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Autore: Light Lynx    08/07/2016    4 recensioni
Una giovane coppia troppo impegnata a salvare Parigi per nascere. Sempre contrastata nel scoprire chi si cela sotto la maschera, chi è il reale oggetto del proprio amore.
Quella che andrò a narrare sarà la storia di questi due eroi, e della loro storia, delle loro peripezie e delle loro avventure nel sconfiggere un nemico che mai avrebbero creduto potesse esistere. Una minaccia ben maggiore di Paplion, e molto peggiore del non poter stare assieme per sempre.
enjoy
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il fiatone le aveva asciugato la gola, i versetti acuti di Tikki la distraevano dalla sua corsa. Vide apparire la porta della sua classe come un esploratore del deserto vede un miraggio. Fece forza sui talloni per aiutarsi a frenare. Una mano agguantò lo stipite della porta mentre l'altra era già attaccata alla maniglia. Spalancò lo parta con un gesto teatrale appoggiandosi ai due stipiti per riprendere fiato. La professoressa Mendeleiev la guardava con sguardo severo mentre il gessetto stretto tra due dita stava per graffiare la lavagna: -La campana è suonata già da due minuti signorina.-

Il fiatone le impediva di dare risposta alla professoressa cosicché la ragazza si limitò a tirarsi in piedi ed abbassare il capo.

-Ottimo esempio Ms. rappresentante di classe.- la voce di Chloè era l'ultima cosa che la ragazza voleva sentire quella mattina. “Tappati la bocca una buona volta!” pensò sperando che il fiato le tornasse istantaneamente per dirglielo in faccia.

-Perché non ti tappi la bocca con un calzino Chloè?-

Sembrava che qualcuno le avesse letto nel pensiero. I loro sguardi si incrociarono per la prima volta consci di quante volte lo avevano già fatto. Il leggero sorriso che segnò la faccia di Adrien sembrava esserle dedicato.

Una risatina si sparse per la classe facendo sprofondare la biondina in una profonda rabbia rivolta alla ragazza che aveva provocato tutto questo con la sua pessima entrata.

-Signor Agreste!- zittì la professoressa -Moderi i suoi toni.-

Chloè risollevò le spalle drizzando la schiena con aria fiera ed espressione risoluta, il volto mostrava i suoi pensieri come fossero trasparenti: “Giustizia è fatta.”

-Vale anche per lei signorina Bourgeois.-

L'espressione di furia tornò a dominare il volto della ragazza che incrociò le mani in segno di disappunto totale, voltò il volto verso l'alto lasciando che la sua mente credesse di essere ancora superiore a tutti quelli nella stanza.

-E la prego signorina Dupain-Cheng, vada a sedersi.-

Il leggero sorriso comparve sul volto di Marinette uscita vincitrice anche questa volta mentre si avvicinava al suo banco. Alya spostò i suoi libri che già aveva accumulato su tutto il banco invadendo lo spazio vitale dell'amica. permettendole di sedersi al suo posto. Il viso le mostrava una risata soffocata in gola a fatica. “Sei stata grande.” le comunicava lo sguardo dell'amica.

Adrien si dondolò sulla sedia tirando in dietro un braccio mostrando il palmo aperto della mano. Marinette sorrise incrociando di sbieco gli occhi color smeraldo di lui e poggiando la mano sulla sua come per battergli il cinque da lui richiesto in segno di vittoria in segno di vittoria.

Alya guardò stupita l'amica accettare tale gesto del ragazzo con tale semplicità e senza vergogna.

Marinette intercettò e interpretò lo sguardo interrogativo di lei a cui rispose solo con un gran sorriso. Chloè non staccava il volto pieno di rabbia dalla ragazza, la vicinanza con Adiren che mostrava a cuor leggero senza rispetto per quello che credeva appartenere solo a lei per gli anni trascorsi assieme da piccoli le scatenò un tic nervoso.

La professoressa lasciò cadere il gesso sulla cattedra mentre sbatteva le mani tra di loro per togliersi il gesso. Sulla lavagna le parole appena scritte recitavano: “Compito di coppia”

-Bene,- cominciò -una volta che tutti vi sarete divi a coppie, uno per coppia verrà qui a ritirare un foglietto, ogni foglietto avrà un argomento e ogni coppia dovrà esporre l'argomento estratto. Gli argomenti sono quelli che abbiamo trattano nella prima parte dell'anno. Scadenza: una settimana da oggi. Vi da 5 minuti per fare le coppie.-

Un gran brusio invase l'aula immediatamente tra sedie che strisciavano per terra e chiacchiere appena cominciate diverse.

