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Autore: LilyProngs    20/04/2009    5 recensioni
Rin è una bambina di dieci anni che è cresciuta in un orfanotrofio ed aspetta, con speranza, di poter trovare un giorno una famiglia.
Kagome è una giovane che ha appena finito il suo apprendistato ed è pronta al suo primo lavoro come assistente sociale.
Kagome e Rin si incontreranno all'orfanotrofio e questo segnerà l'inizio d una nuova vita per entrambe. Ma se il passato di Rin tornasse a galla all'improvviso precludendole ogni possibilità di gioia?
Una fic all'insegna dell'amore in tutte le sue sfumature!
E' principalmente una Sesshomaru-Rin ma anche una Inuyasha-Kagome e inizia principalmente con la storia di quest'ultima coppia per poi dedicarsi pian piano completamente alla prima.
ATTENZIONE RATING ARANCIONE DAL CAP 32!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 5 Ecco il nuovo capitolo!
Buona lettura!

La bambina alla ricerca di un sogno

Rin guardò la ragazza di fronte a sé prendendola seriamente in considerazione.
Si fidava di Kagome. Era la prima persona che l'aveva fatta sentire importante. La conosceva da poco ma le voleva bene, davvero molto bene.
Aprì la bocca per parlare ma la campana del pranzo suonò forte.
Più tardi, più tardi l'avrebbe resa partecipe del suo passato, pensò mentre si alzava con un balzo.
"Andiamo Kaggy?" chiese mentre le porgeva la mano e si illuminava in un grande sorriso.
"Certo!".
Le due si avviarono mano nella mano verso la sala da pranzo, presero il primo tavolino libero e Shippo arrivò subito. Rin alzò gli occhi al cielo ma poi iniziò a prenderlo in giro.
"Cos'è Shippino, ti sei innamorato di Kagome?" chiese. Il bambino arrossì violentemente e le fece la linguaccia.
"Sei un'impicciona Rin!" esclamò Shippo. Rin rise.
"E' una risposta affermativa?" riprese. L'altro arrossì,stava per rispondere quando qualcuno gli interruppe.
"Chi è innamorato di Kagome?" chiese minaccioso Inuyasha sedendo al loro tavolo. Kagome arrossì violentemente mentre Shippo era inquietato dalla presenza del ragazzo.
"Shippo, Shippo si è innamorato di Kagome!" esclamò subito Rin, divertita.
"Taci,tu!" Shippo le mostrò nuovamente la sua lingua.
Inuyasha lo guardò accigliato.
"Oh è solo un moccioso..." constatò. Rin scoppiò a ridere di gusto.
"Inuyasha!" lo rimproverò invece, Kagome.
"Ehi moccioso a chi?Ti faccio vedere io!" esclamò Shippo alzandosi sulla sedia per saltare addosso ad Inuyasha. Quest'ultimo tese la mano in avanti e tenne il bambino lontano, bloccandolo tenendogli la nuca. Il piccoletto si dimenava ma Inuyasha non faceva una piega, anzi sbadigliò visibilmente.
A Kagome scappò un sorriso, a volte Inuyasha era proprio un bambino!
"Il tuo fidanzato non mi piace affatto, Kagome!" esclamò Shippo smettendo di dimenarsi per farsi lasciare andare.
"Oh ma lui non..." iniziò a dire Kagome bloccandosi. In fondo loro cos'erano adesso?Un bacio rubato a mezzanotte faceva di loro due una coppia?
Vide Inuyasha guardarla accigliato, l'ombra di un sorriso sul bel volto, in attesa che rispondesse.
La ragazza si torturò le mani ma Rin andò in suo aiuto.
"Shippino finisci i tuoi broccoli, la verdura fa crescere così magari avrai un minimo di possibilità con Kaggy!" scherzò la bambina prendendo un broccolo dal piatto di Sihppo e cercò di metterlo in bocca all'amico che gesticolava furiosamente.
