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Autore: innamoratahobbit96    09/07/2016    3 recensioni
. . Lucy chiuse per un secondo gli occhi ed espresse il desiderio: trascorrere una vita felice con Thorin e i suoi amici e che non si sarebbero mai separati nonostante ognuno avrebbe intrapreso una strada diversa all’università che li attendeva.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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POST-MATURITA’ CON LA COMPAGNIA SCUDODIQUERCIA



Lucy si portò le mani sulla bocca, affascinato dalla spettacolarità del panorama.
Appoggiò le mani sul muretto del balcone e sospirò. Il mare era cristallino, la spiaggia era piena di turisti e i pescatori si dirigevano in mare aperto.
Guardò verso il basso e sentì le voci di Bofur e Bombur. Anch’essi corsero sul terrazzo e ammirarono il paesaggio.
< < Oh! Ciao Lucy! – lo salutarono dal piano di sotto - Com’è la vostra camera?! > >
< < Bella e accogliente > > rispose Lucy.
< < La nostra è troppo piccola! > > si lamentò Dwalin da un altro balcone.
< < Sempre a lamentarti! > > rise Fili rimproverandolo.
< < Cosa avete detto? > > domandò Oin.
< < Dwalin si lamenta sempre! > > ripeté Kili.
< <Marmocchi! - urlò a sua volta un uomo dall’aspetto malandrino, baffetti e un capello nero, da un’altra camera – chiudete un po’ quella boccaccia! Mia moglie sta cercando di dormire > >
< < Lei ha una moglie? > > domandò Bofur sorpreso.
< < Alfrid, tesoro, cosa succede? > > domandò una donna dalla sua stanza.
< < Niente tesoro. Stavo solo parlando con dei bambini piuttosto maleducati e insopportabili > > disse scandendo lentamente le ultime parole per farsi udire dai ragazzi.
< < Dai, lasciali stare . . e vieni qui con me . . nel letto > >
L’uomo sgranò gli occhi e sorridendo come un’ebete, chiuse la finestra, non prima di aver fatto la linguaccia ai ragazzi, che fecero una smorfia di disgusto.
< < Io vado a vomitare > > mormorò Bofur.
< < Non importa – sospirò Kili sbadigliando e stiracchiandosi -tra due ore ci troviamo in spiaggia! Capito?? > > gridò successivamente Kili, facendosi sentire dai suoi amici, che gli fecero segno col pollice in su.
Lucy rise, scosse la testa e tornò nella sua stanza, dove le sue due amiche stavano ancora discutendo.

< < Io voglio dormire sopra il letto a castello! > > disse Glenys incrociando le braccia.
< < Ci sei già stata quando siamo andati in gita con la scuola a Barcellona! Ora tocca a me! > > protestò Shaylin.
< < Testa . . Glenys, croce . . Shaylin - disse Lucy prendendo una moneta.
La fece saltare e la riprese – croce > >
< < Si!! Solo MIO > > esultò Shaylin abbracciando il cuscino e accarezzando le coperte.
< < Smettila di imitare Smeagol – la avvertì Glenys – per fortuna non dovrò più vedere quel pazzoide . . copiava sempre dalle mie verifiche > > sbuffò Glenys.
< < Mi scusi – obiettò Shaylin – basta, smettiamola di parlare di verifiche, questa è la nostra vacanza post-maturità! Dobbiamo divertirci > >
< < E comunque non vale > > continuò offesa Glenys.
< < Ha vinto Shaylin, inoltre, ha ragione: ci sei già stata sopra > > la rimproverò Lucy avvertendola di non fiatare più.
< < Ehi Lucy Hostel . . allora . . come va con Thorin ? > > sorrise Gleny maliziosamente.
< < Bene – sorrise Lucy al solo sentir pronunciare il suo nome, mentre stava sistemando la sua valigia – anche se ogni tanto mi fa arrabbiare > > rise pensando a tutti i battibecchi a causa della diversità di carattere.
