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Autore: Inazumiana01    19/07/2016    5 recensioni
[Interattiva][Iscrizioni Chiuse] [Ispirato a Death Note] [Morte certa!]
Dato che ultimamente ci sono molte storie ad OC ho deciso anch'io di rompervi le scatole ^^ XD
Dal prologo:
-E quando avresti scoperto questo potere?- chiese la ragazza con le lacrime agli occhi.
-La settimana scorsa- disse con un'alzata di spalle. -Sai...ho osservato i ragazzi di questa scuola..- disse indicando la struttura dietro di sè - Tu eri solo un'esperimento...ed anche riuscito direi!- disse con entusiasmo.
-Allora perchè vuoi uccidermi?-
-Perchè non mi servi più...ho ottenuto ciò che volevo.Ed a quanto pare siamo anche in ritardo!- disse guardando l'orologio che aveva al polso sinistro. -Su forza, uccidila- disse con fare sbrigativo per poi allontanarsi.
-No! Aspet- la ragazza non ebbe il tempo di finire la frase che si accasciò al suolo portandosi una mano alla gola e cercando di prendere più aria possibile nei polmoni, ma dopo pochi secondi si ritrovò a terra senza vita.
Genere: Horror, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mercoledì, 20 ottobre.
 

"Maledetti occhi" continuava a pensare Irina. Si trovava da più di mezz'ora sullo stesso livello a causa di quel ragazzo. Non riusciva a togliersi dalla testa la sua immagine.
Ormai spazientita, decise di dirigersi nel cortile per poi tornare a casa, dove l'aspettava la nonna. Lì sicuramente sarebbe riuscita a finire il gioco.
Stava per rimettere la psp nella tasca dei jeans, quando improvvisamente comparve una scritta sullo schermo del videogioco. Era sicura di averla spenta...
"Ti senti sola?" lesse la frase che era comparsa sul display. "No." disse freddamente.
La frase scomparse per dare posto ad un'altra "Ma se potessi cambiare, lo faresti?".
Irine non ci capiva più niente. Cosa stava succedendo?
"Bene. Allora ti donerò il futuro." comparve un'altra scritta "Devi solo proteggere l'oggetto a cui tieni di più."
Quella fu l'ultima frase, prima che il display si spegnesse.
Cos'era successo? Cercò di riaccendere la psp, ma quando lo fece le scritte erano scomparse.


***

Hayden era affamata. Non vedeva l'ora di mangiare qualcosa ma, sfortunatamente, il pranzo sarebbe saltato.
Iris, la ragazza del terzo anno, aveva chiesto a Bush di aiutarla in una materia. La ragazza sembrava molto imbarazzata, a giudicare dal suo colorito pari a quello dei capelli di Castiel.
In un primo momento, Hayden era stato più che contenta per l'amico, che aveva accettato la proprosta della ragazza con un sorriso a trentadue denti, ma nell'euforia del momento e i vari incitamenti sottovoce, si era scordata che avrebbero dovuto pranzare insieme.
Ma in fondo era per un bene superiore, no? Bush rimarrà da solo con Iris, la conquisterà e vivranno tutti felici e contenti. Fatta eccezione per il suo stomaco, che a quanto pareva, non la smetteva di brontolare.
Decise di andare da sua nonna, sicuramente lì il cibo non sarebbe mancato. Stava per mandare un messaggio al padre per avvertirlo che sarebbe tornata più tardi, quando la casella dei messaggi  segnava che ne aveva ricevuto uno.
"Ti senti sola?"
Non c'era nessun mittente, non era neanche un numero privato.
Hayden guardò confusa lo schermo. Intendeva in quel momento o in generale? Dopo un attimo di rifessione, scrisse la risposta. Si, in quel momento si sentiva sola.
"Bene. Allora ti donerò il futuro." arrivò un altro messaggio "Devi solo proteggere l'oggetto a cui tieni di più."
L'oggetto a cui teneva di più? Non teneva a nessun oggetto in particolare, fatta eccezione per i libri e per i manga.
Decise di controllare se aveva letto bene, ma non appena abbassò lo sguardo i messaggi, ricevuti e inviati, erano scomparsi.