"No,no che schifo!" si dimenava il piccolo Shippo, gli altri due assistevano alla scena divertiti. Dopo aver smesso di torturare il bambino anche Rin rise, la sua risata era melodica e dolce come il suono di tanti campanellini.
"Ehy Rin-Rin te la prendi con i più piccoli adesso?" chiese un ragazzo che avrà avuto sedici anni, aveva dei lunghi capelli neri legati in una treccia ed un segno a forma di croce sulla fronte.
"Bankotsu, sono disposta a fare a botte con te tutte le volte che vorrai!" disse la bambina girandosi con aria minacciosa, nonstante il ragazzo la sovrastasse di molto. Infatti rise e le prese il cappello portantolo in alto così che lei non potesse prenderlo.
Rin saltellava infastidita dall'impotenza della sua età.
"Che pauuuuuuuraa mi fai Rin, cos'è un altro si è rifiutato di prendere un peso come te in famiglia?"
"Taci, sacco di cacca!Mi pare che nessuno abbia voluto anche te, che ci fai la muffa qui dentro!"
"Be' almeno io non sono qui da quando sono nato" rispose l'altro pungente. Rin infatti si bloccò ma non osò abbassare lo sguardo, nonostante si sentisse ferita. Stava per rispondere quando vide Inuyasha togliere il cappello di mano a 
Bankotsu, ora era lui che si sentiva sovrastato di molto.
"Perché ora non te ne cerchi uno alla tua di altezza?" chiese Inuyasha minaccioso. 
Bankotsu lo fulminò con lo sguardo ma non osò obiettare, era grande e da come era vestito poteva essere un avvocato o cose simili.
"Ora vai, non ho nessuna intenzione di prendermela con un ragazzino" continuò Inuyasha con un tono che non ammetteva repliche. Era stato anche molto stupido da parte sua, fare lo sbruffone davanti ad un avvocato ed un' assistente sociale.
Tutti ripresero i loro posti.
"Grazie Inu-chan..." sussurrò Rin.
"Non chiam...." iniziò Inuyasha ma poi vide il volto afflitto della bambina.
"Figurati, era un buletto cagasotto da quattro soldi!" disse facendole l'occhiolino nella speranza di farle tornare il sorriso, infatti ebbe effetto.
Kagome sarebbe intervenuta anche prima ma Inuyasha l'aveva bloccata, aveva quel suo orgoglio maschile e voleva essere lui a proteggere Rin in quel momento. Si era solo pentito di aver esitato un minuto di troppo permettendo così a quel ragazzino di dire quella cosa a Rin, cosa che sembrava averla piuttosto ferita.
Il pranzo era continuato come se niente fosse successo, con Kagome che cercava di mediare e di badare non a due bambini ma ben a tre!
"Inuyasha smettila!Sei un avvocato per la miseria, non puoi mica prendertela con i bambini!" lo riproverò la ragazza facendogli posare Shippo. Il ragazzo lo teneva sospeso per la coda. Lui sbuffò mettendolo giù e Shippo fece un'espressione trionfante.
"Ecco sta a cuccia!" lo rimbeccò, sicuro dell'appoggio di Kagome. Inuyasha lo fulminò con lo sguardo ed il bambino si fece piccolo,piccolo nella sua sedia non osando replicare oltre.
"Be' ora vado a sbrigare ancora un po' di faccende, poi ti spiego..." disse rivolto a Kagome. Quest'ultima immaginò si trattasse degli articoli riguardanti Rin, l'avrebbe raggiunto anche lei. Doveva anche occupare la parte più seria del suo lavoro, non poteva soltando godere della compagnia di Rin, quella era solo una piccola parte dei suoi incarichi.
"Sì, ti raggiungo anche io..." rispose ma sentì una mano posarsi sulla sua e si girò verso Rin, che aveva quei suoi bellissimi occhi nocciola che la guardavano imploranti.
"Ti prego, Kaggy...Potresti stare ancora con me?Devo raccontarti una storia..." disse con tono eloquente.