< < Anche Dwalin – disse Glenys alzando gli occhi al cielo – mandalo a quel paese, io ho mandato a quel paese Dwalin, mi ha mandato a quel paese, e abbiamo concluso facendo l’amore > > disse alzando le spalle.
Sempre la solita.
Lucy e Shaylin le volevano bene per questo: per il suo essere sempre diretta. Non aveva problemi a mandare a quel paese la gente quando la faceva arrabbiare.

Più tardi, scesero in spiaggia.
Kili e Fili stavano già fischiando ad un gruppo di ragazze, che risposero strizzando l’occhio ai due giovani.
Il mare era cristallino. La lunga spiaggia presentava sabbia bianca. Di gente ce n’era poca. Almeno potevano stare tranquilli e rilassarsi.
< < Girati, te la metto io > > disse Lucy prendendo la crema solare, notando il suo compagno che cercava inutilmente di raggiungere la schiena con le mani.
La spalmò delicatamente sulle spalle muscolose di Thorin, passando poi alla schiena, baciandogliela, pensando a quanto fosse bello il suo ragazzo. Poi, Thorin gliela riprese e dopo averlo fatto sdraiare a pancia in giù, fece lo stesso.
< < Fa troppo caldo, ci vorrebbe un bagno! > > si lamentò Bofur sventolandosi il libro che stava leggendo tranquillamente Ori.
< < Chi arriva ultimo è un uomo marcio! > > urlò Kili entusiasta correndo verso il mare, raggiunto dai compagni.
Thorin si alzò in piedi e prendendo Lucy per le mani la sollevò e la portò sulla sua spalla, facendola ridere.
< < Non ci provare Scudodiquercia! Ci stavo così bene sdraiata a prendere il sole ! > >
Thorin finse di non aver ascoltato e la buttò in acqua.
Lucy riemerse, sputando tutta l’acqua salata ingoiata. Si sistemò i capelli ricci e si stropicciò gli occhi.
< < Tu sei pazzo Durin > >
Thorin si spostò dietro di lei e la strinse a sé, baciandole dolcemente il collo, sorprendendola per tutta questa audacia.
Si schizzarono e giocarono, come due teneri bambini, alternando schiocchi di dolci baci.
< < Ti amo Thorin > > sussurrò sulle sue labbra, tuttavia, Thorin continuava a baciarla, per poi abbracciarla.
Lucy si rassegnò e si strinse contro il suo petto. D’altronde, Thorin non era mai stato una persona romantica, ma molto orgogliosa, e sicuramente un “ ti amo” sarebbe stato impossibile da sentirlo pronunciare da lui.
Poco dopo, Thorin la prese in braccio e la riportò a riva. Le avvolse un asciugamano e la abbracciò da dietro.
< < Ora però mi stai facendo venir ancora più caldo > > disse Lucy sentendo le labbra di Thorin sul suo collo e sulla spalla.
Thorin sorrise soddisfatto sulla sua pelle e si allontanò leggermente.
< < Che ne dici di berci qualcosa? Offro io > >

La coppia si diresse al chiosco e ordinarono delle bibite ghiacciate, con il sole rovente che scaldava i loro corpi.
Parlarono del più e del meno, confidandosi i loro sogni per il futuro. Avevano appena finito gli esami di maturità ed era ora di pensare al dopo.
< < . .Vedrai, riuscirai a diventare un avvocato > > gli sorrise Lucy prendendogli una mano e stringendogliela.
< < E tu un’infermiera, sarai la mia infermiera personale > > sorrise facendole l’occhiolino, facendola arrossire.
< < Thorin – continuò prendendogli entrambe le mani, intenzionata a parlargli del loro anniversario, ormai vicino – fra poco . . > >
< < Thorin! > > urlò una ragazza raggiungendogli.
< < D- Debbie? > > mormorò Thorin alzandosi dalla sedia – da quanto tempo! > > sorrise.
La ragazza bionda, alta, dagli occhi azzurri e piccoli lo abbracciò, quasi da soffocarlo.
< < Troppi > > sorrise Thorin riabbracciandola.