Un urlo proruppe nel brusio generale: -Come sarebbe a dire che non vuoi stare con me in coppia?-

La voce di Alix rimbombò sulle mura dell'aula. Kim mormorò qualche parola di scusa mentre del rossore compariva sul volto dandogli un sria quasi ridicola.

-Non me ne frega nulla delle tue scuse!-

-Signorina Kubdel si calmi per piacere!- la signora Mendeleiev sbatte con forza i palmi sulla cattedra alzandosi dalla sedia.

Alix si voltò di scatto zittendola con lo sguardo.

-Alix…- la voce di Kim sembrava un sussurro -Ho sempre fatto tutti i compiti di coppia con Max… è dalla prima che facciamo così…-

-Quindi l'amicizia con Max vale più di me?- il tono di lei sembrava esprimere pura rabbia e tradimento.

Kim si alzò in piedi gonfiando il petto sovrastando la ragazza, il rossore per l'imbarazzo era svanito sostituito da un ardente sentimento di rabbia: -Non costringermi a scegliere tra te e il mio migliore amico.- una sorta di fuoco di rabbia bruciava negli occhi del ragazzo.

Il silenzio cadde sull'aula. Tutti gli sguardi erano puntati verso di loro, petto contro petto a sbuffarsi come animali l'uno contro l'altro. Alix lesse negli occhi del ragazzo cosa intendesse con la sua frase. Abbassò lo sguardo socchiudendo gli occhi, un sorrisino beffardo le comparve sul volto mentre con uno scatto raggiungeva l'ultima gradinata della stanza.

Si affiancò a Nathael appoggiandogli le mani sulle spalle e portando il volto affaanco al suo, lo sguardo puntato verso Kim proponeva una sfida senza che le parole lo facessero

-Mi tradisci con Max?- disse con voce di sfida ma al contempo giocosa -Bene! Vedrai che io e Nathael prenderemo di sicuro un voto migliore del vostro.-

Kim ricadde sulla sedia, appoggiò il volto al pugno chiuso sorridendo di rimando alla ragazza: -Staremo a vedere.-

La professoressa Mendeleiev si abbandonò sulla sedia irritata dalla situazione. Un sorrisino le segnava il volto, le era sempre piaciuta Alix, le ricordava lei da ragazza.

Nino rise gustandosi la situazione: -Oh mamma. Speriamo che non ci capiti mai una cosa del genere, vero fratello?-

Adrien sorrise poggiandogli una mano sulla spalla annuendo con assenso totale.

Il sudamericano si volto verso i banchi sopra di lui appoggiandoci un braccio, il suo sguardo era quasi timoroso: -Allora ragazze, come ci organizziamo?-

Adrien si voltò incredulo verso il ragazzo: -Ma non hai appena detto…-

Nino mostro la sua espressione più accaparratrice possibile: -Alya è la migliore della classe in Fisica bro… Prova a capirmi!-

Adrien strinse gli occhi in segno di sfida: -Sei una bestia! Ma scommetto che io e Marinette faremo emglio di voi.- i due si scambiarono sguardi di sfida continui rimanendo nel silenzio più totale.

-Siete due ragazzini.- si intromise Alya.

-Allora cosa decidi?- le chiese il Fidanzato senza staccare gli occhi dall'amico.

-Non è ovvio?- rispose lei ridendo. Alya si voltò verso Marinette facendole l'occhiolino. -Starò con te, vorrei fare altro quest'estate che non sia darti ripetizioni di fisica.-

Nino prosuppe in un urletto di allegria: -Wuuhuu! Nino 1 Adrien 0. Palla al centro amico.-

-Hai per forza bisogno di Alya per vincere? È una sfida?- Marinette rivolse la tagliente frase all'amico.

-Se lo è, sta pur certa che vinceremo!- disse Nino battendo il cinque alla propria ragazza che gli si era affiancata. Quasi nascondendosi lasciarono che le mani si intrecciassero anziché separarsi. Li imbarazzava ancora avere tali effusioni in classe.

Per qualche istante le due coppie si guardarono con aria sostenuta. I muscoli delle labbra tramavano per la situazione fino a che tutti e quattro non proruppero in una fragorosa risata.

-Cinque minuti sono passati, se per favore potete prendere posto vicino al vostro compagno per decidere chi dovrà venire qui a ritirare il foglietto.- li interruppe la professoressa

-Subito professoressa!- urlò Chloè con un urlettino acuto. Con passo sculettante si avvicinò alla cattedra prendendo un foglietto. Il suo volto sbiancò.

-Cosa diamine sarebbe questa roba?-

-Il suo argomento signorina Bourgeois.-

-Ma professoressa!- sbottò lei.

-Non ammetto repliche signorina!-

Chloè si allontanò dalla cattedra a pugni chiusi con fare offeso: -Mio padre lo verrà a sapere.- bisbigliò rabbiosa.