Kagome strabuzzò gli occhi. Non credeva davvero che Rin le avrebbe raccontato la sua storia così presto, senza rendersene conto, magari l'aveva rassicurata raccontandole pienamente di Inuyasha.
Le fece un grande sorriso ed annuì.
"Certamente...Be' Inuyasha ti raggiungo più tardi" gli disse. Lui annuì e dopo aver salutato tutti si avviò in ufficio.
Ayame si avviò verso di loro.
"Conosciuto il nuovo arrivato?" chiese con un sorriso. Kagome arrossì e Rin ridacchiò.
"Emh, si..." non ci teneva a far sapere che loro si conoscevano, tantomeno il resto.
Ayame non indagò oltre e guardò Shippo.
"Tesoro, è il momento della nostra oretta di chiacchierata!"gli disse. Shippo annuì con uno sbuffò e la seguì.
"Ciao a tutti!" salutò Ayame che si allotanò col bambino a fianco.
"Ti va una passeggiata intorno all'edificio?" propose Rin.
"Certo!" rispose Kagome ed insieme si avviarono fuori dalla struttura.
Le due camminarono l'una a fianco a l'altra in silenzio per un po'.
Rin teneva lo sguardo basso, immersa in una marea di parole che stava ariticolando per far uscire.
Ricordi lontani che riaffioravano nella sua mente da bambina. Intanto Kagome attendeva pazientemente. Vide Rin alzare lo sguardo davanti a se e fare un sospiro e, finalmente, iniziò.
"Dicono che i ricordi arrivano da quando si hanno circa quattro o cinque anni, vero Kaggy?" chiese. Kagome sobbalzò un attimo a sentirla parlare, a spezzare il silenzio così all'improvviso.
"Sì Rin, più o meno verso quell'età, la percezione dei ricordi è più facile, rimane più impressa" rispose. Rin annuì e continuò.
"Sai io so quando la mia vita è cambiata, o meglio ho alcuni ricordi sconnessi di quando ho perso le persone a me più care al mondo..." si interruppe cercando di riorganizzare i pensieri e Kagome l'osservava attenta ad ogni sua parola.
"Avevo circa due anni, e i miei ricordo sono molto sconnessi ma ci sono, so che non sono stati un sogno o meglio, un incubo...". La ragazza rimase stupita. Conservare un ricordo da quando si hanno due anni era davvero raro.
"Ricordo vagamente il viso dei miei genitori, quasi per niente...Sento però il calore, e l'amore che provavano per me. Mi ricordo che ero in pace. In fondo la vita dei neonati è più bella. Non si ha niente da pensare, niente da sopportare...Si sta li, si dorme, si fa la pipì e la popò e basta...". A Kagome scappò un sorriso a sentirla parlare così.
"Ma è quello il bello, è la sensazione di pace e l'amore che ti circonda completamente perché intorno a te ci sono persone che ti amano, ti proteggono e sperano per te tutto il bene. Quella vaga sensazione è l'unica a cui mi sono sempre aggrappata. Non avevo niente tra le mani che mi rendesse felice. Però quel calore si metteva davanti ad un ricordo..." disse e Kagome notò che un brivido aveva percosso la sua esile schiena.