Lucy alzò un sopracciglio e osservò la ragazza dall’alto verso il basso, notando quanto avesse un fisico perfetto, oltre ad essere alta quanto Thorin.
< < Ciao . . piacere, sono Debby > > sorrise la giovane allungando la mano verso Lucy, la quale gliela strinse timidamente e guardandola con volto storto
< < Lei è Lucy, la mia ragazza – disse presentandogliela – Lucy, tesoro, lei è Debby, è una mia cara amica , di vecchia data > > sorrise guardandola.
< < Con tutto quello che hai sofferto, sono davvero contenta che tu abbia trovato la tua anima gemella > > sorrise Debby.
< < Cosa ci fai da queste parti? > >
< < Sono qui con alcuni miei amici, venite, ve li presento > >
Thorin prese per mano Lucy, la quale non sembrava essere molto interessata a conoscerli, e la seguirono.
Era un piccolo gruppo di amici molto simpatico e rispettoso, con il quale sarebbe stato piacevole trascorrere le giornate.
Il gruppo si allargò, integrando anche gli amici di Thorin e Lucy.
< < . . e noi, invece, siamo Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc - dissero all’unisono due ragazzi ricci - Ma potete chiamarci Merry e Pipino > >
< < VOI DUE! – urlò Alfrid alzandosi velocemente dal suo asciugamano – come avete osato mettermi dei granchi nella mia sacca da spiaggia???? > >
I due sghignazzarono e corsero via, mentre Alfrid tentava di mettersi velocemente i sandali per inseguirli. Inciampò più volte, facendo ridere la gente che si stava godendo la scena, soprattutto la sua fidanzata, o moglie.
< < Ci stanno già simpatici > > sorrisero Kili e Fili incrociando le braccia.
< < Io sono Aragorn, lei è Arwen, la mia ragazza . . – disse un altro dai capelli lunghi e castani, avvicinandosi a sé una ragazza mora – e loro sono Boromir, Gimli e Legolas > >
< < Ci sono anche altri due nostri amici ma sono andati al porto . . dovrebbero arrivare fra poco > > disse poi Debby guardando l’orologio.
Si conobbero rapidamente, parlando dei propri interessi e le proprie avventure. Anche loro avevano appena concluso gli esami di maturità.
Entrarono così in confidenza che trascorsero insieme anche i giorni seguenti. Thorin e Debby, inoltre, erano molto felici di essersi ritrovati, in quanto all’età di 12 anni, Debby si era dovuta trasferire.
< < Andrai all’università? > > domandò Thorin.
< < No – rispose – i miei genitori andranno in pensieri e avrò la direzione del loro negozio > >
< < Che negozio possedete? > > domandò curiosa Glenys.
< < Vestiti > > sorrise.
< < Perfetto! Allora mi vedrai spesso là > > disse soddisfatta.
< < Ehi ehi, noi in teoria staremmo facendo le squadre! > > li richiamarono Bofur e Gimli.
I ragazzi alzarono le mani in segno di arresa e si scusarono.
< < Dunque, stavamo dicendo . . visto che siamo in tanti faremo quattro squadre composte da sei giocatori – cominciò Aragorn – nella mia squadra ci saranno Nori, Dori, Thorin, Merry e Debby > >
< < Con me – disse Bofur – Lucy, Kili, Bombur, Dwalin e Pipino > >
< < Con me – disse Gloin – Arwen, Glenys, Fili, Ori e Oin > >
< < E con me – concluse Legolas – Balin, Bifur, Shaylin, Gimli e Bilbo > >
Le prime due squadre si misero su due file, tre vicino alla rete, gli altri tre dietro di loro, mentre le altre due squadre si sedettero sulla sabbia a guardare la partita di pallavolo.
Fecero un’ottima partita, fatta di tanti scambi, nonostante la squadra di Bofur stesse perdendo.
< < Avanti! Pipino! Lucy! Siete i soliti! > > si lamentò Bofur, vedendoli mandar fuori dal campo da gioco la palla.
Mancavano pochi secondi alla fine della partita.
