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Autore: clif    13/07/2016    5 recensioni
Harry, Ron ed Hermione partono per trovare e distruggere gli Horcrux del signore oscuro.
Con loro ci sarà anche l’aiuto inatteso di una quarta persona.
Da soli e in fuga, i quattro amici devono fare affidamento ora più che mai uno sull’altro…
Ma non sarà affatto facile, soprattutto per il prescelto.
Oltre il signore oscuro, la causa di ogni male, dovrà tenersi pronto ad affrontare anche sua sorella.
Passata anche lei al lato oscuro della magia.
Nel frattempo, il mondo dei maghi è caduto sotto il controllo dei Mangiamorte .
Il ministero della magia e persino Hogwarts sono ora tenuti sotto scacco da Voldemort.
E mentre Harry (ormai diventato il ricercato numero uno da tutto il mondo magico) combatte
senza sosta dalla parte della luce, Heather decide di affrontare Voldemort traendo forza dal buio.
Il momento della battaglia finale si avvicina, ma Harry ancora non sa chi sarà il suo nemico.
Sequel di "Harry e Heather Potter: il principe mezzosangue"
Ambientazione: 2006-2007... Epilogo: 1 settembre 2022
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry e Heather Potter'
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Il sole era calato già da alcune ore in quella fredda serata di luglio. La maestosa e antica villa della famiglia Malfoy non era mai stata lugubre come in quel momento. All’esterno dell’abitazione l’unico rumore udibile erano i pavoni di Lucius Malfoy. All’interno, invece, aleggiava un silenzio carico di tensione.   

Nell’immenso salotto erano radunate decine di maghi. In piedi, nel punto più in fondo della sala, vi era un tremolante e silenzioso Peter Minus. Poco distante da lui, fluttuante e privo di sensi, vi era il corpo di una strega. Probabilmente qualche nata babbana, oppure qualcuna contraria alla politica del signore oscuro.   

Al centro della sala era stato posto un lungo tavolo per le riunioni dei Mangiamorte. Tutti i membri di spicco erano stati richiamati:  Avery Junior, Alecto e Amicus Carrow, Antonin Dolohov, Goyle e Tiger, Fenrir Greyback, tutti i Lestrange, Macnair, la famiglia Malfoy al completo, Mulciber. Nott senior, Rookwood, Rowle, Selwyn, Travers, Jugson e Wilkes. Molti di loro erano fatti evadere da Azkaban sotto ordine del signore oscuro.   

Il mago in questione, era seduto a capotavola. In religioso silenzio, esattamente come i suoi seguaci. Ogni tanto buttava distrattamente lo sguardo  sui due posti rimasti liberi. Stavano aspettando l’arrivo degli ultimi due Mangiamorte. Infatti, dopo alcuni minuti, sopraggiunsero Yaxley e Severus Piton. Entrambi con importanti notizie.   

Il primo informò l’oscuro signore che era riuscito, dopo diverse fatiche e fallimenti, a mettere sotto Imperius Pius O'Tusoe, una delle cariche più alte del ministero. Il piano di uccidere il ministro ed impossessarsi del ministero sarebbe stato messo in atto molto presto. Piton invece portò notizie differenti, ma non per questo meno gradite.   

A quanto pareva, il ragazzo sopravvissuto sarebbe stato scortato dall’Ordine della Fenice, prima del compimento dei suoi 17 anni. Voldemort annuì, assorto nei suoi pensieri. Stava valutando il modo migliore per uccidere Harry Potter. Attaccarlo prima o dopo il trasferimento? Forse si sarebbe dovuto prima concentrare sull’attacco al ministero. A quel punto avrebbe avuto un ostacolo in meno per raggiungere il potere.   

-Prima di procedere con la riunione, devo fare una richiesta ad uno di voi- Disse il mago dal volto serpentesco. Aveva rapito Olivander, il fabbricante di bacchette, e aveva scoperto, tramite varie torture, che la sua bacchetta e quella di Potter (entrambi i Potter) erano gemelle. Ciò gli avrebbe impedito di nuocersi fatalmente a vicenda.   

Aveva bisogno di un’altra bacchetta. Scelse quella di Lucius. Ovviamente l’uomo, dopo aver perso la sua profezia due anni prima e dopo che era stato liberato da Azkaban, aveva perso la fiducia del suo padrone. Perciò gli diede la sua bacchetta senza opporre alcuna resistenza. Era molto umiliante per un mago essere sprovvisto della propria bacchetta.   

Dopo aver assassinato la strega che fino a pochi istanti prima era svenuta e fluttuante (la vecchia professoressa di babbanologia di Hogwarts, si era battuta per anni per i diritti dei Babbani), il lord oscuro dichiarò conclusa la riunione e uscì velocemente dal Manor dei Malfoy. Bellatrix rimase per qualche secondo in silenzio, osservando il punto dove il suo signore era appena scomparso.   

Era a dir poco furiosa. Una rabbia folle e terribile la stava corrodendo dall’interno. Sapeva benissimo dove il suo signore sarebbe andato. Da quella maledetta ragazzina. Come si permetteva quella sudicia mezzosangue mettersi sullo stesso livello dell’oscuro signore?! Tutti loro avevano giurato fedeltà alla Sua causa. Ma non la Potter.   

