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Autore: crazy lion    29/07/2016    6 recensioni
Attenzione! Spoiler per la presenza nella storia di fatti raccontati nel libro di Dianna De La Garza "Falling With Wings: A Mother's Story", non ancora tradotto in italiano.
Mancano diversi mesi alla pubblicazione dell’album “Confident” e Demi dovrebbe concentrarsi per dare il meglio di sé, ma sono altri i pensieri che le riempiono la mente: vuole avere un bambino. Scopre, però, di non poter avere figli. Disperata, sgomenta, prende tempo per accettare la sua infertilità e decidere cosa fare. Mesi dopo, l'amica Selena Gomez le ricorda che ci sono altri modi per avere un figlio. Demi intraprenderà così la difficile e lunga strada dell'adozione, supportata dalla famiglia e in particolare da Andrew, amico d'infanzia. Dopo molto tempo, le cose per lei sembrano andare per il verso giusto. Riuscirà a fare la mamma? Che succederà quando le cose si complicheranno e la vita sarà crudele con lei e con coloro che ama? Demi lotterà o si arrenderà?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo. Saranno presenti familiari e amici di Demi. Anche per loro vale questo avviso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Demi Lovato, Joe Jonas, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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CAPITOLO 45.

CERCARSI

"Ritorni così presto?" chiese la ragazza, sorpresa.
"Non è tanto presto, Demi. Sono via dall'inizio di agosto, ora è metà novembre. Non ti manco?"
Selena stava bene. Lei e Demi erano al telefono da qualche minuto e l'attrice stava proprio dicendo all'amica che aveva intenzione di tornare molto presto e dare una grande festa.
"Certo che mi manchi, sciocchina, che domande fai?" ridacchiò.
Non si erano più sentite da quando Demi le aveva mandato la foto delle bambine, più che altro perché lei era stata molto occupata con le piccole e, in generale, con la sua vita.
"Pensavi che sarei rimasta a casa mia di più?"
"Onestamente sì, credevo avessi bisogno di più tempo per riposarti."
Selena le raccontò di sentirsi molto meglio. Era stata da un medico, qualche giorno prima, lo stesso da cui andava sua madre, al quale aveva raccontato tutto quello che le era successo. Lui l'aveva visitata e rassicurata: era in ottima forma e il suo cuore stava di nuovo bene.
"Il momento critico, nel quale avrebbe potuto avere una ricaduta, erano le prime due settimane dopo lo scompenso cardiaco, signorina" le aveva spiegato. "Dato che per tutto questo tempo non ha fatto sforzi e che si è rilassata, può riprendere a fare ciò che faceva prima senza alcun tipo di problema."
La funzionalità di pompa del cuore era ripresa perfettamente, questo non era più debole, la pressione si era regolarizzata, mani, gambe e piedi si erano sgonfiati, quindi Selena aveva potuto smettere di prendere i farmaci.
"In paese sono stati tutti gentilissimi con me" disse a Demi. "Nessuno mi ha fatto fotografie, né interviste, né chiesto autografi, anzi! Sono stata accolta con affetto, come un'amica, una figlia o una sorella, non come una cantante con i suoi fan. Certo, anche quello è affetto e non voglio assolutamente sminuirlo, ma è diverso. I fan  alla fine non ci conoscono davvero, non in profondità almeno. Qui nel mio paese ci conosciamo tutti più o meno e mia mamma aveva raccontato a mezzo mondo ciò che mi era successo. Lei è sempre stata così, un po' troppo pettegola, ma non importa, le voglio bene lo stesso. Sono anche stata molto spesso da mio padre e ho giocato per ore con la mia sorellina, che è cresciuta tantissimo! L'avevo vista l'anno scorso e adesso è diventata più alta e più bella. Andrà a scuola l'anno prossimo. I bambini crescono proprio in fretta!"
"Hai ragione, anche le mie mi sembrano più grandi, nonostante siano con me da poco tempo. Mi manderesti una foto di Victoria?"
"Sì, certamente!"
"Che festa avevi intenzione di fare? Guarda che se sarà una cosa del tipo discoteca e alcol a fiumi, io verrò lo stesso, solo che non berrò."
"Sì, lo so, signorina Quasi-astemia" la canzonò. "In realtà avevo in mente qualcosa di diverso."
Demi ora era incuriosita.
"Pensavo ad un ballo. Intendo un vero ballo con musicisti, una pista da ballo e tutto il resto."
Più volte Demi aveva pensato che, quando avesse saputo del ritorno di Selena, sarebbe stata lei ad organizzarle una festa a sorpresa e glielo disse.
"Organizzi sempre tutto tu, Selena" aggiunse. "Io mi sento un'idiota! Sembra che non voglia mai stare con i miei amici, quando invece non è così."
"Non dai affatto quest'impressione!" la rassicurò. "So che sei stata molto in compagnia di Andrew, ultimamente. Me lo ha detto Joe."
