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Autore: LilyProngs    22/04/2009    7 recensioni
Rin è una bambina di dieci anni che è cresciuta in un orfanotrofio ed aspetta, con speranza, di poter trovare un giorno una famiglia.
Kagome è una giovane che ha appena finito il suo apprendistato ed è pronta al suo primo lavoro come assistente sociale.
Kagome e Rin si incontreranno all'orfanotrofio e questo segnerà l'inizio d una nuova vita per entrambe. Ma se il passato di Rin tornasse a galla all'improvviso precludendole ogni possibilità di gioia?
Una fic all'insegna dell'amore in tutte le sue sfumature!
E' principalmente una Sesshomaru-Rin ma anche una Inuyasha-Kagome e inizia principalmente con la storia di quest'ultima coppia per poi dedicarsi pian piano completamente alla prima.
ATTENZIONE RATING ARANCIONE DAL CAP 32!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 Ecco un nuovo capitolo!
Buona lettura!

La bambina alla ricerca di un sogno

Kagome uscì dall'ufficio accompagnata da Koga.
"Come mai sono venuti così presto?" chiese curiosa. Koga fece una scrollata di spalle.
"Non sono quelli di cui ci ha parlato Kaede, hanno chiamato sta mattina" rispose.
Kagome annuì e entrò nello studio della signora Mikon che accoglieva più gente del solito quel giorno.
"Buon giorno!" salutarono Koga e Kagome.
"Oh eccovi, signori vi presento i nostri due assistenti sociali il signor Koga Myoku e la signorina Kagome Higurashi" presentò la donna per poi continuare.
"Saranno loro ad accompagnarvi dai ragazzi, spero davvero che possiate trovare un bambino in grado di rapire il vostro cuore. Sarebbe una cosa bellissima sia per loro che per voi" concluse la signora Mikon, tutti sorrisero in accordo a quella bella osservazione.
"Venite, prego.." fece strada Koga.
Kagome gli stava vicino mentre Koga spiegava le vare strutture dell'edificio, indicandone gli uffici, le stanze e le camere di svago. Entrarono in quest'ultima che era spesso la stanza più gremita di ragazzi.
"Ragazzi, un attimo di attenzione!" chiamò Kagome, tutti si girarono verso di lei.
"Sono venute a trovarvi delle persone che avrebbero piacere di fare la vostra conoscenza" continuò e per un po' i bambini dell'istituto si riunirono agli adulti che erano venuti.
Una donna si avvicinò a Kagome. Era molto bella, aveva dei capelli neri legati in uno chignon, le labbra rosse e dei grandi occhi di un marrone molto particolare, sul granato.
"Salve signorina, posso rubarle un minuto?" chiese gentilmente. Kagome sorrise.
"Certo, signora, mi dica..." rispose. La donna rise.
"Per carità mi chiami per nome mi fa sentire vecchia!" esclamò. Kagome si unì alla sua risata e prese la mano che la donna le porgeva.
"Sono Kagura Kaze, piacere di conoscerla" si presentò
"Il piacere è tutto mio!Mi dica pure" l'incitò. Kagura annuì.
"Sa, io adoro i bambini...Sono cresciuta in un posto come questo sa?Può essere terribile stare chiusi in queste quattro mura..." disse. Kagome la guardò con tristezza.
"Mi dispiace, so che può essere difficile" disse.
"Sì, bisogna essere forti!Sa, io cerco un riscatto con me stessa!Io sono rimasta in un orfanotrofio fino ai diciottanni, nessuno ha mai voluto prendermi con sé..." disse con gli occhi avvolti nel passato.
"Come mai?Se posso chiederlo ovviamente" chiese Kagome, curiosa ma discreta. Kagura sorrise malinconicamente.
"Non l'ho mai capito...Probabilmente ero troppo esuberante e questo non piaceva!" commentò con ironia per poi riprendere a parlare.
"Volevo chiederle se c'era un bambino o una bambina che è qua da molto tempo, un bambino che ha difficoltà a trovare una famiglia" chiese guardandola con quegli occhi velati di tristezza.
Kagome rimase spiazzata da quella proposta e sentì un qualcosa cadere pesantemente nel suo corpo creandole malinconia e angoscia.
Solo una persona le venne in mente a delineare il quadro che le aveva descritto la donna.
Rin.