MIA!
Lucy saltò e colpì la palla con il palmo della mano, tuttavia, la palla andò contro la rete, facendo vincere l’altra squadra, che esultò a gran voce.
< < Una volta . . una volta – ripeté Bofur a Lucy e Pipino – una volta sola chiedo di poter vincere > >
< < Lo sai che non siamo capaci > > rise Pipino.
< < Mi stai ascoltando Lucy? > > domandò Bofur notandola distratta.
< < Cosa? Oh io . . sì sì ho capito > > disse, nonostante non ebbe compreso niente.
Era troppo intenta a guardare Thorin e Debby che esultavano.
La rabbia si prese possesso di lei appena non vide la ragazza abbracciare Thorin, ridendo e scherzando tutto il tempo.
La partita continuo, con le altre due squadre e così via ruotando, finché verso l’ora di cena, tornarono in albergo.
< < Questa sera ci troviamo ancora? > > domandò Bofur.
< < Certo! I nostri due amici alla fine sono già tornati in albergo, li conoscerete questa sera – disse Debby dopo aver letto il messaggio dei loro amici -Alle nove in piazza, va bene? > >
< < Perfetto! A più tardi! > >
I due gruppi di amici, così, tornarono nel proprio albergo, per niente stanchi della lunga giornata.
< < Debby è fortissima! > > stava raccontando Glenys.
< < Ma l’avete vista giocare a pallavolo?! > > continuò Shaylin.
< < Ed è simpaticissima > >
< < Sì ok, è “meravigliosa” > > canzonò Lucy sottolineando l’ultima parola.
Le sue amiche si voltarono verso di lei, con sguardo interrogato e allo stesso tempo malizioso.
< < Lucy Hostel è gelosa . . Lucy Hostel è gelosa > > cantarono all’unisono, irritandola maggiormente.
< < Io NON sono GELOSA! > > si giustificò entrando in bagno e sbattendo la porta, mentre le sue amiche ridacchiarono tutto il tempo.

Quando furono pronti, scesero nel salone a cenare. Si sedettero ai propri posti, ma quando Thorin notò che la sua ragazza non le aveva più rivolto né uno sguardo né una parola e si era seduta il più possibile lontana da lui cominciò a preoccuparsi.
La guardò più volte, tentando di comprendere cosa avesse.
Appena finirono di cenare, Thorin attese che i loro amici proseguissero e dopo aver sbattuto il tovagliolo sul tavolo raggiunse Lucy e la afferrò per il polso.
< < Lucy? Che succede? > > le domandò preoccupato.
< < Niente > > rispose freddamente la sua ragazza, lasciando la presa.
La seguì fino alla hall e la bloccò al muro, poggiando entrambe le mani sul muro accanto alla sua testa.
< < COSA succede? > > ripeté scandendo lentamente le parole, con sguardo serio.
< < Cosa t’interessa? Tanto adesso c’è la tua cara amica > > disse dimenandosi.
< < Ma cosa stai dicendo?? Lucy, smettila . . non sarai mica gelosa di Debby > >
< < Pensa quello che vuoi > >
Questa volta, Lucy lo lasciò nella hall, ignorando le urla di Thorin, il quale diede un pugno sul muro.

I ragazzi scesero verso le nove e appena Thorin vide com’era vestita la sua ragazza, quasi perse un battito.
Indossava un abito azzurro, con scollatura a V, con spalline sottili che si legavano dietro il collo.
Si ritrovarono con gli altri in piazza, come già pianificato.
< < Finalmente ora vi conosco – sorrise uno dei ragazzi nuovi – io sono Peter, piacere di conoscervi > >
< < Scusateci, eravamo andati a fare una passeggiata al porto, ma ci abbiamo impiegato più del previsto > > disse il moro.
< < E- Edmund? > > disse sorpresa Lucy.
< < Lucy! > >
Edmund la raggiunse e la sollevò, facendola girare in aria, provocando la gelosia di Thorin, il quale già aveva stretto un pugno.
