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Autore: GirlWithOneEye    01/08/2016    1 recensioni
Loki non è per niente contento della nuova condizione di prigionia, ma, come spesso accade, il peggio deve ancora arrivare!
"La verità era che per qualche ingrato scherzo del destino, il Dio degli Inganni era stato privato di tutto ciò che lo rendeva tale, riducendolo ad un misero comune mortale in tutto e per tutto, fatta eccezione per l'udito, rimasto invariato come quando architettava di soverchiare il governo di Asgard. Ma, in realtà, bisogna ammettere che fra quelle mura, i segreti avessero le gambe molto lunghe."
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Si sentiva strano. Non come le prime volte che aveva fatto l'amore con Tony, più come la prima volta che era stato costretto a guardare un porno.
E si sentiva appiccicare.
Aveva bisogno di parlarne con qualcuno, magari l'avrebbe aiutato a mettere ordine nei pensieri, ma non c'era col quale farlo. Senza contare che non avrebbe mai voluto confessare una simile nefandezza. Poteva solo immaginare con quale espressione Natasha avrebbe potuto accogliere una notizia simile.
- Jarvis, so che è strano, ma…Tu che ne pensi? - Si versò un bicchiere di latte e si sedette al bancone della cucina. Forse sarebbe stato più adatto un bicchiere di whiskey, vista la situazione...
JARVIS non tardò a rispondere, anche se, come in effetti già sospettava, non poté essere di grande aiuto: - C'è qualcosa che non va, signor Rogers.
- Hai ragione, non è  stata una grande idea…Ma Tony sembra essere contento…
- No, veramente, c'è qualcosa di strano.
Non fece in tempo a chiedersi perché JARVIS dovesse essere così privo di tatto in quel momento (era stato forse aggiornato?), perché fu distratto dal rumore di uno degli ascensori che si aprivano nell'atrio del piano. Pensò che si trattasse di qualcuno della squadra, quindi preferì mettere da parte la consultazione con l'intelligenza artificiale. Quell'argomento doveva restare un segreto. Per ora, almeno finchè non ci avrebbe pensato Tony a renderlo pubblico, sbattendosene senza ritegno della sua riservatezza. Già era un miracolo se la loro relazione non era stata palesata, con tanto di conferenza stampa e copertine di riviste.
Non ci aveva neanche pensato a rivestirsi decentemente, poteva tranquillamente sembrare che fosse appena uscito dalla palestra, con i pantaloni della tuta e il petto nudo coperto di sudore. Certo, di solito non amava comunque mostrarsi così negli spazi comuni, ma per una volta poteva anche essere transigente. Non era certo la cosa peggiore che aveva fatto quel giorno. Quasi si strozzò con un sorso di latte, vedendo che, a fare capolino dal corridoio, non era un membro degli Avengers, ma nemmeno una persona conosciuta.
- Ciao- Disse timidamente la ragazza appena entrata. - Sto cercando Tony Stark.
Le fece segno di accomodarsi. Strano, lui non aveva accennato a nessun appuntamento e non sembrava certo la rappresentante di qualche azienda con la quale pianificava di fare affari. Probabilmente era una giornalista "freelance", o qualcuno che scriveva su internet; il suo aspetto non sembrava appartenere a chi deve sedersi ogni giorno alla scrivania in un ufficio.
Si avvicinò al bancone e, poco sicura nelle All-Star a fiorellini, gli si sedette accanto.
- Purtroppo ora è impegnato, ma appena si sarà liberato potrà dedicarle il suo tempo. - Le disse, amichevole - Mi dispiace.
Poi disse a JARVIS di avvertire Tony della presenza dell'ospite, così che non si verificassero ulteriori momenti imbarazzanti.