Chi meglio di lei?Era da quando era neonata che stava in quell'orfanotrofio tanto che, i ragazzi più maligni, la chiamavano 'la vecchia' visto che era lì quasi sin da quando era stato fondato l'orfanotrofio. Poi Rin attendeva una famiglia, se la meritava. Era il suo sogno, un sogno che aveva rincorso da quando era una bambina a malapena in grado di parlare!
Guardò Kagura dritto negli occhi. Sì, era quello il suo destino.
In fondo Kaede gliel'aveva detto di non affezionarsi troppo a Rin, avrebbe potuto soffrirne se avesse trovato famiglia. Ed infatti stava già soffrendo, ma era giusto così, Rin aveva bisogno di una famiglia ed era il primo compito del suo lavoro, trovargliela.
"In realtà ci sarebbe...Una bambina che è qui da molto tempo. Ha passato da qualche famiglia ma è stata portata indietro e non ha ancora trovato nessuno. Le confesso che è una bambina molto particolare ed io me ne prendo cura personalmente..." spiegò. La donna la guardava interessata.
"Oh, e qual'è il nome di questa bambina?" chiese curiosa.
"Rin, il suo nome è Rin Shinkon, per adesso tiene ancora il nome dei suoi genitori". Kagura annuì.
"Mi sembra giusto, io non glielo cambierei, è l'unica cosa che le è rimasta della sua famiglia!" esclamò comprensiva. Kagome sorrise, quella donna capiva la situazione alla perfezione. Sarebbe stata la persona giusta al fianco di Rin.
"Mi può portare da lei, per favore?" chiese dolcemente. Kagome sorrise.
"Certamente, solo che quando l'ho lasciata stava dormendo, le dispiace attendermi un attimo qui?" chiese. La donna annuì.
"Certamente cara, io l'aspetto!".
Kagome salì le scale mentre la sua mente vagava. L'aveva appena conosciuta e già aveva trovato una famiglia per Rin, forse, ovviamente. Ma la proposta che aveva davanti era decisamente vantaggiosa!Poi avrebbe potuto vederla ancora, verso il primo anno di adozione il compito dell'assistente sociale è di andare a controllare la famiglia al quale il bambino era affidato.
Se fosse andato tutto bene non ci sarebbe stato un addio. Non ancora per lo meno.
Non potè, comuque, fare a meno di far scendere delle lacrime sul suo bel volto.
Quando fu davanti alla stanza di Rin se le asciugò, non voleva vedere che soffrisse troppo all'idea di dividersi da lei. Bussò alla porta.
"Avanti!" disse la voce cristallina di Rin. Kagome entrò e quando la vide, la bambina fece un grande sorriso. Era seduta alla sua scrivania e aveva un grosso foglio davanti e tanti pennarelli colorati sparsi qua e là.
"Cosa disegni di bello?" chiese avvicinandosi. Rin le mostrò entusiasta il suo lavoro.
In primo piano c'era Inuyasha che teneva Shippo per la coda, che sembrava infuriato e dietro lei e Rin che sembravano ridere tenendosi le mani una sulla bocca e una sulla pancia come per trattenere l'ilarità. Anche Kagome scoppiò a ridere.
"Ah che carino!Sei proprio brava Rin!" esclamò posandole dolcemente una mano sulla testa, sempre adornata dal solito cappellino.
"Grazie!...Ah di tutto grazie Kaggy...Mi ha fatto davvero molto bene parlare con te oggi!" disse abbracciandola di slancio. Kagome la strinse a sé cercando di trattenere le lacrime.
"Ne sono felice, piccola Rin..." disse per poi allontanarla con dolcezza.
"Emh...Sai c'è qualcuno che vorrebbe conoscerti!E' una donna, davvero molto bella, potrebbe essere un ottimo soggetto per un ritratto!" disse cercando di riportare il discorso al motivo per cui era andata a trovarla.
Rin la guardò dubbiosa.
"Una potenziale mamma?" chiese ironicamente. Per lei un'affermazione del genere era una battuta.
"Esatto, Rin!" esclamò Kagome, lasciando così sconvolta la bambina.
"S-sul serio?" boccheggiò esterrefatta.
"Non scherzo su queste cose Rin, vuoi venire a conoscerla?" chiese porgendole la mano. Rin la guardò dubbiosa.
"A te come sembra questa tipa?" chiese.
"E' molto dolce, ed ha passato un infanzia simile alla tua...Potreste andare d'accordo" ammise a malincuore, Kagome. Rin la guardò e le prese la mano.
