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Autore: Neko    20/04/2009    4 recensioni
Non si gioca con il destino delle persone, nè di un intero villaggio. Ci possono essere delle conseguenze sia gradite che spiacevoli. C'è sempre una punizione per chi osa interferire con lo scorrere del tempo, ma qualsiasi cosa possa essere, quello a cui si può andare incontro non è niente, se ciò per cui si è compiuto un tale gesto porta a ciò che si è desiderato per anni. L'ultimo sogno di un uomo che ormai ha perso le speranze.
Genere: Azione, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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 Capitolo 4: Attacco a Konoha

 

Passarono un paio di giorni e Naruto, come molti altri ninja, si allenava per prepararsi alla grande battaglia. A volte si allenava con Kyuubi per aumentare la sincronia con il demone, ma molte volte era capitato che la gente che passava di li, scappasse a gambe levate. Decise quindi di passare a un altro tipo di allenamento. Il lancio dei kunai…il suo punto debole da quando aveva perso l’occhio.

Non riusciva bene a calcolare la profondità e spesso sbagliava il bersaglio.

Più volte si era esercitato, ma non aveva ottenuto grandi risultati.

“ci alleniamo duramente eh?” chiese Kakashi avvicinandosi al suo allievo “in questi giorno ti vedo sempre in questo luogo. Non ti fermi un attimo. Almeno in questo aspetto non sei cambiato!”

“Ne approfitto finchè ho ancora forze!”rispose con non curanza il biondo.

Kakashi abbassò la testa, aveva saputo da Sakura della sua salute.

“ è una brutta gatta da pelare, mi dispiace!” disse Kakashi a testa bassa.

“Non dispiacerti, va bene così!”

“sei diventato piuttosto arrendevole crescendo, Naruto!”

“Quando tutti gli sforzi che fai, non servono a niente…ti cominci a domandare che senso abbia la vita!” ammise sincero l’uomo.

“da questo dovrei dedurre che non hai avuto una vita facile!”

“è così da quando sono nato, dovresti saperlo!” disse il biondo alzando le spalle.

Naruto lanciò un altro kunai sotto gli occhi di Kakashi.

Ehm…posso sapere cosa ne sarà di me?” Chiese il copia ninja un po’ imbarazzato.

“tutti curiosi in questo villaggio!” Naruto sospirò” d’accordo, dato che sono qui per cambiare gli eventi, non vedo perché non possa dirtelo.” Naruto fissò Kakashi prima di parlare “nel mio tempo te ne sei andato già da qualche anno, ma tutti ti ricordano come un grande hokage!”

Kakashi sgranò gli occhi “Ho-hokage?”

Naruto annuì “ eri l’unico degno di sostituire Tsunade, a mio avviso”

“Ti ho rubato il posto, quindi. Spero che tu non ce l’abbia avuta con me!” ammise sincero il copia-ninja.

Lanciò un altro kunai “No, se non fossi stato eletto hokage tu…probabilmente ora non sarei qui a parlare con te e inoltre…io non ero disponibile in quel periodo della mia vita!”

Kakashi si sorprese, aveva letto tanta sofferenza nel tono di voce che aveva usato.

NARUTO lanciò l’ultimo Kunai e mancò il bersaglio, come molti altri lanci.

“Accidenti!” strinse i pugni, andando a raccogliere le armi.

“Difficoltà a mirare?” chiese Kakashi vedendo la strage che aveva fatto.

Già…sarò stato tuo allievo, ma non riesco ad abituarmi a vedere con un occhio solo.”

“Col tempo ti ci abituerai.”

“Non ne ho abbastanza!” gli ricordò Naruto.

 

Il tempo ormai era giunto al termine.

Tsunade!” disse Naruto entrando nell’ufficio dell’hokage “oggi è il giorno in cui Pain attaccherà il villaggio! Faccia evacuare immediatamente il villaggio!”

“ho già dato l’ordine!” disse Tsunade sorprendendo Naruto “Non sono una veggente, semplicemente ho vinto una scommessa e ho capito che qualcosa sarebbe andato storto!” Tsunade si fece tremendamente seria. “Dimmi Naruto, quante vittime porterà questa battaglia?”