< Ciao > > lo salutò Thorin con un sorriso finto e stringendo a sé Lucy, attirandola dal fianco.
< < Piacere, sono Edmund > > disse stringendo la sua mano.
Lucy, intanto, notò il viso di Edmund contrarsi e lasciar andare la mano di Thorin.
< < Oddio! Ma tu sei proprio Edmund! > > dissero sorprese Glenys e Shaylin
< < In carne ed ossa > > sorrise il giovane.
< < Edmund? > > domandarono i loro amici.
< < Come fate a non conoscerlo? È un attore!!! Adoro i tuoi film, complimenti! Ti adoro! > > sorrise Glenys.
< < Cosa?! > > tuonò Dwalin.
Glenys si voltò immediatamente verso il compagno e si scusò.
< < Scusami amore, ma andiamo . . è un attore! > >
< < Se gli spacco la faccia vediamo se lo adori ancora > > disse sarcastico.
< < Ehi ehi, scusatemi, non volevo intromettermi – sorrise – Lucy, come stai? Mi sei mancata in tutto questo tempo > >
Lucy sorrise e si tirò dietro l’orecchio un ciuffo di capelli. Thorin se ne accorse e continuò a guardare Edmund minacciosamente.
In quanto era la festa del patrono, il gruppo di amici andò alla fiera locale.
Kili, Fili e Bofur si comprarono lo zucchero filato. Edmund e Lucy rimasero attaccati per tutta la serata. Lucy voleva comportarsi proprio come Thorin faceva con Debby e non si sentiva affatto in colpa, tuttavia, anche i giorni seguenti non si rivolsero più la parola e Lucy cominciò a comprendere che stava rischiando davvero di perdere Thorin, finché giunse il compleanno di Lucy.

< < Sveglia! Sveglia ragazze! – esclamò Lucy scoprendo le sue amiche dalle coperte e spalancando la finestra – guardate che bel sole! Oggi è proprio una bella giornata > > disse contenta e voltandosi, vedendo le sue amiche stropicciandosi gli occhi e stiracchiandosi.
< < Sono solo le sette e mezza! > > si lamentò Glenys guardando l’orologio e cercando di lanciarle un cuscino addosso, fallendo.
< < La colazione è servita per le otto, quindi muovetevi > > sorrise.
< < Cambio di programma – sbadigliò Shaylin – faremo colazione in un bar con Debby e i suoi amici > >
Perfetto.
Alcuni minuti dopo, Shaylin si alzò sbadigliando e si diresse verso il bagno, tuttavia, Glenys la sorpassò, spingendola leggermente e chiudendosi in bagno.
< < Non è possibile! > > sbuffò Shaylin tornando indietro.
< < Sai che giorno è? > > domandò Lucy entusiasta, sedendosi sul letto e incrociando le braccia, facendosi dondolare.
< < Giovedì mi pare > > le rispose Shaylin guardando il calendario.
Lucy abbassò le spalle e sospirò amareggiata.
“Magari gli altri se lo ricorderanno, forse Thorin se lo ricorda” pensò.
Le sue aspettative furono deluse. Non solo Thorin non le aveva fatto gli auguri, ma doveva anche sopportare Debby che se ne stava per tutto il tempo attaccata a Thorin. Già, non riusciva ad ottenere l’appoggio delle sue amiche, perché consideravano Debby formidabile.

< < Sei bellissima, come sempre > > disse Edmund maliziosamente.
Lucy arrossì e abbassò lo sguardo, tentando di non incrociare il suo sguardo. Guardò i suoi amici seguire i balli di gruppo, guidati da alcuni animatori.
C’erano tutti, tranne Thorin . . forse era con Debby.
No, si sbagliava. Debby stava ballando insieme agli altri, e allora Thorin?
< < Sai Lucy – continuò Edmund – sono contento di rivederti, sei una persona importante per me . . > >
Lucy alzò un sopracciglio. No . . non poteva avere una cotta per lei.