"Molto probabilmente io ero seduta su una specie di divano, non lo so avevo ancora quella calda sensazione addosso, probabilmente ero circondata dai miei genitori ma poi...Ho sentito freddo, tanto freddo!Ricordo un lampo rosso ed un rumore assordante. Tante cose che cadevano. Poi qualcuno che mi teneva stretta ed il suono dei miei pianti. Ancora degli strattoni su di me o chi mi stava tenendo...Non so se fosse stata mia madre o mio padre. Poi ricordo un volto. Vago, era nero, coperto da una specie di mantello...Gli occhi erano rossi e agghiaccianti, ancora quando ci penso...Quegli occhi mi hanno perseguitato per tutta la vita...Mi svegliavo di notte perché sentivo quella presenza incombere su di me, mi faceva stare male!Quegli occhi rossi hanno ucciso i miei genitori...Quegli occhi hanno reso la mia vita così brutta e cattiva!E' per colpa loro che sono qui, è per colpa loro che sono sola e nessuno mi vuole!Perché quei dannati occhi rossi mi hanno fatta crescere troppo in fretta!Non sono ingenua, non sono piccola e indifesa come un genitore vorrebbe...Avere qualcuno da poter proteggere, da poter amare...Adottare me è quasi come addotare un adulto!Non mi puoi fregare dicendomi che nel minestrone non ci sono le carote perché io non sono stupida le vedo quelle cose arancioni che galleggiano!Non puoi dirmi di non avvicinare le mani al fuoco perché sono le mani del diavolo, so che non esiste!Non ti puoi travestire da Babbo Natale per la tua bella bimba di 10 anni per farla felice perché quella bambina sa che Babbo Natale non esiste!I miei occhi hanno percepito le cose con troppa facilità da quando sono una neonata e sono cresciuta troppo in fretta e questo alle persone fa paura!Non hai idea di quanto vorrei sentirmi bambina davvero!So che a volte, per fortuna, riesco a comportarmi da bambina ma è perché ci ho provato tante volte finché un po' ci sono riuscita ma non basta!Io non sono una bambina...Io non so cosa sono e non appartengo a nessuno!E tutto per quei maledettissimi occhi rossi!" pian piano la bambina aveva iniziato ad alzare la voce, che si era inclinata ma i suoi occhi erano solo umidi e non scendevano le lacrime. Quasi non ci riuscisse. Kagome si piegò sulle ginocchia per essere alla sua altezza ma Rin ormai non riusciva più a fermarsi e riprese a parlare.
"Sono andata di nascosto nell'ufficio di Kaede e ho preso il mio fascicolo...Era un demone. Non era solo, era un gruppo di banditi che erano riusciti ad entrare in casa per rubare tutto ciò che c'era dentro. Ma i miei genitori si sono opposti e gli hanno uccisi!Io sono viva solo perché la polizia è arrivata in tempo ma loro sono riusciti a scappare ed io sono viva!Ma forse, forse per aver vissuto in questa maniera per tutti questi anni avrei preferito morire!Non c'è spazio per me in questo mondo, non c'è!Non c'.." ma la bambina si interruppe perché delle braccia la stavano avvolgendo, morbide. La stavano stringendo forte e dolcemente.
In quel momento Rin sentì qualcosa dentro di sé schiudersi lentamente. Si sentiva al sicuro. Si sentiva amata. Era così che ci si sentiva tra le braccia di una madre?Come si stava sentendo tra le braccia di Kagome?Era così?O era ancora diverso?
A Rin non importava se quello era l'abbraccio di una madre o no. Era l'abbraccio di Kagome, l'unica che era riuscita, almeno un poco, a passare e creare una crepa su quel muro che si creava sul mondo per potersi difendere. Per la paura di essere ferita ancora.
Rin pianse, pianse tra le braccia di un amica. Pianse per la prima volta dopo quasi otto anni.
Per la prima volta nella sua vita si sentì alleggerita da ciò che l'opprimeva del suo passato. Certo, c'era ancora tanto lavoro da fare. I primi anni di vita di una persona sono essenziali a determinare ciò che sarai e lei aveva subito un trauma da quando era nata. Un trauma così forte da far inserire violentemente un ricordo nella sua mente che per la sua giovane età sarebbe dovuto scomparire col tempo e che invece, crudele, era rimasto e l'aveva inseguita per tutta la vita.
Un piccolo, fragile fardello era caduto. Il primo. Per quelli successivi c'era tempo e nessuna fretta.
Rin sapeva soltanto che da quando aveva incontrato Kagome la sua vita era pronta a cambiare.
"Rin sono con te adesso, non permetterò più a nessuno di farti del male!Non sarai più sola Rin, te lo prometto!" disse Kagome solennemente stringendola forte mentre Rin continuava a piangere e si lasciava scaldare dalle sue parole.
