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Autore: pandina    29/07/2016    6 recensioni
4 Giorni d'Arte.
4 giorni tra musica, libri, dipinti e poesie, tutto targato CaptainSwan.
Non c'è un limite di tempo, l'unica clausola è quella di scrivere 4 racconti, in cui i nostri Emma e Hook siano i protagonisti.
Si può scegliere il titolo, che sarà il vostro prompt, di una poesia, un libro, un quadro e una canzone e da questo componete la vostra flash fic o one shot.
Liberiamo la fantasia!
Ideata da CSgroup. (Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu’spirate , Pandina e Persefone 83)
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caspar David Friedrich : Lo straniero davanti al mare

Lo Straniero

Mi piace correre alla mattina presto, quando è ancora quasi buio e le prime luci donano toni rosati all'orizzonte.

Mi piace guardare i pescherecci che approdano al porto e scaricano il duro lavoro fatto nella notte.

Fa stare bene sentire i profumi di pane fresco e caffè appena fatto, mentre passo veloce davanti ai forni e ai bar che stanno alzando le loro saracinesche.

Mi presento, sono Emma Swan, sceriffo della cittadina di Storybrook, nel Maine e non sono pazza, ho sempre trovato che una bella corsa non facesse solo bene al corpo, ma anche alla mente. Solo così, mentre mi muovo veloce sull'asfalto riesco a mettere in fila le mille cose da affrontare durante la giornata e cerco di trovare una soluzione ai problemi che mi assillano.

Oggi , nonostante sia piena estate, piove leggermente e il terreno è scivoloso, soprattutto qui, sul molo, dove chiazze di olio si mescolano alla salsedine.

Scarto appena sulla destra per ritrovarmi vicino al faro e da qui scendere le scale che portano verso la spiaggia di sassi .

E' il mio percorso abituale da oramai un paio di anni, da quando ho ottenuto il trasferimento da Boston a qui. Certo un bel cambiamento dal caos della città, ma era proprio quello di cui io e mio figlio avevamo bisogno. Una cittadina tranquilla.

Scarto un paio di banchine , oramai sono prossima alla spiaggia

E lo vedo .


 

Lì ,nello stesso identico posto,da circa una settimana

Mi volta le spalle, come sempre. I capelli appena mossi dal vento. Il lungo cappotto nero ,oserei dire piuttosto demodè, gli svolazza intorno , quasi a formare una sorta di vela.

Non l'ho mai visto in faccia, non so chi sia.

Ma la sua presenza mi è diventata quasi famigliare.

Lo straniero che osserva il mare

Ok è un nome assurdo e altisonante.

Ricorda qualche romanzo dell' '800, ma è così che l'ho soprannominato.

I primi giorni non avevo fatto caso a lui.

Anche se è da poco passata l'alba non , non è insolito incontrare qualche pescatore, o chi torna da un turno di notte lavorativo, o chi come me ama fare un po' di sport senza avere nessuno intorno.

Poi però ho capito che lui non era lì per fare ginnastica, o respirare la salutare aria salmastra del mattino, era lì per osservare in silenzio l'orizzonte. Per ascoltare lo sciabordio delle onde.

Non fa mai nulla.

Non si muove da quella posizione

Osserva e basta ed è così assorto che sembra non rendersi conto del mondo che gli passa intorno.

Ma non resta mai molto.

Ogni volta mi basta arrivare infondo alla spiaggia, fare il giro intorno all'imbarcadero e una volta tornata lui non c'è già più.

Come sceriffo di StoryBrook sarebbe mio dovere informarmi, così per essere sicura non si tratti di qualche evaso o delinquente, di questi tempi non si sa mai.

Mentre formulo questi pensieri , le mie gambe continuano a stantuffare l'aria. i piedi battono con forza sulla sabbia, in pochi istanti arrivo alla fine della battigia e torno indietro.

Per un istante perdo il ritmo della corsa.

E' ancora lì!

Lo straniero non è andato via come è solito fare.

Mi scosto dal viso una ciocca sfuggita alla coda di cavallo, continuo a correre, ma non stacco lo sguardo dall'uomo . Non è più girato verso il mare , ma non accenna a scendere dal muretto su cui era salito.

Inconsciamente accelero, inutile negarlo, sono curiosa: voglio vederlo in faccia.

Man mano che mi avvicino, scorgo un bel volto, incorniciato da una corta barba e baffi ben curati.

Sto quasi per raggiungerlo, ed ecco che con un balzo atterra sulla sabbia, si volta verso di me e si piazza esattamente nel mezzo del bagnasciuga . Me lo ritrovo difronte e dato che non accenna a spostarsi, arresto di botto la mia corsa.

Respiro affannosamente , mentre il mio cervello elabora i tratti dell'uomo che ho di fronte.

Giovane, 35 anni al massimo, una piccola cicatrice sotto lo zigomo sinistro , occhi azzurro intenso. Non è nero solo il cappotto, ma anche il resto dei suoi indumenti.

Non lo faccio volontariamente, ma l'occhio mi cade dove la camicia scura rimane sbottonata , lasciando intravedere una buona porzione di pelle abbronzata, ricoperta da riccioli scuri, su cui è appoggiato uno strano ciondolo a forma di teschio.

Alzo gli occhi e capisco dal sorrisetto ironico che gli aleggia sul volto che mi ha scoperta a fissargli il petto, ottimo!

Decisamente bello.

Decisamente affascinante.

Decisamente sicuro di sé.