"Sì, è venuto a trovarmi tempo fa facendo allusioni strane, del tipo che Andrew è innamorato di me e io di lui e cose del genere."
"Ah! Quindi non è così?"
"Certo che non è così! In verità ci siamo baciati, ma è successo solo una volta e non c'è stato altro."
Selena urlò, come quel giorno nel quale Demi le aveva detto che Holly le aveva parlato di Mackenzie e Hope.
"Selena, per l'amor di Dio, non spaccarmi i timpani. Ci tengo al mio udito e voglio che resti sano!" esclamò Demi, ridendo divertita.
L'altra prese un profondo respiro per calmarsi e poi si scusò.
"Tu non lo ami, o vuoi fare solo finta di non provare nulla?" chiese, curiosa.
"Io gli voglio bene e l'amicizia è una forma di amore, ma non quel tipo di amore. Ammetto che baciarlo mi è piaciuto e che non l'ho fermato in nessun modo, ma poi mi sono accorta di aver sbagliato. Ho confuso il volergli un bene dell'anima con l'amarlo e penso che lo stesso valga per lui."
Demi non aveva voglia di raccontare a Selena tutto ciò che si erano detti. Prima aveva intenzione di chiarirsi meglio le idee in proposito. Odiò dire all'amica una mezza verità, ma per il momento era tutto ciò che poteva fare.
"Secondo me prima o poi accadrà qualcosa fra voi. Ho questa sensazione. Comunque, cambiando argomento, tornerò fra cinque giorni e comincerò ad organizzare la festa. Ti chiamerò per invitarti, d'accordo?"
"Va bene, grazie."
Una settimana dopo Selena le scrisse un messaggio nel quale le diceva che era invitata al ballo a casa sua, che si sarebbe tenuto tre giorni dopo.
Demi decise di non andare a comprarsi un vestito. Ne scelse uno di quelli che teneva nel suo armadio: un abito semplice di raso bianco. Sarebbe andato
benissimo.
Il pomeriggio del giorno prestabilito, mentre le bambine sonnecchiavano, la ragazza fece la doccia e poi indossò una collana e un braccialetto d'oro. Si domandava chi ci sarebbe stato al ballo e se avrebbe incontrato qualcuno di sua conoscenza. Selena aveva tantissimi amici, quindi avrebbe conosciuto parecchie persone, ne era certa.
C'era un'altra cosa, molto più importante, alla quale pensava. Non nascondeva di essere molto emozionata. Il cuore le batteva all'impazzata, le mani le sudavano e le tremavano. Non era mai stata ad un vero ballo. Le sembrava di stare tornando indietro nel tempo, nell'Ottocento, quando i nobili organizzavano dei balli, magari per conquistare qualche fortunata fanciulla che amavano davvero e non una che erano costretti a sposare dalla famiglia.
Vorrei che ci fosse anche Andrew, pensò. Lui sarebbe il mio principe! Un momento dopo si rese conto di ciò che aveva si era appena detta. Oh Dio, ma che cavolo penso?? Dai, Demi, sembri Cenerentola che sta per andare al ballo. Non fare la stupida ed esci dal mondo delle favole. Questa è la realtà! si rimproverò mentalmente.
Dopo essersi preparata, svegliò le bambine e parlò loro di quella festa.
Posso venire anch'io, mamma? scrisse Mackenzie.
Sarebbe stato divertente andarci, ne era sicura, anche perché non aveva mai partecipato ad un ballo e la cosa la incuriosiva.
"No amore, è una festa per i grandi e i bambini si stancherebbero se ci venissero. Ci andremo tutte e tre insieme quando sarete cresciute, promesso. Vi porterò dalla nonna, così potrete giocare con lei, con il nonno, Dallas e Madison, d'accordo?"
Le piccole risero felici. Quando Hope aveva iniziato, Mackenzie si era unita a lei. Demi adorava quei momenti nei quali sentiva la voce di entrambe le sue figlie, ma subito dopo si rattristava perché era consapevole che Mackenzie non riusciva ancora a dire una parola, né a pronunciare una sillaba. Non c'era molto che potesse fare per aiutarla, in quel momento, se non cercare di sforzarla ma non troppo. L'avrebbe portata da una psicologa e, forse, da una logopedista, ad adozione finalizzata.
"Prova a dire qualcosa, tesoro. Cerca di dire "ma". So che puoi farcela!" la incitò.
Mackenzie le prese la mano e gliela strinse forte. La guardò intensamente negli occhi, concentrata. Aprì piano la bocca, ma ne uscì solo un sospiro.
"Un giorno ci riuscirai, Mac" le sussurrò la mamma, accarezzandola.
La bambina sorrise, ma Demi notò la tristezza nel fondo dei suoi occhi neri, un sentimento che avrebbe voluto sua figlia non provasse mai più.
"Non essere triste, Mackenzie. Ci riuscirai, io lo so! Ora pensa solo che stai per andare dalla nonna a fare tantissimi giochi."
La piccola ritrovò il sorriso e, quando arrivò da Dianna, le corse incontro e le saltò al collo, un gesto che, prima, non aveva mai fatto. Demi e la madre ne rimasero stupite e ne furono molto felici.
 