Mai più sola. Mai più sola. Queste parole continuavano a vagare nella sua mente fin quando, troppo stravolta da quelle sensazioni, si addormentò.
Per la seconda volta Kagome portò Rin nella sua stanza e la portò a letto.
Scese e si diresse verso gli uffici. Notò in lontananza delle orecchiette di cane dal colore bianco-argenteo.
Con passò leggero si avviò alla scrivania di Inuyasha. Lui l'aveva sentita sin dalla soglia della porta.
Alzò lo sgurdo e i loro occhi si incrociarono. Kagome fece un sorriso.
"Ehi..." disse Inuyasha posando una mano su una sedia per incitarla a posizionarsi al suo fianco. Kagome non se lo fece ripetere.
"Cosa stai facendo?" chiese osservando le carte sparse sulla scrivania.
"Sto studiando il fascicolo di Rin" rispose Inuyasha.
"Sai...Mi ha appena raccontato tutto..." confessò Kagome. Inuyasha la guardò accigliato e lei gli spiegò tutto ciò che la bambina le aveva detto.
"E' incredibile che se lo ricordi!" esclsamò Inuyasha esterrefatto. Kagome annuì.
"Sono d'accordo, ma è così...Non credo proprio che se lo sia inventato!" esclamò. Inuyasha la guardò e annuì, prese un foglio e glielo porse.
"Infatti, la sua versione è molto simile a quella della relazione fatta dalla polizia" concordò. Kagome prese a leggere.
"Ma non gli hanno mai trovati i banditi?E neanche il demone?" chiese. Inuyasha dissentì.
"E' stato un caso archiviato senza essere realmente risolto però si sa per certo che il demone si chiamava Naraku. Ma c'è dell'altro. Per quello che mi hai detto, Rin ha creduto che fossero dei banditi, dei ladri ma non è realmente così... Dando un'occhiata alla relazione si viene a sapere che c'è una sorta di legame tra i genitori di Rin e il demone Naraku. Le motivazioni sono molteplici ma nessuno è riuscito a scoprire la realtà, ci sono solo ipotesi e la più probabile è quella di un gioco di potere. Vedi, il signor Shinkon era un illustre dottore dell'istituto di ricerca di Tokio e Naraku era un suo collega. Si ritrovarono a lavorare su un caso di alterazione genetica. Sai che da quando la comunità umana si è unita a quella demoniaca ci sono state delle notevoli varianti e nuove invenzioni a livello genetico..." iniziò a spiegare Inuyasha, Kagome ascoltava attenta mentre annuiva.
"Sappiamo perfettamente che per quanto a distanza di ventenni il razzismo tra umani e demoni nella comunità persiste ancora, ma ci sono dei casi inversi quando..." e si bloccò per guardare Kagome negli occhi "Nasce un rapporto intenso tra umano e demone" disse e Kagome, per quanto sapesse che quello non era proprio il momento adatto si ritrovò ad arrossire, Inuyasha lo notò e si lasciò scappare un sorriso.
"Q-quindi il movente di Naraku ha natura sentimentale?" prese a borbottare la ragazza per cambiare discorso.
"Non proprio,prettamente scientifico" dissentì Inuyasha, lei aggrottò la fronte.
"Ma che cosa centra tutto questo?" chiese confusa.
"Ti spiego la ricerca sul quale stavano lavorando. Da quando le due comunità si sono unite ci sono stati dei cambiamenti. Pensaci, i demoni per la maggior parte delle volte, anzi sempre, conservano la loro longevità, invecchiamo molto lentamente....Gli umani, al contrario invecchiano con molta velocità!Come si può mantenere giovane un umano per far si che il rapporto tra demone e umano sia durauro?E in più, in caso di rapporto la nascita di un figlio sarebbe sicuramente di mezzo demone, esseri che si trovano di mezzo a due tipi di 'razze'. E cosa si potrebbe fare in quel caso?Comporre un'ulteriore comunità di mezzo-demoni?Non ci potrebbe essere un disfunzionamento nell'ordine naturale delle cose?Un'afflizione nella catena della vita?" continuava ad esporre Inuyasha. Certo che era un bel casino tutta quella situazione, e Kagome non era ancora riuscita a capire del motivo della morte dei genitori di Rin, ma Inuyasha continuava a spiegare. Sembrava che il caso gli fosse particolamente a cuore.