< < Non te l’ho mai detto . . non ho mai avuto il coraggio di dirti che . . > >
Edmund si avvicinò lentamente a Lucy, la quale indietreggiò, vedendo le labbra di Edmund farsi ancora più vicine.
< < Cosa state facendo?! > > domandò improvvisamente Debby incrociando le braccia e guardandoli furiosi.
Lucy la guardò preoccupata e balbettò.
< < Non . . noi non . . non è come pensi > > disse alzandosi.
< < Come puoi fare questo a Thorin? > >
< < E’ colpa mia, Lucy non c’entra > > la difese Edmund.
< < Nessuno ti ha interpellato! > >
< < Non c’è stato alcun bacio! > > le fece comprendere Edmund alzando la voce.
< < “Come puoi fare questo a Thorin”? – ripeté Lucy – senti chi parla – rise sarcastica – tu e Thorin fino adesso siete stati appiccicati tutto il tempo > >
Debby sbuffò e la guardò seria.
< < Siamo solo amici > >
< < Frase tipica > > rise Lucy.
Tuttavia, Debby non si lasciò sopraffare.
< < Non ti rendi conto di quanto Thorin ti ami – disse scuotendo la testa e ricominciò dolcemente – Thorin non ha fatto altro che parlami di te, a partire dal vostro primo incontro, fino adesso e di quanto si ritiene fortunato ad averti conosciuta > >
A Lucy caddero quasi le braccia. Thorin aveva parlato di lei? La amava davvero . .
< < Non dovrei dirtelo – continuò Debby abbassando la voce e avvicinandosi al suo orecchio – sta organizzando una festa a sorpresa per il tuo compleanno > >
Lucy spalancò gli occhi e la guardò imbarazzata. Si diede una pacca in fronte, considerandosi una stupida.
< < Ora capisci? > >
< < Io credevo . . > > mormorò Lucy.
< < Io sono già felicemente fidanzata – sorrise Debby – il mio ragazzo è via per lavoro > >
< < Perdonami . . sono una stupida . . > >
< < Stai tranquilla. Nessun rancore > > le sorrise dolcemente Debby abbracciandola.

La sera, Glenys e Shaylin si comportarono in modo strano. Ormai Lucy sapeva che le avevano preparato una festa a sorpresa, tuttavia, tentò di non farlo notare e fece finta di niente.
Lucy stava per scendere nella sala per la cena, tuttavia, Glenys e Shaylin la bloccarono. Entrambe la presero per le braccia e la trascinarono fuori dall’albergo.
< < Ragazze . . la sala per la cena è di là > > ricordò loro Lucy.
< < Oggi ceniamo da un’altra parte > > dissero all’unisono.
< < Ma . . gli altri? > > domandò Lucy voltandosi.
< < Ci raggiungeranno, tranquilla > >
La trascinarono per le vie della cittadina, fino a quando ad un certo punto la portarono in spiaggia, fino al bar.
< < Buongiorno signorine, cosa desiderate? > > domandò il barista.
< < Io direi . . di dare il via alla festa! > > urlò Glenys a tutti i presenti.
< < Festa? > >
< < La TUA festa! > > sottolineò Shaylin indicando Lucy.
Improvvisamente, dal soffitto scese una grande palla da discoteca e le pareti erano decorate con simboli della pace.
Giunsero i suoi amici più cari vestiti da anni ’70.
< < Buon compleanno Lucy Hostel ! > > disse qualcuno al microfono.
Lucy riconobbe la voce. Su un palchetto stava Thorin. Indossava pantaloni lunghi a zampa di elefante e una camicia floreale.
< < Io pensavo . . > >
< < Che ci saremmo dimenticati del tuo compleanno? > > la interruppe Bofur.
< < Non potremmo mai > > disse Thorin scendendo dal palco e avvicinandosi a Lucy, prendendole una mano e baciandola.
< < L’idea è stata di Thorin > > lo indicò Kili.
< < Lo sa benissimo che ti piacciono le feste a tema > > continuò Bilbo.
< < Stai zitto! > > gli mimò Thorin fulminandolo con lo sguardo.