 
 
Andrew si sentiva un po' un pesce fuor d'acqua alla festa di Selena. Aveva già visto la sua casa, ma adesso che la ragazza aveva tolto parecchi mobili per fare più spazio, quella stanza gli pareva ancora più grande. Selena gli aveva presentato tantissime persone che lui non aveva mai visto. Nonostante lo spaesamento, non si sentiva totalmente a disagio. La tradizione avrebbe voluto che invitasse una donna a ballare, ma molte erano già impegnate e si muovevano, alcune leggiadre, altre goffe, al centro della sala adibito a pista da ballo, che Selena aveva delimitato con un nastro. Joe Jonas era il DJ della serata. Seduto poco lontano dalla pista, aveva da poco inserito un CD con un tango che conferiva all'ambiente un'atmosfera allegra. Tutti parlavano e ridevano. Solo lui restava in silenzio.
Era andato da Carlie dopo aver avuto il permesso del suo capo di uscire un'ora prima del previsto. L'aveva trovata come al solito. Le aveva parlato della festa alla quale Selena l'aveva invitato, aggiungendo che se n'era stupito dato che lei quasi non lo conosceva.
Non sapeva se ci fosse anche Demi, lei non gliel'aveva detto. Avrebbe desiderato rivederla, lo ammetteva. Si avvicinò a Joe e lo salutò.
"Ciao, amico!" esclamò il ragazzo, alzandosi dalla sedia e stringendogli la mano. "Come stai?"
"Bene, grazie; tu?"
"Bene. Selena mi ha ingaggiato per fare questa cosa e io ho accettato. Devo dire che mi sto divertendo, non avevo mai fatto il DJ prima. Il prossimo sarà un walzer, nel caso volessi invitare qualche fortunata donzella che avrà l'onore di ballare con te."
Andrew gli sorrise. Non aveva molta voglia di danzare.
"Non sono così bravo, avrei paura di fare brutta figura. Cambiando argomento, per caso sai se c'è Demi qui, questa sera?"
"Non bisogna per forza essere dei ballerini per venire a queste feste. L'importante è stare bene e divertirsi."
"Joe, posso farti una domanda?"
"Certo!"
Gli ripeté ciò che gli aveva appena chiesto:
"Sai se c'è Demi qui, stasera?"
"Ah, scusa, me l'avevi già domandato, che stupido! Non l'ho vista, quindi credo non ci sia, altrimenti mi sarebbe venuta a salutare. Volevi parlarle?"
"No, chiedevo così, solo per curiosità."
"Ah."
Andrew si sentì infiammare le gote. Probabilmente Joe notò il suo rossore perché gli strizzò l'occhio, ma non disse niente. Pensò solo:
Per curiosità, eh? Ci credo poco.
Avrebbe visto bene Andrew e Demi come coppia e non era geloso. La loro relazione era finita da un pezzo. Joe non l'amava più e la cosa era reciproca. Erano solo amici e lui desiderava che Demi fosse felice.
"Joe, non farti strane idee su me e Demetria" si affrettò a dire Andrew, per evitare qualunque commento del ragazzo.
In quel momento il tango finì.
"Amico, devo continuare il mio lavoro, scusami" gli disse sorridendo ancora.
"Figurati! Io vado fuori a bere qualcosa."
 