Naruto la fissò “Troppe e non posso fare molto per impedirlo. Pain ucciderà tutti coloro che non gli diranno dove Naruto si trova…e la stessa fine faranno anche coloro che non ne hanno la più pallida idea.  E non posso intervenire per salvarli!”

“Vuoi dire che lascerai morire molti innocenti?”disse Tsunade

“Non posso fare miracoli e inoltre non sono venuto qua per salvare tutti, ma la maggior parte degli abitanti di Konoha. Ma forse per qualcuno potrò fare qualcosa, ma solo perché so quando verrà attaccata!”

“Stai parlando al femminile…chi sarebbe?” chiese Tsunade preoccupata.

“Non ha importanza se non muore! Se te lo dico, tu interverrai in sua difesa e non proteggerai il villaggio, come nel mio passato hai fatto, in caso del fallimento mio e di Yamato. La salvezza del villaggio non dipende solo da me…se voi di questo tempo non fate quello che mi aspetto che voi facciate, sarò tornato nel passato inutilmente.” Disse serio l’uomo.

Tsunade sussultò, ora che sapeva che molti avrebbero perso la vita, avrebbe fatto qualunque cosa per evitare la morte degli abitanti del suo villaggio.

 Passarono solo un paio di ore, il villaggio era quasi svuotato dai suoi cittadini, fatta eccezione per i numerosi ninja, incaricati di tenere alta la guardia.

Tsunade guardava fuori dalla finestra del suo ufficio, con una mano appoggiata sul vetro e vide apparire i  primi segni dello scontro.

“è arrivato!” disse Naruto stringendo i pugni e scomparendo per  andare ad aiutare  i ninja della foglia.

Il nemico non si mostrò subito, ma mando degli enormi millepiedi giganti a sparpagliare terrore fra la poca gente che non si era ancora andata a nascondere.

Uno di questi si stava scagliando contro una bambina rimasta ferita, ma Sakura lo fermò con uno dei suoi pugni intrisi di chakra. Messo Ko la bestiaccia, prese la bimba e la porto al sicuro.

Nelle altri parti del villaggio, altri ninja avevano compiuto la stessa azione della ragazza dai capelli rosa.

Pain a quel punto si vide costretto ad uscire allo scoperto, con i suoi 5 compagni.

“Cercate il Jinchuuriki del Kyuubi e uccidete chiunque vi impedirà di giungere a lui!” disse il Pain divino, il capo dei 5.

I Pain si misero subito al lavoro, facendo interrogatori a tutti i ninja che trovavano in giro e privando loro dell’anima quando questi si ribellavano a lui.

Tutti i ninja fino ad allora eliminati, erano all’oscuro del luogo in cui il ragazzo biondo si trovasse e la devastazione dei Pain continuava imperterrita.

Anche Iruka venne preso di mira, ma prima che il nemico potesse torcergli un capello, Kakashi intervenne in suo aiuto, ingaggiando una battaglia senza esclusioni di colpi. Il copia-ninja si ritrovò già da subito in difficoltà e nemmeno l’intervento del clan Akimichi migliorò la situazione. Infatti non conoscendo il potere del nemico, che sembrava immune a qualunque attacco, presto sia il padre di Chouji, che Kakashi rimasero a terra apparentemente privi di vita.

In un altro luogo un Pain aveva preso di mira un’altra vittima: Shizune.

“Dimmi dove si trova il Kyuubi!” ordinò il nemico.

“Mai! Naruto è un abitante del villaggio e noi ci proteggiamo a vicenda. Non svelerò a nessuno il luogo in cui si trova, tanto meno a uno come te che vuole fargli del male! Lo proteggerò anche a costo della vita.” Disse Shizune mettendosi in posizione di attacco.

“Bene, sarò felice di accontentarti, ma alla fine, che tu lo voglia o no saprò dove si nasconde Kyuubi!” disse il nemico attaccandola.

Shizune si parò con le braccia, ma non accadde niente. la donna aprì gli occhi e vide davanti a se, un uomo che aveva parato il colpo e allontanato Pain.