Restarono a guardarsi in silenzio per qualche minuto. Era bella, non riusciva a smettere di guardarla. In realtà era affascinato e inquietato dal vistoso tatuaggio che le copriva metà volto, ma che lei cercava di nascondere con i capelli biondi. Un teschio. L'orbita nera incorniciava l'occhio verde scintillante, quasi irreale. Un colore particolare, molto brillante…Che gli sembrava di aver già visto da qualche parte, ma proprio non ricordava dove. Un tatuaggio così vistoso l'avrebbe visto di più su una ragazza ribelle, vestita da "punk", magari con i capelli tinti di un colore improbabile e acconciati in maniera assurda; su di lei stonava, ma al tempo stesso catturava l'attenzione, portando chi la osservava a chiedersi perché mai avesse fatto una scelta simile.
- Steve Rogers - Le porse la mano, presentandosi. Sapeva non ce ne fosse reale bisogno (chi, ormai, non sapeva chi fosse?), ma doveva in qualche modo rendere più piacevole l'attesa.
- Oh, sì - Gli prese la mano e la strinse con un sorriso. - Ho sentito molto parlare di te. Io mi chiamo Hel…Hela!
- Posso offrirle qualcosa da bere? Chiedo scusa, sono appena tornato dalla palestra.
Lei fece spallucce e chiese un bicchiere di latte.
Bevve lentamente, restando in silenzio e quando posò il bicchiere Steve non riuscì a trattenere una breve risata. Lei non capì, ma sorrise.
- Ha i baffetti di latte. - Le disse, mentre cercava un tovagliolo.
- Ah, succede sempre! - Rispose candidamente, pulendosi con la manica della felpa.
- Il signor Stark - Annunciò JARVIS. E fu seguito dal rumore di una porta che si apriva e richiudeva.
Steve pregò perché Tony si fosse rivestito e reso presentabile, non voleva che traumatizzasse quella ragazza così carina.
- Strano, JARVIS, non mi ricordo di aver nessun appuntamento…E chi sarebbe? - Spuntò nella sala comune vestito in maniera decente (considerando i suoi standard), con aria molto interrogativa.
Stava per rispondergli, presentandogli Hela nel tentativo di rabbonirlo, ma vide come lei stessa gli si scagliò contro, scaraventandolo con una forza incredibile contro ad una parete.
- Stark! - Urlò lei, infuriata.
L'ipotesi che si trattasse di una ex delusa e abbandonata si fece strada nella mente sconvolta di entrambi.
Prima che potesse colpire di nuovo l'oggetto della sua furia, Hela fu intercettata da Steve che le bloccò le braccia lungo i fianchi. Doveva quasi sforzarsi per tenerla, dimostrava una forza che non sembrava avere nulla di umano.
- Dov'è mia madre? - Gridò ancora.
- Hela?! - Loki emerse dal corridoio e tutti lo guardarono.
Improvvisamente, il corpo che Steve stava stringendo e che si dimenava per sfuggire alla presa, diventò piccolo e sgusciò fra le sue braccia. Una bambina, bionda e vestita esattamente come lo era la ragazza, con lo stesso tatuaggio, corse incontro al Dio degli Inganni.
- Ma…Steve, che cazzo?! - Sbottò Tony, ancora in terra.
- Mamma! - Disse la bambina, con la voce tremante, mentre si fiondava ad abbracciare Loki, che si era inginocchiato per accoglierla.
Steve e Tony si guardarono. - Chi?!
Uno degli ascensori si aprì e la voce tonante di Thor chiamò il nome di Tony Stark. Si precipitò in sala ed evidentemente non si aspettava di vedere la scena che trovò. Si bloccò e restò con la bocca aperta per metà, alla ricerca di qualcosa da dire. Fu seguito da Bruce Banner che era solo leggermente agitato, nulla che comunque potesse sfuggire al suo controllo e Jane, imbarazzatissima.
- Hai avuto l'intuizione giusta, - disse il dottor Banner al dio, con un sorriso di sollievo - Aveva voglia di vedere lo zio.
Thor ricevette l'ennesima occhiataccia, questa volta da parte di Loki, che sembrava infuriato. La bambina sciolse l'abbraccio e si accorse dell'altra divinità, per poi farsi piccola piccola al sicuro fra le braccia di quella che la stava ancora stringendo.