***


Cornelia si trovava a casa di Leandro. La madre, una donna davvero simpatica -ed era raro che qualcuno le stesse simpatico- era uscita a prendere qualcosa da mangiare, principalmente dolci, dato che Leandro li adorava.
Se ne stavano accocolati su una poltroncina baige. La bionda si trovava seduta sulle gambe di Leandro, accarezzandogli i capelli, mentre quest'ultimo finiva di scrivere degli appunti di letteratura su un antico libro, che però aveva le pagine bianche.
"Stai finendo di scrivere il lavoro per Faraize?" chiese Cornelia con tono di voce basso, continuando ad accarezzargli i capelli. E' sempre stata una cosa che la rilassava.
"Si, ho quasi finito di parlare di uno scrittore francese" disse senza smettere di scrivere "Michael Facault."
"Non l'ho mai sentito, di che temi tratta?" domandò interessata. Leandro fece un sorrisetto, alla domanda della ragazza.
"I lavori di Foucault si concentrano su un argomento simile a quello della burocrazia. Studiò lo sviluppo delle prigioni, degli ospedali, delle scuole e di altre grandi organizzazioni sociali. Ma, quello più importante.." si fermò un'istante, voltandosi verso la ragazza e avvicinandosi sempre di più alle sue labbra "è sicuramente quello sulla sessualità.." disse a fior di labbra, per poi annullare la distanza tra le loro bocche e dare inizio ad un bacio appassionato.
"Sai...mi piace questo scrittore.." disse Cornelia tra un bacio e l'altro. Leandro fece vagare le mani sotto la maglietta di Cornelia e lasciandole una scia di baci sul collo. Ma il suono del campanello li fece staccare. Era sicuramente la madre di Leandro che si era dimenticata le chiavi di casa. Seppur contro voglia e con uno sbuffo, Leandro si alzò e scese al piano di sotto per aprire la madre.
Cornelia guardò la sua figura fino a quando non scomparve. Prese un quaderno a forma di cuore dalla sua borsa, ma prima che potesse scriverci qualcosa, apparve una scritta "Ti senti sola?"
La ragazza rimase un'attimo interdetta. Forse gliel'aveva scritta Leandro, ma lui non si era mai avvicinato al quaderno. Decise comunque di rispondere. No, non si sentiva affatto sola.
"Bene. Allora ti donerò il futuro." comparve un'altra scritta "Devi solo proteggere l'oggetto a cui tieni di più."
La bionda capì che non era stato Leandro a scrivere quella frase. Ma come era comparsa lì? E perchè, nonostante avesse scritto che non si sentisse sola, la risposta era stata il contrario?
Cornelia alzò lo sguardo, Leandro aveva appena varcato la soglia della sua camera. Decise di fargli vedere le scritte che erano comparse sul quaderno.
"Guarda qui.." disse facendogli segno di avvicinarsi "Improvvisamente sono comparse queste scritte, all'inizio pensavo fossi tu, ma poi quando ho risposto alla domanda ne è comparsa una nuova.." continuò, mentre Leandro osservava il quaderno. Dopo pochi attimi, alzò lo sguardo e fissò la propria ragazza. "Cornelia, qui non c'è scritto niente...è solo una pagina bianca" disse non capendo cosa la ragazza intendesse. La bionda lo guardò come se fosse un'alieno. Prese con forza il quaderno tra le mani del moro e osservò la pagina. Non era possibile...lei era sicura di averle viste.

***

"Io punto tutto sulla biondina" disse un ragazzo mentre cercava di trovare una posizione più comoda per sedersi sulla poltrona, che ricordava un trono reale. "Non si farebbe scrupoli ad ucciderli tutti" disse ghignado. Era un ragazzo alto, magro ma ben piazzato. I capelli erano neri e gli ricadevano lunghi fino a coprirgli gli occhi, come quelli degli shinigami. Il corpo aveva diverse cuciture bianche, lilla e color carne. Indossava dei jeans aderenti di pelle con una cintura tappezzatta di teschi veri.
Se ne stava seduto su quella poltrona rossa, con il pollice della mano destra sulle labbra, un gesto che faceva continuamente quando pensava.
"Non direi proprio tutti" intervenne una ragazza dalla voce squillante "C'è pur sempre il suo ragazzo...non credo sia in grado di ucciderlo" a parlare era stata una ragazza, non molto alta ma formosa, in alcune parti del corpo mancavano, facendo vedere le ossa. La carnagione era grigia, i capelli lilla ricadevano elegantemente su una spalla, le labbra erano sottili e scure, mentre gli occhi erano completamente neri, contornati da lunghe ciglia del medesimo colore. "Ci sono anche altri concorrenti, mio signore. Forse alcuni la sorprederanno..." disse scavalcando i cadeveri e le ossa per avvicinarsi sempre di più al giovane.
"Per alcuni ho altro in mente...posso soltanto dirti che sarà estremamente divertente" disse ghignando e con un luccichio negli occhi. "Gli esseri umani sono ingenui. Basta saper sfruttare le loro paure e vedrai come si inchineranno al tuo cospetto. Tengono troppo alla loro stessa vita tanto da dimenticarne il significato...sarà divertente vedere come reagiranno" finì senza togliere il sorriso dal volto.



Tizio psicopatico numero 1, nonchè re degli shinigami.

Tizia psicopatica numero 2. Nonchè "serva" del tizio psicopatico numero 1.




Angolo Autrice :3

Salve! Anche se con un super mega ritardo, sono riuscita a scrivere qualcosina...
Ho apportato alcune modifiche alla trama, ma non preoccupatevi, ci sarà sempre gente che morirà u.u
Diciamo che al momento non è ben chiaro cos'abbiano in mente quei due psicopatici (in paarticolar modo il primo) ma sappiate che ci saranno delle complicazioni.
Oltre i personaggi che ho scelto come protagonisti, ci saranno quelli che ho scartato, perchè comunque erano degli Oc stupendi...quindi, mi dispiaceva eliminarli definitivamente.
Chiedo scusa a coloro i cui Oc non sono comparsi in questo capitolo, li vedremo nel prossimo.
Detto ciò, direi di passare alle domandine a cui potete rispondere sia per mp che per recensione:

1) So che vi ho mandato un messaggio, ma ho paura di non averlo mandato a tutte, perciò lo scrivo anche qui...Quel'è l'oggetto a cui il vostro oc è più legato. Dev'essere qualcosa su cui ci si può scrivere, ad esempio in questo capitolo abbiamo visto il cellulare e il quaderno.(la psp l'ho messa solo perchè non avevo ancora una risposta da parte dell'autrice, ma possono essere comunque cose del genere )
2) Il vostro Oc sarebbe disposto ad uccidere chiunque per arrivare al potere? Anche un suo familiare o una persona a cui tiene? Date una motivazione.

Ci vediamo nel prossimo capitolo!
Un Bacio

 
   
 
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