Lanciò con rabbia il bigliettino appallottolato sul banco verso sabrina. La ragazza srotolò con calma il foglietto. La richiesta recitava: “moto ondulatorio e caratterisctiche”

Una risatina ironica le sfuggì, subito zittita dallo sguardo di Chloè ancora irritata per l'orribile situazione mattutina.

-Vado allora…- Adrien si avviò verso la cattedra lasciando libero il posto affianco a Nino che subito venne occupato da Alya.

-Signor Agreste, credevo avrebbe fatto coppia con il suo amico come sempre.- proferì la professoressa passandogli un foglietto.

-C'è sempre una prima volta per cambiare profeessoressa.- rispose lui con un largo sorriso emntre tornava a prendere posto affianco alla ragazza.

Passo il biglietto a Marinette: “carica elettrica e campo elettrico”

I due si cambiarono un sorriso di intesa. La vittoria sarebbe stata loro.

 

-Allora io vado! A domani!- Adrien strinse la sciarpa al collo salutando con la mano libera mentre saliva sulla limousine. Poco prima che Nathalie chiudesse la portiera fece gesto a Marinette di chiamarla.

Alya guardava stupita i due ragazzi scambiarsi gesti con una naturalezza quasi innaturale visto il loro rapporto fino al giorno prima.

-Allora?!- chiese a Marinette non appena si voltò nuovamente verso di lei.

-Cosa?- chiese.

-Te e il biondino.-

-Cosa?!- rispose lei capendo ben poco.

-Come “cosa” Marinette! Cosa è successo?!-

Marinette arrossì lievemente ripensando al giorno prima -Nulla di che…-

-Nulla di che!? Ragazza non so cosa tu intenda per nulla di che ma quello che hai in faccia non è un “nulla di che”.-

Marinette rise alla sua affermazione facendo sparire il rossore: -Ci siamo solo un po' avvicinati, abbiamo parlato un po', tutto qui.- disse con un sorriso.

-Cos'è? Vuoi tenermi nascosta la situazione?- chiese allora Alya attaccandosi al suo braccio.

-Forse solo per un po'.- Ammise Marinette ridacchiando.

-Oh! La ragazza vuole avere i suoi segreti!- rispose Alya sullo stesso tono.

-Non sei l'unica che nasconde qualcosa sai? Hai visto il mio blog ieri sera?- L'ccitazione di Alya era visibile sul volto.

Marinette mosse la testa in segno di dissenso, il volto le si incupì spaventata da quanto potrebbe essere girato come informazioni su di lei la notte prima.

-Avrai visto almeno cosa è successo no?-

Marinette rimase muta, replicando il gesto precedente mentendo all'amica.

-Marinette! Vivi proprio su un altro pianeta!- LA risata di Alya si perse nel rumore del parco -Chat Noir ha combattuto contro un Akuma fortissimo ieri sera, e lo ha fatto tutto da solo.- un pensiero malevolo colpì al mente di Alya nel pronunciare ad alta voce quella frase -Non è che Ladybug si è ritirata vero?- la ragazza si parò davanti a Marinette appoggiandole le mani sulle spalle, gli occhi mostravano un serio timore. -Non so cosa farei se si ritirasse.-

-Forse stava solo male…- provò a sussurrare Marinette, sperando che il suo tono non venisse analizzato dall'amica.

Alya si staccò dalla ragazza riprendendo a camminare affianco a lei passo lento, conscia che da li a pochi metri si sarebbero dovute separare, nella mente continuava a rimproverarsi per non aver compreso prima tale orribile opzione -Una come Ladybug non può stare male!- annunciò infine arrivata all'incrocio, stampò due rapidi baci sulle guance di Marinette prima di correre verso il centro verso casa di Nino.

Marinette percorse da sola gli ultimi metri che la separavano dalla apsticceria. Entrò in casa salutando con un tono chiaramente di finta allegria, rispose giustificandosi con la stanchezza ai genitori prima di rintanarsi nella sua stanza. Lanciò la borsa sul tavolo non appena Tikki ne uscì e butto il suo corpo sul letto.

Il Kwami si attacco a un piatto di biscotti fumanti lasciati lì dai genitori di Marinette, mentre la ragazza prese il telefono dalla tasca sperando di distrarsi dai brutti pensieri che le invadevano la mente. Il grande faccione di Adrien capeggiava sullo schermo accompagnato dall'icona di un messaggio. “Dopo il giro di ronda ti va di iniziare il compito?”

Rispose subito e senza pensarci, le sue mani si muovevano da sole mentre componeva la risposta lettera per lettera: “No, vediamoci e basta, voglio solo stare un po con te.”

   
 
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