La ragazzina aveva osato proporgli un’alleanza. E la cosa che le dava più alla testa era il fatto che Lui avesse accettato. Avrebbe dovuto ucciderla due anni prima, quando ancora poteva. Ma ormai non era più possibile. La mocciosa si era guadagnata la stima e la fiducia del Lord, quando aveva assassinato Silente.   

Proprio allora, con una velocità sorprendente, Heather tirò fuori la bacchetta dalla tasca e la alzò davanti a se. Al fratello gli si mozzò il respiro. Sembrava andare tutto a rallentatore. Per un attimo vide qualcosa nella sguardo della sorella. Non l’aveva mai vista così: sembrava una bestia feroce. A quel punto fu tutto molto rapido.   

-AVADA KEDAVRA!- Disse Heather. Dalla sua bacchetta fuoriuscì un pulsante fascio di energia verde che investì in pieno Silente.  

Quella stupida della Prince aveva fallito. Probabilmente era morta quando era venuta meno al patto infrangibile, ma la cosa non le interessava più di tanto. Non avrebbe permesso alla Mezzosangue di diventare la preferita del Lord. Gliel’avrebbe fatta pagare cara. Doveva solo aspettare.   
 

Intanto il signore oscuro si smaterializzò al Riddle Manor. La sua ospite era già arrivata. Un elegante Heather Potter lo stava aspettando seduta al lato opposto del tavolo. Voldemort fece un sorriso (un sorriso freddo e crudele), ricambiato allo stesso modo dalla ragazza (anch esso freddo e cinico).   

-Perdonami se ti ho fatto attendere, mia cara- Le disse. Heather mise su un sorriso gentile quanto falso e scosse il capo. I colloqui con quell’individuo la infastidivano non poco, ma doveva cercare di mantenere un legame con lui. considerando soprattutto che era ricercata. Se Tom fosse riuscito a far cadere il ministero, lei non sarebbe più stata obbligata a nascondersi.   

-Ho appena saputo da Severus, che colui che dovrebbe essere tuo fratello verrà trasferito in un luogo più sicuro: probabilmente nella casa di qualcuno dell’Ordine della Fenice- La informò lui. Heather rimase abbastanza soddisfatta da ciò che le disse. Non tanto per la notizia, lei ne era già a conoscenza, ma perché sembrava fidarsi di lei.   

A differenza di Severus. Lo aveva riaccolto nelle fila dei Mangiamorte, ma non era uno dei suoi preferiti. Probabilmente era rimasto infastidito dal fatto che fosse stata obbligata lei ad intervenire. Se ad uccidere Silente ci avesse pensato Piton, probabilmente sarebbe diventato il suo Mangiamorte preferito.   

In ogni caso, non avrebbe permesso a Severus di morire. Era uno dei pochi parenti rimasti in vita a Caroline: non voleva che anche lei provasse il suo stesso dolore.   

Un boato risuonò ovunque, attirando la sua attenzione. Al centro della sala, nel punto dove vi era quello strano arco, Bellatrix iniziò ad esultare. La Potter era sicura di aver visto qualcosa cadere oltre il velo dell’arco. Cosa diavolo stava succedendo? Intanto Silente aveva sconfitto anche Augustus Rookwood e Rebastan Lestrange, ma nessuno sembrava prestargli attenzione.   

Remus corse a fermare Harry, che intanto urlava disperato. Solo allora la sorella si accorse di un particolare: mancava Sirius. Era lui ad essere finito oltre il velo dell’arco della morte. non poteva essere. La ragazza, per un attimo, rimase senza parole: possibile? Ma a toglierle qualsiasi dubbio ci pensò Harry.   

-Lo ha ucciso! Ha ucciso Sirius e adesso ucciderò lei!- Gridò il gemello, mentre si mise all’inseguimento di Bellatrix. La donna, dopo aver schiantato il suo odiato cugino, era fuggita dalla furia di Silente e dei membri dell’Ordine.   

Quel giorno aveva provato dolore. Può sembrare una cosa normale provare dolore, ma non per lei. Lei non era in grado di provare sentimenti, perciò quel giorno furono del tutto inaspettati. La sofferenza per la morte di Sirius l’aveva colta impreparata. Scacciò quei pensieri e si concentrò nuovamente sul mago davanti a lei.   

-Sono sicura che Harry verrà trasferito prima del compimento dei suoi 17 anni. agiranno così nel tentativo di depistarti. Se vuoi un consiglio, dovresti concentrarti sul Malocchio Moody: morto Silente, è lui il più pericoloso all’interno dell’Ordine- Lo informò la ragazza. Voldemort fece uno dei suoi sorrisi più freddi ed inquietanti.
 

La strega davanti a lui sarebbe stata un’arma e una fonte di informazioni senza fine. Ne era più che sicuro. Heather guardò il mago di fronte a lei. Sarebbe stato, qualunque scelta avrebbe fatto in futuro, un ostacolo di cui sbarazzarsi al più presto. Ne era più che sicura.   
  
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