Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: sarahemmo__15    16/07/2016    1 recensioni
"Sparita. Semplicemente sparita. I mobili. I vestiti. Non posso crederci. Lucy se n’è andata…"
Una Lucy andata chissà dove, una lettera e un Natsu più confuso del solito...
Cosa sarà successo? Lucy tornerà a casa? Sta a voi scoprirlo...
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mia.


 
“LASCIAMI BRUTTO PEZZO DI IDIOTA!!!”

 

 
POV NATSU
“Lu, aspetta. Non volevo…” Allungo la mano verso la sua figura che corre e dopo un po’ sparisce all’orizzonte. Devo raggiungerla. Devo farmi perdonare. Non voglio perderla di nuovo.
Faccio per correrle dietro quando qualcosa mi afferra la mano bloccandomi, o meglio, qualcuno.
“Ti consiglio di lasciarla sola per un po’.” Luke mi lascia il polso e fa un passo in dietro. 
“Ma lei sta scappando. Sta scappando da me. Stava piangendo, l’ho vista. E’ tardi, se le succedesse qualcosa? Non me lo perdonerei mai. 
E se non mi volesse più rivolgere la parola? L’ho appena riavuta indietro, non voglio perderla di nuovo.”
“C’è tempo per chiarire le cose ma ora lasciale un po’ di tempo per pensare.” Mi dice con gli occhi di un padre che consiglia al figlio.
“E forse..” Continua “…anche tu hai bisogno di altrettanto tempo per riflettere.”
Lo guardo con aria interrogativa. Su cosa dovrei riflettere?
“Cosa provi per Lucy?” Mi chiede sedendosi sull’erba e facendomi segno di accomodarmi di fronte a lui.
Mi siedo ed inizio a pensare a quella domanda, in apparenza, molto semplice.
“Io… io non so. E’ la mia migliore amica, una sorella, ma è diversa dalle altre. Io non so come definirlo.”
“Prova a spiegarmi allora, a parole tue, cosa provi quando sei distante da lei, quando gli altri ragazzi fanno i cascamorti, quando piange.”
“Quando lei non c’è mi sento, non so, incompleto. Come se la parte migliore di me fosse altrove.
 In questi anni in cui lei non c’era ho provato cose mai provate prima. Ogni notte pensavo alla mia Lu e speravo di svegliarmi da quel brutto incubo con lei nuovamente accanto.
Ogni giorno ripensavo ai momenti passati assieme: dal nostro primo incontro a tutte le missioni, tutti i pomeriggi passati a pescare mentre lei leggeva,
passati a girare per la città cercando qualcosa da fare, tutte le volte in cui mi ha cacciato malamente dal suo letto, tutte le notti passate ad osservare il suo volto illuminato dalla
 luna, così dolce e rilassato.”Dissi quell’ultima frase con un po’ di imbarazzo.
“Sai, quando è tornata ho pensato che tu fossi l’uomo di cui era innamorata. Mi sono sentito crollare. 
Come se la terra sotto di me fosse sprofondata e come se anche io stessi lentamente sprofondando assieme ad essa.
Non ho mai capito a fondo il significato della parola “amore” ma penso che, se mai mi dovessi innamorare di qualcuno, quel qualcuno sarebbe Lucy.”
All’improvviso realizzo. Io amo Lucy. Non è una semplice compagna, una sorella. E’ la ragazza con la quale voglio passare il resto della mia vita. 
La ragazza che mi impegnerò a far sempre sorridere perché amo il suo sorriso e odio le sue lacrime. La ragazza che quando avrà bisogno mi troverà sempre lì al suo fianco. 
“Io la amo….” Le parole mi escono spontaneamente dalla bocca mentre una lacrima ricca di sentimento mi riga il volto. 
“Lo hai capito finalmente” Mi dice Luke con un tono scherzoso dandomi una pacca sulla spalla.

 

 
IL GIORNO SEGUENTE

 