Incrocio le braccia al petto e sostengo il suo sguardo, ma solo per un attimo perchè il suo si abbassa per farmi una sorta di radiografia completa. E in quel momento mi sento assurdamente “nuda”.

La canotta grigia e bagnata nasconde ben poco , così come i corti calzoncini sportivi.

Mi muovo a disagio, ma non voglio dargli l'impressione che essere esaminata da lui mi imbarazzi, così alzo il mento e assumo il mio atteggiamento da sceriffo inflessibile, sto per aprire bocca ma lui mi precede.

“Come inizio giornata direi niente male!” dice con voce ironica, ma profonda.

Socchiudo gli occhi e lo squadro.

“Come scusi?” chiedo cauta.

Lo straniero sorride, grattandosi appena la nuca.

“Sono solo le sei di mattina e ho appena visto due delle cose che mi piacciono di più nella vita: il mare sotto la pioggia e una bella donna con belle gambe. Direi che meglio di così...” e lascia allusivamente la frase in sospeso.

Sono spiazzata. Non so se scoppiargli a ridere in faccia o mollargli un pugno al plesso solare, così tanto per fargli capire di che pasta è fatta la donna dalle belle gambe.

Ma decido di essere razionale e seria allungo una mano verso di lui.

“Di solito prima di ricevere complimenti mi piace sapere almeno chi ho davanti. Emma Swan, sc...”

“Sceriffo di Storybrook.” Completa lui per me afferrandomi la mano in una stretta sicura. “So chi è. E ha perfettamente ragione, sono stato un vero maleducato. Sono Killian Jones”

Jones...Jones, perchè questo nome non mi è nuovo... JONES!

Un'illuminazione mi rischiara il cervello!

Lui è Killian Jones, il nuovo proprietario dell'area portuale della città! Quello che ha salvato dal fallimento le tre società di trasporti marittimi che stavano per chiudere per bancarotta.

Killian Jones , pezzo grosso della finanza a e delle industrie navali di buona parte degli Stati Uniti, le ha acquistate tutte e tre, sbaragliando la concorrenza, facendo in modo non solo che le società si salvassero, ma grazie ad una cordata d' investimenti, non ha sacrificato nemmeno un posto di lavoro.

Diventando così il nuovo eroe nazionale di Storybrook.

Porcaputtana ! Me lo aspettavo decisamente più vecchio e sicuramente non così... prestante.

“Benvenuto nella nostra cittadina Signor Jones” Dico con la voce più ferma che posso, mentre mi accorgo di avere ancora la mano imprigionata nella sua. Sciolgo la presa e lui sorride.

Maledizione sento una sorta di voragine aprirsi nel mio stomaco.

“Grazie sceriffo Swan. Sarei dovuto venire qui già da un po',ma alcuni impegni me lo hanno impedito.” Poi di nuovo quello sguardo che mi soppesa in ogni minimo particolare. “Se avessi saputo quello che mi aspettava, mi sarei liberato molto prima”.

Ricco o no, questo tipo deve sapere con chi ha che fare, sto per parlare quando lo squillo del suo cellulare lo distrae.

Ed è in quel momento che mi accorgo di una cosa: afferra il telefono , che si trova nella tasca sinistra, con la mano destra e la sinistra rimane nella tasca del cappotto, fino a quando la conversazione si fa concitata , lui tira fuori la mano rimasta libera alzandola verso il cielo in un gesto di stizza e mi rendo conto che si tratta di una protesi! Rimango un momento sorpresa.

Poi Jones si volta verso di me, mettendo fine alla conversazione telefonica e io distolgo immediatamente lo sguardo portandolo sulla spiaggia deserta.

“Mi scusi Sceriffo Swan, nemmeno a quest'ora mi lasciano in pace, sono costretto ad andare. E' stato un assoluto piacere fare la sua conoscenza, credo che ci rivedremo ancora.” Dice

“Ah sì? Ha intenzione di fermarsi per un po' e dare un'occhiata ai suoi nuovi investimenti?” Gli chiedo.

Senza mai perdere quel sorriso malandrino, Killian socchiude gli occhi e si morde appena il labbro inferiore.

“Sì questa era la mia intenzione Emma, posso chiamarla Emma vero?Odio le formalità e nel mio lavoro ne devo usare fin troppe. Mi tratterrò per tutta l'estate. Credo sarà interessante.”

Così dicendo, si porta due dita al capo , in una specie di saluto militare e si volta incamminandosi verso il porto, fatti pochi passi si volta di nuovo verso di me.

“E, Swan!” Urla quasi “ Quei calzoncini: sono uno sballo totale!”

Con un balzo salta il muretto e lo vedo allontanarsi veloce verso i cancelli d'uscita.

E io rimango inebetita come una povera sciocca.

Decisamente sarà un'estate molto interessante!


 

 

Della serie chi non muore si rivede!! Esattamente ! Mamma mia quanto tempo che non tornavo su EFP... sto cercando di recuperare storie da leggere e tempo per scrivere. Purtroppo non sono aiutata dal pc. Infatti da quando ho impostato Windows 10 non riesco più a scrivere correttamente , non riesco a cambiare le impostazioni di scrittura e altre cose, quindi spero almeno di riuscire a pubblicare questa shot in maniera decente. Spero vi piaccia, perché onestamente potrebbe in seguito diventare una long, vedremo. Ho bisogno di riacquistare il contatto con voi, fatemi sapere . Nel frattempo sto vivendo in attesa della 6 ,dopo aver pianto come una fontana per buona parte della 5. Un abbraccio a tutti Gra
  
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