"Queste domande risiedono negli appunti del signor Shinkon, che decise di fermarsi nella ricerca perché c'era ancora bisogno di tempo ma questo non andava bene a Naraku, voleva che si continuasse nella ricerca. Non gli importava molto il fatto sentimentale quanto il discorso di contorno, se si potevano fare delle mutazioni genetiche tra umani e demoni perché non tra demoni e demoni?Accrescere la potenza mediante un miscuglio di poteri diversi. Per questo Naraku aveva bisogno delle ricerche del Signor Shikon che non era affatto d'accordo con le idee megalomani di Naraku!Così, tutti i file di ricerca gli prese con la forza, è per questo che noi possediamo solo degli appunti malamente fatti. Però non si riesce più a trovare nessuna traccia di Naraku e pian piano il caso è stato chiuso. La consolazione è che nel corso di questi anni non è emersa nessuna incredibile novità nella scienza quindi si suppone sia successo qualcosa che ha fermato Naraku nella sua ascesa di potere" concluse finalmente Inuyasha. Kagome lo guardava esterrefatta.
"Mamma mia che storia contorta!Ed ingiusta...Rin è stata privata della sua famiglia per un gioco di potere...Ma aspetta, la cosa riguardava soltanto il padre di Rin, perché anche la madre è stata uccisa?E, probabilmente, se non fosse stato per l'arrivo della polizia anche Rin sarebbe morta..." chiese. Inuyasha fece una scrollata di spalle.
"Credo sia per il fatto che Naraku non volesse testimoni o qualcuno che seguisse le indicazioni del Signor Shinkon, in fondo, anche la madre di Rin era una dottoressa, magari avrebbe potuto seguire le indicazioni del marito" spiegò. Kagome annuì. Chissà perché Inuyasha si era messo a fare l'avvocato, se lo vedeva bene anche come investigatore. Con un sorriso se lo immagino con matellino di tweed, pipa e lente di ingrandimento alla Sherlok Holmes.
"Perché sorridi?" chiese Inuyasha curioso. Kagome scosse la testa.
"No niente..Comunque è tutto molto complicato. E subdolo, è ingiusto che a Rin siano stato tolti i genitori per un motivo del genere..."
"Questo Naraku mi da tanto l'idea di un uomo senza scrupoli. Però non se ne è sentito più parlare è probabile che sia finito male" constatò Inuyasha. Kagome annuì in accordo.
"Be' non ci sarà molto utile per trovare una famiglia a Rin, ma sapere per bene il suo passato è importante!" esclamò Kagome.
"Sì, infatti".
"La signora Mikon mi ha detto che a breve verranno delle famiglie, speriamo che Rin attiri l'attenzione di qualcuno...Sinceramente trovo imposibile che qualcuno si rifiuti ad averla al suo fianco..." sussurrò tristemente.
"Lo so...Ci sei molto affezionata, vero?" chiese con un sorriso al quale lei rispose.
"Sai, appena incontrai il suo sguardo triste capii che era lei la bambina che avrei voluto affiancare!E più l'ho conosciuta più mi sono resa conto di quanto fosse splendida e di quanto avesse bisogno di affetto" rispose assorta. Voleva davvero bene a Rin.
Sentì una mano delicata posarsi sul suo viso ed alzò lo sguardo incontrando i grandi occhi ambrati di Inuyasha che la guardavano sorridenti.