 
POV LUCY

 
Mi sveglio sul morbido materasso del letto di casa mia. Ho un terribile mal di testa.
Appena provo ad alzarmi inizia a girare tutto e cado a terra con un tonfo sordo.
Luke si sveglia e viene a soccorrermi.
Mi dice qualcosa ma riesce solo a far aumentare il mio mal di testa e sul mio viso si dipinge un espressione dolorante.
Quando vede la mia faccia smette di parlare e mi aiuta ad alzarmi. La mia testa ricomincia a girare. Fortunatamente c’è Luke che mi sorregge o sarei già nuovamente per terra.
Mi porta in cucina dove inizia a preparare un intruglio usando il frullatore.
“Spegni quel coso infernale! Mi sembra di avere un martello che continua a battere in testa!!!” Gli dico più acidamente di quanto pensassi.
Lui ride e, dopo aver finito di preparare quella poltiglia, me la porge.
“Ti farà bene, bevi.” Prendo quel miscuglio di ingredienti e lo porto alla bocca. Ha un odore orribile. 
Ne bevo un sorso che sputo all’istante.
“Ma che diavolo è questo schifo?!” Lui si fa un’altra risata.
“Mi spieghi che ci trovi tanto da ridere?  Ho la testa che sta esplodendo e non riesco nemmeno a stare in piedi, in più, come se non bastasse, devo bere questo affare che puzza
 ed ha un saporaccio il tutto con le tue risate di sottofondo.” Dico seccata gonfiando le guance in segno di offesa.
“Non credevo che tu fossi così divertente durante un dopo-sbornia.” Mi dice continuando a ridacchiare e dandomi un buffetto sulla guancia.
“Ora bevi..” Continua riproponendomi quell’intruglio dall’odore rivoltante “..ti farà bene.”
“E va bene, da qua.” Dico prendendo sgarbatamente il suo miscuglio anti-sbornia. Mi tappo il naso e lo bevo tutto in un sorso.
“Bla, che schifo.” Dico tirando fuori la lingua e strizzando gli occhi in segno di disgusto.
“Vedrai che tra poco ti sentirai molto meglio.” Mi assicura Luke facendomi l’occhiolino.
Dopo un po’, quando gli effetti dell’alcol iniziano a svanire, chiedo a Luke cosa sia successo la sera prima.
“Ah non chiederlo a me..” Dice ridacchiando “Ieri sera, durante la festa, ad un certo punto ti ho trovata completamente ubbriaca: eri sdraiata sul bancone e continuavi a farfugliare frasi senza senso. 
Ti ho caricata sulle spalle e ti ho riportata a casa.”
Piano piano mi torna tutto alla mente. La giornata passata il biblioteca, la festa organizzata dai ragazzi per me, la litigata con Natsu. Già, la litigata con Natsu…
“Va tutto bene?” Mi domanda Luke notando l’espressione di tristezza dipinta sul mio volto.
Gli spiego tutto. Ogni fotogramma, ogni frase.
Quando ho finito il racconto lui mi guarda con aria di finto rimprovero.
“Non credi di aver esagerato un pochino?” Mi dice con i suoi soliti occhi da padre.
“D’altronde..”  continua lui “Natsu voleva solamente sapere il motivo per cui eri partita. Non credo che risolverai le cose continuando a tenergli nascosti i tuoi sentimenti. 
Finiresti solo per soffrire un'altra volta.”
Luke ha ragione. Devo assolutamente dirgli la verità. Se ricambierà bene, altrimenti me ne farò una ragione, o almeno ci proverò.

 

 
POV NATSU

 
Devo assolutamente dirle la verità. Devo scusarmi con lei e dirle che la amo. Non voglio perderla un'altra volta.
Mentre vado in gilda deciso più che mai a dichiararmi incrocio Luke che mi dice che Lucy, per quel giorno, sarebbe rimasta a casa per smaltire una sbornia.
 Mi dice di non preoccuparmi riguardo alla nostra chiaccherata del giorno prima: non ha detto nulla a Lucy
Lo ringrazio e decido di recarmi in gilda con lui. Andrò a parlare con Lucy tra un po’, quando si sentirà meglio.

 
UN PAIO DI ORE DOPO.

 
Mi avvio verso casa di Lucy cercando di farmi venire in mente un modo per introdurre la conversazione.
“Mia cara Lucy, sono spiacente per quanto accaduto la scorsa sera, spero di cuore che tu potrai perdonarmi…” Nah, troppo formale.
“Lu, ieri sono stato un idiota, insensibile, egoista….” No, troppo severo.
Continuo a pensare ma nessun modo pare quello giusto.
Mentre continuo a tirar fuori idee, una peggio dell’altra, mi accorgo di essere giunto  davanti all’appartamento di Lucy.
Senza pensarci due volte mi arrampico sul muro del palazzo e busso alla finestra. Non udendo alcuna risposta decido di entrare e attendere seduto comodamente sul letto.
Dopo qualche minuto Lucy emerge dal bagno. Un unico, minuscolo asciugamano tenta di coprire, senza troppo successo, tutte le sue curve da capogiro.
Lucy non mi nota e va indisturbata verso la cassettiera. Si denuda del minuscolo asciugamano e inizia a guardare tra i suoi capi d’abbigliamento. 
Non oso immaginare il colore del mio volto. Deve essere peggio dei capelli di Erza. 
Vorrei voltarmi o coprirmi gli occhi ma semplicemente non ci riesco, restano incatenati, come da un incantesimo, sul perfetto corpo della mia amata Lu.
E’ semplicemente bellissima. 
Dopo qualche secondo decide di indossare una canottierina bianca e un paio di shorts jeans.
Dopo averli indossati si volta e, finalmente, mi nota.
Le sue piccole manine affusolate lasciano cadere a terra lo zuppo asciugamano che aveva intenzione, probabilmente, di riportare al bagno.
La sua bocca si apre in un espressione di puro sgomento e il colore del suo viso va a toccare le più intense colorazioni rosse.
Poi, con una voce che nessuno penserebbe possibile uscire da quel corpicino, lancia un urlo.
“NATSU, RAZZA DI BAKA, CHE DIAVOLO CI FAI NELLA MIA CASAAAAA?!?!?!?”
Si copre il viso rosso con le manine e corre in bagno chiudendo rumorosamente la porta alle sue spalle.