 
 
Demi e Selena camminavano nel giardino. La ragazza aveva lasciato libera la parte dietro la casa, quella con la piscina, in modo che gli ospiti potessero passeggiare tranquillamente e, diceva lei, "guardare la luna come innamorati", mentre aveva adibito quella davanti a uno spazio per il buffet. Vicino alla piscina c'era molto meno rumore che nell'altra parte della casa, dove la gente si accalcava per mangiare pizzette e patatine. Demi sospirò. L'aria era fresca e la luna piena riempiva il cielo, limpido e punteggiato di stelle.
"Non hai fatto venire i musicisti, alla fine" disse all'amica, che la teneva per mano.
"No, ho preferito fare qualcosa di più semplice" le rispose con un sorriso.
"Complimenti, è una bella festa e la gente si sta divertendo."
"Sì, infatti, ne sono molto felice!"
Non c'erano altre persone famose oltre a lei, Demi e Joe. Tutti gli altri erano amici di Selena che aveva conosciuto qua e là, persone comuni e qualche membro del suo staff.
Demi disse che sarebbe tornata dentro e si diresse a passi lenti verso la porta. Attraversò la piccola cucina, completamente vuota, aprì la porta che la divideva dal salotto e, quando vi entrò, un uomo che non aveva mai visto prima la invitò a ballare.
"Sono un amico di Selena, mi chiamo Michael" si presentò.
Era molto alto, con il volto spigoloso, ma nonostante questo il suo sorriso era dolce. Aveva gli occhi azzurri.
"Io sono demi, anche se credo che lei mi conosca già" rispose la ragazza gentilmente.
"Beh sì, chi non la conosce? Allora, accetta?"
"Sì."
Andarono al centro della pista ed iniziarono a ballare una mazzurca, ma nessuno dei due disse niente. Demi non aveva voglia di fare conversazione, né di conoscere quell'uomo, non perché le risultasse antipatico - ovviamente non conoscendolo non poteva giudicarlo -, ma i suoi pensieri erano rivolti altrove, o meglio, a qualcun altro. Mentre ballava con Michael, pensava ad Andrew. Si domandava quanto sarebbe stato bello danzare con lui, sentirsi stringere ancora dalle sue braccia provando quel senso di calore e protezione, lasciarsi guidare, toccare, baciare, percepire il calore delle sue labbra. Era con lui che immaginava di stare mentre ballava con l'amico di Selena del quale, ora, non ricordava più il nome. Chiuse gli occhi per figurarselo meglio nella mente, ma una parte di se sapeva che quell'uomo non era Andrew e ciò toglieva il poco incanto che lei avrebbe desiderato avere in quel momento, distruggendo quel piccolo sogno.
"Grazie" disse, sorridendo ancora, finito il ballo.
"Grazie a lei."
Per fortuna Michael non insistette, non le chiese se avrebbe voluto ballare ancora e i due si separarono dopo essersi stretti cortesemente la mano.
Selena era rientrata. Demi uscì e andò a prendersi un bicchier d'acqua e qualche tartina, poi tornò dentro, attraversò salotto e cucina ed andò nell'altro giardino, più tranquillo. Era sola, ma Selena la raggiunse subito dopo.
"Stai bene?" le domandò, preoccupata.
"Sì, avevo solo bisogno di rimanere un po' sola. Senti, hai invitato anche Andrew?"
"Sì, ma ora non lo vedo. Vuoi che vada a cercarlo?"
"No, no. Lo domandavo così, per curiosità."
"Ah. Okay, ti lascio tranquilla" disse e rientrò.
Demi si sentiva una sciocca. Si era comportata da egoista pensando ad Andrew mentre ballava con un altro uomo. In quel modo aveva mancato di rispetto a Michael - anche se lui non si era accorto di niente - e questo la faceva sentire male. Poco importava, comunque; ormai era passato.
Aveva freddo con quel vestito, ma non le interessava. Tirava un venticello fresco che dava fastidio. Si disse che avrebbe dovuto indossare una giacca leggera.
Camminò per il giardino facendo scricchiolare l'erba sotto i piedi, godendosi quel dolce rumore, che le era sempre piaciuto fin da bambina. Si avvicinò alla piscina e toccò con una mano l'acqua fredda, poi andò a sedersi sull'erba, alla fine del prato, accanto ad alcune siepi. Non aveva voglia né di mangiare ancora, né di ascoltare altra musica, né di ballare con nessuno che non fosse Andrew, ma si vergognava troppo ad andarlo a cercare. Preferiva rimanere da sola a pensare a quel che era successo tra loro negli ultimi tempi: a ciò che si erano detti, ai baci, quelli ai quali lei aveva risposto, alle loro parole così sincere, che avevano raccontato di futuro e di speranze. Pensò che era strano: a volte la vita può sorprenderti. Fino ad un anno prima non avrebbe mai immaginato di potersi innamorare di lui, ma adesso che provava qualcosa più di un'amicizia, capiva che un sentimento forte stava nascendo tra loro.
 