"Se lo dici tu allora mi fido!Andiamo!" acconsentì e le due si avviarono di sotto dove Kagura attendeva sulla soglia della stanza di svago.
"Kagura!" chiamò Kagome, la donna si girò e posò il suo sguardo su Rin facendo un sorriso.
"Questa è Rin!" presentò Kagome. Kagura si abbassò sulle ginocchia per trovarsi all'altezza della bambina che però si nascose un po' dietro le gambe di Kagome.
"Ciao Rin, io sono Kagura!" disse la donna sorridendo, senza lasciarsi intimorire dalla reazione della bambina. Rin la guardò intensamente negli occhi. Erano grandi e marroni e a guardar bene avevano dei riflessi rossastri cosa che le fece molta paura e si strinse di più dietro a Kagome.
"Rin, da quando sei così timida?" chiese la ragazza.
"Guarda che non ti mangio, perché non ti fai vedere per bene?Sembri proprio carina, ma così nascosta non riesco a vederti negli occhi!" disse Kagura con dolcezza.
"Hai gli occhi rossi tu, invece!" esclamò Rin in tono di accusa. Le due donne aggrottarono le sopracciglia ma fu Kagura a parlare.
"Sì, tesoro, sono una Yasha, però porto le lenti a contatto a volte...C'è qualche problema?" chiese curiosa.
Rin la guardò ancora e poi rispose.
"Non mi piacciono le persone con gli occhi rossi!" affermò soltanto. Kagura rise.
"Neanche a me piace avere questi occhiacci, sai?E' per questo che metto le lenti...Ma non vorrai mica togliermi il piacere di conoscerti per un motivo così sciocco?" chiese incurvando la testa di lato facendo un'espressione simpatica. Rin la guardò e poi mollò un po' la presa su Kagome che le disse:"Perché non vi fate una chiacchierata?".
Rin alzò lo sgurdo verso l'amica che la guardava incorraggiante. Se Kagome si fidava allora anche lei si fidava.
"Sì...Ok.." rispose titubante. Kagura sorridente le porse la mano ma Rin non la prese, iniziò soltanto a farle strada verso il giardino. Di nuovo Kagura non rimase particolarmente male dal comportamento della bambina, anche lei era così diffidente alla sua età.
Kagome le guardò allontanarsi ma poi vide Rin girarsi verso di lei.
"Kaggy, non vieni?" chiese, la ragazza dissentì.
"Devo sbrigare del lavoro qui, tu vai tranquilla!" esclamò facendole un grande sorriso incorraggiante.
Rin rimase un attimo ferma per poi annuire e continuare a camminare al fianco della donna.
"Allora Rin, ti va di raccontarmi qualcosa di te?" chiese Kagura con la sua solita dolcezza.
"Io...Sono orfana" disse timidamente la prima cosa che le venne in mente.
"Questo lo immaginavo,tesoro...Ma sono sicura che una ragazza carina e sveglia come te avrà presto una famiglia!" esclamò sorridente. Rin la guardò dubbiosa.
"Vorresti essere tu la mia famiglia?" chiese accigliata. Kagura rise.
"Perché no?Non ti piace l'idea?".
Rin la guardò ancora e poi affermò, senza riuscire a fermarsi: "Io non piaccio alla gente", lo disse in maniera talmente convincente che sembrava una realtà innegabile. Ma Kagura aggrottò le sopracciglia.
"E perché mai?Sei adorabile!" affermò sicura. Rin la guardò con occhi sgranati e prese a balbettare.
"L-La gente non la pensa allo stesso modo...Sono troppo sveglia per essere adottata, la gente preferisce i bambini ancora rimbambiti per poter farli crescere e giostrare le loro menti a loro piacimento!" esclamò con rabbia.
A volte era stata adottata, per poi essere riportata all'orfanotrofio come un elettrodomestico malfunzionante ancora in garanzia. Tutti cercavano di crescerla secondo regole che a lei stavano strette e questo infastidiva.
La risata di Kagura la distolse dai suoi pensieri e la guardò dubbiosa.
"Perché ridi?" chiese.
"E' che sei così sveglia!Hai una linguetta non male!" esclamò la donna con allegria. A Rin scappò un sorriso.
"Già, me lo dicono in tanti" concordò. Kagura la guardò a lungo.
"Se io fossi la tua mamma, ne saresti felice?" chiese.
Il cuore di Rin prese a battere forte metre velocemente alzava lo sguardo sulla donna con occhi sgranati e si indicò ripetutamente.