 
“Daiiii Luuuu, esci fuori, mi dispiace!” Ormai saranno dieci minuti che busso alla sua porta senza alcun risultato. 
“Non uscirò dal bagno finché tu non uscirai dalla casa!” Risponde lei con voce tremolante ma, nello stesso tempo, decisa. 
“Va bene, esco.” Dico in fine andando verso la finestra. Non ho alcuna intenzione di andarmene prima di aver chiarito con lei.
Urlo un ciao e chiudo la finestra dopodiché mi attacco al muro vicino alla porta, in modo che, quando Lucy uscirà dal bagno, vedrà la casa vuota e penserà che io sia andato via. 
Quando esce infatti la vedo, da dietro la porta, tirare un sospiro di sollievo, almeno finché non sbatto la porta del bagno alle sue spalle facendola sobbalzare.
“Adesso parliamo.” Dico deciso avvicinandomi a lei.
Lu mi guarda con quei suoi dolci occhi nocciola. Dio quanto è bella. Rimango un secondo a guardarla negli occhi perdendomi in quelle pozze profonde.
Lei arrossisce un poco e guarda da un'altra parte.
“Devo dirti una cosa Lu…”
“Anche io Natsu.” Prendendo molta aria dal naso, quasi come se dovesse cantare una canzone molto velocemente.
Ma prima che riesca a dire una sola parola le poso delicatamente un dito sulla bocca per farla tacere. Con l’altra mano prendo la sua, piccola, dolce e affusolata. 
Resto a guardarla per un istante soffermandomi sulla sulle su dolci labbra immaginandomi quanto deve essere bello appartenere a loro e poterle baciare ogni mattina.
“Sono venuto sin qui per parlarti Lu, quindi ti prego, ascoltami e basta.” Le dico senza mai staccare gli occhi dai suoi. Poi, lentamente, le levo il dito da davanti la bocca e le prendo l’altra mano.
Lei annuisce poco convinta ma senza distogliere lo sguardo da me.
“Ho provato in tutti i modi a pensare ad un modo per chiederti scusa per ieri sera. Ma non ne ho trovato nessuno che andasse bene. 
L’unica cosa che ti dico per cui è: perdono, spero di cuore che tu possa accettare le mie scuse.”
“Certo che ti perdono Natsu. Anzi scusami tu, ho reagito in maniera eccessiva, non ti meritavi quello schiaffo.”
 Mi dice lasciandomi andare la mano e posandola sulla guancia che aveva colpito il giorno prima.
Poso la mano su quella che lei ha messo sul mio volto e continuo a guardarla negli occhi.
“Lu, io devo dirti una cosa” Sussurro quasi, la mia gola è secca ed i battito cardiaco al massimo.
Lei mi guarda con gli occhi carichi di speranza. 
“Questi anni in cui non sei stata al mio fianco mi sono sentito vuoto. C’era qualcosa che mancava, tu, mancavi. Oggi sono venuto qui per dirti che non voglio che questo si ripeta.
Che farò di tutto per fare in modo non solo che tu sia al mio fianco, ma anche che tu sia felice.” 
Gli occhi di lei brillano e sorridono dolcemente.
“Lu, io non posso fare a meno di te. Io ti voglio al mio fianco, per sempre. Io.. io sono stato così cieco. 
Queste cose non sono mai state il mio forte. Ma ora finalmente ho capito.” Dico con la voce bassa continuando a tenerle le mani. 
Una lacrima di commozione riga il volto di lei. La bacio via dolcemente. 
“Lu io… io ti amo.” Dico in fine rosso dall’imbarazzo ma senza staccare i miei occhi dai suoi, così profondi e luminosi.
Un dolce fiume di lacrime inizia a rigarle il volto. “Anche io Natsu… con tutto il cuore e l’anima.” Dice prima di circondarmi in un tenero abbraccio che vale più di mille parole.
Dopo un po’ sciolgo l’abbraccio e le prendo il viso tra le mani. Porto lo sguardo  dai suoi dolci occhi color nocciola alla sua dolce e carnosa bocca. La voglio. Deve essere mia.
Avvicino poco la mia bocca alla sua continuando a guardarla, poi, quando la distanza tra le nostre labbra è 
quasi impercettibile, permetto ai miei occhi di perdersi in quelli di lei, per un istante dopo il quale, finalmente, le mie labbra si incastrano alle sue.
Il bacio, dapprima inesperto ed innocente, va ad approfondirsi sempre di più finché entrambi, a causa della mancanza d’aria, siamo costretti, nostro malgrado, a separarci.
La stringo forte a me e le passo una mano tra i capelli.
“Non permetterò che tu soffra ancora.” Le dico stringendola più forte e posandole un bacio sulla fronte.
“Non soffrirò mai con te al mio fianco.” Risponde lei.    
  
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: sarahemmo__15