 
 
Dopo essere andato a bere un bicchiere di vino, Andrew era tornato in salotto e l'aveva vista. Demi stava ballando con un tizio. La musica continuava e loro danzavano, leggiadri. Joe, lasciato il suo posto di DJ, si era avvicinato e gli aveva chiesto:
"Sei geloso?"
"Io? No, figurati! Questa è una festa e quindi è ovvio che lei abbia voglia di ballare" aveva risposto, cercando di suonare convincente.
Joe l'aveva guardato in modo strano, come per fargli capire che si era reso conto che stava mentendo e poi si era allontanato, mischiandosi tra la folla.
Andrew aveva ripreso a guardare Demi, sentendo un leggero fastidio allo stomaco. Sì, Joe aveva ragione: era geloso. Avrebbe voluto esserci lui al posto di quello sconosciuto. Non aveva mai danzato con Demi in vita sua e, adesso che fra loro le cose si stavano facendo più serie, lui avrebbe voluto ballare con lei un walzer, o, ancora meglio, un romantico lento, per sentirla più vicina, annusare il suo profumo, percepire il suo calore, magari baciarla. Chissà se anche lei lo stava cercando, se aveva i suoi stessi pensieri.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo. Che ne dite? Preparatevi, il prossimo sarà un po' più intenso e parlerà di vari temi. Ci saranno un po' di rivelazioni, forse una la immaginate, l'altra non credo. Non vi anticipo altro e vi lascio con la curiosità!
A domani. Ringrazio sempre tutti coloro che leggono, o seguono, o recensiscono questa storia, anche i lettori silenziosi.
Mi piacerebbe ricevere più pareri anche da parte di altri, per cui se voleste lasciare un commentino, mi fareste davvero felice. Accetto anche consigli nei quali mi dite se c'è qualcosa che non va e come potrei migliorare.
crazy lion
   
 
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