“Se vuoi sapere dove si trova il Kyuubi te lo dico io! Non è il caso che tu faccia fuori altra gente!” disse l’uomo.

“No, fermati!” urlò Shizune.

L’uomo si girò “Tranquilla, so quel che faccio.” Naruto tornò a rivolgersi al nemico “Kyuubi si trova al monte di Myoboku zan!” disse.

Pain sorrise “Grazie! Ma sei uno stupido se pensi di cavartela!”

Naruto lo fissò serio  “Certo che  lo penso, perché tu stai per fare una brutta fine!” detto questo a una velocità sorprendente Naruto si ritrovò, dietro le spalle del nemico e con un Kunai gli tagliò la testa, per poi distruggergli completamente il corpo con un pugno ben assestato.

“Fuori uno, e ora prepariamoci al peggio!” disse Naruto

“perché l’hai fatto? Ora Naruto sarà…” cominciò la donna.

“… in pericolo? Lo sarebbe comunque. Questo Pain avrebbe letto quello che cercava nella tua mente e ti avrebbe uccisa. Ho solo evitato un’altra morte inutile!” disse scomparendo

“Era una copia ed è riuscito a sconfiggere Pain. Incredibile…forse non tutto è perduto!” disse Shizune che nel frattempo era stata raggiunta di Ino.

Anche Tsunade era andate a dare man forte ai suoi ninja. Presto si ritrovò davanti il Pain divino e con lui intraprese una discussione su Naruto.

La donna aveva piena fiducia nel ragazzo e lo mise in guardia, perché il ragazzo sarebbe riuscito a sconfiggerlo.

Pain la guardava senza la minima traccia di preoccupazione, ma ad un certo punto lo si vide abbozzare un sorriso.

“Bene! Trovato! monte Myoboku zan!” disse sorprendendo la donna.

“A quanto pare non tutti i tuoi ninja sono così fedeli a Kyuubi! C’è chi ha parlato!” disse guardando compiaciuto l’hokage del villaggio.

 “è ora di porre fine a questa battaglia!” disse il nemico alzandosi in aria e richiamando a se i suoi compagni affinchè si mettessero al riparo, dato che stava per attaccare il villaggio dall’alto.

Naruto era posizionato alla sua postazione sul monte degli Hokage e diede il via a Yamato di procedere con la difesa progettata qualche giorno prima nei confronti di tutta Konoha.

Sotto gli occhi stupiti del Pain divino, comparve una cupola di legno che andò a coprire interamente il villaggio.

“Impressionante! Sembra quasi che mi aspettassero! Ma non basterà a fermarmi!”

Posizionò le mani in avanti e gridò con tutta la voce che aveva in corpo !Shinra Tensei!”una potente onda d’urto andò a scagliarsi contro la cupola, ma la tecnica non ebbe gli effetti devastanti sperati.

La cupola aveva retto a tale attacco, ma Pain si preparò ad attaccare nuovamente.

Naruto prima di usare l’arte del legno, aveva invocato Kyuubi, nella speranza che potesse fare qualcosa, anche se i rischi erano alti dato che il motivo dell’attacco di Pain era proprio il voler catturare la volpe.

“Vai ora che è debole! Hai 4 secondi di tempo prima che possa riutilizzare la tecnica!” ordinò Naruto al demone.

La volpe senza farselo ripetere due volte, partì all’attacco, ma bastò un solo sguardo di Pain, che il rinnegan, l’arte oculare più temuta dai ninja, paralizzasse la volpe .

I secondi che doveva attendere per poter attaccare di nuovo erano finito e con un altro Shinra Tensei, Pain oltre ad allontanare Kyuubi, distrusse la parte di barriera creata da Yamato.

“Ora è la fine!” disse Pain.

 

Ho messo sia il disegno in originale, sia quello colorato con Photoshop, però non sono una maestra con quel programma e i risultati infatti si vedono.  Spero vi piaccia comunque.

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Ecco il 4° capitolo. Che ve ne pare?

Risposta a : Cleo92: come dice il proverbio, chiedi e ti sarà dato. Spero che il disegno ti piaccia.

Ciao alla prossima

Neko =^_^=

 

 

  
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