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Autore: Emmastory    30/07/2016    3 recensioni
L'esistenza del regno di Aveiron continua, e Rain, nostra eroina in questo racconto, si impegna a mantenere il sorriso e la positività nonostante tutto quello che è costretta a vivere e sopportare. Fame, miseria e povertà dilaniano l'anima degli abitanti come belve feroci, e lei, addolorata per la perdita del suo tanto amato Stefan, ora scomparso per mano ignota, agisce come può per ritrovarlo e affrontare, con il suo aiuto, la minaccia dei Ladri, esseri ignobili che da tempo popolano il regno seminando terrore nei cuori della gente. Fiduciosa, è convinta dell'esistenza di un barlume di luce alla fine del tunnel che rappresenta la sua tormentata vita, in cui felicità e dolore danzano allo stesso e concitato ritmo. (Seguito di "Le cronache di Aveiron: Dimenticati)
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di Aveiron'
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Le-cronache-di-Aveiron-II-mod
 
 
Capitolo X

Ennesima tempesta

Tre giorni. Settantadue lunghe ore che sono appena trascorse, dandomi modo di riflettere e prendere una decisione. Devo, in un modo o nell’altro, riuscire a scoprire la verità. Sono ora seduta nel salone principale, e leggendo alcune pagine di uno dei miei libri preferiti, noto che qualcosa scivola fuori. Fissando il mio sguardo sul pavimento, la noto. È la piccola mappa regalatami da mia madre nel giorno del mio matrimonio. Attualmente, sono l’unica a conoscerne l’esistenza, e nonostante la curiosità minacci di avere la meglio su di me, non oso aprirla. “Che cos’è?” chiede Lady Fatima, avvicinandosi e tacendo nell’attesa di una mia risposta. “Niente.” Rispondo, abbassandomi e affrettandomi a raccoglierla da terra prima che la scopra. Non contenta di quella così misera risposta, Lady Fatima sceglie di agire. “Sicura, mia cara?” mi incalza, sperando di riuscire a carpire quel segreto facendomelo scivolare dalle mani e dalla mente. “Va bene, è un regalo di mia madre. È una mappa per raggiungere il villaggio in cui vive, ma nonostante questo, non sono pronta a tornare da loro.” Risposi poi, dopo alcuni secondi di silenzio rotto solo dalla mia indecisione. “Cosa? E perché mai?” indagò lei, guardandomi negli occhi con aria preoccupata. “Non lo so. Credevo fossero scomparsi, e vorrei davvero farlo, ma significherebbe fuggire, e mi renderebbe codarda.” Risposi, chinando il capo in segno di vergogna. In quel momento, una singola lacrima abbandonò i miei occhi, e solo allora, le posi la domanda più importante. “Non crede?” biascicai, singhiozzando debolmente. “No, Rain tutto questo non è vero. Sono i tuoi genitori, e ti amano!” mi disse, facendosi improvvisamente seria. “Allora è deciso.” Replicai, scattando in piedi come una molla. Subito dopo, scelsi di raggiungere la mia stanza e riflettere. Avrei potuto partire e scappare dal pericolo, o restare e affrontarlo al fianco di Stefan. In quel momento, mi scoprii interdetta. Ferma e inerme in un’orribile posizione di stallo. Poteva sembrare infantile, ma nulla appariva giusto. Ero riuscita a ritrovare la felicità, e dopo solo tre giorni, delle grigie e pesanti nuvole minacciavano di scaricare della fredda pioggia sul futuro che ero impegnata a costruirmi. Avevo le mani legate, ma nonostante tutto, ero certa di una cosa. Conoscendomi a fondo, sapevo bene di essere una ragazza decisa e forte, e anche se a volte la mia timidezza aveva la meglio su di me, le cose dovevano cambiare. Non ero più una bambina, e nella mia vita non c’era che umida nebbia. Mi addormentai quella sera con le lacrime agli occhi e mille pensieri in testa, e poco prima che riuscissi a dormire, sentii una voce. “Andrà tutto bene.” Disse, avendo l’incredibile potere di far sparire ogni mio dubbio. Aprendo leggermente gli occhi, notai una sorta di luce nel buio. Una piccola ma lucente stella, che come ogni notte, mi conciliava il sonno, regalandomi la possibilità di riflettere e decidere quale fosse il passo migliore da compiere per attraversare quest’ennesima tempesta.    
   
 
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