"Vuoi essere la mia...La mia mamma?" boccheggiò con gli occhi spalancati. Kagura fece un grande sorriso.
"Certamente, te e chi altro?Ti ho scelta e non voglio nessun'altro al tuo posto!" confermò.
Rin era ancora sconvolta. Una mamma. Finalmente qualcuno voleva farle da mamma!
"Ma ne sei sicura?" chiese come se cercasse di capire se fosse in un sogno o stesse vivendo la realtà.
"Decisamente sicura Rin, ma solo se tu lo vorrai!" rispose guardandola.
Rin rimase in silenzio a lungo per poi rispondere con una voce fiebile, che rasentava l'incredulità.
"Sì...Sì va bene".
Kagura la guardò con un sorriso e le posò la mano affusolata sulla testa.
"Perfetto, allora prepara le valige, presto starai con me!" affermò.

Kagome attendeva l'arrivo di Kagura e Rin nell'ufficio di Inuyasha. Le altre famiglie se ne erano andate ed erano anche riusciti ad avere qualche affidamento!Ma lei era agitata.
Camminava a lunghe falcate avanti e indietro quasi fino a consumare il pavimento.
Intanto Inuyasha la seguiva con gli occhi quasi si trovasse davanti ad un talismano per l'ipnosi.
Ad un certo punto scosse la testa e si rivolse alla ragazza.
"Maledizione Kagome, smettila!" esclamò alzandosi e prendendola per le spalle.
Kagome si girò verso di lui e gli lanciò uno sguardo di fuoco.
"Be', che c'è?" esclamò acida. Inuyasha si accigliò.
"Ti stai consumando le suole delle scarpe..." rispose pacato e lei sbuffò.
"Oh al diavolo!Ci stanno mettendo un sacco di tempo!" strillò quasi in preda ad una crisi isterica.
Inuyasha la strinse ancora tra le braccia, con più forza e dopo un po' la sentì calmarsi contro di sé.
"Se ci mettono tanto vuol dire che sta andando tutto bene!Ed è questo l'importante!Anche io mi stavo affezionando a Rin ma ha bisogno di essere felice!Merita di essere felice!E la felicità è l'ultima cosa che questo posto può darle!" esclamò costringendola a guardarlo negli occhi.
Kagome lo guardò a lungo per poi annuire.
"Sì hai ragione...L'importante è che Rin sia felice, se lei lo è lo sono anche io!" affermò tirando fuori un sorriso al quale Inuyasha rispose.
"Esatto, così ti voglio!E poi se andasse tutto bene questo non è certo un addio!La rivedrai spesso!" disse abbracciandola.
Si staccarono un po' per guardarsi negli occhi e...
Bussarono alla porta. I due si allontanarono di scatto, per la seconda volta nella giornata.
"Sì?" chiese Kagome. Entrò la signora Mikon con un grande sorriso.
"Kagome, Rin è stata adottata!".


Eccolo!Forse è un pò cortino, chiedo scusa ma da adesso si farà tutto più interessante e volevo far tutto per bene!;)
Ringrazio:
Mikamey:Ciao!:)Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il capitolo e ti ringrazio molto!Eheh cara quante ipotesi che mi fai!!^^Ma giustamente, con un pò di pazienza tutto verrà rivelato!:)Grazie mille ancora!Al prossimo cap!baci
Karly_Chan the black cat:Ciao!:)la tua recensione è stata davvero molto simpatica!^^Cmq si, la piccola Rin ne ha passate di tutti i colori ma adesso si spera che tutto vada meglio, eccoti svelato quello che succede!:)Grazie mille e sono contenta che la mia fic ti abbia 'rapita'!;)
Vale 728:Ciao!:)Grazie millissime per i complimenti sono contenta che il capitolo sia piaciuto!Ahah si anche io mi sono divertita un sacco a scrivere il pezzo di Inu e Shippo!E si, Rin è davvero forte, è anche per questo che è speciale!^^Grazie ancora,al prossimo cap!kiss
Achaori:Ciao!:)Grazie mille per i complimenti!:)Bè visto che io voglio i tuoi neuroni tutti intatti eccoti il nuovo capitolo con le risposte alle tue domande, spero ti sia piaciuto!:)Bè si spera per Rin il meglio d'ora in poi!^^Grazie ancora, al prosimo capitolo!baci

Un saluto,
by LilyProngs
  
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