anni. Stava per chiudere
l'incontro e squalificarlo come avrebbe dovuto fare, ma Frade, questo il nome
dell'idiota, gli ha fatto quel segno di chiudere tre dita della mano e
strusciare indice e pollice contro... insomma, quella cosa che si fa per indicare il denaro... il bambino ha dato la vittoria
a lui. Ma da quel che ne so, il bambino è ancora sotto
i ponti e senza cibo. Mido si è completamente girato contro l'idiota... si sa,
davanti ad un nemico comune, anche chi si odia finisce
per fare amicizia. Non credo esista un proverbio simile... ma è sicuramente
così. Anche Saria è amica di Mido, solo che lui è pazzo per lei e... cioè dai,
basta con le soap. Le cose stanno così. Attendo che arrivino entrambi.
-Bella zio!- mi saluta Mido.
Ultimamente è proprio fissato con questa frase.
-Sai che non risponderò mai "bella
zio", vero?-
-Sì, sì... ma almeno dammi il cinque!-
Dopo un sonoro "clap" siamo pronti per andare
dall'unico "dei grandi" che ci capisce, ed è la signora Mackebon
Latourt, una pasticcera bravissima. Ogni giorno ci dà qualche pasticcino che
non vende, e sono davvero buonissimi!
Entriamo dentro il suo negozio, e
subito si occupa di noi.
-Ciao ragazzi! Cosa posso fare per
voi oggi?-
-Scrivere!- le fa Saria.
-Scrivere? Cosa?-
-Volevamo andare sul Monte Morte, e come al
solito ci serve un'autorizzazione scritta da un adulto...-
-Uh, purtroppo non posso aiutarvi...-
-Perché?!- chiede Mido.
-Non avete sentito l'ultima ordinanza del Re? Ultimamente
stanno succedendo cose strane tra i Goron, la Caverna ed
il cratere... così può passare solo chi ha l'autorizzazione scritta o dal Re, o
dalla Principessa, o al massimo da Impa, la balia della Principessa.-
-No, dai... davvero? Volevamo andare dalla Grande Fata!- le
dico io.
-Immagino... ma non servirebbe a nulla.-
-Grazie comunque... buona giornata!- salutiamo in coro e ce
ne andiamo, per poi sederci su un muretto lì vicino.
-Ci tenevo ad andare...- dice Mido.
-Già... anche con Epona ed Efesto magari...-
dico. Efesto è il cavallo di Mido.
-Sarebbe stato divertentissimo!- fantastica Mido.
-Potremmo provare...- inizia Saria.
-Ad andare dalla Principessa, dopotutto ha la nostra stessa età!-
-Che?!- fa Mido
-Ma dico, sei impazzita?! Quella lì
ci sbatte in cella senza alcuna pietà! Entrare di nascosto nel Castello, tre
orfani per giunta!- le spiego.
-Ma magari... non entriamo di nascosto...-
Saria.
-Seh, non ci fanno neanche avvicinare se ci facciamo vedere.- Mido.
-Non ci hai neanche provato!- protesta Saria.
Ci rifletto su un attimo. Potrebbe anche darsi che la
Principessa sia particolarmente stanca oggi, e continui a dire "sì, massì,
ovvio, certo" a vanvera senza neanche ascoltarci...
-Ma lo sai, Mido... che c'è una minima possibilità che
potrebbe funzionare?-
-Link, dimmi... ti sei fumato qualcosa?-
-Solo un paio di canne... eddai, in fondo Saria ha ragione:
non ci abbiamo nemmeno provato!-
-Dillo, che vuoi vedere la Principessa solo perché dicono che sia un gran bel pezzo di- Saria guarda Mido
malissimo. -Ehm... ma no, io intendevo... molto... molto carina... insomma, che
non è brutta... solo... solo un po'... massì, Link. La
Principessa è proprio butta e... Saria... Saria smettila di guardarmi così...
Saria... Saria? Ok, ok... hai ragione tu, sì...-
-Hm. Così va meglio.-
-Scherzi a parte. Se ci linciano poi
scappiamo.-
-Tu sei un mago in questo, non è vero, Link?-
-Ma sì, certo! Tutti i giorni!- rido, e poi ci mettiamo in
cammino.