L'ascensore si aprì di nuovo e questa volta furono Natasha e Clint ad irrompere, bloccandosi perplessi nel vedere cosa stava accadendo.
La piccola Hel, vedendo il trambusto, cercò di trattenere le lacrime, che però già le scorrevano sulle guance. - Scusami, lo so che ho fatto un disastro- Loki sospirò spazientito, ma sorrise dolcemente alla bambina, che continuò a parlare - Ho fatto arrabbiare papà, ma mi manchi tanto, ti volevo rivedere! Mi manca quando mi leggevi le storie prima di dormire…Lo fa anche la nonna, ma non è lo stesso. Non mi piaceva neanche quando eri dietro al vetro, ma almeno eri a casa. Non puoi tornare?
Lui le asciugò le lacrime con una carezza. Steve si chiese se fosse davvero il Loki che avevano tenuto prigioniero fino a quella mattina, incapace di credere che su quel viso si potesse dipingere un'espressione di tale dolcezza.
- Hai fatto una grossa sciocchezza, lo sai? - Le chiese, con il tono di voce di qualcuno che non si sarebbe mai arrabbiato.
- …Sì, mamma…
Tony guardò Loki, ora convinto di aver sentito bene, poi guardò Steve, sorpreso come lui. Poi guardò Bruce, che guardava Thor e non sembrava in grado di ricongiungere mascella e mandibola. Poi Natasha, la cui espressione era quasi schifata. Clint, che stava per scoppiare a ridere. Ed infine Thor.
Loki inspirò stizzito e roteò gli occhi. - E quante volte t'ho detto di non chiamarmi così?
- Tante.
- Già, ma non è mai abbastanza. - Anche se sembrava voler fare la parte del solito ragazzino emo scontroso, proprio non gli riusciva con la bambina. - Com'è che sei arrivata qua?
Lei si inorgoglì di colpo, raddrizzandosi impettita, pronta a raccontare le proprie prodezze, sicura che sotto il finto rimprovero che avrebbe ricevuto, ci sarebbe stato solo il sorriso fiero di sua madre.
- Ho imparato a cambiare aspetto - Disse, trasformandosi di nuove nella ragazza che aveva affascinato Steve e ritornando subito al suo vero aspetto in un baluginio nero di magia asgardiana. - E non è stato difficile parlare con il Guardiano Invisibile. Gli ho detto che sono buona e ha funzionato.
Loki sospirò rassegnato, non ce l'avrebbe proprio fatta a fingersi arrabbiato. Al tempo stesso, però, voleva contenere il moto di orgoglio nei confronti di sua figlia, così piccola e già così abile nell'arte dell'inganno.
- Hel, lo sai che non devi fare queste cose…- Commentò poco convinto Thor, ormai calato perfettamente nella parte del padre.
Prima che Loki potesse rispondergli, fu la bimba stessa a guardarlo con tutta la spavalda aria di sfida di cui era capace e fargli una sonora linguaccia.

Hel si era addormentata, non aveva mollato la "madre" per tutta la sera. Solo quando alla fine era crollata  Loki si era potuto liberare di lei, adagiandola sul divano, mentre la cena volgeva al termine.
- Ehm…Lungi da me giudicare le vostre abitudini, ad Asgard…- Cominciò Tony, e sotto sotto, il Dio degli Inganni era grato che anche lui avesse aspettato a fare le domande sconvenienti, quasi non si aspettava che concesse il significato del concetto di tatto. - Ma…
Nemmeno lui riuscì a finire la frase, cercando il modo migliore per terminarla.
Clint aveva passato la sera a bere e ridere, cosa che stava continuando a fare, tutti gli altri avevano finto imbarazzati di non avere nessuna domanda in serbo. In un angolo del tavolo, giaceva il guscio vuoto che una volta conteneva l'anima di Jane Foster, in preda ad una catalessi provocata dalle troppe informazioni sbagliate e decisamente al di fuori di ogni immaginazione che aveva ricevuto quel giorno. Thor le accarezzava la schiena di tanto in tanto, ma la cosa non serviva proprio a nulla. Il più sconvolto era forse Bruce, più per il fatto che il dio del Tuono gli avesse mentito.
