IL BAGNINO

Quando gli avevano detto che in spiaggia c'era un nuovo bagnino che si dava il caso essere proprio un gran bel pezzo di figliolo, Magnus non si aspettava di certo un dio greco fatto e finito in pantaloncini rossi. 
No, decisamente no, eppure era finita proprio così.
Quel ragazzo era l'ottava meraviglia del mondo e Magnus non vedeva l'ora di esplorarlo. 
La prima cosa che scoprì su di lui fu che aveva una sorella. 
Una certa Izzy, se non ricordava male, che la fortuna aveva voluto essere grande amica di Clary, la quale a sua volta era amica di Simon, il nuovo vampiro della cucciolata di Raphael. 
Il suo amico Raphael. 
Bingo.
La seconda cosa che Magnus aveva scoperto su di lui, era che si chiamava Alexander, per gli amici Alec. 
Un nome, a detta di Magnus, che gli calzava a pennello (un po' come quei pantaloncini rossi). Dopotutto Alexander significava "difensore degli uomini" e se c'era una cosa di cui Magnus era sicuro era proprio che da uno così si sarebbe fatto difendere volentieri. Da uno così, in effetti, si sarebbe fatto fare di tutto... 
La terza cosa che Magnus scoprì su di lui, fu che era un ragazzo generalmente timido.
Altra cosa che andò a suo favore, ovviamente. 
Magnus adorava stuzzicare le persone timide. Sapeva che sotto sotto erano quelle più passionali. Soprattutto sotto le coperte. 
E proprio perchè adorava stuzzicare le persone timide decise che fingere di annegare era un buon modo per conoscerlo. 
E, beh, mentre il suo nuovo bel Dio Greco in pantaloncini rossi lo trasportava a riva (da vicino era, se possibile, ancora più bello), con i suoi muscoli tesi ed abbronzati e l'acqua che gli scivolava addosso come le mani di un amante impaziente, Magnus si complimentò con se stesso per aver deciso di mettere in pratica una strategia tanto astuta. 
E proficua. 
Sì, perchè il prodigo Alec, da bravo bagnino, non si era limitato a "salvarlo", no, per sicurezza gli aveva fatto anche la respirazione bocca bocca. 
Respirazione che si era trasformata in qualcosa che comprendeva molta più lingua e molta meno aria e che aveva fatto arrossire il povero ragazzo fino alle punte dei capelli. 
Respirazione, fra l'altro, che Magnus si era promesso avrebbe fatto in modo che si ripetesse ancora. 
E parecchie volte per giunta.