< < Hai organizzato tutto questo, per me? > > domandò Lucy guardandosi attorno sorridendo.
Thorin attese alcuni secondi e annuì, grattandosi la nuca. Lucy sorrise e lo abbracciò.
< < Sì . . perché ti amo > > le sussurrò nell’orecchio, sorprendendola. Lucy si staccò lentamente da lui, tenendo le mani sulle sue spalle e lo guardò interrogata.
< < Avevo paura . . non mi è mai accaduto di innamorarmi così perdutamente di una ragazza . . > >
< < Anche io ti amo Thorin! Tanto! > > disse felice avvicinando le labbra a quelle di Thorin e baciandolo, Thorin rilassò le spalle e portò le mani sui suoi fianchi, stringendola maggiormente a sé, mentre tutti i presenti applaudirono e fischiarono.
< < Si può dare il via alla festa ora! > > urlò Kili al DJ, il quale fece partire le canzoni.
Tutti iniziarono a ballare, mentre la palla da discoteca illuminava il locale. Kili, Fili e Bofur furono i primi a giungere in pista.
Lucy fu portata dalle sue amiche in uno stanzino e le diedero dei costumi.
Lucy optò per un gilet con le frange, indossò occhiali a goccia e si mise in testa un foulard colorato.
Quando tornarono in pista, risero per i loro amici che avevano appena indossato grandi parrucche bionde e portavano dei baffi finti.
< < Avanti Dwalin! Andiamo! > > lo trascinò Glenys.
< < E’ imbarazzante! Guarda come sono conciato! > > si lamentò.
< < Sei bellissimo così come sei, andiamo! > >
< < No! > >
Glenys incrociò le braccia e fece il finto broncio, poi alzò un sopracciglio e sorrise. Si alzò in punte di piedi e gli diede un bacio.
< < Così va meglio? > >
< < Ok, andiamo > > disse Dwalin prendendola per mano e spostandosi in pista.
Lucy sorrise e batté le mani a ritmo di musica. Si voltò appena Edmund le si avvicinò, imbarazzato.
< < Io . . Io . . > > balbettò.
< < Ascolta Edmund . . mi dispiace, io . . sono innamorata di Thorin, non voglio illuderti, non voglio farti soffrire > > gli disse sincera.
< < Tranquilla, immaginavo che mi considerassi solo un amico . . ma non importa. Quando torneremo a casa, dovrò partire per girare un nuovo film . . spero ci potremo ancora risentire, se vorrai . . ma stai tranquilla, so che Thorin è geloso, non esagererò > >
Lucy gli sorrise, stringendogli la mano, in segno di amicizia, ma in quel momento, giunse Thorin, il quale le cinse un fianco e la strinse a sé, baciandole la tempia.
< < Complimenti per la festa amico mio > >
< < Grazie > >
< < Vi lascio soli > > sorrise poi a entrambi facendole l’occhiolino.
Quando si allontanò, Thorin si mise di fronte a Lucy e le prese il viso tra le mani, baciandole la fronte, la punta del naso e infine le labbra.
< < Ora è il momento del taglio della torta > >
Fu portata una grande torta a forma di palla da discoteca, al gusto di cioccolato, come piaceva a lei.
< < Esprimi un desiderio! > >
Lucy chiuse per un secondo gli occhi ed espresse il desiderio: trascorrere una vita felice con Thorin e i suoi amici e che non si sarebbero mai separati nonostante ognuno avrebbe intrapreso una strada diversa all’università che li attendeva.



Ciao a tutti. Ormai le mie storie sono sempre basate sulla compagnia, non posso farne a meno.
Oggi ho fatto il mio orale di maturità e sono contenta. Ora sono liberaaaaaaaa volaaaare wuoooo , per questo riuscirò ad aggiornare più spesso. Questa one l’ho scritta in vista della fine della quinta superiore e ho messo la Compagnia di Scudodiquercia nei nostri panni . . alle prese con una vacanza post-maturità, spero vi piaccia.
Bacioni <3
Pritibi

 
  
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