- Parla, Stark, non dirmi che proprio ora - E calcò con una certa vena di sarcasmo le ultime parole - La tua lingua biforcuta non è più in grado di muoversi?  Si è stancata troppo, oggi?
Steve impallidì, ma non disse nulla.
- Tu e Thor avete una figlia?
- No - Rispose Loki, come se fosse stata la cosa più ovvia del mondo (ed in effetti poteva sembrarlo) - Mai avrei pensato di concepire qualcosa con quella testaccia.
Thor sospirò rassegnato e deluso. - A me sarebbe piaciuto…
Jane sembrò quasi riacquistare colore in volto, forse non era davvero tutto così orribile come sembrava.
- Zitto! - Lo redarguì il fratello, salvo poi alleggerire il tono. - Ma devo ammettere che sei stato bravo con lei. Anche se l'hai persa di vista quel tanto che bastava per venire qui. Mi chiedo Heimdall cosa stesse facendo…Lavativo leccapiedi...
Tony si stropicciò il viso con le mani, esausto e, dopo aver formulato, proferì: - Mi stai dicendo che l'hai fatta tu?
Loki annuì fiero.
- Ma…Avrà una madre…No?- Chiese ingenuamente Steve.
- Beh, com'è che dite voi? "Madre certa, padre…" Beh, non importa: sì, Rogers, l'ho portata in grembo e l'ho data alla luce. - Si rivolse poi a Tony e Clint - E non intendo scendere nei dettagli. E' quello che succede quando si mangia il cuore di una gigantessa trovato arrostito nella foresta. Ora lo so e non faccio più cazzate.
Steve sgranò gli occhi e Tony gli passò un braccio attorno le spalle. Al diavolo se qualcuno li avesse visti, di sicuro erano tutti troppo preoccupati ad elaborare le dinamiche del parto.
- Mettiamola così: è forse l'unica cosa buona che ha fatto. - Sentenziò Natasha.
Loki si rabbuiò, spostando lo sguardo sul fratello, uno sguardo pieno di odio. Più odio del solito.
- Farai condannare anche lei solo per il fatto di essere nata o avrai pietà per "tua" figlia? - Gli chiese sotto lo sguardo interrogativo di tutta la tavola.
Thor faticò a nascondere il disagio. - Nostro padre ha fatto la cosa migliore, nell'interesse di tutti. E poi, Sleipnir non sta male…
- Certo! - Sbraitò sarcastico - Come dovrebbe stare una madre sapendo che suo figlio viene cavalcato dal nonno ogni fottuto giorno?!
Tutti si pietrificarono sgranando gli occhi, solo Jane non mutò espressione.
- Ha combattuto nobilmente grandi battaglie! I suoi meriti sono riconosciuti e onorati!
- E' un cavallo!
Steve si avvicinò all'orecchio di Tony: - E' una metafora, vero? Non ho colto la citazione, forse…?



EPILOGO:
La storia di Hel e Loki ha commosso un po' tutti (anche se nessuno era sicuro di voler conoscere altri dettagli delle vicende famigliari della famiglia reale di Asgard) e alla fine sono stati tutti d'accordo con il fatto che la bambina possa vedere la "madre" con una certa frequenza.
Jane Foster non si è poi rimessa con Thor, anzi, non è mai stata convinta del fatto che lui e il fratellastro non avessero mai avuto rapporti (quella è una vecchia storia, Thor non ne era uscito bene) e aveva chiuso completamente i rapporti con il Dio del Tuono.
Lo SHIELD ha steso un velo pietoso su tutta la storia, fingendo che non sia mai accaduto nulla.
Hel non ha ancora smesso di chiamare Loki "mamma".
Steve Rogers ha passato tre settimane a non dormire di notte col terrore di aver messo "incinto" Loki.



Fine XD Spero di avervi strappato qualche risata, grazie per aver letto. A presto!
   
 
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