"Sono sicuro che Rin è felicissima ad averti al tuo fianco...Chiunque lo sarebbe" aggiunse timidamente, infatti le sue guance bianche si tinsero leggermente, ma non stacco i suoi occhi da quelli di lei. Kagome stava per rispondere quando sentirono bussare alla porta. Si allontanarono immediatamente.
"Sì?" chiese Kagome, entrò Koga che li salutò.
"Kagome c'è bisogno di noi!Sono arrivate due famiglie che vogliono vedere i bambini, dobbiamo affiancare la signora Mikon" l'avviso. Kagome spalancò gli occhi, questa proprio non se l'aspettava!Sapeva che delle famiglie sarebbero arrivate tra un mese. Si alzò comuque andando incontro a Koga.
"A dopo Inuyasha..." disse salutandolo. Lui annuì. La vedeva agitata, in fondo era il suo primo incarico davvero importante come assistente sociale. Le sorrise.
"Buona fortuna, Kagome!" disse. Lei sorrise.
"Grazie..." rispose per poi avviarsi, agitata, di fuori.

Ed eccovi un altro capitolo!
Ammetto che ho avuto un pò di difficoltà, io sono abituata a delle situazioni più sentimentali che misteriose e piene di intrighi come queste, ma volevo che il passato di Rin fosse un qualcosa di importante...Spero vivamente che sia piaciuto comunque!E' un capitolo un pò diverso e presto tornerò a qualcosa di più emozionale, decisamente più nelle mie corde!^^
Ringrazio:
Mikamey: Ciao!:)Ti ringrazio moltissimo per i tuoi complimenti, mi fa davvero molto piacere sapere che la fic ti piaccia!:)Anche io non vedo l'ora di scrivere dell'arrivo di Sesshomaru ma ci vuole ancora un pò,ma il momento si avvicina pian piano,spero comunque che continuerai a seguirmi!^^Bè finalmente sei a conoscenza del passato di Rin, che te ne pare?Al prossimo capitolo!:)
Achaori:Ciao!Ti ringrazio moltissimo per i complimenti. Sono contenta che ti sia piaciuta l'idea di far lavorare Kagome e inuyasha insieme e sono altrettanto contenta di sapere che ti piace il personaggio di Rin!Mi diverto un sacco a scrivere su di lei e più ne scrivo più mi affeziono a questo personaggio!:)che ne dici?Alla prossima!
Vale728: Eccoti il nuovo capitolo!:)Sono davvero contenta  di sapere che ti sia piaciuto!^^Spero sia lo stesso anche per questo,siamo finalmente a conoscenza del passato di rin!^^grazie ancora per i complimenti!Alla prossima!
Monik:Ciaao!:)Mamma mia quanti complimenti *me arrossisco*!Mi fa molto piacere sapere che ti piaccia la storia e i miei personaggi,davvero!:)Ah ecco mi sembrava, non ti preoccupare le correzioni sono sempre ben accette e ti ringrazio per avermi avvisato!:)Ti ringrazio ancora di tutto!Alla prossima spero!XD
Draco:Si kagome e Inuyasha lavorano insieme, è un dettaglio importante!:)Grazie, mi fa piacere sapere che ti piace come scrivo. Anche io sto leggendo la tua storia, molto carina!^^Comunque ovvio, non avrei mai creato una relazione illecita tra sesshomaru e rin,mi verrebbero i brividi di orrore al solo pensiero!Sarà tutto molto regolare,promesso!^^Alla prossima!
Karly_chan the black cat:Ma ciao nuova lettrice!:DTi ringrazio molto per i complimenti, sono contenta che ti piaccia la mia Rin, e anche come scrivo, mi fa davvero molto piacere!:)Eh si, ci vuole solo un pò di pazienza tra il loro incontro ma si avvicina sempre più,promesso!:)Sai anche io ho letto le tue shot, davvero molto carine anche a me piace come scrivi!^^Spero di rivederti al prossimo capitolo e grazie ancora!:)

Un saluto,
by LilyProngs
  
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